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Piano Concerto - Forum pianoforte

campanella700

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Risposte postato da campanella700

  1. Salve ragazzi, vorrei un parere :)
    Noi sappiamo cos'è la musica ed è per questo che è difficile per me riuscire a trovare musica classica contemporanea...
    Mi spiego, ad oggi il contemporaneo è il Pop, negli anni 90 poteva essere Dance o Britpop, nei 50 il Rock and roll, nei 20 era il Blues, jazz; prima di tutto questo, per me è musica classica.

    Come dicevo, mi mancano i compositori contemporanei da ascoltare, faccio riferimento a musicisti d' ispirazione puramente classica (prima del 20° secolo, ma qualsiasi influenza è benvenuta :) )

    Non cerco ascolti, cerco compositori di musica classica viventi, sperando che non vengano indicati solo nomi di compositori legati a pellicole cinematografiche <3

  2. Salve ragazzi,

    Non vi sembra che il tempo inserito all' inizio dello spartito sia incredibilmente veloce per essere considerato un pezzo "facile"?
    Inoltre, dove le note staccate sono cerchiate in rosso, non notate un controsenso inserire il pedale nella battuta? Come si può staccare quelle due note usando il pedale in tutta la battuta?

    Vi ringrazio per le vostre risposte :)

    img1.jpg

  3. Salve ragazzi,
    Come potete vedere il re ed il sol cerchiati in rosso sono più piccoli nel 1° e nel 2° bicordo evidenziati rispetto alle altre note.
    Posso chiedervi come mai? È l' edizione curata da Casella e mi sembra che in altre edizioni quelle 2 note non sia praticamente presenti.
    Il allegato trovate la pagina pdf dello spartito in considerazione.

    Vi ringrazio per qualsiasi vostro commento :)

    image.thumb.png.9486d0cf73b34ea2a9adf64a8349ddf1.png

    beethoven sonata op 49 n 1 pag 179.pdf

  4. 1 ora fa, pianoexpert ha detto:

    Adesso dirai che hai solo chiesto il nome di studi simili e io, da uomo del '900 e insegnante della vecchia scuola, mi sono arrogato il compito di trasmetterti un concetto più ampio, forse non da te voluto. Se così, mi scuso di essere stato "scomodo".....insomma ...di non essermi fatto gli affari miei?....ma secondo me, quella che illustro, è una buona da seguire

    Ed hai perfettamente ragione, va da se, come hai scritto, che cercavo solo nuovi nomi anche solo da ascoltare, unire l' utile al dilettevole alla scoperta di nuovi compositori.
    Comunque sia, parole sante le tue e grazie mille per la condivisione :)

  5. 2 ore fa, pianoexpert ha detto:

    Non credo vi siano delle registrazioni di tali studi

    Ci sono molte registrazioni su youtube ed incisioni ad esempio su Spotify...
    Mi sai consigliare dei compositori sull' impronta di Bertini o Heller? Giusto per farmi un' idea, se hai dei nomi, spara pure :)

  6. Salve ragazzi, una curiosità :)
    Mi piacciono molto gli studi di Bertini ed Heller, li trovo molto più "musicali" rispetto a quelli di Czerny, Clementi e dello stesso Cramer. So che gli studi sono prettamente didattici ed a volte la "sonorità" può essere sacrificata per forgiare la tecnica, comunque sia...

    Vorrei ascoltare qualcosa di simile ai primi due compositori, sapete consigliarmi o suggerirmi qualche nuovo ascolto?

    Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi vostra risposta :)

  7. 1 ora fa, thesimon ha detto:

    Non sono affatto d'accordo. Mi dispiace di leggere solo adesso perché probabilmente ora non c'è più nulla da fare per risolvere il problema. 

