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Piano Concerto - Forum pianoforte

thallo

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Tutto postato da thallo

  1. La questione del titolo mi trova assolutamente d'accordo. Ma da quanto si sussurrava in giro, neppure i licei musicali assicurerebbero una preparazione minima per l'ammissione ai trienni. Vabbè, è quello che succede con facoltà universitarie più quotate, tipo medicina, quindi nessuno scandalo (o uno scandalo che non si limita alle AFAM, piuttosto). Ma stante così le cose, molto meglio iscriversi ad una scuola di musica diversa dal conservatorio (ma immagino che siano pochissime quelle che hanno veri e propri corsi di composizione) oppure andare a lezione da un docente privato. Almeno non c'è una retta annuale... a sto punto, visto che il mondo non cambia coi buoni propositi, varrebbe quasi la pena di andare a lezione privata direttamente dai docenti interni! Non dico settimanalmente, ma due mesi prima dell'ammissione sì...
  2. Il mio amico si è rifatto sentire. Allora, lui dice che praticamente tutti i pre-accademici a Santa Cecilia sono "gestiti" da ex studenti dei docenti interni (il bando è stato pubblico ma ovviamente sono stati assunti solo i diplomati a Santa Cecilia). Di fatto si parla di diplomati in composizione (nel caso di composizione), ma non parliamo dei docenti interni veri e propri. La frequenza delle lezioni dovrebbe essere più o meno settimanale, pare al sabato soprattutto; c'è un esame di ammissione e la retta annuale è, udite udite, 1450 euro, ovvero ben più di un anno di corso "ufficiale". Il corso dovrebbe prepararti all'esame di ammissione per il triennio ma pare sia abbastanza comune che quelli provenienti dal pre-accademico non passino l'esame di ammissione...
  3. non ho ancora ricevuto risposte più specifiche da quel mio amico, spero di averne quanto prima. Ma ho notato che le mie parole potrebbero essere male interpretate :-) quando dicevo di soppesare l'atteggiamento non intendevo dire "cambiare atteggiamento rispetto a ora" :-) intendevo dire che, secondo la mia esperienza, in Conservatorio a Roma molti docenti valutano il tuo comportamento più che i tuoi risultati. E tutto secondo un'ottica a mio avviso sorpassata. Esempio, alla prima lezione di Arte Scenica il mio docente ci disse di fotocopiare un libro non più in ristampa da anni (non dandocene una copia, per altro). Io quello stesso pomeriggio andai in libreria per trovare un'alternativa. Quando proposi la cosa al docente lui mi rispose di non immischiarmi. Simile situazione ho avuto in classe di Storia della Musica, materia di cui ho dovuto sostenere l'esame anche se avevo già la triennale in musicologia (la direzione si rifiutò di convalidarmi le mie tre annualità di storia della musica). Ma vabbé, forse la mia esperienza è stata particolarmente negativa e non può essere presa come esempio. Ma in assenza delle informazioni del mio amico, mi sento solo di dirti questo: ho conosciuto docenti e allievi di composizione ed erano persone molto legate all'ossequiosità, alla deferenza, alle gerarchie. Per quanto ne so è una cosa comune nei grandi conservatori.
  4. in attesa di una risposta più precisa che mi dovrebbe dare stasera, l'amico di cui sopra mi ha anticipato un consiglio spassionato: "non vale la pena di iscriversi né al pre-accademico né al corso vero e proprio di composizione". Anche lui, come me, ha una bassissima considerazione del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Lui, che è una persona buonissima e simpaticissima, ha ricevuto svariate minacce da un professore, e non è mai riuscito ad avere sostegno da nessuno degli organi dell'istituto (né rappresentanti degli studenti, che sono tutti più o meno interessati alla propria "carriera", né tanto meno il Direttore). Io ho avuto esperienze simili, ma nelle classi di canto. E proprio alla luce delle mie esperienze più che sconsigliarti di iscriverti ti consiglierei piuttosto di stare molto attenta alle tue aspettative ed al tuo comportamento. Ma ne riparleremo, se vorrai.
  5. io ho un amico che ha fatto composizione a Santa Cecilia e che forse ne sa qualcosa sui pre-accademici... il tempo di chiedergli e ti saprò dire
  6. ti stupirà saperlo, ma tutto questo non si evinceva dalla "pura" citazione. Le svariate volte in cui io ed altri del forum preghiamo gli utenti di introdurre le discussioni, di spiegare le citazioni che citano, di non limitarsi a postare link o virgolettati, intendiamo proprio evitare i fraintendimenti. E fare in modo che si sviluppi la discussione. Mi sbaglierò, ma voglio credere che se tu avessi introdotto o spiegato la tua idea, piuttosto che citare Wilde, ci sarebbe già stato qualche intervento.
