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Piano Concerto - Forum pianoforte

danielescarpetti

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Tutto postato da danielescarpetti

  1. Ciao Diana e benvenuta! Ti confesso che rarissimamente guardo le presentazioni ma sono stato attirato dalla tua per l'aggettivo che hai usato e ora non ne sono affatto pentito. Sicuramente in questo forum troverai di che conoscere e imparare da tanti bravi esperti del settore pianistico ma, quello che invece mi interessa personalmente imparare - la parola esatta sarebbe comprendere - da te, perché la cosa mi incuriosisce e mi intriga molto, è come riesci - complice sicuramente la tua età - a conciliare e a farti piacere la musica classica e la musica metal e cioè due mondi musicali assolutamente agli antipodi. Tieni presente che anagraficamente potrei essere quasi tuo nonno ed è anche per questo che ho bisogno di comprendere questo tuo sentimento.
  2. «...e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza» E' ben strana la casualità delle cose ma proprio a Bonn, alla Beethoven-haus, ho trovato alcuni libri in italiano su Beethoven e, l'unico che mi mancava era "Le nove sinfonie di Beethoven. Un esemplare autobiografia musicale" scritto a quattro mani da Corrado Setti e Gabriella Goglio. Ebbene,nel primo capitolo i due autori ancora più esplicitamente di quanto fatto da te Luca, accostano San Francesco a Beethoven: <(...) Ogni essere umano dal momento in cui nasce, se non proprio dal concepimento, si colloca in un complesso vasto e vasto campo di forze, di energie, di tensioni e si inserisce nel tessuto culturale (...).> L'ambiente, la famiglia, la formazione culturale -sociale, contribuiscono poi a modellarlo e a costruire la sua personalità ma, quel qualcosa che ci rende unici e irripetibili, fa sì che ognuno di noi sviluppi una visione della vita e del modo di vivere diversi. E qui si presenta ancora una volta quella dualità tipica del nostro modo di essere e di cui sia San Francesco che Beethoven sono stati ampi testimoni: Francesco, nato da una famiglia ricca e benestante per via di vicissitudini che lo portarono a diretto contatto della sofferenza umana , rinunciò ad ogni bene materiale per dedicarsi solo al bene trascendentale spirituale. Beethoven, a causa delle sue innumerevoli sofferenze patite fin dall'infanzia e accentuate dalla sordità, intraprese un percorso artistico-spirituale che lo portò a vedere la musica come Arte per i posteri e come mezzo per affermare, la fratellanza, la pace e l'uguaglianza fra tutte le umani genti: <La ricerca di Beethoven prende avvio proprio da questo punto, dall'intima consapevolezza di non poter prescindere dal drammatico problema dell'antitesi, della logorante lotta che dilania l'animo e rischia di distruggere l'individuo: la sua vita e la sua musica testimoniano la percorrenza di un cammino graduale, che conduce dalla "selva selvaggia" alle "stelle", dal patimento all'immedesimazione con il fenomeno dell'elevazione della più alta spiritualità, dal dolore alla gioia. Nella produzione beethoveniana ogni composizione rappresenta un mattone ineliminabile della costruzione finale;(...)> . Il percorso beethoveniano nella musica è la testimonianza artistica di: <(...) una trasformazione sostanziale che determina una progressiva crescita interiore, perché ogni passaggio che si compie contiene il precedente e diviene condizione necessaria per un nuovo e più alto vasto sviluppo umano.>
  3. E vero, è vero. Ma quello è un errore di ortografia: i miei professori di italiano avevano un gran da lavorare! Abbiate pazienza!
