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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Potrebbe dipendere dalla regolazione.Tre sono le ragioni per le quali il montante non si riposiziona sotto la noce: 1) la troppa altezza del pilota del tasto; 2) pigrizia del perno;3) poca forza nella molla.
  2. E' certamente compreso. E' la misura totale che deve comprendere il "dopo-tocco"
  3. Caro Gennarino, Grazie per citarmi sempre!!!!!!! Mi farai, gira,gira, diventare famoso!!!!! Colgo l'occasione per dirti che appana torni, mi farebbe piacere sentirti telefonicamente. Ciao, Ciao
  4. Comunque puoi ritentare. Vorrei precisare che dovresti ripartire dall'allineamento generale della tastiera ( agendo sui spessori di centro). I tasti dovrebbero essere tutti alla stessa altezza rispetto al tavolaccio. Poi, con pazienza, rifare l'affondo dei bianchi( agendo sugli spessori anteriori dei bianchi). Poi l'altezza dei neri ( circa 12-12,5 cm.)(agendo sugli spessori di centro). Poi stabilire l'affondo dei neri( agendo sugli spessori anteriori dei neri). Tutto tenendo presente quel tot in più dopo che il montante discappamento sia "scappato" Riprova. Buon lavoro. P.S. A volte conviene lasciare per un po' ....per poi ritornare alla carica. Fammi sapere
  5. pianoexpert

    Salve

    Grazie e benvenuto sul nostro Forum. A breve usciranno miei video sulla tecnica pianistica. Saluti Paolo
  6. Dobbiamo essere chiari: Qualche tentativo da "non tecnici" si può fare, ma se il risultato non è soddisfacente bisogna affidarsi al "Tecnico" e al Tecnico competente. Le regolazioni di un pianoforte sono interdipendenti e se vengono alterate totalmente, bisogna ristabilire tutta la "geometria" dello strumento. Non me ne volere, ma, a questo punto, ti consiglierei di affidarti. Fammi sapere
  7. L'importante è prima, sempre, verificare se 10 sia sufficiente. L'affondo deve essere tale da poter far "scappare" il montante di scappamento + un tot ( Afterthuch o dopotocco) . Questo "tot" può essere stabilito da uno spessore di circa 1,2-1,5 mm. Procedere così: diminuire l'affondo del tasto ( sulla parte anteriore del tasto) con minimi e successivi spessori fino a che, mettendo lo spessore campione del dopotocco, il montate non scappa più. Se troppo, togliere i minimi spessori fino ad arrivare al limite della "capacità" di scappare. Quella è la misura giusta. Per il tasto nero: allineare tutti i paramartelli dei bianchi. Allineando anche un paramartello dei tasti neri, l'affondo dello stesso deve essere tale da far parare il martello alla stessa distanza della corda di quello relativo al tasto bianco vicino. Altrimenti modificare con gli spessori nella parte anteriore. Se non si riesce a determinare l'affondo intervenendo anteriormente ( es. la parata è giusta, ma il montante non "scappa") allora intervenire con spessori nella parte centrale, tenendo presente di non eccedere l'altezza di 12,5 mm circa del nero rispetto al tasto bianco. Naturalmente controllare tutti i bianchi e tutti i neri con una dima, per essere sicuro che l'affondo determinato sia uguale ai campioni. In genere il tasto nero è di affondo leggermente inferiore al bianco. Spero di essere stato di aiuto
  8. Benvenuto Marco, Vedrai che la Musica e il Pianoforte ti daranno solo gioie. Certo, la dedizione premia sempre...quindi bisogna studiare costantemente e soprattutto...in modo ragionato. Ponici tutte le domande che vuoi e cercheremo di risponderti. A presto Paolo
  9. Benvenuto Giuseppe. Il Krauss è un ottimo pianoforte. Quello di Simone è una meccanica particolare e quindi pre questo mi sono così espresso. Le code sono buone. Ne sono sicuro, anche la tua. Non esitare a chiedere dei consigli. grazie per i complimenti. A presto Paolo
  10. pianoexpert