  7. Oscar Wilde ha detto tutto e il contrario di tutto nella sua vita, eh...
  8. Schoenberg era un maestro di composizione, le sue composizioni sono colme di influenze di compositori "più vecchi" :-)
  9. Direi "parole sante"! :-) Per quanto il cosiddetto sistema dei generi possa servire per dare un'etichettatura a molta musica, pezzi ed artisti "ibridi" sono ormai ovunque (e ci sono sempre stati)
  10. L'articolo letto per intero non è negativo, il cappello incollato da Tiger non è completo
  11. è sempre bello essere ignorati e sentirsi trattati come un ufficio stampa...
  12. Il modo migliore per chiudere una discussione è chiuderla, ovvero non rispondere. Quindi mi prendo la mia parte di colpa nell'aver continuato e nel continuare in questo momento. Ma... io non uso il galateo con chi non usa il galateo con me. Vivo molti dei tuoi messaggi come provocatorii, nei miei confronti e nei confronti di altri. Se tu mi tratti come un giovincello io ti tratto da vecchio (ignorando del tutto quale sia la tua età, per altro). Sempre mantenendomi, almeno per ora, nell'ambito della cosiddetta netiquette. In tal senso, ti pregherei di non chiamarmi "Claudino". E qui chiudo.
  13. In questo forum non sono solo come utente ma anche come moderatore, per quanto molto di rado io ne vesta gli abiti. Ma ti ripeto come citare altre discussioni assemblandole in un unico messaggio sia sconsigliabile. Il tuo messaggio è già molto lungo (ma non è un problema) e articolato; le citazioni da libri e da altre discussioni del forum lo rendono veramente complesso. Quel ch'è fatto è fatto, lo dico per il futuro. Nel merito, non ho interesse a mandare avanti una guerra d'opinione. Personalmente mi considero figlio della cosiddetta post-modernità, ho approcciato ambiti culturali (oltre che musicali) diversi cercando di metterli sullo stesso piano, discriminando a posteriori più che a priori. Non amo fare classifiche di musicisti come non amo fare classifiche di discipline, e questo mi ha molti grattacapi nel tempo. Perchè? Perché le citazioni di Daniele fanno capire come la stragrande maggioranza della letteratura "musicologica" (in senso lato...) si sia interrogata, soprattutto nel passato, su sto famoso primato nella musica di cui parla il topic. A me questi argomenti non piacciono. Li considero deliranti. E qui ripeto come il mio giudizio non va alle persone ma ai temi. Che lo dica Daniele o che lo dica Trias, a cui non mi lega nessun affetto personale e verso cui, quindi, non mi sento di avere una particolare deferenza, a me non interessa. A me non piace il massimalismo, rileggendomi a volte trovo dei giudizi massimalisti ma non ne sono quasi mai fiero, ed in tal senso mi rimangio quanto detto su Wagner, perché la realtà dei fatti è che a me non interessa esprimere un giudizio su chi sia il più grande compositore dell'800 o del '900 o della storia dell'umanità. Lo reputo inutile. E delirante, nel senso che serve più a dare aria alla voce che a produrre alcunché di buono, di scientificamente serio. O magari sì, e io mi sto sbagliando, ma la mia opinione serve almeno a chiarire ... la mia opinione. A ME non interessa e IO lo reputo delirante. E a molti dei miei docenti di materie musicologiche la cosa non è mai interessata. Quando sarò più vecchio cambierò idea, forse. Mi fa imbufalire che una persona più vecchia di me possa considerare alcuni suoi propri convincimenti come "inevitabili" per chiunque, ma probabilmente anch'io ho detto cose simili in altre situazioni. Quindi, pace, fate le vostre classifiche ed avviatevi in bagno col righello in tasca...
