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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Se comunque la tavola è fessurata, io consiglierei di escluderlo. Il resto è tutto da vedere. La durata del suono deve essere abbastanza lunga prima dell'estinzione. Il suono ovattato può dipendere dallo stato dei martelli, ma anche da uno sprofondamento della tavola stessa. L'età delle corde contribuisce a rendere il suono meno armonico. Ma comunque è tutto da vedere.
  2. Benvenuto Cesare. Spero ti troverai bene tra noi.
  3. Grazie Frank, di proporci questo simpatico ricordo. Con Abbado scompare un grande Musicista e un grande uomo. Sembrano le solite parole d'occasione, ma mai come a Lui si addicono. Ha dedicato la sua vita alla Musica e tutti noi lo ringraziamo per questo." I Geni non muoiono, svaniscono". Questa frase fu scritta a proposito della scomparsa di A. Benedetti Michelangeli e vorrei rileggerla con voi a proposito della scomparsa di questo grande Direttore. Ciao, Maestro.
  4. Arigrazie per i complimenti. Sembrerà riduttivo, ma l'esperienza conta molto. Quello che dice SImone sulla durata dell'accordatura, ovviamente, dipende da come gira la caviglia e da come l'accordatore "sente" e ferma la giusta posizione. SI può imparare, non c'è nessun segreto. Ci sono anche pianoforti "facili" e "difficili" . Più il pianoforte è "armonico" e più è facile accordarlo. Le disarmonicità, invece, rivenienti da pianoforti molto datati e/ o con corde arrugginite , o molto bassi o corti, o da strumenti con calibri della cordiera un po' maggiorati per aumentarne l'intensità sonora e uniformarene le trazioni, vanno compensate con sapienza e con gusto. L'orecchio è sempre "Pincipe" delle scelte, secondo me.
  5. Il Bluthner è sicuramente un pianoforte eccellente, a meno che non sia datato ( Pianoforte con meccanica a baionetta, no!). Non mi dirigerei su pianoforti molto datati, ma se si trovasse qualche buon pianoforte da restaurare, allora sì. Il vantaggio è sapere ciò che "metti dentro", cioè come viene fatto il restauro. Inoltre cerca di scegliere un pianoforte di una certa misura, possibilmente sopra i 120 cm. Fammi sapere se hai bisogno di un mio parere. E' importante fare alcune misurazioni e sciogliere alcune riserve, Se il pianoforte è di qualità, con un sensato restauro può "tornare a vivere"
  6. Questo post è diretto a Francy, ma anche a tutti coloro che si accingono a studiare una nuova chiave di lettura ( sia chiave di violino, sia della famiglia delle chiavi di Fa, come quella di basso, sia della famiglia delle chavi di Do, soprano mezz. contralto e tenore) Noi pianisti dobbiamo leggere bene sia quella di violino che quella di basso...anzi se le mettiamo una sull'altra, scopriamo che leggiamo un rigo di 11 righe, in alto le cinque righe del violino, sotto le cinque del basso e in mezzo il do centrale, che poi sarebbe quello centrale della tastiera, comune a tutte e due le chiavi. Questo grande rigo dicesi endecalineo,ovvero di undici righe. Bene. L'esercizio che ti propongo è quello di aprire la tua mano sinistra e toccarti con più meno rapidità con la destra le dita, come se fossero le note che si trovano sulle cinque righe. Devi, appena toccato un dito, pronunciare a voce alta il nome della nota. Ricordo che, in chiave di violino, il mignolo rappresenta il mi e via via sol si re fa. Finito, per una nezoretta di "giocare " sulle righe, interrogandoti a salti e toccando, mentre pronunci, le dita corrispondenti ( questo è importante!), allora comincerai a studiare le note che sono sugli spazi. Iniziando da sotto il mignolo: re fa la do mi sol. Quando sarai divenuta "brava" potrai interrogarti a salti e a caso sia sugli spazi che sulle righe. Deve essere fatto per almeno qualche giorno. Dopo qualche giorno diverrai talmente brava che il "giochetto" non ti divertirà più. Allora prenderai un foglio rigato da musica e farai ALTERNATI i seguenti due esercizi: 1) scrivi sotto il rigo, rapidamente il nome delle note che ti vengono in mente, riempiendo la pagina. Altrettanto rapidamente, rileggendo le note che hai scritto metti subito le note sul pentagnamma. Tutto con RAPIDITA'!.Questo esercizio lo chiamerai : prima il nome e poi il segno 2) riempi rapidamente un'altra pagina di note a caso e poi, sempre con rapidità, scrivi sotto il nole corrispondente.Questo esercizio lo chiamerai : prima il segno e poi il nome. Ti consiglio di fare pagine alternate tra l'es 1 e l'es 2. Tutto questo per qualche giorno. Ora potrai prendere qualsiasi spartito e leggere, senza ritmo, rapidamente e pronunciandole, le note scritte. Questo per qualche giorno. Ora se vuoi imparare la chiave di basso fai altrettanto, ma almeno dopo due giorni che jai finito di studiare INTENSAMENTE la chiave di violino. Questo ti permette di imparare queste due "lingue" indipendentemente, senza che una faccia riferimento all'altra. Questo doppio passaggio, che equivale ad esprimersi ad esempio in inglese pensando prima al significato in italiano, ti permetterà, per sempre di velocizzare la tua lettura, senza fare inutili riferimenti. Naturalmente, successivamente dovrai affrontare la lettura con il ritmo e saper suddividere le fugure nella sua durata...insomma..non solo leggere le note, ma leggere la Musica. Buono studio
  7. Cara Francesca non posso dilungarmi qui, ma invece vai alla sez. STUDIO e ti suggerirò qualche consiglio per imparara la lettura delle chiavi rapidamente.
