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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Aspettiamo Paolo per chiarire questa cosa della tastiera in avorio, ma se non ricordo male, nel 1990 era già vietato realizzare tastiere in avorio. Non vorrei dunque che sia un Petrof restaurato nel 1990... La misura è molto interessante inoltre... 225 cm. Per un pianoforte che dovrà praticamente usare per lungo tempo ti consiglio di non guardare i 3/4000 euro di differenza. Magari finanzia un anno in più ma prendile un bello strumento, se è una ragazza promettente è bene investire su strumenti buoni. Attendiamo Pianoexpert per sentire il suo parere autorevole insieme ovviamente anche agli altri pareri autorevoli degli altri tecnici iscritti sul forum.
  2. Salvatore non ti spaventare se ognuno ti sta dicendo dei libri diversi. Sono tutti libri entry level e vanno tutti bene, scegline uno tra quelli che ti piace di più dell'antologia pianistica e un paio di tecnica; molto bene anche se inizi con Bach. Qui l'essenziale è che tu venga seguito da qualcuno specialmente in queste fasi iniziali "d'impostazione".
  3. Se devi registrare in luoghi molto rumorosi devi andare su microfoni cardioidi oppure comprare direttamente uno di questi registratori portatili che ti creano subito il file MP3, dovendo registrare in un contesto dove la qualità è compromessa pesantemente dal rumore ambientale è assolutamente inutile optare per registratori costosi. Te ne basterà uno da 50 euro come questo in vendita su amazon. Il fatto che poi il microfono della telecamera si senta meglio di quello del cellulare potrebbe dipendere da diverse cose, sicuramente anche la saturazione del segnale, ovviamente sul cellulare non ci sono microfoni di grandi prestazioni e le loro dimensioni non sono più grandi di questa O. Secondo me puoi anche risparmiarti questi soldi... Quando registri, a prescindere dalla qualità del microfono con il quale stai registrando allontanati il più possibile dai diffusori per limitare la saturazione della capsula. Se il volume della musica è comunque alto, avvicina bene il microfono alla bocca di chi sta parlando ma non troppo (il microfono nei cellulari di norma è posto nella parte inferiore del telefono quindi mentre stai facendo l'intervista dovrai tenerlo in mano capovolto), altrimenti si crea lo stesso problema di saturazione (in contesti rumorosi vanno bene dai 5 ai 10 centimetri dalla bocca). Cerca sempre di registrare tramite due sorgenti ad esempio microfono del cellulare e microfono della telecamera in modo che all'atto del montaggio puoi mixare i due segnali per rafforzare le parti parlate, ovviamente se conviene farlo. Se hai soldi da spendere invece ci sono soluzioni più buone, la classica da intervista: registratore a parte e microfono cardioide dinamico wireless (il classico gelato che vedi sempre nelle interviste), potrebbe andare più che bene un Sennheiser FP35, non costa una cifra da mutuo e va molto bene. L'unica cosa è che ovviamente la centralina wireless va alimentata ad una presa di corrente. Se hai problemi di alimentazione devi andare su un più costoso microfono da telecamera ma qui saliamo parecchio, arriviamo anche ai 500 euro. In alternativa ti tieni il filo e vai su un classico microfono dinamico tipo Shure Beta 58A collegato ad un registratore. Poi se devi fare delle dirette il discorso cambia lì devi per forza andare diretto sulla telecamera e quindi spendere un cifra considerevole per un wireless da telecamera.
  4. Domanda: ma non c'è nessuno che ti segue? Io qui posso consigliarti tutti i libri che vuoi e possiamo parlarne fino al 2017 ma senza una figura che ti segue il discorso si esaurisce spontaneamente. Sai che è impossibile formare un allievo tramite un forum ? Qui senz'altro possiamo discutere di alcune cose ma, specie nelle fasi iniziali è importante essere seguito da un Maestro altrimenti rischi di farti del male anche fisicamente parlando (tendiniti, dolori muscolari alle braccia e alla schiena). Specifico questo perché non vorrei che, come in altri forum, anche qui passasse il messaggio che diamo lezioni online... Cosa impossibile oltre che stupida ! Comunque dopo il Beyer devi cominciare con l'Hanon. Per le scale vai con il Silvestri. Sul primo corso ci sono tutte le scale per moto parallelo, moto contrario, terze e seste. Sul secondo corso trovi quelle per doppie terze e doppie seste ma per il momento non c'è assolutamente necessità che tu lo compri. Le scale per doppie terze e doppie seste si studiano per l'ottavo anno. Per gli arpeggi anche puoi prendere quello che vuoi: o il Cesi - Metodo per lo studio del pianoforte III Corso (Quello sugli arpeggi) oppure il Mannino. In ogni caso per gli arpeggi io non ho mai avuto bisogno del libro. Studiali sia con le girate che senza per moto retto e contrario. Come antologia pianistica puoi prendere il Cesi-Marciano. Ci sono raccolte di AAVV.
