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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Grazie Nancy per i complimenti. Hai perfettamente ragione, fare un video sul digitale è un cazzotto in un occhio, ma suonarla sull'acustico per me implica diverse problematiche da risolvere... Il primo, cacciare da casa mia mamma e mia nonna, che vive con noi già da due o tre anni. Per mia mamma non ci sarebbero grossi problemi. È in grado di stare in silenzio senza tv ed andare in un'altra camera a leggere un libro oppure andare a fare un giretto, ma per mia nonna la vedo dura. È stata già una guerra quando ho dovuto fare dei video sul pianoforte per la mia tesina sugli algoritmi per l'accordatura del pianoforte in vista di un esame universitario; ha 90 anni, è una donna dello scorso secolo e bisogna anche capire le sue esigenze, non è più un'atletica donzella. Il secondo problema è che dovrei montare tutta l'attrezzatura per catturare un buon suono, cosa che richiede tanto tempo e tante fatiche. Ho registrato roba sull'acustico ma in altri tempi, ovvero quando non c'erano tutti questi impedimenti. La registrazione sul digitale l'ho fatta per una questione di praticità di suono ma soprattutto per il poco tempo libero a disposizione, questa registrazione infatti è stata fatta praticamente in 20 minuti, il tempo di suonare, aggiungere un po' di riverbero a quello che avevo registrato e sincronizzare l'audio con il video. Inoltre vivo in un condominio ed ho degli orari in cui poter suonare. Durante il giorno lavoro, esco la mattina alle 9 da casa e rientro la sera alle 19 ed ho appena un'ora da poter passare sul pianoforte acustico (fino alle 20), tutto questo dal lunedì al sabato, e la domenica sono distrutto, non avrei proprio la voglia di perdere 3 ore solo per montare tutto e trovare il suono per una registrazione di 10 minuti. La maggior parte dello studio lo faccio nel dopo cena nella mia saletta di registrazione insonorizzata, sul digitale, dove non mi sente nessuno, ma troppo piccola per poter ospitare un pianoforte a coda. Ti assicuro poi che far uscire un bel suono sull'acustico fa perdere veramente tanto tempo. Suonare sull'acustico poi sarebbe anche molto meglio per me, soprattutto a livello interpretativo e tecnico. Tante sfumature col digitale non si possono realizzare e nei punti di virtuosismo tecnico il digitale è veramente molto faticoso da far suonare. Il tasto non ha quella prontezza che trovi sull'acustico perché, almeno sul mio digitale, non c'è il complesso gioco di leve tipico della meccanica dei pianoforti acustici; la meccanica del mio acustico consta praticamente di un'unica leva attaccata al tasto che rappresenta il peso, pertanto i trilli devono essere scanditi con esasperazione altrimenti viene fuori un groviglio di note, anche i ribattuti vanno estremizzati, insomma non è un modo di suonare naturale e per questo faccio molta fatica. C'è da dire una cosa però... Se riesco a pulire perfettamente un pezzo sul digitale quando poi vado sull'acustico le mani mi suonano da sole, devo solamente pensare al suono che voglio far uscire e alle intenzioni, null'altro. Sicuramente studiare sul digitale è una cosa buona perché ascolti ogni singola imprecisione che sul coda può essere facilmente camuffata dal gran numero di fenomeni armonici che intervengono quando suoni repertorio impegnativo; c'è chi dice che quando dal digitale torni sull'acustico non ti ci trovi più ma ti assicuro che il feeling con l'acustico si riacquisisce nel giro di una ventina di minuti. Come tutte le cose ci sono i pro e i contro... In genere io lavoro nelle prime fasi di studio sul digitale per pulire bene tutti i passaggi più impegnativi poi quando vado sull'acustico vado alla ricerca del mio suono. Riguardo i 10 gg, sì è vero che sono 10 giorni che la sto praticando ma stavo sulla partitura di questa ballata già da tempo pur non "mettendola mai in atto" fisicamente sul pianoforte. Si trattava solo di imparare le note e per quelle non ci metto molto... Grazie per il tuo commento.
  2. Per la qualità se mi mandavi gli stem visto che era per un concorso te li mixavo come andava fatto oppure potevi venire da me e lo facevamo insieme. Con l'occasione ci scappava pure una pizzetta !
  3. Maurizio perché non pubblichi Nepal ? (Mi sembra che si chiamasse così no ?) A me era piaciuta molto. Mi ricordo che la percepivo un po' troppo ripetitiva dopo un po' che l'ascoltavo ma non era affatto male. Mi riportava il "sapore" di quei posti.
  4. Comunque ho ascoltato adesso il brano... Interessante !
  5. Confermo, sono rimasto sorpreso positivamente dai Casio. Tra entry level le tastiere Casio sono certamente migliori delle Yamaha.