    Quando cade acqua su qualsiasi componente elettronica la cosa più sensata da fare è sicuramente scollegare immediatamente l'alimentazione e  assolutamente NON attendere che l'acqua si asciughi da sola ma aprire tempestivamente il dispositivo ed asciugare con carta, strofinando opportunamente sulle componenti elettroniche ed eventualmente soffiando con aria compressa anche le più piccole particelle di acqua. I rischi dell'acqua non sono relativi unicamente all'opportunità di mandare in corto le componenti elettroniche, ma sono dovute soprattutto al fatto che asciugandosi produca ossido. L'ossido è una sostanza molto acida che corrode le piste della scheda elettronica ed i componenti elettronici stessi. Se si è già prodotto ossido è necessario immergere la scheda elettronica in una vasca a ultrasuoni con un liquido antiossido specifico per parti elettroniche per poi reinstallare la scheda e provare ad alimentare nuovamente i circuiti. Chiaramente più è lungo il tempo di esposizione della scheda elettronica agli ossidi, minori sono le opportunità che una volta ripulita torni a funzionare correttamente. 

    È successo anche a me che entrasse acqua dentro il mio pianoforte digitale ed anche io ho avuto grossi problemi. Alcuni tasti della tastiera non funzionavano più. Per risolvere ho dovuto ponticellare tutte le piste elettroniche interrotte, un lavoro che mi ha tolto molto tempo. Da qualche parte qui sul forum avevo messo anche delle foto dell'operazione. Ora è tornata perfettamente funzionante, ma il motivo è che nella sfortuna sono stato fortunato che il liquido non è finito su eeprom e multiplexer che non avrei potuto sostituire, visto che programmati in fabbrica per quello specifico modello di tastiera. 

    Quindi mai dormirci su!

    Ti ringrazio, ahimè è passato del tempo ed ho avuto molto lavoro da fare, per cui non sono riuscito a trovare una soluzione; la situazione comunque, come immaginabile, non è cambiata.
    Vorrei fare una ricerca dei negozi in città che possono aiutarmi nel risolvere il problema, altrimenti, purtroppo, ci sarà poco da fare.
    Gentilissimo comunque per la tua risposta dettagliata, cercherò di trarne qualche spunto per parlare con un "tecnico" in modo d'affrontare il tutto in un modo più specifico, ad esempio come tu hai scritto :)

    Grazie ancora.

  8. Salve a tutti ragazzi, una domanda :)
    Aldilà del fatto che probabilmente ci capisco poco di queste cose, vorrei cercare di capire se è possibile fare qualcosa in merito, se è possibile intervenire per risolvere il problema oppure, purtroppo, c'è poco da fare...
    Ahimè ieri sera mi stavo preparando per esercitarmi un pò sul mio pianoforte digitale ed ho avuto la brillante idea di appoggiare un bicchiere d'acqua (pieno) su di esso; accidentalmente questo maledetto bicchiere si è rovesciato completamente sul pianoforte ed il liquido è andato "all' interno" del pianoforte, passando attraverso "gli spazi" offerti tra i tasti della tastiera stessa...
    Ho cercato prontamente di eliminare il tutto, la parte liquida diciamo, usando carta ed anche un phon, per cercare di asciugare il tutto; ho impiegato all' incirca 10-20 minuti per risolvere la situazione o limitare i danni il più possibile, ma non ho ottenuto il risultato sperato...
    La tastiera dello strumento non risponde propriamente a ciò che viene premuto o suonato; semplicemente le cose stanno così :)

    Vi chiedo, secondo voi, "aprendo" lo strumento, svitando il tutto e cercando di cambiare le parti elettriche al suo interno danneggiate, si può risolvere il problema? Chiedo semplicemente, secondo voi, questa cosa è fattibile? Qualcuno di voi ha avuto esperienza in merito o si è trovato in una situazione simile e attraverso la sostituzione di alcune parti o altri interventi è riuscito a risolvere il tutto?
    Ovviamente il tutto effettuato da un personale in grado di sostituire le parti difettose; il pianoforte è fuori garanzia...

    Grazie mille per qualsiasi tipo di risposta in merito :)

  9. On 25/3/2018 at 13:35, danielescarpetti ha detto:

    Ciao!

    La casa principale a Vienna, fra le innumerevoli in cui visse Beethoven è 

     

    Casa Pasqualati

    Alta importante meta è la casa è quella che si trova a Heiligenstadt, allora sobborgo di Vienna ora parte integrante della città, dove si trova la dimora - ora museo - dove nel 1802, il compositore meditò sul suicidio e in cui scrisse il famoso "Testamento" indirizzato ai due fratelli.

    Importante è andare a visitare la Secession dove è ospitato il famoso "Fregio di Beethoven" ispirato alla Nona !