    Salti

    Ogni pianista ha una visione figurata diversa di quello che sta suonando. Una cosa vorrei sottolineare. Gli "automatismi" non danno mai sicurezza. Tutto lo studio e l'assimilazione deve essere cosciente. E' evidente che in alcuni complicati e rapidi passaggi, il cervello fisserà dei "capisaldi" di riferimento, non avendo il tempo di filtrare tutti i movimenti e tutte le note. Qualcosa di automatico sì, ma qualcosa. Il linea di massima, mai abbandonare la coscienza e la conoscenza.
  11. Il controllo può essere fatto a zone. Bisogna subito individuare, suonando, le zone più calanti. Se alcune caviglie sono proprio prive di tenuta, bisogna controllare che non vi siano fenditure nel Somiere, cosa facile sul coda, più difficile sul verticale. Girare la chiave nel senso dell'accordatura e verificarne la consistenza della tenuta. La non tenuta delle caviglie non può essere ovviata che cambiando le stessa ( anche con le corde, naturalmente!!!). Un lavoretto impegnativo e scrupoloso, che però può ridare vita allo strumento. Le caviglie devono esere maggiorate di qualche misura, a seconda del ritiro del foro. Se però ci fossero fendirure del somiere, allora non si farebbe altro che peggiorare le cose. Insomma un intervento tutto da valutare, anche in relazione alla carica della tavola armonica.
  12. Non fare il martire. Come sono arrivato, ancora stanco dell'Aereo (14 ore volo), mi hanno fatto suonare pubblicamente....non so come ho fatto!!!!! Qui studio anche. Sto raccogliendo le idee per i nuovi Video Tutorials....Quindi....che vacanza?? Saluti dai tropici
  13. AUGURI, CARO AMICO SIMONE....ANCHE SE IN RITARDO. HO AVUTO DIFFICOLTà A COLLEGARMI!!!!!!! ACCETTA TUTTI I MIEI AUGURI DI BUON COMPLEANNO E DI UNA FELICE CARRIERA MUSICALE!!!!!!!!!! PAOLO
  14. Conosco benissimo quel tipo di strumento.Quello è un Bechstein di una volta. Potrebbe essere buono anche se da ricondizionare. Quella meccanica era montata a quel tempo....forse il cavalletto è legato al tasto. Sicuramente la martelliera dovrà essere sostituita e fatta, attenzione, appositamente per quello strumento che la montava leggera.....Alla fine...se non ci sono problemi di ponticelli e di tavola...e di corde, potresti avere un favoloso strumento. Tutto da vedere con molta competenza e cautela. Non lo perdere di vista. Si può andare a vedere. Io, tieni presente che sono a Roma
  15. pianoexpert