  14. Da quello che ho capito dai link, non c'è un'associazione Gesualdo a capo del concorso. E' proprio il nome del concorso. E non capisco cosa intendi quando parli di composizioni per liuto. Questo non è un concorso di composizione. Per altro, i compositori contemporanei scrivono per liuto... non so, forse non hai letto il bando di quel concorso... sono richieste rielaborazioni di pezzi di Gesualdo. Come dire, non hanno messo il suo nome a caso, è direttamente legato alle richieste del concorso... a differenze di quel concorso, questo di cui stiamo parlando NON ha legami col nome di Gesualdo da Venosa. Non vengono richiesti suoi brani, non vengono richiesti brani del suo periodo, non è un concorso in cui gareggeranno strumentisti per cui Gesualdo ha scritto qualcosa, neppure strumenti presenti nel periodo in cui Gesualdo scriveva (come dire, anche volendo fare cose di Gesualdo, il pianoforte fisicamente non ci stava a quei tempi...). Come dicevo prima, in più, non mi pare ci sia un'associazione musicale Gesualdo a capo del concorso, ed anche se fosse, non è che il nome di un concorso debba necessariamente essere uguale a quello dell'associazione... Dovevano scegliere un nome per il concorso. Potevano chiamarlo come volevano, da Concorso capriccioso a Concorso giovani promesse campane (la giuria è composta da 4 docenti dei 4 conservatori campani), ma hanno scelto il nome di Gesualdo... sono io che mi chiedo perché, visto che con Gesualdo c'è solo un labile legame geografico (labilissimo, direi, visto che Scafati in prov. di Salerno non ha niente a che fare con Gesualdo...)
  15. ... non capisco ... un concorso per chitarristi, violinisti, violisti e pianisti intitolato a Carlo Gesualdo da Venosa, che non ha mai scritto nulla per pianoforte, chitarra o archi... ?
  16. non considero Cicciput il loro CD migliore, sono più vecchia scuola, Italian Rum Casusu Cikti e Eat the Phikis sono il massimo :-) la mia canzone preferita rimane Tapparella.
  17. su, ci sono alcuni video di Elio che sono capolavori... poi, vabbé, una certa aria "homemade" è il loro marchio di fabbrica. Ma il video di "Mio cuggino" o quello del "Pipppero" sono impagabili In più, questo videoclip della canzone mononota ha, secondo me, un retroscena commovente... c'è ovunque Paolone Panigada, morto ormai da anni. A me commuove sempre rivedere delle sue immagini, era un musicista della madonna ed in OGNI CD da quando è morto gli Elii hanno messo un pezzo con Paolone. E' bello che ora ci sia anche un video con delle sue immagini, ed in una "ricorrenza" così importante come la loro seconda partecipazione a Sanremo.
  18. Se ti rispondo finiamo per litigare. Considero il tuo "cappello introduttivo" assolutamente delirante.
  19. Sul resto, sulla questione dei musicisti non tedeschi, mi trovo davvero in imbarazzo... abbiamo parlato altre volte in questo forum di quanto l'importanza STORICA di J.S. Bach sia molto relativa. E non è una cosa su cui si può nicchiare facilmente... altro discorso, poi, è la scelta che il tempo ha fatto tra le composizioni di Bach, come tra quelle di Mozart e di Beethoven. Ancora una volta, tocca ripetere come ampia parte delle composizioni di Beethoven fossero simpaticamente ignorate fino al '900, e tutt'ora poco apprezzate. Stessa cosa per Mozart, stessa cosa per Bach. Detto questo, il peso storico, artistico, teorico di Monteverdi è ampiamente paragonabile a quello di Mozart, di Bach e di Beethoven. Senza dubbio. Simile peso potrebbero avere Palestrina, Josquin Desprez, Gesualdo, e, senza rancore alcuno, il solo fatto che tu non li conosci o non li "pratichi" o non li apprezzi non vuol dire che non abbiano importanza storica e artistica. In tal senso, la tua battaglia contro Wagner è inspiegabile. Se volete apriamo un altro topic in cui ne parliamo, ma qui mi limito a dare una "sententia", alla latina: Wagner è il più importante compositore dell'800. E' assolutamente possibile fare un confronto "di valore" tra lui e Beethoven, per quanto io non ami questo tipo di confronti. Ma davvero io non capisco come alcune passioni possano far calare una coltre così spessa di prosciutto sopra ai vostri occhi, e alle vostre orecchie. Praticamente TUTTI i poeti di fine ottocento e gran parte dei romanzieri hanno parlato di Wagner; moltissimi pittori ne hanno fatto ritratti o hanno usato temi iconografici legati alle sue opere; moltissimi filosofi hanno usato i personaggi delle sue opere per illustrare criteri etici, ontologici e quant'altro; praticamente TUTTI i compositori a lui successivi (e molti contemporanei) lo hanno copiato; la più grande rivoluzione TEORICA della musica del '900 mette in realtà le radici nelle sue composizioni; è citato ampiamente nelle storie dell'architettura, della scenografia, del teatro, della regia; ha praticamente inventato il genere fantasy, che oggi è un genere cinematografico e letterario di tutto rispetto. Cioè, ma cosa volete di più?!
