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Piano Concerto - Forum pianoforte

Feliciano

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Tutto postato da Feliciano

  1. interessante, ma "migliaia di regole" mi sembra leggermente eccessivo....
  2. Lo pubblico qui perché non sono riuscito a trovare una discussione adatta, così ho scelto la meno indicata :-) Lo avete sentito? Che ne pensate? io già lo adoravo, ma dopo aver sentito l'ultimo lavoro di Allevi ho dovuto ascoltarlo per ripulirmi le orecchie...... Se credete spostate il post in un forum più adatto.... http://www.youtube.com/watch?v=MeFezGJF7mA&feature=relmfu
  3. Grande Thallo, ottimo come sempre. Sicuramente Allevi manda il messaggio sbagliato...un messaggio pieno di superficialità e di autoreferenzialità... forse dovremmo porci il problema di quale messaggio mandiamo noi che lo contestiamo e lo osteggiamo... È chiaro a tutti noi che lui fa quello che gli anlgosassoni definiscono "entertainment", ma la qualità italiana è veramente troppo bassa, e personaggi tristi come Allevi la fanno da padroni. Ma avete per caso visto qualche partitura di un certo Cacciapaglia Roberto? Bah! Bisogna riavvicinare la gente all'arte, non alla musica soltanto.... Ciao
  4. Feliciano

    Outing....

    Io AMO QUEST'UOMO! http://www.youtube.com/watch?v=b85hn8rJvgw
  5. secondo me è più vicino al Be Bop......se vogliamo proprio trovare affinità.....
  6. Feliciano

    Hiromi Uehara

    ....devo dire che i pianoforte Yamaha io quasi li detesto.....
  7. Feliciano

    Hiromi Uehara

    Avrà pianto per la bruttezza del suono del pianoforte che sta suonando?
  8. Ciao volevo segnalare a coloro che ancora non lo hanno conosciuto questo sito http://www.audiocentralmagazine.com/ buona visione F
  9. per fortuna c'è il "Taste of Roma" il "più grande Restaurant Festival del mondo...."....così se famo na pajata e du nervetti e stamo a ppace!!!!!! Sante parole caro Xenakis......
  10. Concordo che l'ASCOLTO è una delle parti più rilevanti per l'approccio al jazz e per lo studio dello stesso. Per quanto riguarda come affrontare lo studio del linguaggio jazz, la mia opinione è che un percorso di studio cronologico, affrontando lo studio da un punto di vista dell'evoluzione del linguaggio sia la cosa migliore.
  11. Il fatto che ti sia piaciuto il concerto non è in discussione, anzi, sono contento che sia stato visto. Non dico assolutamente chi se ne frega, la grande musica è di tutti, esattamente come qualsiasi opera d'arte. Il gusto personale però non può essere il parametro di giudizio utilizzato in una critica, in nessun campo, artistico o meno. Quando si esprime un parere su un risultato di una qualsivoglia attività, non può essere interpretato anche come un giudizio sulla persona coinvolta in quell'attività. Concludendo, il fatto che ti sia piaciuto e che la gente lo abbia ascoltato è un'ottima cosa di per se, anche che finalmente ci sia un canale tv che si occupi di cultura, ma questo non trasforma quello specifico evento in una grande performance.
  12. Ciao Lestofante scusami ma dissento profondamente da quello che hai scritto. Come non c'è nessuna necessità di paragonare Bollani a un pianista classico? è una cosa naturale confrontare le esecuzioni dei grandi artisti/musicisti. Il punto è che la performance non è ne riuscita ne tantomeno interessante, anzi, direi che la sua performance è insufficiente. Il disastro è nel messaggio che passa, esattamente come per Allevi, essere acritici è il vero danno che possiamo fare alla musica e ai suoi interpreti. Per far passare un messaggio che sia anche, o soprattutto, educativo/divulgativo c'è bisogno di altro. Non si porta in pubblico un repertorio di quel tipo con una preparazione così poco accurata, specialmente quando si è così noti e così bravi come Bollani nel proprio ambito jazzistico. Personalmente è da un po' di tempo che ho smesso di andare a sentire Bollani in concerto, perché trovo insopportabili le sue interferenze comiche che non mancano mai nelle sue performance. Non dico che debba assumere un atteggiamento "jarrettiano" ma almeno vorrei non trovarmi in mezzo al pubblico televisivo che parla mentre c'è il concerto e che non aspetta altro che il momento zelig e che se ne frega della musica. Spero che in futuro lui riesca a tornare quello di pochissimi anni fa, e che possa fare anche il comico, anche perché è estremamente simpatico, ma in contesti adeguati e diversi. Ciao
  13. e Sono d'accordo... Qui non sono d'accordo con te....non si può fare una categorizzazione tra un generico musicista di uno stile musicale e uno strumentista specifico.....altrimenti sarebbe tipo "Coltrane vs pianista", che secondo me non genererebbe certo un confronto tra Coltrane e la Argerich.
  14. Ciao Jam le ambizioni sono sicuramente rispettabili.....credo ognuno di noi ne abbia, e sono rispettabilissime, questa esecuzione di Bollani è bruttina..... A proposito di "pianista vs jazzista", avevo poi dimenticato di scrivere che la dicitura non mi pare corretta, credo sarebbe stato meglio "pianismo classico vs pianismo jazz", che comunque, secondo me, ancora non rende bene il senso di quella discussione.... Credo che questa versione di Bollani sia addirittura esplicativa delle differenti qualità che i due generi di pianismo avrebbero.....La "pronuncia" classica di Bollani è bruttina quanto quella jazzistica di Gulda.....Un po' come se Shakespeare fosse recitato con accento inglese di Little Italy o del Bronx.......forse.... o se 50Cent facesse rap con una dizione da far invidia alla Regina Elisabetta....... Semplicemente non sarebbe congrua, e poco avrebbe a che fare con una operazione di re:interpretazione....non si può far passare sempre una cosa per l'altra.... ciaoo F
  15. sono malato....l'ho risentito.....direi brutto. Esecuzione veramente di basso livello......mah.....speriamo non vada in tour in giro per l'europa con questo programma.... Peccato, Bollani mi piace molto quando suona la sua musica....in questi contesti è veramente difficile capire il perché di certe scelte artistiche... Mi era capitato di sentirlo mentre suonava la Rapsodia in Blue di Gershwin in un contesto simile e l'avevo trovato approssimativo....mi sembra che anche qui ci vada vicinissimo....
  16. Feliciano