    Infine la tomba del compositore, assieme alle tante altre tombe dei musicisti che hanno calpestato il suolo di Vienna e lì sono morti.

    Gentilissimo, grazie mille per il tuo commento :)

  10. Salve a tutti ragazzi, una domanda...
    Ad Aprile mi recherò a Vienna per 5 giorni e so benissimo quanto questa città riesca ad evocare particolare interesse dal punto di vista musicale...
    Vorrei essere in grado, durante la mia permanenza, di visitare luoghi che riguardano la vita di Ludwig van Beethoven; ci sono "attrazioni", case-museo o altri punti che mi consigliate di non perdere una volta arrivato nella capitale riguardo tutto ciò?

    Ringrazio in anticipo per qualsiasi parere in merito :)

  11. 4 ore fa, thesimon ha detto:

    Per bypassare questo problema puoi ascoltare la musica con cuffie che abbiano una buona risposta in frequenza su alte e basse, ovvero che siano ben bilanciate. Se il suono delle alte frequenze è ben bilanciato con quello delle basse, questo effetto tende a diminuire.

    Stai parlando del "corpo sonoro" che le cuffie possono riprodurre giusto? Gli Hertz dico, tra quanto, nei gravi,  e quanto, negli alti, suggerisci di orientarsi per un buon bilanciamento?

  12. Salve ragazzi, una curiosità...

    Mi sono sempre reso conto che, ad alto volume, sia le auricolari che le cuffie che indosso tendono a suonare "diversamente".

    Mi spiego...
    Sembra una cosa naturale ma, come detto, ad alto volume, gli hertz sembrano aumentare cioè, magari da un 440 si passa ad un 450 diciamo; capite cosa intendo?
    È comunque difficile da mettere il tutto nero su bianco...

    Ho come l'impressione che la musica "aumenti di grado" (uso queste parole solo per cercare di descrivere) e la cosa viene un pò confermata quando, lasciando le cuffie o le auricolari ad alto volume, le tolgo dalle orecchie e le ascolto "non-indossate"; questa differenza di "suono" o altro, come detto & cercato di descrivere, si sente...

    Sapete come "prevenire" questo fenomeno o consigliate alcune cuffie o auricolari in grado di non "modificare" la tonalità (se si può dire) del brano stesso?

    Grazie in anticipo per qualsiasi risposta in merito :)
     

  13. Premesso che alcune opere non le conosco, bisognerebbe ordnare quanto segue:

     

    60 Studietti elementari

    20 Esercizi di lettura

    24 Piccoli Studi della velocità op. 63

    Toccata op. 92

    100 Studi progressivi op. 139

    125 Esercizi in brevi e progressive sonatine op. 261

    La Scuola della velocità op. 299

    70 Studi progressivi

    La Scuola del Legato e dello Staccato op. 335

    40 Studi giornalieri op. 337

    Scuola degli abbellimenti op. 355

    Scuola del virtuoso op. 365

    Scuola della mano sinistra op. 399

    Scuola dell'articolazione e della polifonia op. 400

    6 studi di ottave op. 553

    Il Primo Maestro di Pianoforte op. 599

    24 Studi della piccola velocità op. 636

    L'arte di render agili le dita op. 740

    25 Studi per le piccole mani op. 748

    25 Studi facili op. 749

    Le cinque dita op. 777

    Primi passi per acquisire destrezza al pianoforte, 35 studi op. 792

    160 Esercizi di otto battute op. 821

    Il piccolo pianista op. 823

    La nuova Scuola della velocità op. 834

    30 Nuovi studi di meccanismo op. 849

     

    Grazie mille Frank ;)

  14. Direi ancora all'amico Campanella, che forse una ora di lezione a settimana è un po' poco. Un'ora vola, e si dovrebbe parlare di tante cose, oltre che suonare.

    Qualche volta ricordo di non aver suonato a lezione. I miei Maestri parlavano e io pensavo: " ma quando è che mi fa suonare?" . Eppure oggi mi risuonano le parole, le frasi, le interruzioni, le affermazioni piene di convinzione. Le sento dentro di me.

    Mi permetto di dire che l'intervallo di una settimana tra due lezioni è un po' troppo. Si rischia , appunto, di smarrirsi già al secondo giorno. Fino ad un certo periodo, variabile da soggetto a soggetto, il Maestro deve essere abbastanza presente. Dovrebbe insegnare a studiare e non a fare.

