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Piano Concerto - Forum pianoforte

Prova Di "analisi" Di Melodie - Robert Schumann


Piccinesco
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Relazione su analisi di "Melodie" di Robert Schumann

 

 

Premetto che sto fermo da un pò di tempo per quando riguardo l' armonia,

e non conosco le differenze tra lo stile barocco

a cui si riferiscono praticamente la totalità delle regole da me studiate,

e il periodo romantico, per cui alcuni dubbi che ho potrebbero essere inerenti a questa mancanza.

 

 

Analisi armonica delle prime due battute:

 

La composizione inizia in do maggiore, nel 2° tempo di battuta 1 il fa nel rigo inferiore

potrebbe essere un 6 IV oppure il re del rigo superiore avere funzione di appoggiatura, dico questo perchè il fa è una nota di volta, mentre la triade del 1 grado di do maggiore è ben distinta.Il 3° tempo contempla ugualmente il I grado di do con l' aggiunta del si, e visto il movimento

discendente, risolutorio del VII grado, in questo caso sensibile, può essere inteso come I grado anzichè un 6 III ( parlo sempre del 3° tempo ).All' inizio di battuta 2 al rigo inferiore è presente il fa, IV grado, a metà 1° tempo però il re al rigo inferiore e il do al rigo superiore fanno pensare ad un 6_5 IV, quindi un primo rivolto con 7a sul IV di do maggiore ( il do oltretutto risolve sul si ), oppure il do è un' altra appoggiatura.

In un caso o nell' altro il sol ed il si del 2° tempo sono note estranee all' armonia.

Nel 3° tempo abbiamo un 6 III con re come nota estranea, che in questo caso funge da nota di volta che sale al mi di battuta 3.

Analisi formale di queste prime due battute.

In queste prime due battute sono presenti l' inciso ( prima battuta ), e la 1a frase ( prime 2 battute ), ma potrei sbagliarmi, comunque per me sembra essere così, perchè a battuta 5, 6, 7, 9, 11, 13, 14, 15, 17 e 19 torna lo stesso frammento, riconscibilissimo a prima vista, per questo mi sembra giusto definirlo inciso.

 

Analisi armonica di battuta 3 e 4:

 

Quì l' aspetto "strano" è che si passa da un 6 III da metà battuta 2 a un 5 III di battuta 3.Comunque nel 2° tempo se il sol posso intendelo come "preso di salto", il re giustifica il fa al rigo superiore come VII del V di do maggiore, oppure è semplicemente un II di do con il sol come nota estranea, o come ho scritto, il fa è appoggiatura, ma rimane il "dubbio" del sol preso di salto, cosa che non mi sembra improbabile.Nel 3° tempo viene ripetuta la figura di battuta 1 al rigo inferiore, questa volta senza note estranee o la VII di do maggiore.Potrebbe già essere inteso come IV di sol maggiore, visto che a battuta 4 è presente il re al rigo inferiore, ma quì bisognerebbe intendere quel re in 6_4 II e a seguire il do del 2° tempo come appoggiature al re, che forma una triade appunto sul V grado di sol maggiore, il fa# conferma.A seguire un 6 III con il sol nell' ultimo tempo della battuta.

 

Analisi formale di battuta 3 e 4:

Questa per me è la 2a frase, presentando praticamente lo stesso tema dell' inizio ( inciso ), più una "variante" nella 4 battuta che conferma la tonalità di sol maggiore.

Con queste due frasi si conclude il periodo, che il ritornello non fa che confermare.

 

Analisi armonica da battuta 5 a battuta 12:

 

Il fa naturale potrebbe far pensare di essere a do maggiore ( la minore ), ma il sol naturale e il fa# presente a battuta 5 e 6 ( anche se nel rigo superiore a inizio battuta 6 il fa è naturale ) fanno pensare a sol maggiore.Quello che non quadra ( almeno per me ) è il VII che scende al VI per poi andare al V ( re ), o il sol ( come ipotizzato in precedenza ) viene preso di salto, allora il fa# è nota di volta e il si al rigo superiore è nota dell' armonia, oppure non penso che possa trattarsi di un secondo di rivolto sul V di sol maggiore, è improbabile, ritengo quindi che sia un I di sol maggiore con il re che salta a sol.A battuta 6 il sol sfugge, la sua funzione?E' ripetuto al rigo inferiore per cui potrebbe avere una funzione specifica, e il fa?Se fosse la VII discendente del I di sol maggiore con il re che salto al sol avrebbe ( forse ) un senso, anche perchè il mi che segue potrebbe essere la risoluzione della VII, e il do_sol al rigo inferiore confermerebbero il IV grado di sol, e al 3° tempo devo ancora pensare che il sol sia preso di salto.

