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Piano Concerto - Forum pianoforte

Kappa

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Tutto postato da Kappa

  1. La musica è un'arte performativa? Se si quale dovrebbe essere la posizione del compositore? Il jazzista mantiene un filo diretto con la performance, persino nell'ambito della musica elettronica c'è appunto il live elettronics... ma altre figure in ambito musicale? (come anche il musicologo?)
  2. Un altro cavallo di battaglia di Carlos Accelerare, Accellerare. Perche' ? www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1694-accelerare-accellerare-perche
  3. Grazie per le idee In realtà non li ho visti su una partitura ma sono stati citati in una conferenza tenuta da un maestro che conosco, conto di chiedergli dettagli alla prossima occasione in modo da condividere eventualmente il nome dell'opera.
  4. Cosa ne pensate dei segni di dinamica così granulari? In particolare mi vengono in mente le 10 p di Sciarrino.
  5. Ragazzi non saprei cosa dire, si sono toccati tantissimi argomenti e tanti problemi...al di la delle idee siete eccezionali. Un like virtuale a tutti Avrei un’altra quesitone ma lo faccio in un topic a parte…
  6. Effettivamente Carlos mi è successo anche questo...
  7. Vorrei raccontare questa mia osservazione, probabilmente sono stato sfigato io ma mi sono accorto che quando finisce un concerto di musica avanguardistica ...la fine del concerto sia molto silenziosa, gli ascoltatori escono dalla sala silenziosi, quasi ordinati e pensierosi. Al contrario, i concerti di musica tradizionale... la fine del concerto invece è molto rumorosa, gli ascoltatori escono dalla sala parlando e commentando chiassosamente, chiaro che dialogando il lato espressivo èpiù enfatizzato. Non c'è nessun secondo fine in questo post, ma è una cosa che mi ha colpito e vorrei confrontarmi sull'argomento...secondo voi la musica può condizionare il "suo" dopo?
  8. Boezio diceva che se fossimo veramente in grado di sentire con l'immaginazione tutto ... non avremmo bisogno del suono.
  9. A parte quanto suggerisce giustamente Carlos, mi ricordo che un compositore importante della scuola nazionale Polacca fu Szimanowsky, influenzato proprio da Chopin. Non so come si possa inserire questo fatto nel discorso, però probabilmente fra i due ci sarà un esperienza comune nel linguaggio musicale, intendo come base culturale, storica e folcrorica.
  10. Scusate. Il fidelio è eseguibile, è eseguito...quale problema avrebbe Beethoven? Non ditemi che le partite per violino di Bach sono comode, eppure sono eseguibili ed eseguite. Cosa mi sfugge?
  11. Grazie TheSimon Domanda interessante, effettivamente io immaginavo 2 suoni in successione, effettivamente probabilmente 2 suoni simultanei possono cambiare tante cose. Tu cosa ne dici?
  12. Secondo voi qual'è l'intervallo più piccolo che l'orecchio unamo riesce a distinguere?
  13. Sono incappato in questo tipo di iniziativa... http://www.ricordimusicschool.com/it/offerte/landing-musica?gclid=CIW-h5z8obYCFYhf3godXhwApw Cosa ne pensate, non vi sembra che sia un po' poco? Intendo non tanto l'omaggio, tanta grazia, ma il fatto di poter valutare o meno la serietà e la competenza di un eventuale docente.
  14. In realtà buona fetta della musica ha carattere narrativo, per cui trovo molto centrata la tua proposta
  15. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Monteverdi l'ho citato in primis...Stravinskij è russo dentro, Messiaen è la nuova frontiera della musica. Berio è un'altra faccia della frontiera della musica. Siamo già a 5 e non ci sono solo tedeschi Io Wagner lo infilerei dentro lo stesso, pace all'anima di Verdi. Per diversi motivi citati da qualcuno, Verdi non regge...minimamente.