     

    Io stesso so che una sola ora su una settimana "è poco" perchè come ho detto poi, durante gli altri giorni, mi porto dietro molti dubbi e domande che concentrare in una sola lezione non è facile, ma altro non posso fare; ecco perchè cerco di "sfruttare" il forum e gli utenti che vogliono rispondermi; almeno un pò di dubbi che vengono durante lo studio (anche se non profondamente tecnici) cerco di risolverli anche attraverso le vostre risposte :)

  15. Sai che ti dico pero? Che dagli infernali brani proposti dal mio maestro (brani che a naso non avrei mai suonato) ho cavato fuori le cose migliori che possiedo, e non solo dal punto di vista tecnico.

    Provo anch'io la stessa cosa, ma ahimè, ora, ho un'ora di lezione a settimana e durante la settimana, a casa, ho molti dubbi e perplessità e non mi è facile sempre riuscire ad andare avanti, come se mi demoralizzassi facilmente di fronte alle difficoltà che incontro ecco :)

    Per cui, per lo meno, pensavo che da un piccolo mattoncino, seguire un percorso e riuscire a costruire una casa (progressione) mi avrebbe dato più sicurezza; forse mi sarei divertito anche di più nel seguire il percorso :P

  16. Caro Campanella, io credo che al di là della progressività dei programmi di studio, cosa che , anche secondo me, deve intendersi di massima, conta il modo come si studia e per questo essere seguiti da un bravo Maestro è essenziale.

    Approfitto per ribadire che la nascita e la vita di questo Forum non deve far credere di poter sostituire il "fai da te" con l'insegnamento. Questo valga e per l'aspetto tecnologico, che per lo studio del pianoforte. Guardare i nostri video tutorial o seguire i nostri suggerimenti non può essere sufficiente a formare un Tecnico o un Pianista. Anzi, mi sento di consigliare di non ritardare troppo, nel corso di studi, la scelta di un bravo Maestro, come suggerisco di scegliere un Tecnico di esperienza e con buone conoscenze per mantenere in efficienza il proprio strumento.

    Credo inoltre che, nel periodo della discienza, l'allievo debba affidarsi completamente al Maestro, senza creare troppo contraddittorio; Lui  saprà, a seconda dei casi e da persona a persona, scegliere gli studi e i pezzi più adatti per la crescita musicale.

    Ricordo anche io di aver avuto, nel corso dei miei studi, alcuni momenti in cui un pezzo o uno studio o un esercizio mi ha fatto salire di un gradino e quei brani erano stati scelti appositamente per sviluppare ciò che serviva a me in quel momento.

    Ricordo, inoltre , di aver "sofferto" questi piccoli o grandi urti, come quello di studiare e suonare alcuni studi di Chopin, appena dopo il quinto anno opp. come l'avvicinamenti a Brahms o a Debussy. 

    Successivamente, una volta lasciata la preziosa Guida, sarà opportuno conoscere meglio il mondo degli autori che ci interessano. Se per esempio vogliamo portare ad esecuzione una sonata di Beethoven, sarà opportuno "guardarne", "leggerne" altre ed entrare nello stile dell'Autore.Osservare quali formule tecniche usa, come tratta il pedale ecc. ( certamente nel caso di Beethoven, osservare la diversità dei tre periodi ecc..)

     

    Quindi ...il mio suggerimento?  Affidarsi ai Maestri!!!!!

     

    P.S....Ma magari un buon Maestro tu già ce l'hai?!

    Credo di avere un ottimo maestro, una persona che è in grado di insegnare e non ho considerato questo forum (o altri) una sostituzione di un insegnante, ma essendo appunto forum, un luogo in cui si scambiano opinioni, si chiedono pareri, consigli etc, come d'altronde faccio :)

  17. Hai ragione, il fatto è che cerco qualcosa di progressivo in modo tale da poter pensare "ok, ho superato questo step, ora affronto il successivo" e ancora, ancora e ancora, anche per potersi "convincere" o convincersi ancora di più di riuscire a fare qualcosa, visto gli ostacoli (esercizi o studi) che si sono superati...

