Tiger Postato Settembre 28, 2013 Report Share Postato Settembre 28, 2013 Ma alla fine 'sto Vacchi vi è piaciuto o no...? A me le cose postate qui non dispiacciono affatto......... A me si, basta che però non ci sia la voce impostata Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
aaa Postato Settembre 29, 2013 Report Share Postato Settembre 29, 2013 Ma alla fine 'sto Vacchi vi è piaciuto o no...? Io non ho espresso un parere di gusto perchè la domanda era di altra natura è stato uno dei primi compositori italiani a concentrarsi sull'aspetto percettivo, espressivo ed emozionale nella musica durante gli anni '70, in piena avanguardia. Onestamente mi sembra un compositore ininfluente nell'evoluzione della storia della musica, anche se trovo molto musicali i suoi brani proposti. Per dirla breve mi piace come mi piacerebbe un buon brano tonale o modale che sia. Dubito però che a Feldmann gli interessi un parere in questi termini, per questo non avevo scritto nulla .) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
geppino12575 Postato Ottobre 2, 2013 Report Share Postato Ottobre 2, 2013 Perchè non dovrebbe interessare un giudizio di gusto? l'autore chiede: "Che ne pensate di Fabio Vacchi?" La risposta più concreta secondo me è partire da un mi piace o non mi piace e poi argomentare, la disquisizione su che importanza abbia ricoperto nella storiografia musicale italiana subentra in un secondo momento a mio parere. 3 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
aaa Postato Ottobre 2, 2013 Report Share Postato Ottobre 2, 2013 Concordo ma la premessa mi aveva un po' "disaramato" è stato uno dei primi compositori italiani a concentrarsi sull'aspetto percettivo, espressivo ed emozionale nella musica durante gli anni '70, in piena avanguardia. mmhmm Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Videoclip Postato Ottobre 2, 2013 Report Share Postato Ottobre 2, 2013 La risposta più concreta secondo me è partire da un mi piace o non mi piace e poi argomentare, la disquisizione su che importanza abbia ricoperto nella storiografia musicale italiana subentra in un secondo momento a mio parere. Parole sante, i rapporti fra musica e storia della musica sono solo un dettaglio. Meglio una musica "vecchia" che comunica che una musica "nuova" che non dice nulla Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
geppino12575 Postato Ottobre 8, 2013 Report Share Postato Ottobre 8, 2013 Capisco, per te questa di Vacchi è musica vecchia o nuova? A te comunica o non comunica...? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Videoclip Postato Ottobre 9, 2013 Report Share Postato Ottobre 9, 2013 per te questa di Vacchi è musica vecchia o nuova? Negli anni '70 c'erano già altri compositori che ricercavano espressività nonostante le dovute contaminazioni alla musica d'avanguardia. Persino un tradizionalista come Britten ne risentì... A te comunica o non comunica...? A tratti molto a tratti meno. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
RedScharlach Postato Ottobre 23, 2013 Report Share Postato Ottobre 23, 2013 Thallo, io non sono contro l'opera o contro il teatro, semplicemente dico che è un genere "morto" nel senso che se vuoi puoi assistere all'allestimento di un'opera del passato, ma pretenderne una oggi non funziona perchè, ripeto, la sua eredità è stata raccolta dalla musica per film e dal cinema. Un paio di giorni fa è uscito il terzo post di Raffaele Grimaldi a proposito di musica e teatro. Leggendolo non ho potuto non ripensare alla nostra discussione http://www.nuthing.eu/2013/10/musica-e-teatro-3.html#more Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Tenore Postato Ottobre 24, 2013 Report Share Postato Ottobre 24, 2013 Un paio di giorni fa è uscito il terzo post di Raffaele Grimaldi a proposito di musica e teatro. Leggendolo non ho potuto non ripensare alla nostra discussione http://www.nuthing.e...tro-3.html#more "Il teatro musicale potrebbe dunque divenire un'arte sempre più potente, intermediale e sinestetica, nella quale immaginazione, sogno e memoria divengono teatro della realtà, nell’alchimia della parola, del rapporto umano, dell'oggi. Potrebbe sempre più aprire le proprie porte alla nostra sensibilità e scuotere quelle che sono le capacità di fruizione e comprensione dell’essere umano. In questo senso, anche la critica potrebbe aprirsi maggiormente e trarne beneficio in termini di freschezza intellettuale, o magari, finalmente, subire un processo, necessario, di svecchiamento culturale." ... non ho capito bene dove vuole andare a parare. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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