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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Assolutamente nessun irrigidimento, amico mio. Nessuno. E' che temo di complicare le cose. Di creare confusione. abeniisimo. Secondo me la tua precisazione è giusta. Insomma ...facciamo a capirci..qua negli acuti, gli armonici si ascoltano poco e, casomai, per un breve tempo. Nei bassi, addirittura, gli armonici prevalgono talmente nel loro "protagonismo", che ricostruiscono, durante il nostro ascolto, il suono fondamentale!!! Qui un certo Fisico di nome GENNARINO potrebbe illuminarci scientificamente!!!! Spero ...lo farà!!!
  2. Ben eseguito. Se osservi bene bisogna sfruttare, come lei fa, il va e vieni della mano e assecondare le dita con una leggera rotazione dell'avambraccio. Non vorrei interferire con le di Lei indicazioni, ma prova a mandare dentro la mano sul 5° e tirare sul 4°, naturalmente il movimento di "assecondare" deve essere minimo. Le dita, specialmente il 4° si alzerà facilmente. Lei usa 4° e 3° e alza bene le dita. Sfrutta bene la caduta delle stesse, ma con rilassatezza. E' un fatto di coordinamento. Se senti dolore, non è giusto il movimento.
  3. Non mi sovviene a memoria una indicazione di difficoltà progressiva dei brani di accompagnamento. Certo è che le sonate per violino e pianoforte.....anzi per pianoforte e violino di Beethoven son difficili. In realtà l'accompagnatore deve essere di per sé un musicista con una certa esperienza e quindi non è la propedeudicità che detta la scelta dei brani. I violinisti sono molto esigenti, giustamente, e pretendono una preparazione buona del pianista. Precisione ritmica, accenti giusti, tempi giusti...ecc.... Quindi....al lavoro!!!!
  4. Mi risulta essere un pianoforte assemblato in Italia. Credo ora monti meccanica Renner. Ho suonato una volta una coda "difficile". Ho scoperto che montava una meccanica Lager con cavalletti con molla di richiamo alla forcola, che li rendevano più leggeri. Sì, ma talmente leggeri che la Casa era stata costretta a piombare i tasti nella parte posteriore!!!!! Non ho trovato buona logica in questo. Se il peso viene dall'alto della meccanica ne beneficia il peso di ritorno. Forse niente molle di aiuto e piombatura anteriore dei tasti. A volte anche le Case costruttrici fanno cose strane. No ho trovato questo su altro Steinbach più recente ( di un amico).
  5. Nel jeu perlè le dita cadono con il loro peso senza partecipazione dell'avambraccio. Polso sempre morbido. La caduta delle dita per gravità provoca un piccolo "schiaffetto" la tasto e il martello suona proma ancora che il tasto abbia raggiunto il fondo. Questo avviene perché il montante di scappamento riceve un colpetto e lancia il martello in alto contro la corda, senza quasi il bisogno di "scappare" completamente. Da cui anche suonare "sur l'eschappement". Suono particolare, gentile, nitido, molto adatto ad alcuni passaggi della musica di Debussy. Io lo uso nell'ultima variazione del secondo tempo dell'Appassionata. Tutto diventa uguale e leggero, ma senza perdita di nitidezza. E' un po' come parlare a distanza sottovoce e articolare molto le babbra. Ho visto in televisione su Sky, Andras Schiff suonare le suites francesi di Bach usando molto questa "modalità" tecnica. Mano molto libera. Inoltre in Bach può aiutare a diversificare le voci.
  6. Ok. Non facciamo "le lastre" alle parole. Capita addirittura, a volte di sentire negli acuti un solo colpo di attacco con rapido decadimento del suono.La fondamentale sovrasta i pochi armonici e vive anche lei per un tempo brevissimo. Così, potrebbe andar bene?
  7. Benvenuto Kaio!!! Bravo ad avere la forza di iniziare di nuovo. Avrai soddisfazioni.
  8. Sono d'accordo. La quarta var. della 331 non è facile da rendere. Bisogna sincronizzare bene le mani e far prevalere la sinistra nella parte acuta. Insinto sul pedale che deve essere "appoggiato" . Sì , Elenka, le scale di Mozart non sono quelle di Hanon. Ecco l'esempio principe per capira che la musica ci detta le soluzioni tecniche. Esse vanno cercate al servizio della "resa" musicale. Camplimenti a Bambin Simone...che, a quel tempo, era già bravo!!!!
  9. Finché la passione sarà viva...tutto sarà superabile!
  10. Pazientare ancora un po'. Riguarda la rotazione. Mi ricorderò di fare questi due esempi. Comunque anticipo qualcosa. Dita ferne e rotazione ( supinazione e pronazione con partecipazione dell'avambraccio. Addirittura nella Patetica, si deve pensare molto alla nota del basso e suonare la nota dell'ottava alternata come una conseguenza. Il pollice suona vivendo di rendita sul movimento di pronazione. Tutto viene uguale,con dita ferme e col minimo sforzo. Gli accenti ci dettano gli appoggi maggiori così come pure la destra suggerisce gli" incontri".