  4. Grazie Luca, lo spero tanto di averti al mio fianco! Per cortesia chi può mi corregge il titolo: per un errore di battitura ho messo la i anziché in Schumann! Grazie
  5. Caro Armando, e così sono riuscito a vedere Bonn e la Beethoven-haus. Per l'esattezza l'ho vista due volte perché Leonardo, il giorno dopo è voluto ritornarci. Mi stupisce e mi inorgoglisce questo amore che ha per la musica di Beethoven: mio figlio non è certamente uno che si lascia influenzare dal padre.è un'amore tutto suo. Penso che sia molto vero quando si afferma che la musica e la personalità di Beethoven provocano verso chi ci si accosta due sentimenti molto forti e assoluti: o di grandissima attrazione o di fondamentale repulsione. e mio figlio ne è un esempio. A Bonn abbiamo visitato la tomba della mamma di Ludwig e lì ho trovato anche la tomba di Robert e Clara Schumann. Sapevo che Robert aveva trascorsi gli ultimi anni di vita in un manicomio vicino a Bonn ma non ero a conoscenza che lì, in quel piccolo cimitero, ci fosse la sua tomba dove è inumata anche Clara. Le foto che tu mi hai chiesto non le ho fatte, semplicemente perché a noi comuni visitatori della Beethoven-haus non è consentito fare foto al suo interno come non è consentito vedere l'Archivio! La signora della sala - penso fosse quella con cui avremmo dovuto fotografarci - è poi veramente ferrea a tal proposito: un furbo e antipatico giapponese ha pagato care le conseguenze delle sue infrazioni perché lo ha sbattuto fuori. La (tua) pendola è ora conservata nella teca che è alle tue spalle in una foto del sito: è ferma alle 8.30. Probabilmente nessuno la carica o forse ... avrebbe bisogno di essere di nuovo aggiustata. Chissà? Se tutto andrà per il meglio probabilmente il prossimo anno sarò di nuovo lì, in un viaggio da Berlino a Bonn, ripassando da Lipsia per ritornare ancora una volta sulla tomba di Bach: anche questa è sta una emozione indicibile. E anche perché - purtroppo - mi è passato dalla mente che in quella città c'è il monumento a Beethoven di Max Klinger.
  6. La mia riflessione è molto semplice e chiara: questa ragazza merita tutto il più profondo e indiscutibile rispetto per la sua scelta che viene da un suo percorso spirituale. Quando una persona non danneggia il proprio prossimo e non fa nulla di disdicevole, deve essere libera di fare quello che ritiene più giusto per lei. La libertà non è una cosa a senso unico. Non è una cosa di cui ci si può riempire la bocca solo quando tutto è come vorremmo noi. La libertà è poter essere sempre sé stessi e non quello che altri vorrebbero tu fossi. La libertà è sapere sempre rispettare chi la pensa diversamente da noi ed essere pronti a tutto per far sì che quella persona possa esprimere pienamente quello a cui crede e pensa.
  7. Dal mio punto di vista questo discorso è speculare a chi vuole vietare il burkini nelle spiagge e hanno come unico fine quello di volere imporre alle donne il come vestirsi.
  8. ... e dunque anche Riccardo Chailly con la sua interpretazione metronomica beethoveniana è entrato in youtube ....
  9. ... e dunque per fortuna che ora c'è Youtube a risarcire almeno in parte questa grave mancanza nei suoi confronti
  10. Sì Sì!! E allora ascoltiamola. Tempo fa ho scritto che Gould e la Lisitsa sono, nelle loro differenze, due pianisti geniali. Confermo!
  11. Ecco il testo che ispirò la prima ballata. I sezione La Madre: Perché la tua spada è così rossa, Edward, Edward? Edward: Ho ucciso il mio falco, Madre, Madre! La Madre: Il sangue del tuo falco non è così rosso, Edward, Edward! Edward: Ho ucciso il mio cavallo rosso, Madre, Madre! II sezione La Madre: Il tuo cavallo era vecchio e non aveva bisogno di essere ucciso! E' ben altro il dolore che ti pesa, Edward, Edward! Edward: Ho ucciso mio padre! Oh come soffre il mio cuore! III sezione Edward: Il mio piede non avrà pace su questa terra, Madre! Vi trasmetto la mia maledizione e il fuoco dell'inferno, Madre! Perché siete Voi, siete Voi che mi avete spinto! Ai commenti su questa prima ballata riportati dal sito di Terenzio, aggiungo anche questo di Piero Rattalino: ... la scrittura pianistica è veramente stupefacente per la sua novità e per la sua bellezza; la melodia in acuto viene raddoppiata un'ottava sotto e tre ottave sotto, con un effetto arcano che crea un'atmosfera di vera e proprio suspense. (...) Genialissima è anche la scrittura della parte centrale, densissima, tutta basata sugli incroci delle mani. Insomma ... un capolavoro assoluto di un ragazzo di 21 anni. (...)
  12. ...ehhh, non c'è che dire: me la sono proprio cercata.
