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Piano Concerto - Forum pianoforte

consiglio acquisto verticale w. hoffmann


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Buonasera a tutti, sono un principiante che dopo un paio d'anni di studio su un piano digitale vorrebbe passare ad uno acustico.

Ho girato molti negozi, provato decine di strumenti… yamaha nuovi, usati, rigenerati, kawai, uno schimmel di 20 anni alto 130cm,ancora yamaha, nuovi, silent, strausati, schulze pollmann nuovi, qualche petrof, alcuni steinway piuttosto "vecchietti", finchè un giorno mi è capitato di mettere le mani su un w. hoffmann p126 nuovo di zecca… e mi sono davvero emozionato, capendo quello che qualcuno scrive sui vari forum come: "i pianoforti vanno provati, quando trovi quello giusto è amore a prima vista…" e ho sempre pensato, si vanno provati d'accordo, ma se uno sa suonare poco o niente come me, non è poi così facile rendersi conto della voce, del timbro, della  sensibilità della meccanica, ad ogni modo per quelle quattro note che le mie mani hanno imparato a fare, mi è piaciuto un sacco.. :D  :D

 

Detto questo, ho la necessità di avere un sistema silent, magari montato dalla fabbrica, perché a detta di molti, anzi di tutti direi, sono molto più affidabili e precisi, e yamaha la fa da padrone, kawai non mi convince troppo, resta, a quanto mi risulta, la sig.ra bechstein e quindi w. hoffmann, che il silent se lo fa pagare caro, molto caro, carissimo… (2450 eurini per il verticale, 4400 euroni per il coda :o ) però, ho scandagliato la rete, ma non si trovano notizie in merito a questo sistema, pregi, difetti, lodi, o quant' altro.

E nemmeno per il piano w. hoffmann p126, pochissime informazioni e opinioni. Per quello che ci capisco mi sembra un pianoforte davvero ben fatto, pare costruito interamente in repubblica ceca, con materiali tedeschi/europei, sotto supervisione bechstein che insomma non è proprio l'ultima arrivata... :)

 

Vi sarei davvero grato se qualcuno di esperto o anche non troppo, che lo possiede o che ha avuto modo di provarlo, mi dicesse le sue impressioni su questo strumento. Insomma, vista la cifra, mi piacerebbe fare un buon acquisto affidabile e che mi possa accompagnare tranquillamente  per tanti anni.

 

Ho avuto modo di provare sempre della hoffmann la linea più economica, in particolare i modelli v120 e v126, mi sono piaciuti molto anche questi, anche se mi pare il p126 avesse una marcia in più, anche come feeling della tastiera, ma magari i 2500 euro in più tra le due linee, non sono poi così giustificati.

 

Ringrazio chiunque mi possa dare una  sua impressione personale su questi pianoforti e magari anche sul sistema silent (bechstein vario system)

 

E complimenti ancora per il sito!

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Si sa, io personalmente non amo il sistema SIlent. Comunque leggo che hai fatto una indagine molto accurata. Mi colpisce il fatto che tu abbia provato pianoforti di grande marca tipo Steinway e Schimmel e poi ti sia diretto ad un Offmann. Per carità, dovrebbe essere un ottimo strumento anche grazie alla misura, ma mi avrebbe incuriosito approfondire e prendere in considerazione anche gli altri. Anche Kaway fa ottimi modelli Silent e anche Yamaha. Io constato che diversi amici che lo posseggono, si trovano un po' in difficoltà con l'assistenza se qualcosa non funziona del Silent. Qualche tecnico mi scrive in privato chiedendomi "dritte" che io non saprei fornire a proposito di "disturbetti" del sistema. Credo che un secondo discreto "digitale" per studiare in cuffia sia più opportuno. La cifra da stanziare è circa la stessa e non si possiede un sistema "ibrido". Questo è il mio pensiero, senza togliere all'ingegnoso brevetto.

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Anche io sono dello stesso avviso per il silent. Quando vanno spesi 2500 euro per "modificare" il proprio pianoforte allora meglio spenderli per una buona tastiera digitale e ti assicuro che con quella cifra ci si prende un digitale di alta fascia. In più hai l'opportunità di trasportarlo facilmente se hai necessità. Ad esempio se vuoi andare in vacanza senza rinunciare a passare qualche ora al pianoforte. Il silent credo che sia più utile in altri contesti oggi giorno, dove anche l'occhio vuole la sua parte. Ad esempio in un concerto live dove può essere un problema amplificare un piano acustico, si preleva l'uscita del silent da portare al mixer. Alla vista di tutti il suono esce da un acustico perché il piano è acustico e dunque l'occhio inganna le orecchie. Oppure in registrazioni dove hai necessità di realizzare un video con audio di buona qualità senza comprare attrezzature che costano diverse migliaia di euro pur mantenendo visivamente lo stile del pianoforte acustico.

