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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Non credo che il problema sia quello del tempo... Quando si accordano gli unisoni non ci vuole nulla a lasciare una corda leggermente calante o crescente per dare quell'effetto. Il problema è che su alcuni pianoforti sta bene fare questa cosa, su altri pianoforti no. Non mi sembra di aver mai sentito un verticale accordato in questo modo. Il fulcro è dunque anche un discorso di intonazione e di timbro. Il rosa può star bene addosso ad alcune persone e ad altre no...
  2. Ben fatto Fra, se puoi sarebbe carino far vedere a tutti la curva di inviluppo commentandola sul grafico che hai postato. Pensa che è una cosa che mi disse Paolo qualche mese fa... Mi fa piacere che tu te ne sia accorto, hai un ottimo orecchio ! In ogni caso in quei video la cosa viene esaltata anche dal tipo di registrazione a nastro che invecchiando nella riproduzione produce di questi effetti. Nella realtà o registrandola oggi con attrezzature digitali sarebbe meno evidente. Ne è la prova il fatto che nell'esecuzione di Zimerman non l'hai sentito, ci sono anche lì, ma le tecniche di registrazione sono già più recenti. E' una pratica comune che viene adottata nel pianoforte da concerto, ma anche nella fisarmonica, che proviene però dall'organo. Alcune note dell'organo (quelle più vicine all'estensione della voce umana) hanno due canne, una perfettamente accordata e l'altra leggermente calante o crescente. Questo serve a produrre dei battimenti che imitino il vibrato della voce umana. Questa tecnica è poi stata adottata nel pianoforte allo stesso modo scordando leggermente una corda delle tre nella regione centrale (la corda di sinistra), ma viene utilizzato soprattutto nei pianoforti da concerto che hanno già un timbro particolarmente espressivo ed oltretutto una lunghezza di corda che aiuta ad ottenere questo disallineamento quasi impercettibile. Ovvio che per corde più corte è più difficile disallineare così poco una corda dalle altre due (difficile ma ovviamente non impossibile). Sarebbe interessante parlare anche di battimenti binaurali, ma più che nella matematica in questo caso entreremmo nei fenomeni catalogati come psicoacustici. Le tecniche binaurali, anche nell'ambito dello studio recording, producono sempre ottimi risultati ! Sarebbe il caso di aprire una discussione a parte su questo fenomeno.
  3. thesimon

    Arpeggi

    Salve Demetrio, per quello che riguarda gli arpeggi il discorso legato alla diteggiatura è alquanto riduttivo secondo me, anche perchè varia da tonalità in tonalità e di mano in mano (Non credo che useresti quella diteggiatura per il la bemolle maggiore !). Ritengo che la cosa più importante per realizzare arpeggi sia affrontarli con naturalezza nei movimenti che può presentare diteggiatura diversa da persona a persona, rilassatezza della spalla, elasticità del polso e con le giuste accentazioni (terzine o quartine, o quintine o sestine ecc, a seconda di come sono scritti). Ecco dunque che ancora una volta l'esecuzione è legata a ciò che la musica suggerisce e non all'esercizio tecnico fine a se stesso. Vorrei comunque precisare che non si può suonare senza aver assimilato la tecnica necessaria (a livello celebrale più che di mano), con questo quindi non vogliamo dire che la tecnica non sia utile, ma non deve diventare uno strumento che deve essere utilizzato per ore ogni volta che si mette mano al pianoforte. Gli arpeggi sono dunque un argomento tecnico molto importante che va conosciuto e che viene utilizzato spesso nelle composizioni classiche (Vedi l'ultima pagina del preludio in Si minore di Mendelssohn tanto per citare un esempio di utilizzo estremo degli arpeggi). Tutto, nell'esecuzione avviene sempre prima nella testa. La testa deve essere 2 tempi o più avanti rispetto all'esecuzione, solo in questo modo, potremo visualizzare in anticipo ciò che andremo a suonare pochi istanti più tardi. Questa tecnica mentale ci aiuterà nella ricerca di un suono più "giusto", nel reperimento di note durante i salti in diverse regioni della tastiera, nella realizzazione degli arpeggi e nell'esecuzione intera del brano. Il discorso verte quindi maggiormente su un tipo di realizzazione mentale, le mani dovranno solo svolgere quello che è stato già deciso e realizzato nella tua testa. La vera tecnica è quindi un approccio diverso al significato spurio di tecnica pianistica. La vera tecnica è l'apprendimento celebrale dei movimenti e la capacità di anticipare mentalmente le azioni che dovrà svolgere la mano. Ben venga l'esercizio sugli arpeggi, purché non sia finalizzato a semplice "ginnastica" della mano ma sia invece puntato alla predisposizione mentale nell'anticipare i movimenti della mano in particolari situazioni.