  13. Ma ...i Mahleriani sono i cervi? Ora però non mi scrivere che sono uno spam ehhh?
  14. In effetti l'Alto Adige fa parte anche quello delle probabili mete per un eventuale ... esilio. Non posso superare però i mille per via di .... effetti collaterali!
  15. Milano è la mia metropoli d'adozione ma non è da escludersi che presto non scelga anche un luogo marino in cui ... esiliarmi in attesa che i miei figli finiscano l'adolescenza. ... e poi non è detto che non resti lì anche dopo... !
  16. Bè Bé ... io a Milano. verrò certamente prima della fine dell'anno o inizio del prossimo. Io ormai ho eletto Milano come mia città d'adozione!
  17. Ciao Viola. Facciamo così: ti propongo innanzi tutto quello che è il mio pensiero circa che cosa è l'arte e a che serve (servì e servirà) Per quanto riguarda le pagine che tu hai proposto potrei dirti che sono già state ampiamente smentite nei fatti. Esse risalgono, come tu mi hai detto, al 1918 e chi vi scrive dimostra già una grossa insofferenza verso la musica del dopo Mozart (la pagina 3 di cui ti dicevo), figuriamoci poi per quella che si affacciava al secolo XX°. L'Arte e la musica del secolo XX° sono state premonitrici e rappresentative in maniera assolutamente mirabile ed eccelsa di quel periodo: un secolo veramente terribile, il più terribile della storia umana Bernstein diceva che per comprendere veramente Mahler bisognò subire la prima, la seconda guerra mondiale e la guerra fredda e, questo di per sé la dice già molto lunga, circa il potere di preveggenza dell'Arte rispetto alla Storia. . E l'Arte contemporanea? L'Arte contemporanea deve fare i conti con realtà completamente più complesse contraddittorie e assolutamente incerte rispetto al passato e soprattutto con un multiculturalismo eterogeneo e globalizzato non figlio della sola cultura di provenienza. Ergo:tutto è da reinventare e la grande sfida dell'Arte contemporanea oggi è questa. Buona notte!
  18. Cara Viola, non so se riesco a metterti a tuo agio dicendoti questo: io sono una persona ignorantissima. Oltre a ciò non compongo, non dirigo, e - ahimé - non suono nemmeno. Sono qui esclusivamente perché amo. Amo la musica e l'arte. Non ho assolutamente verità in tasca e sono disponibilissimo a mettere in discussione qualsiasi mia affermazione. Dunque ... !!!!! Per quanto riguarda il discorso qui sopra, ammetto che di Ottorino Respighi non conosco la vita in quanto la sua musica non mi ha mai appassionato più di tanto - dovrei, in verità, dire per niente e me ne scuso - e dunque non me ne sono interessato ma, ... sono sicuro che anche lui, come tutti i compositori dopo Beethoven - ma anche tantissimi - se non tutti - prima di Beethoven seppur più inconsapevolmente e nascostamente -sia stato come la sua musica o, più esattamente, attraverso la sua musica ha espresso sé stesso e il suo mondo. Poi volendo si può approfondire meglio discorso in un altro topic più specifico.
  19. Grazie Viola, buona giornata anche a te! ps: no, non ho presente quale sia il testo che tu proponi anche se già in passato mi è capitato di leggere qualcosa che vi assomigliava. Non so se fosse lo stesso anche perché negli anni attorno al 1948 circolavano molto quelle idee lì riportate. Grazie anticipatamente dunque anche per il titolo del testo e dell'autore.
  20. Mi riferisco in particolare a quello che è scritto sulla terza pagina. E se lo condividi ti chiedo di farmi la cortesia di motivarmelo.
  21. No,è in tedesco, la lingua in cui lo scrisse Bettina Brentano.
  22. Io ho avuto entrambi e ora ti chiedo tu sei d'accordo con quello che è li scritto?
  23. Armando, sulla prima richiesta ci puoi contare. Sulla seconda ... ehm ... ( lo sai, io sono molto timido) ... ci provo ma non te lo prometto.
  24. Ci sono scritti io non posso soffermarmi a dare un "mi piace" ma devo andare oltre. Grazie per quello che hai scritto Claudio, leggerti mi fa bene perché mi fai pensare ... che posso credere e sperare ancora.
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