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Piano Concerto - Forum pianoforte

aaa

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  1. Un immagine vale di più di mille parole http://www.omifacsimiles.com/brochures/verditrav.html
  2. ...il colpo di grazia: "Non fate studiare musica ai vostri figli " http://ciro.globalist.it/Detail_News_Display?ID=24120
  3. Il gatto di Beethoven. Con CD Audio http://www.ibs.it/code/9788861451452/ Segnalo, caruccio "C'era una volta un grande musicista di nome Ludwig. Aveva scritto le più belle musiche del suo tempo, ma poi era diventato sordo e triste. Una sera incontrò per strada un gattino randagio: vedendolo solo e spaventato, si intenerì e lo prese con sé. Fu così che Beethoven ritrovò la felicità e..." Nel CD allegato "L'inno alla gioia" eseguito al pianoforte. Età di lettura: da 4 anni. "
  4. ... i danni dei vari TG....
  5. È morto Lou Reed, poeta del rock http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2013/10/27/news/e_morto_lou_reed_poeta_del_rock-69597216/ RIP
  6. COMPOSITORE CHE CREA LO STRUMENTO Mario Bertoncini all’opera, intento a realizzare uno dei numerosi strumenti di sua invenzione. Berlino, 1982. (da M.B., “ARPE EOLIE and other useless things”, pref. di G. Borio,
  7. aaa

    Fabio Vacchi

    Concordo ma la premessa mi aveva un po' "disaramato" è stato uno dei primi compositori italiani a concentrarsi sull'aspetto percettivo, espressivo ed emozionale nella musica durante gli anni '70, in piena avanguardia. mmhmm
  8. aaa

    Fabio Vacchi

    Io non ho espresso un parere di gusto perchè la domanda era di altra natura Onestamente mi sembra un compositore ininfluente nell'evoluzione della storia della musica, anche se trovo molto musicali i suoi brani proposti. Per dirla breve mi piace come mi piacerebbe un buon brano tonale o modale che sia. Dubito però che a Feldmann gli interessi un parere in questi termini, per questo non avevo scritto nulla .)
  9. Studio dell'Ocse: metà degli italiani è analfabeta http://www.lettera43.it/cronaca/studio-dell-ocse-meta-degli-italiani-e-analfabeta_4367589609.htm ...figuriamoci in musica
  10. Addio al compositore Roman Vlad http://www.lastampa.it/2013/09/21/cultura/addio-al-compositore-roman-vlad-DkFu4afGE1KKiId7Pd5ldP/pagina.html
  11. Grazie di questa bella esposizione articolata a favore degli Artisti, dell’Arte, dei suoi nobili fruitori (che praticano l’abbandono) e dei suo ignobili fruitori (critici ed affini). Credo di aver trovato un’assonanza nel dualismo platonico anima e corpo. Partendo per l’appunto dal presupposto che non si può ritenere giusta una valutazione oggettiva viziata da soggettività (questo di solito credo compia il critico), non si può utilizzare l’oggettività per misurare l’anima quando essa si esprime attraverso l’arte. Qua mi vien da pensare che c’è Arte ed arte e qui Schopenhauer chiosò qualcosa riferendosi alla letteratura e Letteratura ma lo si può applicare anche all’arte in generale per dire che cosa? Condizione iniziale per abbandonarsi è necessario ci sia Arte e non arte. E se quindi è che all’anima parla l’Arte, il passaggio più bello lo trovo nella tua indicazione di abbandonarsi completamente all’opera per poterne carpire il segreto; bella anche questa parola, segreto, che contiene tanti aspetti. Ma caro Oscar mi hai fatto cogliere questo ultimo pensiero di carattere deduttivo, applicabile all’800 ed inizio 900: l’Artista tramite un esercizio arrischiante dettato da una natura a volte autodistruttiva, altre meno, che consiste nel disfacimento dell’io, si metterebbe in condizione di utilizzare l’Arte per far dialogare la “sua” anima. Quando parlo di anima è ovvio non mi riferisco a quella cristiana o a quella platonica.
  12. Però non l'ha capito solo Einaudi...a parte i jazzisti (vogliamo mettere?) qualche altro cognome italiano: Negri, Sollima, Lorenzini, Boccadoro, Ferrero, Cascioli, Ballarini... Chiaro, ci sono "cognomi" che hanno il loro peso, anche questo contribuisce
  13. Se non sbaglio c'era anche uno spot pubblicitario della calzedonia con le note della nona sinfonia, ma forse non era una citazione
  14. In effetti la quinta è diventata abbastanza pop , però direi Per cui Quinta Sinfonia 4, Sonata Chiaro di Luna e l'opera 111 a 1 (vedi post di micamahler)
  15. A me è venuta in mente Saturday Night Fever Soundtrack - A Fifth of Beethoven (Walter Murphy) http://www.youtube.com/watch?v=I-UT3EJQ7QM
  16. Evidentemente è un mondo che non attrae la sfera femminile, magari se l'emancipazione fosse arrivata 2 secoli prima...comunque i nomi dei grandi sarebbero stati lo stesso per la maggior parte al maschile...e quindi il contesto storico non sarebbe centrato nulla...
  17. Ho trovato questo interessante documento, magari può interessare http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/1829/833978-1160895.pdf?sequence=2
  18. C'è da dire che il tedesco è la lingua più facile del mondo da leggere ... il problema a capirlo, ma non è strettamente richiesto e ci sono diverse traduzioni anche on line per capire il senso del Lied. Eppoi il maestro a che serve? Appunto Per le opere ci sono tante possibilità ... sei un tenore?
  19. A me se c'è proprio una cosa che mi irrita di Beethoven è quando si "Inceppa" su una settima diminuita e la gira e rigira come se fosse l'ottava meraviglia del mondo ... un po' come Debussy da con la scala esatonale.
  20. Piccante e al tempo stesso interessante Zadra...diciamo che l'arte concettuale è stata creata da artisti ed ha prodotto degli ottimi lavori, chi prova oggi a fare ricostruzioni stilistiche, da un risultato di minor valore proprio perchè è un ricettacolo di "incapaci". Non è detto che sia così per tutti ... ma li gli alibi non si sprecano
  21. Il maestro di Dante sarà da pernacchia Thallo, ma non è che sto brano gli faccia onore a Morricone...meglio che faccia quello che gli viene bene, anche Chopin dopo una fuga ebbe il coraggio di smettere
  22. Sicuramente aiuta anche sforzarsi di presentire il profilo melodico di quello che immediatamente seguirà, non trovo molto efficace lavorare nota per nota, o meglio, con te funziona, ma magari potresti ottenere risultati anche maggiori.
  23. E' un compositore che ha più anime, se non sbaglio partecipò anche a San Remo (una sola volta). Di lui conosco soprattutto il repertorio legato alla musica da film, la sua principale caratteristica è quella di rendere interessanti a livello di armonizzazione anche le melodie più semplici e che hanno una cantabilità incredibile. Forse anche troppo "semplici", nel senso che a volte potrebbe osare di più ma si risparmia la notina "sbagliata" per non urtare la sensibilità di un pubblico profano. Insomma, uno di quello bravi ma almeno furbo ... Adesso ascolto la tua proposta
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