  20. Non parlo di musica classica "non occidentale" perché non è un argomento che si risolve in un topic, e non sono un esperto. Cosa penseresti se scrivessi un topic col titolo "La musica classica occidentale"? Io penserei di essere un po' presuntuoso... Detto questo: praticamente ogni cultura ha tradizioni musicali autoctone tramandate oralmente. Alcune sono molto strutturate e formano repertori tracciabili, molto presenti nella cultura del luogo. Musiche del genere hanno iniziato ad essere considerate "classiche" in contrapposizione con la musica pop internazionale, per evitare la connotazione negativa del termine "Folk" (anch'esso tedesco, da VolkMusik, ovvero musica popolare) e perché queste musiche, anche quelle tramandate solo oralmente, vengono vissute da quelle società come fondamentali, come parte imprescindibile della propria cultura. E', insomma, il discorso dei valori di cui parlavo prima. Alcune di queste culture hanno sviluppato una scrittura musicale ed un sistema "autoriale". Ma è fondamentale comprendere che NON è la scrittura né l'autorialità che caratterizza il concetto di musica classica o di musica colta. Nessuno conosce gli autori delle melodie gregoriane, abbiamo perso quasi ogni traccia delle musiche greche antiche e gran parte delle melodie popolari fino alla fine dell'800 ci sono arrivate tramite trascrizioni. Detto questo, in Cina, in Giappone, in Corea, in Persia ci sono state tecniche di scrittura musicale e, soprattutto, molta trattatistica storica. Anche questo è un discorso complesso, noi siamo convinti che gli spartiti servano solo ad una cosa e che la musica sia solo musica scritta, ma dovremmo capire che anche nella storia della musica occidentale il ruolo della scrittura è cambiato moltissimo col tempo. Non tutti gli spartiti sono "prescrittivi", moltissimi sono descrittivi ed altri hanno una valenza quasi esclusivamente archivistica. Alcuni stupendi codici medievali erano solo dei costosissimi gioielli, nessuno li ha mai usati per leggere o fare musica. I musicisti suonano a memoria e improvvisano ANCHE in occidente e lo fanno da secoli. Detto questo, ecco alcuni link su altre scritture musicali http://www.corea.it/notazione_musicale.htm http://www.musicalhexagram.com/it/libro/prefazione-di-zhao-feng.htm Altre ricerche online chiariscono un po' di più le singole storie della musica nazionali.
  21. interessante la specifica "non ancora fidanzato" :-) comunque, benvenuto
  22. Arrivo qui per ritrovare le origini del topic "Il primato della musica". E mi schiero subito con forza (ma sempre premettendo che i miei giudizi non sono sulle persone ma sulle affermazioni). Questa affermazione, per esempio, non la condivido. Non credo che Bach Mozart e Beethoven siano i più rappresentativi della storia della musica umana. Poi se volete vi argomento perché. Ma il punto principale sta nel fatto che allo stesso modo in cui la missione Voyager va "contestualizzata", va contestualizzata anche la storiografia musicale. Noi tutti studiamo Bach Mozart e Beethoven, più di altri, perché la storiografia musicale tedesca ottocentesca ha affermato che loro tre sono i più grandi di sempre. Allo stesso modo, i manuali di non so chi e non so dove hanno detto che la cultura occidentale è superiore alle altre culture. E devo dire che in Italia siamo ancora refrattari a capire che NON E' COSI'.... e questo errore sta sia nel tuo messaggio, che cito ora, che in quello di Frank, che hai citato tu (non facendo parola di TUTTO IL RESTO di quella discussione...) Le musiche non occidentali hanno una classicità, hanno degli autori, HANNO UNA SCRITTURA MUSICALE, spesso perfino più precisa della nostra (limitatamente a quel repertorio, vedi la scrittura cinese). Per collegare questo al discorso sulla comprensione, Bach è virtualmente incomprensibile per gran parte della popolazione mondiale. E non solo per questioni tecniche ma per questioni culturali di ampio spettro. Comunica "valori" che un quindicenne del Congo, un ciquantenne peruviano o una trentenne mongola non condividono. Il mio discorso non è iconoclasta, sia chiaro. Ma bisognerebbe abbandonare la boria occidentale per essere un po' più malleabili... almeno nelle discussioni online di questo tipo! Come dissi poco tempo fa' in un'altra discussione, battiamoci per i valori degli altri, una buona volta. Com'è possibile che CASUALMENTE diciamo che Beethoven è il più grande e CASUALMENTE Beethoven ci piace? Combattiamo le battaglie degli altri, dimostriamo di essere in grado di guardare più lontano del nostro naso...
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