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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Esatto. il cuneo deve essere speciale di abete di risonanza. Lavoro delicato
  2. controllare lo scorrimento del telaio e l'efficienza della molla. Usare lubrificante SECCO al teflon La lira deve avere delle aste di contrasto
  3. Bisogna vedere lo stato. ce ne sono in giro alcuni interessantissimi. Nell'eventuale restauro devono essere assolutamente rispettati i valori della martelliera e del bilanciamento tastiera e conservata OGNI parte originale
  4. Fabrizio benvenuto tra noi
  5. Si' ma al di là della regola, bisogna vedere come si comporta la meccanica:Sono distanze che possono variare.
  6. Si può fare, ma, come sai devi adattare l'accordatura alla tonalità
  7. Devi agire sul pilota. Avvitali fini a che, muovendo il montante di scappamento, ritorni facilmente sotto la noce con un minimo gioco. Le astine dei martelli devono riposare sul feltro di riposo dell'asta di riposo dei martelli, a differenza del coda, dove gli stiletti devono stare sospesi.
  8. Molto dipende dal giusto incoraggio e dalla qualità dello smorzatoio
  9. Va bene, ma ricontrolla dopo un po': constaterai, probabilmente, un ulteriore assestamento. 444 è troppo alto!!!!
  10. Se hai esperienza per poterlo fareOK. Tieni conto che gli smorzato vanno ricentrati
  11. Lo zirlo si può originare se lo smorzatoio non è ben centrato e regolato in tutte le direzioni ( longitudinale e trasversale)
  12. Non penso risolverai cambiando le molle. La molla viene scelta dalla Casa in ragione del peso della testina dello smorzatoio. In alcuni verticali risultano un po' dure. puoi provare a scaricarle fino a che ti soddisfa la capacità di smorzo del suono.
  13. In genere dipende dai pin, come tu li chiami della meccanica. Prova a smontare il martello e guarda se la forcola si muove bene. così pure per le forcole dei cavalletti e delle leve di scappamento
  14. se per ricondizionato si intende nuova martelliera e nuove guarnizioni, va bene. Spesso però ricondizionano "imbellettando" lo strumento. Per es. una martelliera rasata mostra un look buono, ma non una buona soluzione. Dubito che a quel prezzo siano stati eseguiti interventi strutturali. Anche la condizione delle corde e la tenuta dell'accordatura sono importanti!!!!Kawai K2 coda? Comunque è tutto da vedere. Consiglio anche di visionare il mio video tutorial su l'acquisto di un pianoforte usato ( viaggio all'interno del pianoforte)
  15. un millimetro o due rispetto all'affondo di un testo nero
  16. A volte bisogna agire sui ferri e a volte sui cucchiaini ( se verticale) Sul coda bisogna agire sulla livellazione
  17. A distanza è difficile suggerire, perché in queste regolazioni, un minimo spostamento fa la differenza. Bisogna essere sul posto. La regolazione degli smorzatoi è "difficilina". Se già hai risolto il problema sonoro, ti consiglio di lasciar stare così
  18. Il carbonio è più leggero e quindi rende le meccaniche più dinamiche....ma è difficile da gestire per le ragioni che Francesco ha ben sintetizzato. Il pianoforte nasce con il legno e i materiali plastici e al carbonio snaturano lo strumento ( e sono difficili da gestire!). Allora se dobbiamo andare su strumenti artificiosamente e "paurosamente" dinamici...scegliamo i digitali. Io cercherei uno Yamaha C3 in buono stato. Lo stato del pianoforte conta molto. Fossi in te, mi farei affiancare da un Maestro esperto, che può valutare, anche se non tecnicamente fino in fondo, la prestazione dello strumento. P.S. Non è detto che le meccaniche tedesche siano sempre affidabili...anche lì dipende dallo stato di efficienza. Se stiletti o cavalletti Renner Hanno i perni con alto coefficiente di attrito...non vanno...anche se "parlano Tedesco"
  19. Il teflon , come già detto in altri miei post, può risolvere per alcune lubrificazioni dovute ad attriti di scorrimento, come pre esempio telaio- tavolaccio. Gli eccessivi attriti dovuti ai perni della meccanica si risolvono solo sostituendo i perni. Nella meccanica del pianoforte sconsiglio di tentare di risolvere l'attrito tra le parti, esagerando con lubrificanti ( anche secchi). Sono contrario anche al ballistol. Alcuni tecnici estraggono parzialmente i perni e li scaldano. Al momento i perni vanno meglio...ma si tenga presente che il perno surriscaldato dilata sia le guarnizioni laterali della forcola come pure la parte centrale del contropezzo in legno e ciò snatura il principio che fissa il perno al cento e lo fa scorrere sulle guarnizioni. Tutto si dilata e quando il perno si raffredda si va a perdere la fissità nella parte centrale in legno. Il perno, conio tempo potrebbe fuoriuscire dalla sede! Quindi affrontare il lavoro dei perni che dve essere fatto, "per durare nel tempo", alesando le guarnizioni e maggiorando la misura del perno stesso. Ciò vale anche per le guarnizioni della tastiera che, se sporche e usurate, devono essere sostituite, possibilmente con procedimento a caldo w con cachemire di primissima qualità. La lubrificazione, anche secca, delle stesse non risolve lo scorrimento laterale, rendendo la tastiera "discontinua" nell'abbassamento dei tasti.
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