    Salti

    Mi sembra già di aver risposto a questa domanda. Forse è solo una sensazione. Una buona regola è trovarsi in tempo sulla posizione dei tasti da suonare. Il "salto" non è altro che uno spostamento tra due posizioni. Lo si pensi come il tempo necessario per raggiungere la nuova posizione. Una buona cosa è "abbandonare" di pensare alla nota o alle note suonate prima di spostarsi. Dobbiamo essere col nostro "pensiero" già alle note dopo il salto. Il tempo c'è. Solo in alcuni salti di tecnica trascndentale come nel Mefisto di Listz bisogna lanciare la mano. In genere lo spostamento può avvenire con "tranquilla rapidità" e far trovare le dita già sulla posizione prima di suonare. Esercizio: Suonare le note prima del salto e spostarsi rapidamente sulla nuova posizione senza suonare. In un solo rapido movimento, a tempo. ci si deve trovare sulla nuova posizione, perfettamente, senza suonare!!!!!. L'incertezza o la non sufficiente "anticipazione" sarà evidenziata dal fatto che la mano "cercherà," ancora smarrita, la nuova posizione. Ritardo mentale. Pensare subito, ancora prima di muoversi.....dove , decisamente, dobbiamo andare. Spero di essere stato chiaro....ma certo che dalle parole alla pratica.....
  16. Sono d'accordo. Del resto non si può tenere il proprio pianoforte sempre perfettamente scordato. Teniamo presente che un pianoforte ben accordato, con una accordatura ben stabilizzata.....dura!!!!! Se lo strumento tiene bene, il progetto della cordiera è buono....l'accordatore è buono....allora l'accordatura dovrebbe scendere gradualmente senza eccessive cadute. Un professionista che lavora con il suo strumento dovrebbe far controllare spesso l'accordatura e non solo. Sono d'accordo.
  17. Sono fuori, ma rispondo!!!!!!!!Sono lontano, ma non VI abbandono!!!!!!!!!E' tutto sotto controllo!!!! Ciao a tutti ......e BENVENUTO A GIANLUCA
  18. Il prezzo è onesto. Circa 2000 euro tra martelli e stiletti. Bisogna vedere quale verticale e in che condizioni.
  19. Nell'insieme il pianoforte mi sembra ben conservato. Forse puoi suonare ancora con quella martelliera. Prova a farla intonate un po'. Un bravo Tecnico potrebbe anche rasarla MANTENENDO LA FORMA DEI MARTELLI. Però devi mettere in programma di cambiare , in un prossimo futuro, martelli e stiletti. Conta anche che la leva del tasto è corta e ciò non rende molto agevole tutta la meccanica. Provalo qualche ora per fugare la prima impressione.
  20. Come ben dice Simone, si possono dare solo "aperitivi". Il dialogo prolungato offre anche un certo approfondimento. In qualsiasi campo ,poi, ogni esperienza è particolare e raccontarla regala a tutti un arricchimento. Allora ben venga lo scambio e la discussione e da questa spunti di trattazione. Questo vale per la Musica, per l'Arte in genere. Vorrei, come già annunciato, iniziare dei Tutorials sulla tecnica pianistica. Usciranno a metà del mese di novembre. Vorrei anticipare che sono l'ennesima persona che vuole dire "la sua" sull'argomento. Dopo "oceani" di inchiostro sul tema, cercherò solo di esprimere qualche mia convinzione con una nuova prospettiva. Speriamo possa essere utile. Confesso che, ascoltando i Grandissimi, penso che solo loro possano dire agli altri qualcosa. Ascoltavo e vedevo su Sky un concerto di Grigory Socolov. Impressionante!!!! Impressionante il suo Finale della settima sonata di Prokoviev. Forse solo un così grande artista può parlare di Pianismo.....molti altri......tutti zitti!!!!! Che ne dite? Quindi azzarderò e se vi sarà utile " vogliate un po'di bene a che li ha fatti e ...e anche un po' a chi li ha editati" se invece " fossimo riusciti ad annoiarvi....", usurpando l' illustre frase fino in fondo...." credete che non s'è fatto apposta"
  21. Dipende ovviamente dall'entità della fenditura. La tavola va osservata sopra e sotto.
  22. Ogni Casa la fissa in modo diverso, ma non serve più di un giravite. Si può inserire il cartoncino lateralmente senza smontare nulla. Si avrà l'accortezza di sagomarlo in modo da avere un lembo sporgente (..ma non visibile!!!!) per poterlo recuperare.
  23. Ciao Pianoman, mi conosci? Bene. Spero ti troverai bene sul nostro Forum. Da poco formato, ma già frequentato da persone simpatiche e appassionate
  24. Dovrebbe essere piuttosto recente. Il fatto è che 160 è una misura un po' troppo piccola. Sai, quando parliamo di "pianoforte a coda" ci si riempie la bocca. Ma bisogna tener conto della misura. Le corde più corte sono più grosse con conseguente aumento della disarmonicità. Al di sotto del 180 si più creare qualche problema e ..."bisogna "accontentarsi". Pensiamo che potrebbe essere migliore un buono spumante ad uno champagne..così e così........ . Noterai che all'incrocio delle corde, nel passaggio a quelle filate, il timbro è discontinuo e che i bassi sono un po' troppo squilibrati e imprecisi. Sai nelle note acute prevale la fondamentale rispetto ai suoni Parziali...un corpo senza quasi vestiti addosso!! Nei bassi invece la fondamentale è ricostruita dall'orecchio attraverso i parziali.......L'uomo invisibile prende forma solo con sciarpa e cappotto!!! Quindi noterai che nelle misure corte o basse le note dei bassi, anche se accordate con perizia, potrebbero risultare imprecise nella loro fisionomia timbrica..insomma ci dirai le tue impressioni.
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