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Piano Concerto - Forum pianoforte

Tasti In Avorio


Fryderyk
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Salve a tuti. Il mio amatissimo Petrof del 1964 ha i tasti in avorio. Con l'uso, noto che due o tre tasti sulla zona centrale della tastiera tendono ad annerirsi...non so come dire...oltre che sporchi sembrano quasi usurati...non ingialliti...sembrano come perdere la loro patina biancastra...divenendo scuri...Ho provato a ripulirli con sale e limone...però rimangono puliti (si fa per dire) un paio di mesi e poi si ritorna d'accapo...rispunta nfuori qullo scuro che è orribile...l'accordatore che è un tecnico molto valido secondo voi può fare qualcosa?...io propenderei per la "cura" definitiva...ossia la sostituzione delle lamelle basse del tasto con altrettante lamelle in avorio...Grazie per i consigli. Ciao!

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Ciao e benvenuto!

Provo a darti una mano!

L'avorio è molto poroso! Se la sua superfice è lucida riesce ad essere piu' repellente verso le impurità ed il sudore. Secondo me il sale e il limone non vanno bene. Puo' essere che l'avorio assorba il succo di limone (acido) e tenda ad ossidarsi nel suo stato superficiale! Aspetta Paolo ma credo che una levigatina accurata e delicata con carta abrasiva da carrozziere (ma a secco) grana 1800 e poi del polish per rendere la superfice a specchio dovrebbe risolvere il problema! Penso che per la pulizia l'acol si piu' indicato.

Non credo che si trovino ancora i ricambi in avorio per ovvi motivi!

Lorenzo

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Non c'è da pensare di sostituirli!. Se la tastiera è ancora buona, i tasti non scavati, si può lucidare. C'è un abrasivo speciale chiamati Tripoli. Bisogna usate i dischi di tela. No alcool. No altre ricette.

 

 

Spianare l'avorio è difficile. La porosità può aumentare se si usano ingradienti corrosivi.

Eventualmente, quando si anneriscono, causa il sudore particolare, si deve detergere con un poco di cotone umido e una goccia di sapone per i piatti. Non sarà lucido, ma sarà pulito e ci si potrà suonare bene.

 

Non chiudere la calatoia copri - tastiera. L'avorio deve stare alla luce, pena l'ingiallimento!!!! Ciò ci dice che è un materiale sempre "vivo"

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per quelloche posso vedere quel tasto è corroso. Potrebbe anche essere stato fatto qualche "esperimento". Inoltre non ha più lo spessore per poter essere rasato. Quanti tasti sono inqueste condizioni? L'Opera di restauro è difficile. Caso mai si trovassero le placchette di avorio ( da lavorare e sagomare) bisogna vedere il colore e semmai spostare qualche placchetta per non far avvertire il contrasto. Insomma, bisogna vedere se vale la pena farlo.

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  • 1 month later...

Se per caso non fossi ancora riuscito a risolvere il problema,la soluzione migliore in presenza di avorio sporco o ingiallito ,consiste nell'utilizzo di acqua ossigenata(200 Gradi)la trovi in colorificio,diluiscila all'interno di un botticino con acqua,rapporto 50\50( metà),passala con un pennellino sul tasto,aspettare( 2 min circa )che l'effetto corrosivo agisca,sarebbe importate esporre il tutto alla luce solare che aiuta molto lo sbiancamento,poi pulire bene la sup. con cotone e acqua(chiaramente strizzato e non zuppo).

Asciugato il tutto passare cartavetro 1000 successivamente 1600 o 2000.

Ripetere operazione con ossigenata se non soddisfatto del risultato.

 

Per lucidare il tutto, in ferramenta trovi un'disco di feltro avvitato ad una punta da trapano da applicare a quest'ultimo(circa 10 euri)chiedi anche una pasta lucidante che trovi anche sotto forma di piccolo panetto o stecca,passane un po' sul feltro e poi lucida il tasto con il tutto in pochi secondi sarà uno specchio.

 

Ps mi sono lucidato tutta la tastiera così,lavoro lungo fatto per tutti i tasti ma il risultato è stato spettacolare,in + la tattilità dell'avorio pulito e lucidato e il non plus ultra.

 

Attenzione,ti devo dare un paio di avvertimenti,1) usa guanti di gomma da cucina ,altrimenti l'acqua ossigenata ti ustiona,3)sarebbe meglio lavorare sul tasto libero da meccanica( altrimenti isola il tasto dagli altri,proteggendoli con carta da giornale e scotch)

2)non è un lavoro difficile ma occorre una certa manualità................