  5. Credo che si possa anche tirare a 0 essendo questo un bonus con credito d'imposta da parte del venditore verso l'acquirente. Ovviamente poi il rivenditore lo recupererà dallo stato (nel 2025 se gli dice bene). Il problema è che la pratica è molto restrittiva ovvero, devi essere uno studente iscritto al conservatorio o istituto musicale parificato (ad esempio i licei musicali). La tua scuola/università ti rilascerà un foglio che attesta che sei uno studente del conservatorio/liceo di XXX, regolarmente iscritto al corso di "Nome strumento". Quando andrai ad usufruire del tuo bonus, questo sarà valevole SOLO per lo strumento del tuo corso di studi. In sostanza se sei iscritto al corso di Pianoforte potrai solamente comprare un pianoforte. Inoltre siccome è un bonus con credito d'imposta questa si applica ovviamente solo su strumenti nuovi, quindi niente usato ! In ogni caso se sei iscritto al corso di chitarra credo non ci siano difficoltà nello spendere il bonus per una chitarra di 1000 euro a costo 0 visto che comunque il negoziante rientra dell'intero importo.
  6. Io direi di cominciare a porre l'attenzione su qualche semplice brano d'autore (ci sono diverse raccolte di brani facili). Nel frattempo puoi anche cominciare con scale e arpeggi visto che trovi difficoltà soprattutto in questi.
  7. Mi sembra il classico discorso del lenzuolo troppo corto... "Se ti copri le spalle ti scopri i piedi". Io vorrei tanto sapere come spendono tutti i soldi di tasse che ci tolgono dallo stipendio. Proprio l'altro giorno ne parlavo con mio padre. Questo mese in busta paga ho avuto più di 1000 euro di ritenute e nonostante abbia fatto degli straordinari, per via del conguaglio delle tasse annuale, ho preso meno di quella che dovrebbe essere la mia paga base. La cosa assurda poi è che con quello che ti rimane, ovvero con il tuo netto devi pagare altre tasse: accise sulla benzina ogni volta che vai a fare il pieno, tasse sulla corrente elettrica, tasse sulla fornitura del gas, tasse sulla fornitura dell'acqua, IMU e chi più ne ha più ne metta. Praticamente stiamo a mezzi con lo Stato. Uno però alla fine della fiera si aspetterebbe che i servizi pubblici funzionassero come si deve, invece la mattina con lo scooter sembro Alberto Tomba perché le strade sono piene di crateri, la sanità non funziona le università stanno senza una lira. Il discorso è che restare senza riscaldamento dentro una scuola non è un'utopia. Successe anche a me quando andavo al liceo. Ricordo che nel mese di Febbraio, quando i riscaldamenti avrebbero dovuto funzionare già da tre mesi, noi dovevamo seguire la lezione con i cappotti perché se il professore ci interrogava facevamo il fumo dalla bocca. La giustificazione della preside fu che la caldaia non era funzionante e la Regione dopo numerosi solleciti non stanziava la somma per la riparazione. In realtà quella scuola soffriva anche di molti altri problemi... Pioveva in alcune aule e nei corridoi, non era dotata di una palestra, le aule avevano più sedie e banchi rotti di quelli buoni ecc. Morale della favola, non si è mai capito chi, ma pensiamo fosse stato un gruppo di studenti, diede fuoco alla scuola, così la regione si trovò costretta ad investire, per il diritto allo studio, una cospicua somma di denaro per riadeguare, in tempi ristrettissimi (un paio di settimane) la struttura al regolare svolgimento delle lezioni. Alla luce di questo cavillo del diritto allo studio pensammo che il gesto non fosse uno sterile atto vandalico ma che ci fosse dietro una cosa progettata a tavolino con chi conosce certe dinamiche anche a livello legislativo. Non solo ristrutturarono tutta la scuola fornendo banchi e sedie nuovi ma costruirono anche una palestra (che era già presente nel progetto originale della scuola ma mai edificata) quando di solito ci sbucciavamo le ginocchia ed i gomiti a giocare a pallavolo nel cortile asfaltato all'aperto (anche d'inverno); dotarono le aule d'informatica di 35 nuovi computer e rifornirono anche i laboratori di fisica, di chimica e di geografia astronomica con roba per l'epoca veramente all'avanguardia tra cui microscopi elettronici ed un telescopio da una 15ina di milioni di lire se non ricordo male. Ora potrebbe sembrare che io stimi il gesto di queste persone, e vorrei chiarire che il vandalismo non è sicuramente il modo di risolvere i problemi, ma ricordo che erano stati fatti tutti i passi possibili: sit in, autogestione, articoli su giornale ed addirittura chiamarono la televisione per fare un reportage andato in onda su un tg... Nulla di niente, nessuna di queste iniziative smosse il minimo interesse degli enti... Stando ai fatti il messaggio che sembrerebbe passare dalla Regione è che se non li metti alle strette condizioni di dover per forza spendere dei soldi quelli non li tireranno fuori mai, ma se poi alla luce di questi avvenimenti questi soldi escono fuori, non sarebbe stato meglio investirli prima ? Si può arrivare a cose del genere per far andare le cose come dovrebbero andare? O forse ho frainteso io la "morale di questa favola" e le modalità di investimento delle Regioni nei confronti delle attività pubbliche sul proprio territorio ?
