Xenakis Postato Ottobre 13, 2013 Report Share Postato Ottobre 13, 2013 "La cosiddetta "musica classica" è una delle espressioni più alte, specifiche, coerenti e raffinate in cui l'Occidente ha rispecchiato se stesso, dando un senso e un lessico alla propria identità culturale... La musica classica è anche un business, un business tremendamente in crisi per infiniti motivi, non solo per il crollo di lunghe tradizioni e il vuoto educativo, ma perché viviamo in un mondo dove la concentrazione sullo stesso oggetto per più di 10 secondi è diventata un lusso e una disabitudine. E alla musica classica serve tempo, molto tempo: una Sinfonia di Mahler o di Bruckner richiede un'ora e mezza di ascolto concentrato... Cosa si è fatto? Come in tutte le civiltà agli sgoccioli, si sono creati gli specchietti per le allodole, i feticci che danno l'illusione della vita. Si vuole “portare la musica ai giovani”, “portare la musica a tutti”, “rendere la musica accessibile a tutti” e altri luoghi comuni che Sir Francis Bacon avrebbe chiamato "idola theatri". Sono stati selezionati, in una gran lotteria universale, alcuni musicisti con tutte le caratteristiche per piacere al “grande pubblico” (altra espressione-feticcio), si è mischiato un po' di classico, un po' di pop, un po' di lounge, un po' di ethno, un po' di tutte le salse e le marinate possibili, lo si e' chiamato CROSSOVER e si è cercato di tener viva la “musica classica” con un accanimento terapeutico che sgomenterebbe persino la senatrice Binetti... Ecco: per musica classica oggi si intendono non i Quartetti di Haydn ma “Con te io partirò” o altre cose “fra genere e genere”, o una grigia zona di confine con la melassa New Age che va moltissimo... Ma perchè mai bisogna “portare la musica a tutti”? Cos'è questa stupida ostinazione contemporanea a banalizzare tutto, a falsificare tutto, a trasformare ogni cosa in fast food o junk food? Perchè questo sacro terrore della COMPLESSITA'? La complessità è anche approfondimento, penetrazione, viaggio in luoghi altrimenti inesplorati, competenza (una parola che oggi non interessa a nessuno). Ah no, “l'arte è per tutti”, conta “quello che mi trasmette”… ma chi l'ha detto? Il "Flauto magico" si può ascoltare con l'ingenuità di un bambino, ed è un incanto senza pari. Ma quando si riesca a ritrovare la medesima ingenuità avendo scandagliato tutti i fondali marini di quel capolavoro, la rete di connessioni simboliche, misteriche, filosofiche, il cesello delle forme musicali, la metamorfosi dei temi, la relazione fra le tonalità e il loro significato rappresentativo, il rapporto fra la musica di Mozart e quella precisa ora della civiltà occidentale, si riemergerà da sott'acqua con una cognizione e con una capacità di abbandonarsi infinitamente superiore. Il gusto non è soltanto un dono naturale, è una pietra grezza che diviene sfaccettata, luminosa e smagliante con pazienza, sforzo, studio, umiltà, amore." [Francesco Maria Colombo] 4 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Ottobre 13, 2013 Report Share Postato Ottobre 13, 2013 Sembra che ci siamo telefonati per postare insieme ! Questo è legame mentale ! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Ottobre 13, 2013 Report Share Postato Ottobre 13, 2013 pienamente daccordo e proprio ieri stavo sentendo qualche bel quartetto di Haydn compreso il Kaiser... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
LucaCavaliere Postato Ottobre 14, 2013 Report Share Postato Ottobre 14, 2013 Il gusto non è soltanto un dono naturale, è una pietra grezza che diviene sfaccettata, luminosa e smagliante con pazienza, sforzo, studio, umiltà, amore." [Francesco Maria Colombo] Grazie Xenakis di questa bellissima condivisione. Un 'Like this' non è sufficiente. Meriterebbe molta molta più visibilità questo pensiero del Maestro Colombo: anche in 'Didattica', 'Pensieri e parole in libertà'... è un approccio di metodo (filosofico oserei dire) che andrebbe meditato anche in molti altri ambiti, non solo nella musica; benchè la musica sia quello che a noi sta più a cuore. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Ottobre 15, 2013 Report Share Postato Ottobre 15, 2013 sono d'accordo per alcuni versi e in disaccordo per altri. La frase citata da Luca mi vede d'accordissimo, come anche le considerazioni sulla difficoltà dell'ascolto e sull'inutilità di "piacere a tutti" (who cares if YOU listen?). Ma non penso sia utile prendersela col mondo discografico-commerciale. E in tal senso credo che nessuno pensi che "Con te partirò" sia musica classica. Rilancio dicendo che il Crossover si è reso autonomo dalla classica da un bel po' di tempo, proprio grazie al suo appeal commerciale. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Tiger Postato Ottobre 26, 2013 Report Share Postato Ottobre 26, 2013 ... azzeccata metafora Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.