A battuta si ritorna a do maggiore, la figura al rigo inferiore nei primi 2 tempi è la stessa di battuta 5, poi viene ripetuta quella dei primi due tempi di battuta 5 nel 3° e 4° tempo, vista la ripetizione del sol, anche se ho scritto un II e a seguire un I comincio a pensare che il sol abbia più "rilevanza" del re in questo 3° tempo, perchè funge da fondmentale per la VII ( fa, al rigo superiore ).Battuta 8 inizia con un 6_5 VII di do maggiore seguito da un cromatismo sul IV grado di sol maggiore, che sale a re e poi a sol.

Da battuta 9 si ripete "lo schema" di battuta 1 e 2 tranne il do dell' ultima croma del rigo inferiore a battuta 10.A battuta 11 abbiamo una prewiev del finale di questo pezzo, note discendenti con 2 bicordi negli ultimi due tempi, e il solito re per cui bisogna stabilire se salta o meno a sol nel 3° tempo.Battuta 12 si presenta invece "più regolare" e conferma la tonalità di do maggiore.

 

Analisi formale da battuta 5 a battuta 12:

 

L' inciso viene ripetuto con l' esclusione dell' ultimo quarto a battuta 5 e 6, , torna anche il quartetto di note discendenti già visto a battuta 3 ( battuta 7 ) e la stessa figurazione di battuta 2 ( battuta 8 ) al rigo superiore, con una variazione di direzione della figura ritmica al rigo inferiore, questa volta le crome sono in fase ascendente anzichè discendente, tranne gli ultimi due quarti in cui vengono usate due semiminime.Queste ulteriori 4 battute, assieme alle 4 successive, per me possono essere definite "secondo periodo", del pezzo, al momento non ho studiato i paragrafi successivi sul Bas, ma visto il carattere di questa parte del pezzo, e la riproposizione dell' inciso con alcune piccole variazioni penso si possa ( se questo è possibile )definire secondo periodo.

Il prosieguo del pezzo non è altro che una ripetizione delle battute 5_12 con la "variante" dell' ultima battuta, con la sostituzione delle ultime due crome al rigo inferiore con la semiminima do e al rigo superiore il do seguito da una pausa dello stesso valore.

Melodie - Schumann - Analisi.pdf

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a me l'analisi armonica pare piena di imprecisioni :) scusami Piccinesco, ma lo devo dire :) tra l'altro neppure io sono esente da errori quando si parla di armonia, anzi...

Per ora non posso soffermarmi a correggere tutto, devo uscire, ma a meno che qualcuno non mi preceda ti giuro che poi ti commento tutto.

Accenno solo poche cose: la figurazione a crome dell'accompagnamento è tipica del pianoforte, sono tutti arpeggi spezzati, diciamo, quindi è inutile e controproducente analizzare un ottavo alla volta... gran parte dei problemi te li sei creati così; poi, tutti sti terzi gradi in rivolto, ma dove li vedi? :-) e i salti e le risoluzioni... gran parte sono concetti inesistenti nell'armonia "vera"

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Analisi armonica delle prime due battute:

 

La composizione inizia in do maggiore, nel 2° tempo di battuta 1 il fa nel rigo inferiore

potrebbe essere un 6 IV oppure il re del rigo superiore avere funzione di appoggiatura, dico questo perchè il fa è una nota di volta, mentre la triade del 1 grado di do maggiore è ben distinta.

 

allora, come accennavo, in queste situazioni di due note (al basso) contro una (al canto) si tende a considerare un'armonia complessiva formata dalle due note del basso e da quella della melodia. E leggendo in questo modo, al secondo tempo di batt. 1 abbiamo un fa un sol e un re, quindi probabilmente un'armonia di dominante con la settima. Se in più noti l'intera configurazione del basso, il sol è usato come pedale, quindi quel fa non risolve sul sol ma sul mi successivo... quindi, io considero il secondo tempo di batt. 1 come V2.

 

Il 3° tempo contempla ugualmente il I grado di do con l' aggiunta del si,

... eh? Il si sta al quarto tempo. Il terzo tempo è un I6 spaccato :)

 

e visto il movimento

discendente, risolutorio del VII grado, in questo caso sensibile, può essere inteso come I grado anzichè un 6 III ( parlo sempre del 3° tempo ).

 

l'accordo sul III è rarissimo, e quasi sempre in primo rivolto, non scomodiamolo... il si sta sul quarto tempo, io lo considero una settima sul I .

 

All' inizio di battuta 2 al rigo inferiore è presente il fa, IV grado, a metà 1° tempo però il re al rigo inferiore e il do al rigo superiore fanno pensare ad un 6_5 IV, quindi un primo rivolto con 7a sul IV di do maggiore ( il do oltretutto risolve sul si ), oppure il do è un' altra appoggiatura.

Nel 3° tempo abbiamo un 6 III con re come nota estranea, che in questo caso funge da nota di volta che sale al mi di battuta 3.

