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Piano Concerto - Forum pianoforte

Ludovica

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Tutto postato da Ludovica

  1. ... da qualche parte deve prendere, l'importante è mettersi in mostra Va calato in un discorso più generale che fa il libro, e poi il mercato fa la sua parte Diciamo che ho trovato la lettura di questo testo interessante e anche curiosa...
  2. Scusa BackSpace, ma gli strumenti traspositori non li ha inventati Bach...è un dato di fatto, non c'è niente da domandarsi o interpretare (lo dico anche per Aspirante). E' una nozione da conoscere e basta.
  3. E' un portato. Vista la nota ribattuto è un po' come per dire di non saltellarle
  4. Mi piacete ragazzi, che ci devo fare...bravi!
  5. non trovo onestissimo voler far passare la "pirateria digitale" per il primo e necessario fattore causante il crollo della "domanda" di "merce culturale".
  6. Vedi un po' questo ... http://www.rodoni.ch/
  7. Ho appena recensito un libro qui, non strettamente della SIAE ma molto affascinante Provare per credere! http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/758-abolire-la-proprieta-intellettuale/
  8. Abolire la proprietà intellettuale - trad. di E. Corbetta e M. Molinari Un libro interessante che spiega tante cosucce, anche sul diritto d'autore http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842098218 In breve Copyright e brevetti costituiscono un male inutile perché non generano maggiore innovazione ma solo ostacoli alla diffusione di nuove idee. Negli anni a venire la crescita economica dipenderà, sempre più, dalla nostra capacità di ridurre – e finalmente eliminare – il monopolio intellettuale, liberando la creatività diffusa che esso oggi opprime. Come nella battaglia per il libero commercio, il primo passo deve consistere nella distruzione delle fondamenta teoriche della posizione mercantilista la quale sostiene che, senza il monopolio intellettuale, l'innovazione sarebbe impossibile. È vero il contrario. «Quando un innovatore ha l'idea di un nuovo prodotto, ne produce delle copie da mettere in vendita: quelle copie dell'idea sono di sua proprietà esattamente come i suoi calzini e decide lui quante venderne e a che prezzo. La vendita riguarda sempre e solamente le copie: le copie di un'idea si possono vendere, non l'idea stessa. In assenza di monopolio intellettuale, una volta che io abbia venduto volontariamente una copia della mia idea ad altri – per esempio una copia di questo libro – costoro diventano i proprietari di quella copia mentre io serbo la mia idea insieme a tutte le altre copie che ho stampato ma non ancora venduto. Effettuata questa vendita, gli acquirenti possono fare ciò che pare loro più appropriato con le copie della mia idea, nello stesso modo in cui possono fare ciò che pare loro con il tritaghiaccio che avevano comprato ieri da qualcun altro. Senza proprietà intellettuale, in particolare, gli acquirenti di questo libro potrebbero dedicare del tempo e delle risorse per farne delle nuove copie al fine di rivenderle: se ne cambiassero il titolo oppure il nome degli autori o se si lanciassero in qualche inganno fraudolento, si tratterebbe di plagio, non di violazione della proprietà intellettuale; ma se cambiassero la copertina, la qualità della carta, la fonte dei caratteri, la catena distributiva, o perfino se modificassero il testo, inserendo un chiaro riferimento agli autori originali – non verrebbe violato alcun diritto di proprietà.» È la tesi controcorrente e provocatoria di Michele Boldrin e David K. Levine
  9. MR è anche quello del terzo grado, ci avevo guardato quando avevi dato la dritta a Melita...suggerisco a tutti di dargli un occhiata, ottimo musicista.
  10. Forse fa# si è una quarta ed effettivamente sembra che il SI sia un ritardo, ma non in una collocazione armonica del punto (forse più modaleggiante). Poi nota breve legata a nota lunga è strano, prova un si al soprano, cos' sembra un' imitazione di un sol del contralto
  11. Intendevo che spesso la musica che nasce, in modo "puro" da regole matematiche o che vuole rappresentare geometrie, viene accompagnata da video che ne sono un po' il risultato tridimensionale... di figure geometriche o forme "senza senso" o comunque che dietro hanno equazioni o cose del genere.
  12. Il livello di astrattezza aumenta con la quantità di contrappunto che c'è nel brano: dove questa è massima, come nel caso del ricercare a 6, aumenta la "trasportabilità strumentale" e l'idea musicale rimane intonsa, pura, persino con questo timbro improbabile... faccine a parte 初音ミク バッハ(6声のリチェルカーレ) BACH ricercar a 6 BWV1079 http://www.youtube.com/watch?v=3iCSdZzsARg&feature=b-vrec Funzica
  13. Ragionavo sulla stessa questione e mi permetto di dire la mia; secondo me si capisce bene a battuta 4: I V/IV IV di mi-.
  14. Soggetto ostico, c'è chi l'ha trattato in modo tonale...chi ha fatto mutazioni come dovuto e mi sono accorta solo ora che la testa poteva essere mutata in 2 modi diversi. Mi complimento con tutti per essere arrivati in fondo
  15. C'è da lavorare, ma i frammenti melodici così combinati lasciano qualcosa...sarebbe un peccato non approfondire un po' di composizione.
  16. ... video, immagini e rappresentazioni grafiche (in movimento) a supporto?
  17. Un ambito potrebbe essere la musica da film, quante scene sono accompagnate da cori che vocalizzano e basta.
  18. A me sembra un modo di impostare la cosa un po' discutibile. Io credo che per superare una cosa bisogna prima conoscerla, quindi in genere è meglio studiare molto bene il sistema dell'armonia tradizionale prima di passare ad armonie più moderne che ne prevedono un uso diverso o altro.
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