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Piano Concerto - Forum pianoforte

thallo

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Tutto postato da thallo

  1. Dire che Barenboim si è fatto strada solo col marketing è semplicemente falso. Meyerbeer e Wagner sono due mondi diversi, e Meyerbeer oggi non viene eseguito perchè non attira pubblico ed è troppo difficile da cantare e allestire. Ultima cosa e, per me, cosa più importante: ebreo e israeliano non sono sinonimi. Che Barenboim sia ebreo non dovrebbe interessare quasi a nessuno
  2. Ricerche prive di fondamento, almeno se messe sul piano della scienza. Questa è psicologia ecologica, che potremmo definire psicologia sperimentale... ma è un discorsone
  3. Io sono un amante di Wagner, si sa... e secondo me, più che come una favola, andrebbe inteso come un Fantasy. Pensate al signore degli anelli e immaginatevi una messa in scena ideale, qualcosa di sublime in senso romantico, una gigantesca caverna buia con le pareti di granito e la volta altissima (Morhia nel signore degli anelli, per intenderci...) e dentro un muscoloso biondone che si costruisce una spada divina, che è uno dei temi conduttori dell'opera (creata da Wotan, infilata in un albero che probabilmente è l'albero della vita, presa da suo figlio, spezzata dallo stesso Wotan con la sua lancia, fatta del legno dell'albero della vita, e poi riforgiata dal nipote, che non conosce la paura e che con la stessa spada spezzerà la lancia del Dio...). Detto questo, Siegfried doveva essere una specie di intermezzo comico o, comunque, leggero. E questo pezzo viene detto Il Lied della spada, perchè è un Lied... quindi andrebbe anche cantato con più leggerezza
  4. spiace dirlo, ma al giorno d'oggi se si sceglie di fare Mozart lo si fa soprattutto per una ragione: bilancio. E' un'opera con pochi solisti, pochissimo coro, all'interno di un festival abbassa drasticamente le spese. ... e visto che all'Arena difficilmente si fanno scelte artistiche che siano "artistiche", è probabile che questa sia una spiegazione. Su Oren non so...
  5. ahimè è successo svariate altre volte, in Israele Wagner rimane tutt'oggi un tabù. ... e già solo questo mi fa essere un convinto anti-sionista. Ci sono ideologie troppo radicate nella cultura statale israeliana, ideologie che non hanno nulla a che vedere con l'ebraismo...
  6. Scusate le lunghe assenze... rispondo velocemente, senza troppe ricerche, quindi se sgarro ditemelo, così riaggiusto il tiro. Mascagni è stato un compositore di successo. E' andato ovunque, ha fatto famose tournée negli Stati Uniti, ha scritto molte altre opere, anche operette, musica per cinema e arie da camera, tutto materiale che gli ha fruttato un mucchio di soldi. Questo vuol dire che storicamente il suo ruolo è stato FONDAMENTALE. Il problema è che i musicologi sono di base storici della musica ma tendono ad essere soprattutto critici... questo vuol dire che tendi a valutare il ruolo storico ASSIEME al valore estetico delle opere. E messa così, ci sono contemporanei di Mascagni che hanno scritto opere ben più interessanti e problematiche. E' difficile valutare il ruolo del tempo sull'arte, ma è un fatto che Berg OGGI ha molti pezzi in repertorio, nonostante fosse poco considerato ai suoi tempi, e che di Mascagni si faccia solo Cavalleria. Chi pensa che la musica "piacevole" abbia più successo di quella "problematica", vada ad assistere ad un L'Amico Fritz, opera noiosissima di Mascagni, rappresentata praticamente solo in Italia oggi. Questa divisione tra arte e storia non semplifica le cose ma le complica. Perchè Mascagni, come molti altri compositori di quel periodo, ha sicuramente lati oscuri che noi non conosciamo. Ti faccio un esempio lampante: Liszt fino a 20 anni fa veniva considerato un virtuoso e basta; oggi è considerato un genio della composizione, perchè qualcuno è andato ad analizzare le opere non pianistiche... E' possibile che Mascagni abbia scritto cose molto interessanti che noi oggi consideriamo secondarie, perchè, giocoforza, non vengono rappresentate o suonate. Solo il tempo e gli studi potranno farci capire se Mascagni era uomo da un'opera o qualcosa in più (artisticamente, perchè storicamente è fondamentale)
  7. quella sulle elite culturali è una mia battaglia personale da tempo, voi che mi conoscete da un po' probabilmente l'avrete già sentita... sui panini non so
  8. la mia voce campionata non c'è se fossi un compositore e anche solo volessi fare qualcosa con la mia voce, campionandola, dovrei registrarla... e non lo dico per giudicare nel merito, ma per dire che ognuno ha i suoi feticismi, e se Dante vuole registrare la sua vicina di casa, che lo faccia!
  9. Un mio articolo su cucina e musica. http://www.ilcorrieremusicale.it/gourmet-sonoro-quando-la-musica-entra-in-cucina-e-viceversa/ è un connubio che amate?