  4. 2° anno ? Che esame è ? Forse intendi solfeggio e teoria musicale ?
  5. Ciao Fabio, grazie per i complimenti. Ti consiglio di aprire una nuova discussione nella sezione problemi tecnici. Un saluto.
  6. Caro Fabio, un caloroso benvenuto dallo staff !
  7. Benvenuta/o Giori64, precisa e concisa !
  8. Trovata, ecco qui l'mp3 ! Duel of the Jk http://www.pianoconcerto.it/condivisione/duelofthejk.mp3
  9. Vedo che questa sezione ha un alto share ! Bene. Non vi faccio promesse ma se ritrovo l'mp3 vi posto la composizione che feci con un mio amico ingegnere del suono in occasione di una rappresentazione teatrale su un duello di Star Wars svoltasi per la rassegna Romics alla fiera di Roma. Lo stile è polifonico orchestrale. Proverò a cercarlo, se riesco lo posto questa sera... Da qualche parte dovrei avere anche la partitura integrale, ma quella valla a ritrovare ! Non so proprio che fine abbia fatto, l'mp3 è di più facile reperimento. A dopo...
  10. Ciao Saverio, benvenuto tra noi. Le lezioni di logic non sono chiaramente finite. Ricominceranno a partire dalla fine di giugno, al momento siamo un pochino impicciati. In ogni caso, se hai qualche dubbio o qualche domanda in questo campo, puoi parlane tranquillamente nella sezione Audio Digitale -> Logic. Buona permanenza...
  11. Ciao Gianfranco, nessuna domanda è idiota... Il collegamento dipende dall'interfaccia MIDI che hai in dotazione. Se hai una scheda sonora (USB o Firewire) con ingresso midi, devi comprare un cavo MIDI e lo devi collegare nel MIDI Out sulla tastiera e nel MIDI In della scheda audio. Se invece hai un'interfaccia Midi USB la cosa è molto più semplice. Il cavo USB al pc e il cavo midi alla tastiera. Ti consiglio di svolgere queste procedure di collegamento con Logic già aperto. Se hai altri problemi ci trovi qui...
  12. thesimon

    Mi Presento

    Ciao Demetrio, ha già anticipato il discorso Francesco. Io ti raccomando di iscriverti dal momento che hai scritto come guest. Da Guest non potrai scaricare contenuti né potrai scrivere su alcune sezioni. L'iscrizione è completamente gratuita... In alto a sinistra trovi il link registrazione.
  13. Che bello ! Spesso anche mio zio mi chiede di scambiare il suo codice di programmazione che non funziona sul mio pc per sistemarglielo ! Pari patta a scambiare un verticale con uno Steinway Gran Coda.
  14. Ehehe non esageriamo... La definizione secondo me non dovrebbe superare il "E' orecchiabile", non c'è nulla, è una cosa che ho buttato giù per giocare. A 11 anni si gioca, ancora me lo ricordo, avevo da poco incominciato la prima media... Cosa ho provato quando l'ho risuonata ? Mah, per prima cosa quando l'ho ritrovata sono tornato indietro di un bel po' di anni, quelli d'oro, quando bastava che facessi lo stretto indispensabile ed il resto era gioco, gli anni spensierati insomma dove non dovevi preoccuparti di nulla. Con gli anni a venire poi il discorso cambia parecchio... Di anno in anno... Ma come si sa c'è un problema per ogni età... Un saluto a tutti
  15. Dopo aver spulciato mezza casa l'altro ieri l'ho ritrovato. Bei ricordi di infanzia... Questo è come suona... Le variazioni di tempo sono dovute al fatto che mi stavo cecando per capire che avevo scritto ! http://www.pianoconcerto.it/condivisione/valzer.mp3
  16. Fantastica !! Le doppie ottave spezzate sono perfette, quasi meglio di quelle della Argerich. C'è da dire comunque che la vera difficoltà in questa revisione del volo del calabrone che ha suonato sono proprio quelle ottave. Per il resto roba che fa molto scena ma non impossibile. parecchie sono progressioni, una volta che prendi la prima le altre vengono a seguire. Comunque c'è poco da dire... E' bestiale !
