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Piano Concerto - Forum pianoforte

Nuovo acquisto e differenza tra marchi


Gib
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Salve, sto per acquistare un pianoforte acustico...

Adoro i suoni europei rispetto a quelli giapponesi/cinesi anche se il suono dei kawai non mi dispiace

A questo punto, a pari prezzo, meglio un kawai nuovo (esempio K300) oppure un europeo usato?(avevo pensato Petrof o Schimmel)

Come meccaniche invece, quali differenze ci sono?

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Di questo ne sono a conoscenza, ma vorrei un parere riguardo all'acquisto di un usato di fascia alta oppure un nuovo della kawai o simili...

Quale sarebbe la scelta migliore?

Ad esempio sapete dirmi qualcosa riguardo i pianoforti Broadwood costruiti negli anni '80?

 

 

 

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Non si può dire quale è meglio acquistare. Bisogna vedere lo stato e l'efficienza dei singoli pianoforti. Le meccaniche possono avere differenze di fattura, ma l'importante è che funzionino! Voglio dire che se una meccanica delle migliori viene lasciata in un magazzino, magari con un'alta umidità relativa, per un periodo di tempo in attesa dell'esposizione di vendita, potrebbe funzionare in modo pessimo, rendendo la sensazione di "durezza" e di non docilità al tocco! Quindi tutto da vedere

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Capisco... E riguardo i pianoforti "restaurati" di quasi 100 anni addietro?

Posso essere affidabili nel tempo?

Faccio questa domanda in quanto vedo molti privati SVENDERE pianoforti di marchi prestigiosi (pleyel, krauss, gotrian ecc...) ma in condizioni non ottimali... 

Coverrebbe restaurarli? (Parlo della tavola armonica, martelli, corde) 

O alla fine si ha tra le mani comunque uno strumento discreto che si usura rapidamente?

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E' possibile, ma vanno esaminati attentamente e rispettare le scelte costruttive dell'epoca. Naturalmente vanno sciolte alcune riserve. Sto restaurando totalmente uno Steinway mod. B , in una Ambasciata a Roma, di iniziò 900 bellissimo:  sta venendo molto bene. lavoro lungo. Tavola di risonanza ottima. Carica della stessa controllata. Corde nuove e meccanica completamente revisionata con martelli nuovi e tutte le altre parti ( feltri, pelli e guarnizioni tastiera) restaurate. Martelli fatti appositamente e stiletti per quel modello di New York. 

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D'accordo, grazie per le importanti informazioni!

Ma un operazione del genere su un verticale, a grandi linee, quanto è dispendiosa?

Sarebbe il mio ideale avere un pianoforte un po' "vecchiotto" ma ben revisionato/restaurato... Hanno un suono più caldo e meno "pungente" rispetto a quelli moderni, soprattutto se parliamo di marchi giapponesi

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Ho una curiosità riguardo la meccanica dei verticali

Di solito nei pianoforti recenti, ho sempre visto il pilota come sistema per far alzare il cavalletto...

Che differenza c'è tra i pianoforti che montano invece quest'altro tipo di meccanismo?

Migliore o peggiore rispetto ai sistemi moderni?

 

 

IMG_20240218_225552.jpg

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Ah, ecco! In effetti ho trovato dalle mie parti un Bechstein (da restaurare) di fine '800/inizio '900, come quello nel video seguente

https://youtu.be/aPph3x4LXLw?feature=shared

 

Dalle foto sembra in buone condizioni in proporzione all'età dello strumento ma non l'ho ancora provato o visionato con un tecnico.

Probabilmente si tratta di un modello IV o 9

Se ben restaurato può essere uno strumento valido e duraturo? 

La meccanica legata peggiora la risposta della tastiera?

 

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Certo

Mi affaccerò con qualche tecnico e vedrò se "il gioco vale la candela"

Ma un pianoforte, se restaurato completamente, quanto tempo può durare se tenuto bene e suonato ogni giorno per un paio d'ore?

 

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  • 2 weeks later...

Se ben restaurato e ben seguito può suonare benissimo per molti anni. Bisogna scegliere la martelliera giusta e seguire l'intonazione della stessa, curandola insedi di accordatura. Lo stato della cordiera, delle caviglie e la giusta carica della tavola di risonanza sono essenziali.

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