  8. Benvenuta, Francesca. Siamo anche vicini. Anche io vivo ai Castelli Romani
  9. Bene. E' un riscontro per me che i miei suggerimenti corrispondano effettivamente ai rimedi e alle sensazioni provate. In quanto al Tecnico, non uò che essere un esperto, che vorrà intervenire, sicuramente, in modo efficace ed essenziale.
  10. Assolutamente non 9,5. Va tutto riportato ai valori giusti. E la meccanica va regolata di nuovo assolutamente. Per aumentare rapidamente l'affondo dei tasti, senza intervenire su ogni tasto, con il rischio di scompensare anche la proporzione dell'affodo tasto bianco-tasto nero. Bisogna che il Tecnico agisca sulla barra centrale della tastiera. Svitando le viti che fissano il telaio della tastiera al tavolaccio, si pone in corrispondenza delle sole viti della barra centrale un sottile cartoncino . Riavvitando si rimisura l'affondo dei tasti bianchi. Quando avremo i 10mm anche i tasti neri saranno giustamente regolati, Ovviamente riportare i martelli ad un minimo di 45 mm dalla corda e regolare il tutto. La ricetta è pronta. Basta servire a tavola
  11. Rivedevo su Sky i video che registro' Bernstein, Grande Direttore e grande uomo, con l'orchestra per i giovani. Risale agli anni sessanta. Li trovo straordinari e degni di suscitare quell'interesse di cui parliamo. Quella " scintilla" della passsione, che si trasformerà in un cammino di "Passione"! Mi chiedevo se caso mai, nelle scuole si possano proporre questi video e/o altri, che ritengo siano interessanti anche per i musicisti avanzati. Speriamo che talvolta accada. Ad Majora
  12. Da quello che mi descrivi credo che dipenda dalla proporzione tra distanza martello- corda e affondo del tasto. Naturalmente il tecnico, come emergenza, ti ha consigliato di accorciare la prima distanza. Ok, anche se ora avvertirai un leggero "vuoto" sotto il dito prima che la tua energia del dito venga realmente trasmessa alla meccanica. L'affondo non dovrebbe essere inferiore a mm10. La distanza martello-corda circa 45mm e non maggiore di 47mm. Controllare anche il cucchiaino che alza lo smorzatoio. A volte scava una "buchetta" nel feltro che lo riceve e questo blocca l'efficienza del cavalletto.
  13. Bellissime parole. Anche io sono convinto che stiamo vivendo essenzialmente una crisi culturale, più che economica. I giovani devono ritrovare la motivazione e l'interesse. Sta appunto ai Grandi Maestri infondere l'incoraggiamento. Grazie anche a Frank
  14. Quando si rasano i martelli ( cosa da evitare il più possibile) si viene a modificare anche la "geometria" della meccanica, intesa come "geometria delle distanze". Regolando i martelli alla nuova distanza dalle corde, si modifica anche la posizione del montante di scapamento, che diviene meno "propulsivo". Qui, poi, la distanza è stata addirittura ridotta a 40 mm!!!! E' come se tu suonassi con il pedale del "piano" , quello che porta avanti i martelli, abbassato. Infatti, tale pedale favorisce il "piano" e il"pianissimo" perchè dà meno corsa ai martelli e quindi meno forza di impatto. Se il Tecnico ha ridotto troppo i martelli e , portandoli almeno a 45mm dalla corda, non "scappano", bisogna aumentare ancora un poco l'affondo dei tasti( mm10,2-mm10,3 circa). N.B. Tutti i martelli devono distare dalle corde la stessa distanza (circa 45mm!!)