  17. Oggi vi regalo una delle pagine più importanti della tecnica pianistica. La pagina 17 degli esercizi di tecnica di Cortot. Le istruzioni per l'esecuzione di questo esercizio sono tutte nel video. Leggetele attentamente prima di cimentarvi nello stesso. Fate attenzione a mantenere sempre le dita a contatto con il tasto accompagnandolo nella risalita. Polso morbito, mano ben arcuata, le dita non devono piegarsi all'indietro durante l'esecuzione. Spalla rilassata e peso sulla nota tenuta. http://www.youtube.com/watch?v=lGz6yJ7AQWY
  18. Mi fa piacere sentire queste parole e vi do tutto il mio appoggio. Tuttavia dobbiamo fare i conti con la società perché viviamo in una società. Pertanto potranno esserci diplomati mediocri e non diplomati eccellenti, tuttavia in un posto di lavoro purtroppo quello che conta è sempre il pezzo di carta indipendentemente dalla bravura e vogliate scusarmi il termine questa è un'emerita stronzata ! E lo dico nonostante io il pezzo di carta se Dio vuole faccio in tempo a prenderlo a settembre ! Oltretutto aggiungo che non immaginate quante volte mi è capitato di parlare con persone che il diploma al conservatorio (pianoforte ed altri strumenti musicali) oppure la laurea non so neanche come hanno fatto a prenderla ! Ecco la società... Bisogna premiare la meritocrazia, le persone che sono preparate, non quelle che hanno il pezzo di carta. Basta osservare i centri CEPU. Persone che non riescono a dare un'esame l'anno improvvisamente approdano a queste scuole prodigiose e riescono a dare anche 12 esami l'anno !! Spegnete le televisioni ed accendete il cervello gente !!
  19. La mia opinione è che ci siano dei digitali veramente Ben Fatti sia dal punto di vista meccanico che dal punto di vista sonoro. Ma anche io sono sempre più incline verso il pianoforte acustico... Tutta un'altra storia. Nel video corso di Logic Pro, alla prima lezione tratto l'argomento "suono" mettendo appunto in correlazione da un punto di vista matematico (ovviamente cercando di semplificare il più possibile e cercando di non essere rigorosissimo per non complicare troppo l'argomento e renderlo accessibile a tutti) ciò che è l'onda sonora e ciò che è la rappresentazione del suono analogico in digitale. E questo spiega già in gran parte perchè il suono digitale non potrà mai essere al pari dell'analogico. Ovviamente in tutto questo non vengono considerati (perchè altrimenti avremmo dovuto parlare ore ed il discorso si sarebbe fatto veramente difficile ed accessibile solo a matematici e fisici) tutte le altre caratteristiche del suono analogico ad esempio il campo infinito di sfumature dinamiche, la timbrica, la superficie della tavola armonica, il raggruppamento delle onde su di essa, la lunghezza e la sezione delle corde, gli armonici... Tutti argomenti che determinano profondamente la differenza abissale che esiste tra uno strumento analogico ed il campionamento digitale dello stesso. Forse tra 50 - 100 - 1000 anni, chi lo sa, il digitale continuerà ad avvicinarsi all'analogico, una cosa è certa... Ciò che è digitale non arriverà mai ad essere analogico. Questo mi fa tornare in mente un'intervista che feci in televisione con Arianna Ciampoli la quale mi chiese di definire se l'intelligenza artificiale fosse realmente intelligente. La risposta è più o meno la stessa... Risposi: "L'artificiale non potrà mai essere intelligente per definizione, un computer non può neanche generare numeri casuali, in quanto vengono detti pseudocasuali, quindi a monte c'è sempre l'intelligenza umana" (se volete l'intervista è visibile sul mio sito internet. Pertanto se ci compariamo con Dio, noi potremmo essere i suoi "robot", le sue creazioni, che anelano a conoscere il suo infinito, tramite la scienza, la religione, la filosofia ecc., pur sapendo che non arriveremo mai a Dio. Allo stesso modo le macchine e la robotica si perfezionano continuamente per assomigliare a ciò che è umano ma ciò che è robotico non sarà mai umano e naturale. Lo stesso discorso avviene nella musica, il digitale non potrà mai essere analogico. Perdonate l'uscita di campo. Saluti