    Lo dico perchè ogni volta che affronto qualcosa di nuovo, bene o male, non è facile andare avanti, vedo sempre il tutto molto difficile da superare ed appunto "varie opere di varii autori" (ottima cosa comunque variare, nello studio) mi fa perdere un pò di vista il tutto, per cui per lo meno negli studi cercavo qualcosa "su cui contare" diciamo, qualcosa da cui realmente (per lo meno studio dopo studio) potessi vedere dei risultati...

     

    In Bach ad esempio, invenzioni a 2 e 3 voci:
    "Metodo efficace con cui si presenta in forma chiara agli appassionati del clavicembaloe soprattutto a coloro che sono desiderosi di apprendere, non soltanto (1) come si suona correttamente a due voci, ma anche (2) come si può arrivare, man mano che l'allievo progredisce, a far buon uso di tre voci obbligate e ottenere così non soltanto delle buone invenzioni, ma poterle pure bene eseguire e soprattutto acquistare l'arte del cantabile e il gusto della composizione"

     

    A me sembra che in un' invenzione si chiede questo, in un' invenzione si chiede quello etc... Si, è stimolante, però questo discorso, può essere in qualche modo dispersivo? Scordinato? Le studio e si studiano, dico solo che personalmente avrei apprezzato molto di più se questi brani, progressivamente, avrebbero accompagnato lo studente, nell'esecuzione di suonare più voci man mano, invenzione dopo invenzione, non so perchè ma mi sarebbe piaciuto maggiormente :)

  18. Dipende dal livello, il bayer è progressivo come i primi volumi di Czerny.

     

    Diciamo che ad un certo punto non sono gli studi a dover essere messi in ordine di difficoltà ma le raccolte, intendo, il gradus di Clementi non contiene 100 esercizi progressivi o di pari difficotà, ma non puoi avvicinarti a questi se non hai studiato qualcosa di meno difficile.

     

    Ma ci sono libri rigorosamente in ordine di difficoltà, ma sono per studenti fra il 1° e 2° anno :)

    Quindi più che altro la "progressione" appartiene ai primi periodi di studio e poi, gradualmente, viene meno?

  19. Comunque sia un opera didattica progressiva è sicuramente quella Bachiana. C'è tutto e per tutti i livelli, basta saperli mettere in fila :)

    Quello si, ecco perchè cerco qualcosa proprio "progressivo", appunto... Le opere che non sono in questo ordine trattano vari argomenti o si occupano di aspetti "tecnici" in ordine sparso (su per giù); qualcosa in progressione, per quanto mi riguarda, credo possa stimolare e risultare più pratico :)

  20. Salve a tutti ragazzi, una domanda...
    Mi pare d'aver capito che in questo forum ci sono studenti, compositori ma anche semplicemente amanti della musica; la domanda è per la 2ª categoria :)

    Come componete?
    Come riuscite ad arrivare al traguardo finale del "completare" la composizione? Qual'è l'incipit da cui tutto parte: un tema? Un' idea? Come sviluppate il tutto?...

    Non conosco questa materia o questo processo (la composizione): è vostra prassi costruire il brano sullo strumento oppure "la scrittura" della musica avviene direttamenente sul pentagramma o attraverso qualche software?
    Voglio dire, avviene "direttamente" sullo strumento o questo processo si può costruire (dopo ad esempio aver studiato la materia) senza il necessario bisogno dello strumento e questo quindi viene usato solamente per ascoltare il risultato finale? Per "correggere", eventualmente, più che per "comporre" ecco....

    Grazie mille per le vostre risposte :)

  21. Dirlo così credo sia impossibile. Bisognerebbe conoscere il tuo livello tecnico di partenza. Di compendi sulla tecnica ce ne sono tantissimi ma tutti dipendono dallo stato tecnico iniziale dell'allievo. Tanto per dire che in questa sede si potrebbero consigliare gli studi di Czerny come quelli di Chopin o Liszt. 

    Conosco gli studi di Czerny, Chopin e Liszt e so anche che quest' ultimo ha pubblicato degli esercizi e non degli studi...

    Quello che mi interessa è la "progressione" delle opere, aldilà della difficoltà, se conoscete opere in ordine progressivo appunto, magari per rendere lo studio di una determinata opera magari più "interessante" (per lo meno per quanto mi riguarda :) )

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