  11. Ma certo. La destra suona con leggera rotazione ( lezione sesta..ne parleremo) con assenza di fatica. La sinistra scavalca suonando all'ottava le terze. Questo passaggio si può pedalizzare ( nessuno scandalo antiMozart!!!!!) purché il pedale sia messo in battere. Se si ascolta Horowitz ...lui esagera...ma funziona...anche se poco mozartiano. Ascoltatelo. Quindi nessuno, dico nessuno sforzo.
  12. Al di là della competenza, che nel caso del tuo tecnico sarà certo buona, conta la comunicazione. In questo sito cerchiamo di interessare i pianisti alla conoscenza tecnologica del loro strumento per poter meglio dialogare con il proprio tecnico. I tecnici dovrebbero sforzarsi di fare altrettanto. La comunicazione si instaura quando il tecnico comprende il disagio del pianista, il che ..non è facile. Se il tecnico viene a casa nostra e fa il suo lavoro..ciò non basta. Deve cercare di capire dove risiede l'insoddisfazione del pianista, fosse anche nei riguardi del suo strumento.Quindi non sei "cattiva". Troverai sicuramente prima o poi il tecnico che è capace ad ascoltarti e non solo capace ad eseguire, anche se con competenza, gli interventi nel modo in cui è convinto.
  13. Assolutamente no. E' un gesto non voluto. però negli acuti, bisogna muoversi con tutto il corpo per cercale la direzionalità dell'onda sonora. Quando viene catturata, il suono si sente più forte e questo giova a fare gli unisoni. Non dimentichiamo che negli acuti e nei superacuti, gli armonici sono di breve durata e l'ascolto dellla nitidezza della fondamentale, al momento del transiente d'attacco è importante.
  14. Approvo le tue parole, tgdigit!!! I Nei video non si può dire tutto. Sono e devono essere uno spunto di riflessione. La ricerca del suono e della naturalezza. La rilassatezza è quella che via, via, sviluppa la vera energia. L'energia originata dai muscoli "fuori tensione" che collaborano tra loro.
  15. Benvenuta Elena! Guarda che l'Atlas suona veramente bene!!!! Poi ti voglio dire che se ami Mozart sei un "intenditrice" .
  16. Sono d'accordo sull'FP7 Roland. Ha un ottimo rapporto qualità/prezzo e mi soddisfa. Provalo
  17. Sono d'accordo lo studio è di grande "innovazione". La prima volta che lo ascoltai su di un disco a 33 giri dedicato ai 24, fu lo studio che mi colpì di più.
  18. Insomma...questo Forum è pieno di rumori!!!!!! Ma è possibile che i tecnici non siano capaci di farli sparire. Vi vedo concentrati tutti sui "rumori"!!!!E' difficilissimo "curare" i rumori a distanza!!!! Questa volta sono anche un po' arrabbiato con chi vi abbandona!!!!!I soldi che avete speso per acquistare lo strumento...non fanno "rumore"!!!!!!! Questa volta non difendo quei rivenditori che non sono consapevoli di dover essere capaci ad assistere i proprietari dei pianoforti da loro venduti!!!Avete ragione! Alzate la vostra voce!!!
  19. Credo che vedendo su internet si trovino. Io ce li ho perché li recuperai in un corso al quale partecipai tanti anni fa.
  20. Ma..è uno dei più famosi. Tutto sui tasti neri. Qui viene sfatata la tradizione di suonare con la punta delle dita, che dovrebbero formare un arco. Si provi invece a suonare, specialmente sui neri, con gran parte del polpastrello della falange estrema. Si avrà più presa e più tranquillità...più contatto con i tasti. Qui vive molto il gesto di "Rotazione", del quale ancora non abbiamo parlato nei Tutorials. La rotazione pernette di ottenere forza senza articolare. Le dita sono di più a contatto con i tasti offrendo più controllo al pianista. Buono studio ( E' difficile...ma non uno dei più difficili dei 24!!!!!)
  21. Più propriamente è vibrato di ampiezza!!!Giusto!!!!!Ma i cantanti lo chiamano vibrato di altezza. Spesso i cantanti usano locuzioni, espressioni improprie,dettate dalla tradizione. Per esempio usano dirre la "respirazione diaframmatica".....quando si deve sapere che il diaframma è un muscolo che scende ( al gonfiarsi dei polmoni in basso), ma non sale. Con la contrazione degli addominali e, alla fine, degli intercostali il cantante ottiene la "pressione del fiato". Il violinista, però, simula il vibrato di ampiezza col vibrato di altezza. Grazie di avermi dato l'occasione di precisare.....spero di essere stato più "preciso".....e poi ...avanti qualche cantante!!!!!!
  22. Brava. Mano ottima. Qualche personalismo.....ma del resto Bach...sembra suonasse in modo molto personale..con molta libertà.....e mai nello stesso modo!!!!
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