 

ciao

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attenzione all'acqua ossigenata. E poi mi permetto di suggerire un disco di tela al posto del feltro. L'avorio è bene che non si scaldi troppo, pena "bruciarsi". Ovvero, muore la parte superficiale. L'acqua ossigenata può essere corrosiva. Comunque sono dell'avviso che meno prodotti si usano e meglio è. In Tanzania, quando ancora era permessa la lavorazione, Ho visto i neri lucidare al villaggio statuine d'avorio con un lungo straccio di tela e con il BRASSO, sorta di pasta abrasiva finissima. Tutto a mano, tirando il lungo straccio da una parte all'altra in due persone. ...Potrei avere anche una vechia diapositiva....ma non garantisco il reperimento tra i miei "ricordi" d'Africa.

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Bah! Ma ho un dubbio:

quanto tempo fa hai praticato questa operazione con l'acqua ossigenata?

siccome l'avorio è poroso , hai valutato la possibilità di non aver rimosso completamente il prodotto è che continui ad ossidare l'avorio anche se in microscopica quantità?

 

Lorenzo

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Non voglio far polemica,ma é un metodo molto utilizzato nel restauro(ho lavorato 15 anni in un laboratorio ),non è l'unico metodo ma è sicuramente uno di quelli + usati,soprattutto se devi ripulire la dove sono presenti intarsi,che diversamente non riusciresti a raggiungere.

Per quanto riguarda l'intervento sul piano,sono ormai passati 2 anni.

La corrosione avviene solo in superficie,è un'azione mirata,poi i vari passaggi con la carta vetro eliminano del tutto qualunque se pur improbabile corrosione.....

Lucidare è una cosa intervenire sulle macchie è un'operazione diversa e più invasiva,solo strofinando il giallo difficilmente andrà via.

Non voglio sembrare saccente,ripeto questa è una delle tecniche usate nel laboratorio dove ho lavorato.

Poi sono aperto a qualunque altro metodo,purchè funzioni.....

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Non è il caso di fare polemiche. Infatti, nei laboratori si usano convincentemente diversi metodi tramandati da artigiani del passato. Ricordo da ragazzo di aver visto in diversi laboratori dei pianoforti americani che arivavano via mare e venivano restaurati. La meccanica SEMBRAVA NUOVA. Io ero affascinato dal pianoforte e dai lavori su di lui praticati. Chiesi al vecchio artigiano e lui mi disse che venivano sabbiate!!!!! Poi vidi, in un altro laboratorio delle code perfettamente riverniciate e chiesi come venissero trattate ( poiché avevo un vecchio Bechstein e mi sarebbe piaciuto possederlo lucido!! ). Mi risposero che veniva fatto da un carroziere che metteva il pianoforte al forno!!!!. In un altro laboratorio vidi cambiare le corde ad una coda. Fantastico era la prima volta che vedevo quel magico lavoro. Avevo sentito dire che i diversi "pacchetti" di filo d'acciaio contenevano ognuno filo d'acciaio di diverso diametro. Vedendo il tecnico che usava a caso i pacchetti chiesi se fosse a conoscenza dei diametri delle vecchie corde già tolte. Mi ricordo che alzò le spalle e mi rispose : " ..e che fa? Intanto...."

 

Ho saputo anche che usavano acqua ossigenata per sbiancare l'avorio e andai a vedere il lavoro, fingendo di far credere che avrei commissionato quell'intervento sul mio pianoforte. Corrosione, carta vetrata e un po' di pasta abrasiva da carrozziere. Dell'avorio ne era rimasto un "velo di cipolla" e la superficie era tutt'altro che lucida ( ..che poi...lucida...se troppo lucida le dita attaccano..se troppo satinata ....le dita sporcano........importante è non renderlo "morto" e poroso)

 

Adesso non me ne volere per questo racconto, ti prego. Non è il caso dei laboratori che hai frequentato tu. ....però le storielle che ho raccontato sono vere!

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Non te ne voglio assolutamente

capisco benissimo ciò che intendi dire,sotto la parola restauro si nascondono una marea di "cagate".............

Le tecniche e i modi sono molteplici ma è la mano che le utilizza a far la differenza,così come lo spartito è uguale per tutti ,ma sono le mani dell'esecutore a renderli unici o pessimi.

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  • 2 weeks later...

Salve, sabato scorso ho ripulito una tastiera di un vecchio Krauss Renner, sul primo tasto una volta estratto dalle guide ho letto un nome "Alessandro...cognome illeggibile.., Ventimiglia 1928". Premetto che essendo organaro non riconosco un tasto di avorio da uno di plastica!!!

I tasti erano anneriti non dove vengono premuti ma lateralmente, come succede sulle tastiere bianche dei Mac. Con lo sgrassatore industriale non veniva via. Ho provato su un tasto a scartare con carta finissima e poi lucidare con disco di (feltro nel mio caso) e pasta abrasiva blu per metalli. Il nero della pasta si inglobava nel risultato finale. Allora ho provato con il sidol che ha sbiancato! (con un po di olio di golmito). Adesso proverò a lucidarli con disco nuovo e di tela e pasta tripoli come suggerito in questo forum.

 

Ma la mia domanda è: come faccio a vedere se si tratta di avorio o altro?

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