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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. A parte che citavo Lady Gaga non a caso...dubito ci perda 5' e comunque ... la velocità di creazione (scrittura se vogliamo essere ancorati al mondo tradizionale della composizione) non è un parametro rilevante, Mozart scriveva un quartetto nel tempo di andare al bagno a fare una "telefonata", non per questo mi sembra che di suo ci sia roba non valida. Di sicuro non sono uno che sminuisce lavori tipo "Pelléas et Mélisande" di Debussy Secondo me nel discorso c'è anche da tenere presente l'aspetto folkloristico.
  2. Frank

    Cosa Manca?

    Vero, ma la tecnica è al servizio della musica e non fine a se stessa, per cui se in un frangente quella è la migliore soluzione tecnica, la composizione ne beneficierà anche a livello musicale.
  3. Frank

    Cosa Manca?

    Intato se oltre al soggetto è dato anche un vincolo stilistico, il campo è talmente ristretto che si può parlare di "miglior" controsoggetto. Capita che compositori imporatnti (uno a caso Bach) abbiano preso non solo il soggetto, ma anche il controsoggetto, di compositori precedenti...sarà solo un omaggio, o credevano in quella "migliore" versione?
  4. Io concordo con Thallo ma appoggio il buon senso di TheSimon. Ritengo il discorso molto complesso ed è sempre difficile paragonare estetiche molto distanti fra di loro, per cui pur comprendendo l'impegno di un compositore nello scrivere una sinfonia, probabilmente Lady Gaga (giusto per cambiare) ce ne mette altrettanto per una clip
  5. Ho il sospetto che sia la passione di molti da queste parti, ben venuto Mauro
  6. Ben arrivato Suonolatromba, di sicuro con i LAB non fai "danni"
  7. Frank

    Saluti

    Ben arrivato SalvoJazz, come non condividere il post di Ettore. Mi resta della sana curiosità sulla notazione, vista la ben consolidata tradizione in temini di scrittura/lettura e il tuo interesse per l'elettronica ... perchè non cercare di risolvere i problemi dove realmente esistono? Spero che comunque prima o poi descriverai il tuo sistema, non ho ben inteso il discorso delle alterazioni doppie che di solito è legato più ad un discorso tonale che altro...
  8. Frank

    Complimenti

    Ben arrivato Thunder
  9. Frank

    Cosa Manca?

    Mi piace come risposta, però il maestro del mio maestro diceva sempre (almeno così mi raccontava) che c'è sempre la soluzione "principe", la soluzione mediocre e quella scadente...essendo una nozione di seconda mano e che ho ricevuto in gioventù mi sono sempre (poi) chiesto se la soluzione "principe" fosse solo una o meno. O meglio, la mia riposta è "solo una per ognuno", per cui sono tante. Perà, dato che il maestro è uno, può forse dare sono una migliore soluzione ... che ne dite voi? Spero renda anche se sembra ingarbugliata la faccenda
  10. Frank

    Cosa Manca?