 

ti fai troppi problemi... re-fa-la-do è una normalissima dominante della dominante, sempre per considerare un accordo ogni QUARTO, non ogni ottavo, che sarebbe eccessivo in questo caso. Sol-si-re-fa è un V7 che risolve su un I6, che, con note di volta superiore e inferiore, dura due quarti... anche qui, il III non avrebbe senso...

 

Analisi armonica di battuta 3 e 4:

 

Quì l' aspetto "strano" è che si passa da un 6 III da metà battuta 2 a un 5 III di battuta 3.

 

 

è così strano che non ha nessun senso :)

il sol continua ad essere un pedale. Ma anche se facesse sempre parte dell'armonia, nel primo tempo di battuta 3 avresti solo DUE note dell'armonia. E allora il buonsenso ti dice che non ha senso scegliere una triade sul terzo grado... scegli un I 6 senza la fondamentale. Poi un V 43 , poi un normalissimo I ed un I6.

 

Comunque nel 2° tempo se il sol posso intendelo come "preso di salto", il re giustifica il fa al rigo superiore come VII del V di do maggiore, oppure è semplicemente un II di do con il sol come nota estranea, o come ho scritto, il fa è appoggiatura, ma rimane il "dubbio" del sol preso di salto, cosa che non mi sembra improbabile.

 

che tutti ascoltino bene.

LE REGOLE DELL'ARMONIZZAZIONE DEL BASSO NON SONO LE REGOLE DELL'ARMONIA. Le settime prese "di salto" sono la norma.

 

Nel 3° tempo viene ripetuta la figura di battuta 1 al rigo inferiore, questa volta senza note estranee o la VII di do maggiore.Potrebbe già essere inteso come IV di sol maggiore, visto che a battuta 4 è presente il re al rigo inferiore, ma quì bisognerebbe intendere quel re in 6_4 II e a seguire il do del 2° tempo come appoggiature al re, che forma una triade appunto sul V grado di sol maggiore, il fa# conferma.A seguire un 6 III con il sol nell' ultimo tempo della battuta.

 

faresti meglio a scrivere direttamente cos'è piuttosto che cosa non è o cosa potrebbe essere.

La modulazione inizia in modo inequivocabile quando ... inizia in modo inequivocabile :-) nel nostro caso l'inequivocabilità maggiore ce l'ha l'arrivo del fa#, anche se un fortissimo suggerimento viene dato dall'accordo sul primo tempo di batt. 4, quella sol maggiore in secondo rivolto. Il secondo rivolto della triade c'è quasi solo in cadenza, e parliamo di triade di tonica. Quindi, la quarta battuta è tutta una cadenza a sol. Sul secondo tempo, ancora una volta, quel do è più probabilmente una settima, ed è il re, piuttosto, che può essere inteso come una nota sfuggita.

 

Facciamo che tolgo le altre citazioni...

Allora, le prossime battute sono ambigue. In questo caso, vai a cercare con gli occhi la cadenza. Le prime cadenze visibili sono a batt. 8 e a batt. 9, ed il movimento del basso è CHIARAMENTE II-V-I. Questo vuol dire che da batt.9 torneremo a do, ma vuole anche dire che prima di batt. 9 la tonalità è solo suggerita, non affermata. Quali sono gli elementi che vediamo? Vediamo un fa che a volte è diesis e a volte è no. Vediamo un movimento melodico discendente sia al basso che al canto, fa mi re do si, con FA RE e SI nei tempi forti ed il solito sol di pedale. Sol maggiore non può essere, c'è il fa naturale in tempo forte... sol minore non può essere, c'è il si naturale.

E allora? Siamo ANCORA in do! E questo è un pedale di dominante :-) cioè, TUTTE le battute sono V-I-V-I...

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allora, come accennavo, in queste situazioni di due note (al basso) contro una (al canto) si tende a considerare un'armonia complessiva formata dalle due note del basso e da quella della melodia. E leggendo in questo modo, al secondo tempo di batt. 1 abbiamo un fa un sol e un re, quindi probabilmente un'armonia di dominante con la settima. Se in più noti l'intera configurazione del basso, il sol è usato come pedale, quindi quel fa non risolve sul sol ma sul mi successivo... quindi, io considero il secondo tempo di batt. 1 come V2.

 

Ok, i dubbi li ho sempre quando provo a fare queste "analisi" che sono un autentico maestro a complicare, però appunto non mi fido ( almeno per quando riguarda me ) di un' analisi

così al volo, intendo dire che ho giustamente dei dubbi perchè ho fatto esercizi a 4 voci nelle chiavi antiche, ma il maestro mi aveva avvertito che la scrittura per pianoforte ( a cui ancora non sono approdato ) riserva delle ulteriori difficoltà e particolari da comprendere bene.