  15. Quarto tempo finale (Allegro) della Wanderer. Grazie per il vostro ascolto. Paolo Ferrarelli 7.mp3
  16. Terzo tempo della Wanderer ( Scherzo) 6.mp3
  17. Secondo tempo della Wanderer 5.mp3
  18. Come promesso, anche grazie a Simone Renzi che ha computo una eccezionale opera di restauro del suono, Vi propongo il primo tempo della mia Wanderer di Schubert in una incisione live non molto recente. Nei prossimi post proporò anche il secondo, terzo e quarto tempo. Nella sezione didattica, in seguito, cercherò di illustrare l'opera dal punto di vista tecnico e musicale. Grazie per l'ascolto e attendo vostre opinioni. 4.mp3
  19. Ho ascoltato anche qualcuno che insegna interno nei Conservatori,....che suona così. Lo scadimento culturale è sempre esistito, ma oggi la rete divulga di più dei Mass-Media di un tempo. Tutti oggi possono suonare in rete. Un tempo "suonare alla Radio" era un traguardo. Recentemente ho visto una breve trasmissione di Corrado Augias, che peraltro stimo moltissimo, nella quale invitava il cantante Morgan, per aiutarlo a rivalutarsi dopo la nota vicenda della "droga dichiarata". In quella sede lo invitò a suonare al pianoforte come per dire ( o forse lo disse proprio..) " Sentite un po' questo che sa fare.." Suonò proprio la Patetica di Beethoven. Era meglio, secondo me, che non lo avesse fatto. E come sentire parlare con frasi altisonanti a qualcuno che siede nelle Giurie televisive...: " Bhe , però questo..non è mica stupido, pensa l'ascoltatore "...e vedi un po'!!!! Poi ci fanno vedere le lezioni della settimana, dove, in sede di Insegnanti, non dicono agli "allievi" proprio niente che abbia a che fare con il Canto o con la Danza o con il Teatro. Quei talenti sono già preparati a sufficienza per vincere e per suggerire qualcosa ai propri Giurati-Insegnanti. I Virus culturali sono ancora più forti e i "vaccinati" diventano sempre meno credibili. Abbiamo davvero bisogno di un vero Rinascimento.....Va beh, stavolta mi sono lasciato andare....
  20. Ma...non mi fate troppi complimenti!!!! Ogni strumento è diverso e...Simone non è davvero un "ragazzetto di bottega". Una certa soggettività nell'accordatura c'è, esiste. Ma io credo che nella spartizione del comparto non si possa inventare molto. Ora i metodi sono diversi. C'è che dice che bisognerebbe accordare per terze maggiori, perché si lasciano ascoltare meglio i battimenti, c'è chi conserva la successione di quinte e quarte, con controllo delle terze e seste ( io faccio così). Anche se si trovano sui libri gli esatti valori delle fluttuazioni delle quinte, quarte, terze, dipende dai tipi di strumento. Io azzardo a dire che l'ottava non è sempre giustissima. A volte si fa più larga. Così per altri intervalli. Alcuni pianoforti "spinti" cioè con corde progettate maggiorate per avere più forza, risultano più disarmonici. E' opinabile. A volte conviene ricalcolare una cordiera per uniformare le trazioni...anche se a discapito della disarmonicità. Non si finisce mai di scoprire e comprendere. La materia è affascinante per questo. Scusate se semplifico molto. A volte ciò mi ha portato nocumento. Su youtube ho detto: quinta stessi battimenti della quarta di rivolto e ho avuto giustamente tutti addosso. Volevo semplificare e non entrare in particolari difficili, ne alterare la verità. Naturalmente non è così. Quando mi trovo a parlare di argomenti così complessi, ammesso che io possa essere utile ed esauriente, cerco di abbracciare la semplificazione per permettere di avvicinare il fenomeno a tutti con tranquillità. E' un tipo di "taglio" voluto per me in questo Sito e in questo Forum. Sta ad ognuno di noi ricorrere ad approfondimenti e cercarne le fonti, fino a che vogliamo spingerci e spingerci ancora.........per poi risemplificare. La semplificazione è figlia dell'approfondimento. Questo penso.
  21. Forse è più facile ascoltarlo che "raccontarlo". Si rischia di entrare in una disquisizione minuziosa da "bravi". Io ho letto molti libri che insegnano l'accordatura, ma se devo essere sincero ho imparato con molta pratica. Il fatto è che dobbiamo fare i conti, come molti sanno, con la disarmonicità. Questa "brutta bestia" altera il livello dei suoni parziali. Bene, abbiamo anche degli accordatori digitali ( anche un comune tunelab) che tengono conto di questo. Io rispettosamente, mi avvicino a questi con molta cautela, in punta dei piedi. A volte è capitato che qualche amico abbia confrontato una mia accordatura con il "sistema". Devo dire che non combina. Io credo che il nostro orecchio continua ad essere insuperato per la misura e la valutazione delle frequenze messe in relazione. Valuta gli errori, li compensa, li accetta e sul temperamento equabile, lo sappiamo bene, sa quale accettare e quali bocciare. Un orecchio che accorda destina la propia accordatura ad un altro orecchio. Non è detto che il primo sia più raffinato e/o esperto del secondo. E' una sfida. Non è detto, però, che un Tunelab possa soddisfare il più esigente. A volte anche il timbro o l'intonazione inganna. Ruggine sulle corde, carico sulla tavola ecc.. possono influire notevolmente sulla valutazione e quindi favorire alcune compensazioni che non rispondono alle misurazioni. Questa è la mia idea esposta in modo intuitivo. Che ne pensate?
  22. Grazie Simone, queste parole sono già un regalo! So che sei ora occupatissimo. Comunque attendo con grande interesse. Riprenderemo presto anche qualche video che ho in mente per i nostri affezionati iscritti. Naturalmente il terzo tempo della sonata K330 di Mozart. Poi due video tecnici: uno sulla manutenzione programmata del pianoforte e un altro sulle regolazioni personalizzate. Grazie
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