  8. Io mi voglio intromettere perché ritengo un errore abbandonare per mesi un forum dove comunque ci sono state e spero ci saranno discussioni interessanti solo per qualche topic non gradito, e lo dico anche perché il contributo di Thallo è stato spesso prezioso all'interno di molte discussioni. Inizialmente mi facevo il sangue amaro e passavo ore a scrivere messaggi. Sinceramente ora non ho più tutta questa voglia di scrivere e portare in alto mie idee se so che dall'altra parte trovo un muro, così come tante volte i miei interlocutori hanno trovato un muro in me. Penso che alcune volte sia meglio non rispondere e lasciare che ognuno si tenga le proprie idee. Ne giova la salute e si salva del tempo che possiamo dedicare a discussioni che ci interessano maggiormente e dove può esserci veramente un fondo di scambio di vedute costruttivo. Tanto si sa che in tutte le discussioni ma soprattutto in quelle politiche, ognuno di noi possiede la sua verità e guarda alla realtà con occhi diversi e pensieri diversi, spesso basati su informazione e/o mala-informazione. In fin dei conti è anche giusto che sia così altrimenti voteremmo tutti per lo stesso partito oppure ascolteremmo tutti la stessa musica. In fin dei conti se ci pensiamo bene è stata la diversità a farci evolvere negli anni. Se Einstein avesse pensato le stesse cose degli altri fisici adesso staremmo fermi alla fisica di Newton ed è famosa una sua frase: "Non possiamo aspettarci cambiamenti se facciamo sempre le stesse cose".
  9. thesimon

    chordettes

    Accidenti che fenomeni. Altro che neri per caso !!
  10. Ragazzi qualcuno di voi conosce qualche Maestro di Sassofono a Roma in zona Testaccio o limitrofe ?
  11. thesimon

    Ciao!

    Benvenuto e tanti auguri !!
  12. Non l'avevo vista e mi sembra che il suono si presti molto bene alla musica di bach. Per acquistarla ho trovato questo sito però mi sembra di vedere prezzi un pochino proibitivi per un'armonica a tasti da bocca, perché alla fine di questo si parla.
  13. Ottimi i consigli di Andry ma stai attento a non andare su pianoforti troppo datati, non sono come i violini. I violini fatti dai maestri liutai di un tempo si rivalutano negli anni e tirano fuori caratteristiche timbriche eccellenti. I pianoforti purtroppo sono tutti destinati al macello. Se sono stati rigenerati è importante vedere cosa hanno fatto, se hanno tenuto i ricambi originali e in che modo sono stati rigenerati.