 

 

... eh? Il si sta al quarto tempo. Il terzo tempo è un I6 spaccato :)

 

Si infatti l' ho scritto, 6 III ( lo scrivo in questo modo ), ma ho anche ( se ci fai caso ) messo tra parentesi un 7 I, però quel si non sapevo se intenderlo

come VII che risolve sul la successivo, ecco perchè ho proposto due "soluzioni".

 

l'accordo sul III è rarissimo, e quasi sempre in primo rivolto, non scomodiamolo... il si sta sul quarto tempo, io lo considero una settima sul I .

 

Infatti, per questo mi sembrava strano ( parlo del III in stato fondamentale ).

 

ti fai troppi problemi... re-fa-la-do è una normalissima dominante della dominante, sempre per considerare un accordo ogni QUARTO, non ogni ottavo, che sarebbe eccessivo in questo caso. Sol-si-re-fa è un V7 che risolve su un I6, che, con note di volta superiore e inferiore, dura due quarti... anche qui, il III non avrebbe senso...

 

 

Anche qui, ho posto il ? al VII, sempre questi dubbi porca boia, ho fatto bene a pensare a quel VII, per cui come dici una settima sul II di do, dominante delle dominante, io sono partito dal presupposto che essendo un pezzo del periodo romantico ci fossero delle cose che non conoscessi riguardo l' armonia, per questo scappano fuori 400 possibilità.

 

è così strano che non ha nessun senso :)

il sol continua ad essere un pedale. Ma anche se facesse sempre parte dell'armonia, nel primo tempo di battuta 3 avresti solo DUE note dell'armonia. E allora il buonsenso ti dice che non ha senso scegliere una triade sul terzo grado... scegli un I 6 senza la fondamentale. Poi un V 43 , poi un normalissimo I ed un I6.

 

Ecco, quel sol ripetuto ( non ho avuto il coraggio, devi credermi, di definirlo pedale, non sono mai arrivato a questo punto in armonia, ma avendo più volte sentito usare questo termine

per definire una nota mantenuta, anche intervallata da pause, devo ammettere che l' avevo pensato, però ho voluto limitare le boiate, o le cazzate se preferite ).

 

che tutti ascoltino bene.

LE REGOLE DELL'ARMONIZZAZIONE DEL BASSO NON SONO LE REGOLE DELL'ARMONIA. Le settime prese "di salto" sono la norma.

 

Ecco un altro macello che si aggiunge, vedi, avevo pensato bene dicendo che il re saltava a sol, ma non mi fidavo di questa mia supposizione, ho fatto bene da questo punto di vista,

non potevo essere sicuro di una cosa che non conoscevo.

 

faresti meglio a scrivere direttamente cos'è piuttosto che cosa non è o cosa potrebbe essere.

La modulazione inizia in modo inequivocabile quando ... inizia in modo inequivocabile :-) nel nostro caso l'inequivocabilità maggiore ce l'ha l'arrivo del fa#, anche se un fortissimo suggerimento viene dato dall'accordo sul primo tempo di batt. 4, quella sol maggiore in secondo rivolto. Il secondo rivolto della triade c'è quasi solo in cadenza, e parliamo di triade di tonica. Quindi, la quarta battuta è tutta una cadenza a sol. Sul secondo tempo, ancora una volta, quel do è più probabilmente una settima, ed è il re, piuttosto, che può essere inteso come una nota sfuggita.

 

Ok, infatti la presenza del secondo rivolto della tonica presuppone quello che dici.

 

Facciamo che tolgo le altre citazioni...

Allora, le prossime battute sono ambigue. In questo caso, vai a cercare con gli occhi la cadenza. Le prime cadenze visibili sono a batt. 8 e a batt. 9, ed il movimento del basso è CHIARAMENTE II-V-I. Questo vuol dire che da batt.9 torneremo a do, ma vuole anche dire che prima di batt. 9 la tonalità è solo suggerita, non affermata. Quali sono gli elementi che vediamo? Vediamo un fa che a volte è diesis e a volte è no. Vediamo un movimento melodico discendente sia al basso che al canto, fa mi re do si, con FA RE e SI nei tempi forti ed il solito sol di pedale. Sol maggiore non può essere, c'è il fa naturale in tempo forte... sol minore non può essere, c'è il si naturale.

E allora? Siamo ANCORA in do! E questo è un pedale di dominante :-) cioè, TUTTE le battute sono V-I-V-I...

 

Chiaro, grazie.

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Per quanto riguarda armonia devo ancora approfondire le progressioni, l' analisi non l' ho "praticata" spesso, i dubbi vengono soprattutto perchè ho lavorato sui esercizi a 4 voci per voci appunto,

e non per pianoforte come in questo caso, l' insicurezza mi fa andare a spulciare ogni cosa ponendo ulteriori dubbi.

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