    Interessanti contributi, alla ricetta aggiugnerei progressività nell'insegnamento. Non si può basare la propria didattica puntando al fatto che gli allievi sono dei fenomeni e fanno passi da gigante e sono pure convinto che il maestro viene fuori proprio dove serve e non dove deve o banalmente deve solo siglare un titolo o valutare una performance o idea altrui che sia (che magari spetta ad un critico).
  11. Io lessi diverso tempo questo libro, interessante, da conoscere. Peccato per le svariate imprecisioni... Segnalo un testo appena tradotto edito da Astrolabio Thrasybulos G. Georgiades SCHUBERT. MUSICA E LIRICA Il Lied e la struttura della musica di Schubert. A cura di Maurizio Giani http://www.astrolabi....php?libro=1297 Un passo obbligato
  12. E' abbastanza semplice, troverai un topic con un frammento da armonizzare (poi vedremo quale), fai una tua versione, nella data convenuta posti la tua elaborazione proponendo almeno una partitura, se poi hai tempo e voglia di suonarlo o preparare un play back...ben venga
  13. Una bella ricerchina su Wiki non guasta mai , dicimao che compone qualcosa come 300 lieder (scritti tra il 1875 e il 1897). Praticamente è considerato il principale protagonista di questo genere della seconda metà dell’ottocento. Pensa che viveva a Vienna in condizioni economiche precarie e le sue poche entrate erano garantite dalle lezioni private e dagli articoli di critica musicale scritti per il settimanale (Wiener Salonblatt). In sintesi loda con entusiasmo la musica di Wagner e Bruckner manifestando apertamente giudizi critici nei confronti di Brahms e Dvorak. Ripeto, una bella ricerchina e tutto si risolve
  14. Lied al plurale si dice Lieder;)...comunque sia la risposta è: Certo! Grazie alle composizioni in questo genere Beethoven apre la via alla diffusione del lieder tedesco nel periodo romantico. I primi lieder sono in forma strofica a struttura lineare, quelli successivi sono più pregni di spirito romantico. Diciamo che tra il 1793 e il 1816 Beethoven compone più di 50 lieder. Segnalo 5 lieder su poesie di Goethe (1807-1810) intitolati “Sensucht”, poi il ciclo dal titolo “Andie ferne geliebte” (All’amata lontana) op. 98, su un argomento pastorale, ed è il primo ciclo liederistico che mantiene intrecciate le sei canzoni mediante l’uso di interludi pianistici modulanti.
  15. Io non ho problemi, però fine ottobre Sto finendo il laboratorio sulla forma sonata (che è già più di quello che posso permtettermi in questo periodo) e anche volendo non ho un minuto libero
  16. Per Piccinesco Segnalandoti quel libro, volevo farti riflettere sul fatto che alla base di tutto c'è molta matematica, non a caso si parla di quadrato magico. Tu scrivi in un punto: > quello che non va secondo me è che un canone del genere dovrebbe essere costruito in un' altra maniera, cosa non facile, Il punto è che con l'approccio tradizionalmente scolastico (passatemi la forzatura) sarebbe disumano affrontare una simile prova pensando di calcolare a priori tutte le variabili nei tantissimi vincoli imposti da strutture contrappuntistiche di questa portata. Però se prendi spunto dal libro, ti accorgi che poi basandoci su quegli schemi, con un bel po' di mestiere (che Bach di sicuro aveva) poi non è così disumano usare certi procedimenti e soprattutto, il procedimento stesso ti fa restare nei vincoli stessi delle strutture usate (appunto da Bach stesso). Un giro contorto di parole per dire che se cerchi un risultato alla Bach, ed usi i suoi procedimenti, tutto si semplifica... La domanda vera è ... sarà stato proprio così? C'è da dire che il sistema proposto sta in piedi
  17. Nel periodo romantico si coltiva l'idea del genio, per cui poco "artigianato"
  18. Quest anno non c'è pianificato, ma anche l'anno scorso, visto il basso investimento di tempo (viste le poche battute) ... avevamo "improvvisato" l'niziativa...prova ad usare il topic di sondaggio, vediamo se ci sono interessati e magari lo organizziamo per fine ottobre www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/528-sondaggioproposta
  19. A completamento a parte Schubert non mi farei mancare Beethoven, Schumann, Brahms e il buon Hugo Wolf
  20. Ehm..ehm Il lied per voce e pianoforte, si afferma negli ultimi decenni del 1700 in Germania, poi in Austria allo scopo di realizzare l’incontro tra arte poetica e arte musicale. Il lied si afferma in concomitanza con l’evoluzione del pianoforte e ciò favorirà la creazione di percorsi melodici adeguati a intonare liriche e ballate poetiche sostenute dalle potenzialità espressive fornite dal nuovo strumento. I primi esempi di lied sono composti tra il 1750-60, hanno una struttura semplice, andamento strofico con la declamazione del testo accompagnato discretamente dal pianoforte. Successivamente la parte vocale si emancipa dal modello strofico e, per meglio aderire ai significati testuali, utilizza la tecnica compositiva della forma aperta e il pianoforte diviene coprotagonista dialogando con il canto. Nel processo di graduale evoluzione del Lied contribuiscono musicisti come C. F. E. Bach, J. F. Reichardt, C. F. Zelter, Mozart e Beethoven. Ma è grazie alla produzione di F. Schubert che il lied diventa una composizione nobile, capace di contenere i più profondi valori musicali ed espressivi della sensibilità romantica.
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