  16. @danielescarpetti La prevedibilità della mia risposta è data dal fatto che la parola umanità ha un significato preciso e comune per entrambi, per cui Strano, avrei detto qualcosa tipo Monteverdi, Bach, Beethoven, Wagner, Messiaen … sto scrivendo nella busta la tua risposta Resto dell’idea che non è detto che siano la “massima”, io punto ad altri modelli (e non soggettivamente, eh!) ma al massimo sono una parte della “massima”… Su questo probabilmente non ha senso discutere, però perché Bach e non Wagner?
  17. Grazie A parte che volevo intendere scritta fino al 1977...chiaramente gli ultimi 50 anni hanno prodotto tanta altra musica. Devo dire che non sono pienamente d'accordo perché la prima domanda che sorge spontanea è: “ma chi l'ha detto?” O meglio, rispetto il fatto che a livello di gusto tu e altri possano e debbano scrivere e dichiarare i propri gusti...ma se dovevo scegliere 3 compositori, avrei tenuto Bach...e ne avrei aggiunti altri. Tutto per dire che io faccio parte dell’umanità e mi sento rappresentato da altra musica, non so quanto di interesse per la discussione, ma il punto è che rappresentativa di tutti è di per se una forzatura. Bisognerebbe dirlo ad un indiano, tutta la musica occidentale non è rappresentativa di quel mondo che ha appunto tutt’altre dinamiche ed è contenuta nell'umanità
  18. Volevo condividere con voi questa mia recente scoperta, non sapevo nulla delle sonde Voyager inviate nello spazio 35 anni fa e ormai perse. E non so se sia una bufala, tant’è che sono qui a scriverla … La particolarità di tutto è che a bordo le sonde c'era un messaggio eventualmente indirizzato ad altre civiltà (contenuto in un disco di rame ricoperto d'oro); a parte immagini, suoni, messaggi c'era anche della musica e i pezzi erano il primo movimento della Quinta sinfonia e il quartetto per archi numero 13 di Beethoven. E’ pur vero che assieme a loro c’erano anche brani di Mozart e tre opere della famiglia Bach. Ora il punto è, in base a quale parametro questa è la musica rappresentativa (nel 1977 ovviamente) della civiltà terrestre?
  19. In realtà c’è anche un tal Krzysztof Penderecki. Non so se conosci la sua musica ma è di gran lunga più ascoltabile di Boulez, anche più “teatrale”, passatemi la forzatura. Fra i viventi può essere, visti gli ultimi decessi…ma non sottovaluterei gente come Arvo Pärt per intenderci, vedi la sua ultima produzione. Inoltre, parlando dei recentissimi scomparsi, il vero colosso è Messiaen….come si diceva, tagliato fuori dal mondo accademico…per cui il mondo colto per definizione. Sempre pensando al secolo scorso, se dovessi tornare indietro non citerei nemmeno Boulez, più che altro Mahler. Chiaro che se dai il premio quando solo uno dei tanti è ancora vivo … ai voglia a tardivo riconoscimento. Ricordiamoci che Morricone ha preso il premio nobel per la musica … http://www.pianoconc...l-per-la-musica …c’è evidentemente qualcosa che non funziona nel ragionamento e siamo sempre nell’era di internet! Eh!
  20. Forse potrebbe essere utile confrontare lavori di diversi compositori degli anni '80 e vedere come gli stessi si sono posti in modo differente nei confronti della musica. Magari salta fuori qualcosa di interessante anche in relazione a Feldman.
  21. Viene usato da musicisti tipo Stravinskij nella Sagra ... in particolare lui lo usa per la "negazione" dell'unità di movimento. Se guardi il Rito delle tribù rivali, la successione dei metri di 5/4 4/4 3/4 4/4 3/4 4/4 2/4 ecc. rientra nel tipo di irregolarità tipica della ritmica additiva. Si può approfondire
  22. Sul Bent trovi un esempio di analisi della sagra della primavera
  23. Io ho sempre considerato Rossini il Mozart italiano
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