Yannick Postato Gennaio 25, 2014 Report Share Postato Gennaio 25, 2014 Buongiorno, eccoci di nuovo qui con un nuovo pezzo appena completato... come detto nel topic precedente "mai dare per finito un pezzo che hai finito"... ammetto che non è facile voler resister a far sentire a tutti la tua ultima creazione, andare contro quell'adrenalina del "ma no dai va bene così! dai che devo farlo sentire al mondo intero!"... però... resistere a questa tentazione ammetto che porta i suoi frutti... Questo pezzo non credo sia un pezzo da ascolto "in macchina" o mentre si va al lavoro... andrebbe ascoltato in un momento tranquillo in quanto ha un suo significato... una sua immagine... https://soundcloud.com/soundtek-1/end Sperando, come sempre, sia di vostro gradimento Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AbateFaria Postato Gennaio 26, 2014 Report Share Postato Gennaio 26, 2014 Yannick, non so perchè, ma non mi prende come forse desideresti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Yannick Postato Gennaio 28, 2014 Autore Report Share Postato Gennaio 28, 2014 Non può piacere a tutti... ma quel "non so perchè"... cosa intendi? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Gennaio 31, 2014 Report Share Postato Gennaio 31, 2014 E' sempre un pò difficile commentare qualcosa che ha a che fare con la creatività, perchè comunque si mescolano le proprie sensazioni (di chi compone) e quelle di chi ascolta, che anche se non dichiarate mai apertamente , celano un'aspettativa che è conseguenza del proprio percorso e della capacità di essere critici soprattutto con se stessi, poi con gli altri. Hai scritto che in effetti a volte è meglio aspettare di definire un pezzo prima di pubblicarlo, cosa questa che si scontra con l'impazienza di pubblicarlo. Però (i però ci sono quasi sempre) bisogna sempre fare i conti con chi ascolta, che se non può mettersi nei panni di chi ha composto il pezzo, può comunque ascoltarlo e riferire se ha o meno avuto determinate sensazioni ed/o emozioni. Il fatto è che ci sono persone che hanno ascoltato e ascoltano tutt'ora talmente tanta musica sia di repertorio, che contemporanea (intesa come strumentale, giusta, per giusta intendo scritta sullo spartito o sulla partitura e non lasciata al libero arbitrio di chi la esegue come potrebbe avvenire per alcuni generi), che elettronica (anch'essa di un certo periodo o attuale) di una certa complessità che certe soluzioni, se non sono supportate da anche un solo frammento che esuli dalla previsione da parte di chi ascolta, non destano l'effetto desiderato in questi ultimi da parte di chi ha composto il pezzo. Sono sempre del parere che anche un pezzo semplice, debba avere almeno un accenno a qualche passaggio minimamente "interessante" (cosa che può essere o meno per chi ascolta, siamo sempre lì, però in alcuni casi chi compone si rende conto, deve rendersi conto se quello che sta scrivendo può avere questo effetto oppure è "solamente" sostenuto da una sua convinzione a sua volta supportata da uno stato d'animo euforico, e quì avviene sempre lo strappo tra le aspettative di chi ha composto il pezzo e le critiche che ne derivano, le critiche poi non sono solo negative, ma alcuni pensano sbagliando che siano a senso unico, ho ricevuto a riguardo "un bel cicchetto" sulla pagina compositori di facebook perchè mi sono "azzardato" a lasciare un commento negativo su dei pezzi di una ragazza, definendoli scontati, e mi è stato detto che quando è così è meglio non dirlo, se non in privato, ma quando la critica è positiva si può gridare al mondo intero, perchè altrimenti si stronca una persona, si fa un danno gravissimo, che io penso si farebbe se si direbbe "vai avanti così" nonostante non lo si pensi, e lo si fa solo per un tornaconto per il futuro, e molto spesso è così, sfido chiunque a negarlo; insomma mi venne anche detto "chi sei tu per giudicare in questo modo?", avendo prima di tutto argomentato, anche se minimamente, e ho risposto "allora non sono qualcuno quando il parere è negativo, ma lo divento quando è positivo, cosa facciamo, a senso unico in questo caso va bene?", mica siamo ragazzini eh), altrimenti come già detto si incorre in cose già ascoltate, che è già difficile evitare quando si compone in una maniera più complessa, quando poi la composizione è così semplice il rischio aumenta esponenzialmente, quindi non è detto che faccia effetto. Ultimamente mi sto "ricongiungendo" con sonorità più semplici, perchè di questo ho bisogno, ma al tempo stesso in un certo senso, "non giustifico" l'uso di successioni troppo scontate "solamente" perchè a me fanno un certo effetto, certo comunque di lavorarle un pò per renderle il meno possibile prevedibili, ma al tempo stesso un minimo piacevoli, sapendo che c'è un repertorio che ha quasi sicuramente adottato quelle soluzioni, anche se in un altro contesto compositivo (uno specifico pezzo) assumono un loro valore. Detto questo anche io sono per i pezzi evocativi, contemplativi, però devono avere qualcosa o di inaspettato (anche una sola soluzione accordale su 300 tanto per fare un banalissimo esempio), o comunque che non stanchi e inviti a più ascolti. Tornando comunque a precisare che so benissimo quanto un pezzo appena composto, in una specifica situazione emotiva, possa indurre a pensare che possa avere un certo effetto sugli altri, ma bisogna scindere (e non è facile) la propria convinzione dalla realtà. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 L'ispirazione c'è, l'idea di fondo mi sembra valida (in relazione al genere) e i suoni sono buoni, anche se il missaggio è troppo compresso al centro: gli ascoltatori hanno due orecchie, non una sola in mezzo alla fronte... L'aspetto che a me piace un po' meno è la condotta delle parti: quinte parallele a iosa, movimenti omofoni, sensibili irrisolte... Non che io sia bravo in queste cose, però ci si sforza di fare del proprio meglio Anche nella musica di questo tipo, certe regole armoniche vanno rispettate e penso che una scrittura più attenta su questo aspetto valorizzerebbe di molto le tue intenzioni; a volte si commette l'errore di pensare che solo un musicista possa far caso a queste pecche, ma non è vero: le sentono tutti, anche se i non addetti ai lavori non sono in grado di identificarle. Comunque, queste cose si imparano; altre qualità invece no, ma mi sembra che tu possa averne (studiando un po'). Dacci sotto. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Scusami Cromo di brera, ma cosa è che non và nelle quinte parallele ? E nelle sensibili che non risolvono? Regole armoniche ? A cosa ti riferisci come regola armonica, a quelle di 300 anni fà ? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Videoclip Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 In generale potrei concordare con Micrologus ma più che le quinte il problema di solito è la coerenza al contesto dichiarato...certo che se un brano parte in un modo e poi finsice in un altro qualcosa non va. Non so se voleva dire questo CromaDiBrera Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Anche nel caso che un brano inizia in un modo e finisce in un altro non vedo nessuna incoerenza se l'intento del compositore è stato quello, mi sorprenderei solo se all'autore è stato chiesto di scrivere una fuga in stile, allora si che quinte sensibili etc.... nnon c'entrano niente, per non parlare di iniziare rispettando la tonalità e fiinire con una serie dodecafonica, ma non mi sembra il caso dell brano musicale postato dall'utente :-) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Videoclip Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Sono relativamente d'accordo Micrologus, il tuo discorso funziona se a giustificare dei cambi radicali di linguaggio ci sono delle immagini...in tutti gli altri casi il brano risulta incoerente. Non è che uno per 2' risolve e prepara tutte le settime, risolve le sensibili, usa accordi mediamente classici...e poi dopo alla fine, nell'ultimo minuto si da alla pazza gioia...si rende conto chiunque di questo cambio. Se in una scena lieta di un film ad un certo punto morisse il gato...allora ok, se si tratta di un brano di musica con un inizio e una fine...beh, allora la cosa cambia e non lo dico io, basta prendere qualsiasi brano scritto da grandi maestri (e mi riferisco anche a quelli di oggi). La coerenza è direttamente proporzionale alla capacità del compositore. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Non sono d'accordo. Senza scomodare i grandi maestri del passato, ma io da un brano musicale di qualsiasi genere, non mi aspetto niente di niente, questo è fondamentale per non porsi all'ascolto con pregiudizi, lo accetto per quello che è, non mi metto a dire sarebbe stato meglio cosi o cosà. Naturalemnte il requisito fondamentale deve essere che tutto ciò sia stato veramente l'intento del compositore, e non il non saper cosa fare... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Videoclip Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Io invece scomodo i grandi maestri, anche del presente (come dicevo) Ad esempio Morricone non pecca di incoerenza, ok? Ma neanche Einaudi...giusto per cambiare un po'... Così molti altri, che si parli di Jazz, Neo-Romanticismo, Saturazione, etc. Questo nulla toglie all'intento del compositore...ma non perchè lo dico io, perchè è sempre stato così ed è così anche oggi. Dove mai hai trovato queste incongruenze in brani di livello? Magari con degli esempi ci si capisce al volo...ovviamente l'autoreferenzialità è esclusa. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 certo che se un brano parte in un modo e poi finsice in un altro qualcosa non va. Non so se voleva dire questo CromaDiBrera Personalmente no Videoclip, a me sembra che un certo discorso ci sia: c'è un'introduzione, poi una sezione che man mano cresce e torna al suo inizio sul finale. Può non piacere, ma a mio gusto trovo che abbia senso. Intendevo solo dire che curare l'aspetto armonico, anche in questo genere di musica, porta a risultati migliori: è quello che fanno Williams, Zimmer e qualsiasi altro compositore del genere che ha trattato Yannick, non solo i compositori del passato. Certi procedimenti si evitano non per ossequio alle regole, ma semplicemente perché suonano male. E' come saper scrivere bene in italiano: la sintassi e la grammatica servono a saper dire meglio quello che si vuole. Tutto qui. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Che vuoi che ti dica, sono solamente 2 modi differenti di pensare all'arte.. La tua maniera mi sembra classica, risponde alle convenzioni , va bene ci stà, molta della musica prodotta anche oggi segue la via che hai indicato te, ma a me non scandalizza nessuna altra soluzione alternativa:-) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Alcuni procedimenti suonano male ? Anche le terze suonavano male ai compositori medievali, di fatto usavano principalmente quarte e quinte, poi ad uncerto punto cosa è successo ? Tutto quello che suonava bene e che era arte ha iniziato a suonare male per i compositori successivi. No, non suoanno male ne le quinte , ne le dissonanze, ne le sensibili irrisolte e via dicendo, è solo una questione di condizionamenti, anzi le quinte sono più naturali delle quarte, non solo ma il nostro sistema temperato amette un accordo di dominante stonato, visto che la settima non coincide proprio con la stessa frequenza degli armonici, ma nessuno a mai ucciso nessun'altro per questo, anzi si è arrivati ad elevare ad arte e considerare derivato dalla natura un sistema approssimato di dodici suoni divisi in maniera uguale per necessità...... Lascia stare questi discorsi, pensa solo che se la via nella quale si sarebbe sviluppata la musica sarebbe stata un 'altra , forse adesso staremo discutendo di chissà quale intervallo e di quale sistema. Io ho una testa fatta per pensare, non per mangiarmi ciò che mi viene condizionamente dato. Comunque visto che sono uno scienziato e mi piace divertirmi con gli esperimenti, prova ad autocondizionarti per una settimana solamente, variando l'intonazione del tuo strumento musicale... Dopo una settimana se ripasserai al nostro sistema musicale lo troverai terribilmente brutto e stonato :-) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Videoclip Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Esatto Micologus... il loro sistema (quello medievale) si basava su regole coerenti Per quanto riguarda >a me non scandalizza nessuna altra soluzione alternativa Temo che prima o poi bisognerà riprendere a scandalizzarsi...vista la spazzatura che gira sul web Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Esatto Micologus... il loro sistema (quello medievale) si basava su regole coerenti Per quanto riguarda >a me non scandalizza nessuna altra soluzione alternativa Temo che prima o poi bisognerà riprendere a scandalizzarsi...vista la spazzatura che gira sul web Non mi scandalizza neanche la spazzatura che gira nel web, e un fatto sociale, guardala in questo modo, non perderti mai in giudizi, ma analizza le cose in maniera distaccata. Comunque l'esempio della musica medievale è relativo ad un altro discorso, e non riguardava la coerenza, già ti ho risposto riguardo alla coerenza, ovvero ognuno ha il suo modo di guardare all'arte e alle cose in genere, io rispetto il tuo punto di vista classico, ma purtroppo non la penso come te. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Videoclip Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Si, ma relativamente alla coerenza ti ho chiesto degli esempi (possibilmente di livello) dove l'incoerenza sarebbe esemplificazione di arte...e non me ne hai indicati. A me non ne risultano, sarei lieto se mi daresti indicazioni...giusto per avere più elementi sul quale basarmi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 Guarda riguardo ad esempi musicali non te li offro, non sono cosi matto da accanirmi contro una parola A questo punto potrei chiederti ma cosa è coerente ? Non è anch'essa una convenzione sociale ? Chi ha inventato la coerenza e quali sono i parametri che la definiscono ? Per una persona potrebbe essere coerente ciò che per una persona non lo è affatto. Una cosa è coerente solo perchè si comporta come ti aspetti tu che si comporti ? Solo perchè rientra nei parametri standard, e definiti da chi ? Penso che sia meglio aprire un'altro Topic a riguardo :-) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Micrologus Postato Febbraio 5, 2014 Report Share Postato Febbraio 5, 2014 E cosa c'entra tutto ciò con l'arte ? Hai mai pensato che ad un selvaggio la 5 Sinfonia di Beethoven non faccia nessun effetto ? Potrei spingermi ancora di più e dirti che non c'è bisogno neanche che scomodiamo popoli primitivi, basta guardare ad altre etnie. Non credo che Bach per loro sia coerente, credo che la loro cultura sia l'unica cosa coerente per loro come ovvio che sia :-) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
classic Postato Febbraio 11, 2014 Report Share Postato Febbraio 11, 2014 qualche passaggio mi ricorda la sarabanda in RE- di Handel in merito alla discussione sulla coerenza/forma preferisco non entrare nel merito... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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