  6. Molto bello Enrico ! Complimenti !! Ti ho modificato il link per fartelo riconoscere dal forum almeno non c'è bisogno di aprire nuove pagine.
  7. thesimon

    Mi presento

    Molto bene Luca ! Benvenuto
  8. Aggiungo questo nuovo video pregando il moderatore della sezione Chopin di inserirlo tra la lista delle interpretazioni del forum. Ci sto sopra da pochissimo tempo, appena 10 giorni con grande sforzo (mi ci sono dedicato praticamente 3 ore a sera tornato da lavoro). Tastiera digitale a parte, che è molto limitativa per un certo genere di repertorio, devo ancora pulire qualche cosina ma il risultato mi sembra già abbastanza buono, sul pianoforte acustico è un'altra cosa. La registrazione è in presa diretta line out tastiera -> line in scheda audio, è stato solo aggiunto un po' di riverbero in post produzione ed equalizzato. Grazie a chi vorrà commentare.
  9. Che io sappia non esistono progetti già predisposti anche perché l'orchestra andrebbe disposta secondo le esigenze. In ogni caso ti ho già risposto nell'altro topic che hai postato.
  10. Guarda anche il video in questa discussione... http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/5125-introduzione-alle-tecniche-di-mix-e-mastering-in-studio/
  11. trovati grazie ad un amico...
  12. Jazz Excercises ? Very interesting.... Dove li troviamo ?
  13. Google Drive e condivisione del link...
  14. Molto interessante Oliviero ! Specialmente il primo progetto.
  15. 30000 euro per un G2 ? Ci deve essere un errore...
  16. Benvenuto Tremor, andremo sicuramente d'accordo !
  17. Salve a voi ragazzi e benvenuti !
  18. No, sia ai bassi che agli acuti hai delle percezioni diverse per motivi psicoacustici. Il problema è che scendendo e salendo è molto difficile ascoltare le ottave. Se scendi le vibrazioni si fanno troppo lente ed è difficile fare centro perfettamente. Se sali si fanno troppo veloci ed è lo stesso difficile fare centro. Questo detto proprio in modo antiscientifico ! I battimenti sono battimenti. C'è chi li sente e chi proprio non li sente ma chi li sente li sente in modo perfettamente uguale a qualsiasi altra persona. Se sono 3 battimenti al secondo lo sono per tutti.
  19. Fai benissimo a chiedere qualsiasi cosa su cui hai dubbi. Allora la suddivisione dell'ottava è "abbastanza semplice" perché si tratta di contare i battimenti. In questo i software sono dei maestri ed infatti funzionano molto molto bene nella spartizione dell'ottava centrale. Portare le ottave centrali a 0 battimenti non si intende tra le fondamentali. Non riusciresti a sentirle. L'orecchio umano ha un limite nel contare i battimenti. Non ricordo di preciso quanto fosse ma mi sembra di ricordare che non arrivasse a 20. Se dovessi portare a 0 battimenti 220 Hz e 440 Hz avresti un battimento di 220 Hz che non riusciresti ovviamente ad ascoltare. Il battimento che invece ascolti è tra il secondo armonico del suono più grave dell'ottava e la fondamentale del successivo. In sostanza il secondo armonico di A3 (220 Hz) è proprio circa 440 Hz (dico circa proprio perché essendoci disarmonicità probabilmente sarà un pochino meno di 440 Hz. Dovendo portare a 0 battimenti A3 con A4 automaticamente la fondamentale di A3 non sarà più 220 Hz ma qualcosina di più per compensare la disarmonicità comparsa sul secondo armonico. Quando riporti ancora le ottave successive che cosa succede ? Che dovendo di volta in volta aumentare la frequenza della fondamentale per compensare la disarmonicità vai a controbilanciare riportando più in basso le frequenze anche perché soprattutto al comparto grave il suono che percepisci è veramente molto ricco di armonici e diventa impossibile identificare la fondamentale. In questo comparto infatti di solito l'accordatore ascolta intervalli più ampi come ad esempio quello di decima e va a contare i battimenti non più dell'ottava che risulta difficilmente identificabile ma della decima. Al comparto acuto la pratica è la stessa ma l'orecchio tende a portare giù la frequenza delle note acute e quindi l'accordatore che è dotato di buon orecchio va a innalzare le frequenze per compensare questa problematica psicoacustica. Considera che agli acuti, al contrario dei bassi quello che senti è praticamente quasi solo la fondamentale perché essendo le corde molto corte è più difficile che si sviluppino armonici superiori. Questo a grandi linee è quello che succede. Per la pratica di accordatura poi sarebbe interessante ascoltare anche il parere di Paolo che sull'orecchio di accordatore è sicuramente molto più ferrato di me in materia.
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