Dante Postato Ottobre 5, 2013 Report Share Postato Ottobre 5, 2013 Riporto questo spunto di Frank su uno scritto di Feldman (mi spiaceva cadesse nelle segnalazioni. Scrive Feldman: “Penso che ci siano tre cose che lavorano con me: le mie orecchie, la mia mente e le mie dita. Una delle ragioni per cui lavoro al pianoforte è che mi rallenta e posso sentire molto meglio l’elemento tempo, la realtà acustica. Io sono dentro la realtà acustica: per me non esiste qualcosa come realtà compositiva”. Con queste parole, Feldman si pone come l’antesignano di un modo di comporre in polemico contrasto con la grande tradizione europea. In primis mi piacerebbe sapere chi usa il pianoforte e chi meno...e perchè? Ma poi mi chiedevo, il commento di chi ha scritto l'articolo dice: "Con queste parole, Feldman si pone come l’antesignano di un modo di comporre in polemico contrasto con la grande tradizione europea" A me risulta che Stravinsky scrivesse al pianoforte è lo sempre considerato un compositore Russo, non so quanto europeo...che ne dite? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
RedScharlach Postato Ottobre 5, 2013 Report Share Postato Ottobre 5, 2013 Io non uso il pianoforte ... perché a casa non ce l'ho! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AbateFaria Postato Ottobre 6, 2013 Report Share Postato Ottobre 6, 2013 Secondo me è soggettivo e se l'approccio alla composizione non è propriamente tradizionale, potrebbe risultare superfluo; pensa se partissi da una traccia audio, a questo punto il pf a che servirebbe? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Gerardo Postato Ottobre 6, 2013 Report Share Postato Ottobre 6, 2013 Se no nservisse perchè farlo studiare? Qualcosa si era scritto qui: www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2573-per-fare-composizione-al-conservatorio-si-deve-studiare-anche-il-pianoforte Anche se ad un certo punto si è iniziato a creare brani sempre più staccati dal temperamento equabile e comunque da una concezione strettamente "musicale" dei brani. Intendo che sono intervenuti processi al di fuori dell'istinto musicale, improvvisativo...più concettuale, per cui basta avere un "cervello" funzionante. Comuqnue un buon orecchio compensa anche la mancanza dello strumento. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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