  20. Ci sono cose che se non le hai toccate o viste o sentite o odorate o assaporate almeno una volta non è possibile descriverle. O meglio si possono descrivere facendo intuire ma non interiorizzare (c'è una grande differenza tra i due termini). Facendo intuire metti il tuo interlocutore nella posizione di immaginare qualcosa da te descritta attraverso la percezione dei tuoi sensi che potrebbe essere diversa dalla sua di percezione. Es. Posso amare il gusto del caviale e champagne e descriverlo come raffinato, profumato, ma non è detto che se il mio interlocutore riacquistasse i sensi del gusto e dell'olfatto possa avere la mia stessa opinione. Capisci bene che alcune cose vanno prima "assaggiate" personalmente per poter poi essere apprezzate e riutilizzate. Questo è il mio pensiero. Ma sai, qui non siamo allo stadio, con questo voglio dire che solitamente nella musica che è ARTE se anche non si hanno le stesse opinioni su qualcosa c'è comunque il rispetto reciproco perchè spinto dall'intelligenza e dalla categoria di elité, se mi è concesso usare questo termine... Grazie a te per averci premiato del nostro lavoro con la tua iscrizione...
  21. E' sì, credo anche io che non vi sia differenza. A 11 anni feci per gioco anche io un valzer (na cretinata ovviamente) senza utilizzare il pianoforte. Se lo ritrovo il manoscritto lo posto Per i compositori, quelli veri, credo sia naturale ragionare nella dimensione musicale senza avere il pianoforte sotto mano perchè già conoscono l'effetto di determinate soluzioni armoniche, poi certo, una verifica se è possibile si fa, onde evitare spiacevoli sorprese, del resto nella storia della musica solo Mozart era in grado di scrivere senza errori e cancellature quello che aveva già scritto nella testa (diciamo di primo pugno), cosa che faceva "inorridire" Salieri... Beethoven che è Beethoven invece effettuava il "labor limae di Orazio" anche per 2 anni. Se non sbaglio la terza sinfonia (l'eroica) ne è l'esempio, se non ricordo male dovrebbe essere stata composta dal Maestro nel periodo 1802 - 1804... Pertanto ripensamenti o maturazioni di alcune parti della composizione penso ci possano essere... Ovviamente bisogna comunque dire che Beethoven non è nato sordo, ci è diventato in seguito, sarebbe impossibile produrre musica se non si è mai conosciuta !
  22. @PianoScholar Perché non dovresti intrometterti nel discorso ? Che c'entra che sono solo 9 mesi che studi, motivo in più per fare le ossa ! Qui tutte le opinioni saranno sempre rispettate da tutti, te lo garantisco, magari non condivise, ma in questo spazio vige la VERA DEMOCRAZIA. Quindi fatti sotto e dicci anche la tua. Questo spunto del caro Gennaro poi sembra proprio fatto apposta per allargare la discussione a tutti. Un salutone...
  23. Eheheh caro Gennaro qua ci vuoi fare fessi, qui c'è l'inghippo, me ne sono accorto subito. La 7 è la versione velocizzata mantenendo il pitch della numero 1, se volevi passare inosservato ti conveniva comprimerla abbassandola ad 8 bit di modo che si rovinasse la timbrica di tutto il file, ma ci hai illuso conservando la prima battuta al tempo originale, che ti possino... Comunque andiamo avanti rispondendo alle domande... Quella più chopiniana secondo me è la 3. Dal tocco e dalla semplicità che mi comunica direi che potrebbe essere Rubinstein a suonare (L'ho sempre apprezzato perché tutto quello che suona sembra semplice). Credo che la donna sia la numero 4. Esecuzione lenta, troppe libertà sul tempo e troppo pesante sia nel canto che nel basso, anche gli abbellimenti sono eccessivamente pesanti per non parlare delle mazzate che da sul tempo debole... Direi la 4 o la 7 che hai modificato. Personalmente non mi piace per niente la 4. Non è maschilismo, mi basta esternare il mio amore per le esecuzioni della Argerich per dimostrare il contrario. Mmmmm non saprei, a me non succede... Fammi sapere se ci ho preso, un saluto,
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