  10. mi correggo. Ho consultato un classico della storia della notazione, The Notation of polyphonic music 900-1600 di Willi Apel, e dice che la stanghetta di battuta (bar-line) inizia ad essere usata regolarmente nel XVI secolo
  11. Per quello che ne so io, la stanghetta di battuta viene inserita con la musica mensurabilis, ovvero in presenza di una chiara indicazione metrica. Tempi, prolazioni, modi ritmici hanno senso solo se la durata della misura è specifica e delimitata
  12. ora come ora è uno degli operisti più rappresentati e incisi al mondo... l'Italia fa sempre eccezione, ahimè, e le classi di canto dei conservatori italiani continuano a ignorare Haendel, come Bach e come qualsiasi cosa sia ... non romantica (e non Mozart)
  13. questo discorso ha senso, secondo me, solo se parliamo delle eccezioni. Perchè è più o meno ovvio che la maggior parte della musica creata dall'uomo abbia un rapporto prioritario con l'esecuzione. Interrogarsi sulle eccezioni, però, oltre a farci conoscere parti nuove del repertorio potrebbe farci capire come la musica non sia "monosensoriale"
  14. Ora si che siamo off-topic ahahah ma vi dovrei fare il resoconto di un corso di critica musicale che ho seguito tra Rovereto e Cremona... abbiamo conosciuto anche Guido Barbieri e Angelo Foletto (critici di Repubblica), e vi posso dire che la situazione è desolante... Foletto, per esempio, è un personaggio che non immaginavo, sembra non gliene freghi granchè della musica, non se la gode e non ne vuole parlare. E comunque, a detta sua, una grande redazione (vedi quella del Corriere) ti "vieta" di parlare di musica anche negli spazi dedicati. Perchè si da per scontato che il lettore medio non abbia alcun interesse a leggerne (oltre che le competenze per capire)
  15. Non saprei dove andarlo a ritrovare, ma mi pare che Adorno "predicasse" la lettura musicale silenziosa. Forse anche Schoenberg, ma dovrebbero essere eccezioni. La musica è da sempre considerata arte performativa, ovvero intimamente legata all'esecuzione. Sicuramente non si "riduce" all'esecuzione, ma il suo canale principale dovrebbe essere quello. ... quando dico che non si riduce all'esecuzione, intendo dire che esistono musiche che danno valore anche ad altre sfere estetiche: le partiture grafiche contemporanee (tipo Bussotti) sono opere d'arte in sè, anche se non vengono suonate; allo stesso modo tutte le partiture medievali, anche quando erano curate dagli stessi compositori, spesso non avevano un vero e proprio legame con l'esecuzione: il "Remede de Fortune" di Guillaume de Machaut è un romanzo che ingloba in sè pezzi musicali, scritti nello stesso libro, pezzi sia monodici che polifonici, ed è difficile pensare al modo "giusto" di leggerlo-eseguirlo; riparlando di musica concettuale, la musica concettuale non sempre ha un legame necessario con l'esecuzione: in teoria potrei elaborare una composizione che dice "immagina un infinito cluster di organo che duri 20 ore"... è lo stesso concetto che sta dietro a "Véxations" di Erik Satie, che OGGI viene eseguito, ma che ai tempi della sua concezione era nient'altro che arte concettuale; non dimentichiamoci, poi, che la musica non si ascolta e basta, ma si esegue, e quando eseguiamo musica abbiamo un "punto di ascolto" (come il punto di vista) ben diverso, questo, però, non ci fa godere di meno, in modo diverso
  16. Non sono per nulla un esperto di tecnologie di ripresa audio, ma a sto punto è ovvio che tu debba partire da una registrazione "home-made"... quindi, soldi, microfoni e registratori
  17. e La Battaglia di Legnano è LA opera risorgimentale di Giuseppe Verdi, visto che fu scritta dopo le 5 giornate di milano e durante la prima guerra di indipendenza italiana
  18. i flash mob fatti bene sono tutti iper-costruiti... questo secondo me è "brutto", ma l'hanno fatto l'anno scorso in un centro commerciale del comasco per pubblicizzare il Rigoletto del Teatro Sociale di Como (dove cantava il mio coro ... e il tenore cantava anche peggio in teatro...). Questo, poi, è quasi diventato famoso, perchè è "organizzato" come un flash mob ma è andato in tv http://www.youtube.com/watch?v=ysvMenv-iw4 da qualche parte c'è il video completo, ma dell'intera puntata di Zelig, quindi vi beccate questa mini versione youtube Ma online ce ne sono molti anche in Italia. E' ovviamente difficile beccarli dal vivo... e immagino che in metropolitana sia PARTICOLARMENTE difficile organizzarne uno
  19. il mio ragazzo lavora moltissimo coi campioni, ma preferisce tagliarli da file già digitali. Normalmente va alla ricerca di video online di svariati tipi, e quando trova qualcosa che gli piace, scarica e taglia
  20. non esageriamo... i flash mob si fanno anche in Italia
  21. l'ho caricata proprio ieri su facebook :-) adoro le folk songs di Berio, e la canzone armena è stupenda...