  14. Pensa che fino a qualche anno fa, quando vedevo qualche Casio non mi mettevo neanche seduto a provarlo, liquidavo dicendo "La Casio è brava a fare gli orologi", ma lo scorso anno, un mio amico di un negozio di musica mi disse: "Simone, proveresti questo Casio per dirmi come ti sembra ?". Provai uno strumento da 400€ e mi aspettavo una tastiera pesata male e molto rumorosa. Quando l'ho provato il mio amico mi ha detto: "Allora ? Qual'è il responso ?" La tastiera era meno rumorosa degli Yamaha dello stesso segmento che costavano almeno 200 euro in più ed i tasti ben bilanciati. In un anno Casio ha fatto passi da gigante e si è posizionata al top nella realizzazione di pianoforti digitali con un prezzo contenuto. Vi ricordo che il V-Piano della Roland, che ha anch'esso tasti in legno e meccanica con martelletti, costa più di 5000€, la meccanica non è rifinita come il Celviano della Casio ed anche la struttura in legno non gode delle stesse rifiniture. Io sono rimasto decisamente colpito e ricordo che ha un prezzo di molto inferiore al V-Piano. Casio va certamente tenuta d'occhio !
  15. Devo dire che il suono è molto affascinante però come dice Tiger bisogna vedere cosa suonarci. Secondo me alcuni pezzi del repertorio di Debussy ci starebbero proprio a pennello. Ve la immaginate "Revérie" suonata qui sopra ?
  16. 10 spanne sopra di lui sia tecnicamente che artisticamente !
  17. thesimon

    Ciao

    Benvenuto Lewenok
  18. Ho sbagliato, ho scritto 1750 invece di 2750, correggo il post. Grazie. La differenza tra i 2 è che il GP-500 ha in più la possibilità di agire sull'intonazione dei martelli e sulle caratteristiche dell'ambiente. Ha anche più suoni. Inoltre permette di richiamare le caratteristiche di strumenti dell'epoca.
  19. I primi sono da 80W, i secondi da 60W. Le caratteristiche dei diffusori sono pressoché le stesse, cambierà qualcosa nel sistema di amplificazione. I cavi di norma non sono inclusi.
  20. In quel budget ti consiglio un paio di iCON. http://www.strumentimusicali.net/product_info.php/cPath/96_103/products_id/21850/icon-sx-4a-(coppia).html La tensione di uscita a 1,8 V è lo standard per il segnale mentre il wattaggio delle casse indica quanta potenza riescono ad erogare. Le iCON che ti ho consigliato sono 40W per canale che per suonare con il pianoforte digitale a casa vanno più che bene. Casse progettate per suonare con un pianoforte digitale non ci sono, per questo ti ho consigliato dei monitor da studio che se anche non sono proprio il top della gamma rispetto alle normali casse Hi-Fi hanno la caratteristica di avere una risposta in frequenza più piatta e quindi restituire il vero suono del segnale in ingresso senza colorarlo troppo. Ovviamente più i monitor sono costosi e più mantengono fedeltà al segnale. Per quanto riguarda la cavettatura, ti basta uscire anche dalla presa cuffie della tastiera con un Jack maschio bilanciato e sulle casse entrare con pinjack. L'inserzione che ti ho postato riguarda la coppia.
  21. Figurati ! Pensa che proprio qualche giorno fa sono andato a trovare un mio amico che lavora in un grande store di musica, si chiama Play! Music Store. Sta dalle parti di Boccea. Ho provato un nuovo Casio, in realtà sono stato il primo a provarlo perché mentre provavo altri pianoforti digitali stavano finendo di montare quello e mi hanno chiesto di provarlo e dirgli cosa ne pensavo. Ne sono rimasto veramente entusiasta. Si chiama Casio Celviano Grand Hybrid, è stato progettato in collaborazione con C. Bechstein. Beh, la tastiera è in legno ma questa non è una novità. La cosa buona è la meccanica come quella di un pianoforte a coda, cavalletto con geometria a tre leve ivi inclusa quindi la leva di scappamento e martelletto. Lo scappamento è veramente indistinguibile da quello di un pianoforte acustico, io non sono riuscito a farci caso. L'intesità del suono viene catturata da sensori che vengono urtati dal martelletto. Il suono è molto molto bello e la tastiera era fantastica. Mi ricordava quella del Borgato. Il peso di abbassamento è molto verosimile a quello di un pianoforte da concerto e diventa leggermente più pesante sui bassi. Al centro credo che dovremmo stare sui 45 gr. così a naso. Anche il mobile è molto bello in legno laccato nero come quello di un pianoforte acustico e la targhetta oro con la scritta Bechstein davanti è il tocco di classe. Il prezzo è pure molto conveniente... Circa 1750 euro. La sensazione alla tastiera è di gran lunga superiore ai codini digitali Yamaha. Ne sono rimasto veramente stupefatto. Forse sarà il mio prossimo acquisto. Casio nel mondo dei pianoforti digitali ha veramente fatto passi da gigante.
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