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Vi ringrazio per le vostre osservazioni, vi spiego brevemente la mia situazione… purtroppo il mio lavoro mi permette di arrivare a casa verso le 19, la mia cagnolina mi aspetta ansiosa di fare una passeggiatina e per "espiare i suoi peccati"… il regolamento comunale a cui si rifà il condominio qui, consente l'utilizzo di strumenti musicali dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 20, quindi il tempo in acustico si riduce a qualche mezz'oretta infrasettimanale e poi al sabato e domenica. Vi garantisco che sono scettico anche io su questi sistemi ibridi e di solito nella vita sono dell' opinione che le cose che fanno un po' una cosa un po' un' altra non siano sempre la scelta migliore, ad ognuno il suo compito fatto bene. Ho appena venduto due digitali, uno con il mobile roland e uno stage piano kawai che tenevo a casa dei miei genitori per quando andavo a trovarli, venduti per "alleviare" la spesa di un acustico. Vi dico questo perché in primo luogo non ho il posto fisico per tenere due pianoforti in casa, e poi c'è il problema della meccanica, della sensazione sotto le dita, di quella corsa che fa il martello, di quell' equilibrio perfetto fra tutti i componenti e i leveraggi che mi affascina tanto e mi pare di sentirlo (o probabilmente solo immaginarlo) nelle mani, non so se è questo il "tocco" di cui si sente parlare spesso, ad ogni modo forse sarò un po' esagerato ma quella resistenza della tastiera di un acustico mi dà un piacere che non so spiegare...

Vi prego non prendetemi come un caso psichiatrico :D  :D 

per paolo: gli steinway che ho provato saranno stati dei primi decenni del novecento, e a occhio non messi troppo bene, dai 5 ai 7 mila euro… per lo schimmel 130, bellissimo strumento, ben fatto, dettagli impeccabili, suono molto bello, potente, rotondo, ma non avevo mai messo le mani su dei tasti così "pesanti, duri, faticosi",tra l' altro fatto provare ad un pianista che se ne intende molto più di me, concordava su questo aspetto... nello stesso negozio degli steinway e quando chiesi gentilmente al rivenditore come mai questa pesantezza e che magari non fosse colpa dei feltrini in cashmere o di qualcos altro, mi disse che i veri tedeschi sono così, punto, e poi mi insultò credendo che lo stessi accusando di vendermi uno strumento falso o contraffatto, andandosene da un altro cliente… :blink: mah rimasi allibito

Ti confesso che lo schimmel mi interessava parecchio dopo aver visto le tue lodi su questo strumento in altre discussioni, ed ogni volta che ne vedo uno lo guardo con rispetto, anche perché dopo aver visto i tuoi video sul viaggio all' interno del pianoforte ti considero un "guru" di questo mondo, con un bagaglio di conoscenza e di esperienza davvero notevoli, e cosa da non sottovalutare mi pare tu sia un tecnico e un pianista, due cose difficili da coniugare in una sola persona, anzi ne approfitto per ringraziarti di aver messo a disposizione di tutti questo lungo tutorial, davvero ben realizzato e spiegato minuziosamente.

 

Tutto questo mi ha portato ad orientarmi verso questo w. hoffmann p126 vario… Ad ogni modo mi sembra che né tu né simone abbiate avuto occasione di provare questo modello, e vi invito, qualora ne aveste la possibilità, a provarlo per qualche minuto, secondo il mio modestissimo parere, per il prezzo che ha, è da tenere in considerazione. Magari nel frattempo qualcun altro si farà avanti con qualche opinione

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Caro Amico, quella "pesantezza " che avverti può essere eliminata sostituendo i perni della meccanica. Non è un lavoro da poco...ma poi hai uno Schimmel. A volte lo Schimmel "resiste" anche a livello di meccanica degli smorzatoi. Bisogna esaminare tecnicamente.A proposito degli Steinway: verticali?Andrebbero visti!!!! Sono interessantissimi.Insomma vedi tu. Io credo che allora, per il tempo che devi dedicare allo studio puoi acquistare proprio un bel digitale ( anche se concordiamo con te che l'acustico è un'altra cosa!) in attesa però di tempi migliori e di occasioni migliori. Lo strumento non è mai definitivo e quando si acquista si deve simulare di riuscire a rivenderlo il giorno dopo. Certo queste grandi marche vanno esaminate e magari vedere le condizioni della tavola di risonanza , delle corde dei martelli. Soprattutto se ci sono spaccature o rigonfiamenti sulla tavola e se ci sono danni irreversibili. In un mio video tutorial consiglio come esaminare un pianoforte usato da acquistare. Acquistare uno Steinway  a 5.000 euro potrebbe essere interessante e interessante potrebbe essere riportarlo allo splendore. Naturalmente tutte mie idee. Il digitale, comunque è sempre comodo per studiare proprio in ore particolari del giorno e della sera senza disturbare. Quello rimane. Con poco più di 1000 euro si può acquistare un discreto digitale. Io ho un Roland Fp 7 e ci preparo anche concerti.

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