  22. io la adoro, col finale mi metto sempre a piangere tantissimo... Janacek è IL genio poco compreso del teatro musicale di primo '900. Oggi si fa molto di più, per fortuna
  23. Messa così è molto diversa da come l'hai messa la prima volta. Questo è un giudizio di gusto personale. Tu, secondo te, a modo tuo, se dopo 3 ascolti non ti piace, allora non ti piace
  24. La discussione sta diventando densissima, ma torno a questo messaggio. Non ho risposto ancora a questa domanda semplicemente perchè non mi ero accorto che c'era :-) ogni vostro messaggio è pieno di spunti e allora giocoforza si fa una scelta I parametri di valutazione della musica sono sempre gli stessi, di qualsiasi tipo di musica si parli. Cambiano rispetto al tipo di valutazione che vuoi fare e, quindi, al "ruolo" che decidi di ricoprire rispetto a quella musica. Vuoi fare l'ascoltatore? Allora valuti il pezzo secondo criteri di gusto soggettivo. E lì i parametri sono soggettivi e variabilissimi... quando Carlos dice che non è riuscito ad andare dopo il terzo minuto di quel pezzo (neanch'io sono impazzito ascoltandolo... ma è interessante) da un giudizio di gusto soggettivo. Quindi, per quanto sia un ascoltatore informatissimo, valuta tendenzialmente le proprie preferenze. Tutto quello che non è valutazione da ascoltatore-e-basta diventa molto più complicata. Io credo che non esista un unico livello tecnico-musicale. Cioè, tornando a Carlos, non penso che un musicista possa dare valutazioni tecniche su tutto, e non credo che tutte le valutazioni tecniche siano dello stesso tipo. Un cantante valuterà un'opera in modo diverso da un direttore d'orchestra, e non parlo di termini di gusto, parlo di termini tecnici. Le opere di Donizetti sono un esempio lampante, bellissime dal punto di vista melodico-vocale, banali dal punto di vista armonico-orchestrale. In questo senso, la valutazione di una composizione deve cercare, secondo me, di essere il più possibile legata a criteri precisi. Se si vuol dire che una composizione è "noiosa" lo si dovrebbe dire parlando di qualcosa di preciso. Non so, della struttura formale, dei suoni, o di quello che è. Perchè una cosa è annoiarsi per DATI PRECISI, una cosa è annoiarsi perchè non si è trovato la giusta modalità d'ascolto. Ovvero, Bruckner può annoiare, ma non per ragioni tecniche. Tra le valutazioni tecniche, quella che secondo me rimane LA valutazione tecnica per eccellenza è quella storica (non quella compositiva). Una composizione è di alto valore se 1) è stata considerata di alto valore dal pubblico coevo 2) è sopravvissuta ai tempi 3) ha influito in qualche modo (anche per converso) sugli sviluppi della storia e della storia delle arti. Ovviamente, non ha senso dare valutazioni storiche che siano "semplicistiche"... cioè, J.S. Bach ha un grande valore storico, ma diverso da quello che ha avuto Telemann (solito confronto). Non maggiore nè minore, ma diverso. Dire che Bach è stato il più grande compositore dell'epoca barocca non è una valutazione tecnica, è una frase fatta. Essendo più o meno appassionato di musica contemporanea, mi sono trovato più di una volta ad elaborare giudizi o valutazioni su composizioni di cui non sapevo nulla. Scrivendo recensioni per L'Opera, mi è capitato di farlo anche in modo il più possibile professionale... Mi sono costruito una serie di metodi, allora. Il primo criterio, per me, è sempre e comunque quello del "successo", che vuol dire numero di rappresentazioni-esecuzioni. E' un fattore legato anche al nome del compositore, ma una composizione contemporanea suonata spesso diventa de facto una composizione importante. Allevi è storicamente importante. Io sono uno di quelli che leggerebbe un saggio serio su Allevi, perchè Allevi è il presente. Può non piacerci, ma la valutazione STORICA ha a che fare anche con la storia delle cose brutte. Secondo criterio, piacevolezza. Ovvero, giudizio di gusto soggettivo io sono dalla parte della soggettività, e si è visto. Credo che i tecnici siano persone, che debbano firmarsi con nome e cognome e che, quindi, debbano rassegnarsi all'idea che ogni loro opinione "tecnica" sia, in realtà, pienissima di preconcetti personali. E' qui che entra in gioco l'argomentazione (di cui ho già lungamente parlato). La differenza tra un'opinione inutile e un'opinione interessante sta nell'argomentazione, nelle ragioni dietro all'opinione. Terzo criterio, storia (magari di genere). Io cerco sempre di introdurre le opere in un sistema di generi, che magari non c'è, ma che aiuta a istituire delle relazioni. Dire che Lucio Dalla è più semplice di Berio è ovvio, ma Dalla scrive canzoni e in quella tradizione va inserito... questo presuppone conoscenze se non sai cosa ha fatto Harvey nella sua vita, non puoi fino in fondo inserirlo in un'estetica...
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