    Anathole

    Il nome corretto è Rhythm Changes. ora non ho tempo di aggiungere altro, magari si può sviluppare un lungo discorso.....:-)
  17. Carlos, ti verrò a sentire quando dirigerai della musica di autori viventi che magari posso incontrare al concerto...
  18. Questa discussione mi piace, e mi piacciono anche tutte le risposte/domande degli interessati. Propongo delle domande per stimolare delle riflessioni E' veramente necessario una distinzione tra il "jazzista" e il "classicista"? Perché abbiamo sempre il bisogno di alzare dei muri di distinzione tra musiche semplicemente diverse e usare aggettivi tipo "normale", come se un'altra musica non lo fosse? .......dico la mia e faccio un esempio.....una mia amica ha assistito poco tempo fa ad un concerto di Pollini qui all'auditorium di Roma, e ha avuto la fortuna di assistervi dalle sedie sul palco, proprio dietro di lui......beh, ha "rubato" in video un paio di minuti di un bis durante il quale ha suonato lo studio op.10 nr 12 La caduta di varsavia di Chopin......Durante l'ascolto ho pensato: " mamma mia che palle! sempre la stessa musica" e mi sono sorpreso del mio pensiero....... perché ovviamente non mi riferivo all'esecuzione ma solo ed esclusivamente al brano suonato da Pollini, al quale in questo momento non sono veramente interessato....... Io voglio andre a sentire la musica composta da Frank o da Carlos o da qualsiasi altro utente di questo forum piuttosto che riririririririririririririsentire un qualsiasi brano di Chopin o chicchessia...... Voglio poter parlare col compositore e capire, chiedere, discutere, condividere, scambiare, ridere, giocare........ Voglio insomma, ascoltare cosa hanno da dire i vivi! preferisco l'evoluzione! Sarebbe interessante tornare alla coincidenza tra compositore ed interprete, come quando erano vivi Mozart, Beethoven, Liszt o Chopin...... E' ovvio che questo valga solo per me ed è solo il mio personale pensiero, non è ovviamente ne giusto ne sbagliato...... Voi che ne pensate? Ciao
  19. CIao a tutti, bellissima questa discussione! mi trovo d'accordo sia con Frank che con Carlos, aggiungerei un ovviamente, ma forse non sarebbe così scontato. Credo che sarebbe interessante fare una discussione su come si fa "pratica del solfeggio", io trovo che il circolo esperienziale "Ascolto - Analisi - Pratica" sia la cosa migliore, perché ci permette di essere sempre in contatto con la realtà, con il repertorio musicale qualsiasi esso sia. Per Gennarino: E' chiaro che Art Tatum è un'eccezione. Direi che "j'ha detto culo".... una quantità impressionante di straordinario talento!!!!!!!! ma "j'ha detto culo"! Per rimanere nel jazz, credo che Jarrett, Mehldau, Moran, Evans, e moltissimi altri avrebbero da fare molte obiezioni. Io purtroppo non ho mai conosciuto nessun musicista che abbia avuto la stessa esperienza musicale, tutti quelli che ho conosciuto io hanno studiato e praticato tantissime ore al giorno, e lo fanno tutt'ora. Concludendo, è chiaro che si può suonare senza saper solfeggiare, ma le eccezioni restano tali e non posso essere trasformate in modelli da seguire. Per Frank: Hai un pdf o un link dove poter visionare il programma di solfeggio francese? Ciao a tutti
  20. perché, possibilità di far suonare opere di autori viventi ce ne sono??
  21. MITO! anche questo merita http://www.raiscuola.rai.it/articoli/leonard-bernstein-vi-spiega-la-musica-gli-intervalli/7693/default.aspx ciao ciao
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