Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

Amministratore
  • Posts

    4542
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    264

Tutto postato da thesimon

  1. Grazie Zedef, non sapevo questa cosa.
  2. Accipicchia, addirittura ? Ma forse era un po di spam. Noi con 2000 utenti iscritti al canale youtube non abbiamo problemi di posta eccessiva. Credo forse una ventina di mail al giorno non di più.
  3. La teoria vera impone che il primo armonico sia il suono fondamentale, è una questione fisica; gli armonici vengono generati dai nodi che si creano quando una corda vibra: nessun nodo -> suono fondamentale (primo armonico), con un nodo la corda si divide in due quindi troviamo il secondo armonico (lunghezza della corda = 1/n con n=2 quindi la frequenza del secondo armonico è la frequenza del primo ovvero del fondamentale moltiplicato per n). Nel linguaggio comune quando si parla si è soliti chiamare il primo armonico quello che in realtà sarebbe il secondo perché si utilizza la dicitura suono fondamentale che però nella teoria degli armonici è il primo. Insomma è diventato un uso quando si parla di armonici ma se si vuole essere precisi è sbagliato chiamare primo armonico il suono generato per 1/n con n=2. E' proprio il valore di n a decidere quale sia l'armonico. Per quanto riguarda il C0, penso che wikipedia abbia preso una cantonata. Non mi pare di aver mai visto nessun diapason che fosse diverso da A4 = 440Hz, ma non lo so, non escludo che in altri paesi ci sia A3 = 440Hz. Anche tutti gli accordatori elettronici riportano A4 con 440 Hz. Credo che anche questo sia un uso degli altri paesi, ma non saprei. Mi è successo di vedere A3 = 440 Hz in utilizzi MIDI, come ti avevo anche scritto prima. Esattamente tanto che alcuni suoni armonici sono crescenti o calanti per un certo numero di cents rispetto al sistema temperato equabile. Tra le altre cose parliamo sempre di un quadro teorico, perché nella pratica le cose vanno molto diversamente per via della disarmonicità. La disarmonicità come abbiamo detto tante volte è proprio quel delta di scostamento della curva reale da quella degli armonici teorici, anzi se si vuole essere precisi quella degli armonici teorici (vista in grafico lin/log ovvero semilogaritmico) sarebbe una retta, mentre quella reale nello stesso sistema di riferimento è una curva. In sostanza (sempre a livello teorico) possiamo pensare che la corda vibrando forma dei nodi che seguono la serie geometrica 1/n. Il risultato sonoro che noi siamo in grado di ascoltare non è altro che la sommatoria di 1/n attenuato di un certo fattore che si incrementa passo per passo, perché più si va avanti con gli armonici e più gli armonici stessi diventano via via più deboli. Se tralasciamo il discorso dinamica però e ragioniamo solo sul fattore frequenza allora la formula perde il fattore di attenuazione e quello su cui si deve ragionare sono solamente gli elementi della serie geometrica 1/n per ogni passo n. Questo significa che dobbiamo andare a vedere quello che succede nel momento in cui la corda riduce la sua lunghezza da 1 a 1/2 - 1/3 - 1/4 - 1/5 -...- 1/n. Essendo la frequenza inversamente proporzionale alla lunghezza significa che se la l(n) = 1/n allora la frequenza f = f(f) * n. Facciamo un esempio... Se una corda del C1 è lunga 200 cm e la sua frequenza per la fondamentale (che è uguale al primo armonico!) è 32,70 Hz, allora il suo secondo armonico è generato dal nodo che divide la corda in l/2 = 100 cm e la frequenza della sezione l/2 è f = 32,70 * 2 = 65,4 Hz che equivale a C2. Il suo terzo armonico è per l/3 = 66,66 cm quindi f = 32,70 * 3 = 98,10Hz che equivale a G2 + 2 cent (100 cent sono un semitono quindi 2 cent sono 1/50 di semitono e se prendiamo il semitono precendente ovvero il fa# a 92,50 Hz e facciamo la differenza otteniamo 5,5Hz che divisi per 50 mi danno proprio i 0,11 Hz di eccesso) poiché G2 per la scala temperata dovrebbe essere 98 Hz. Proseguendo per n=4, n=5, ecc. ecc. si ottengono tutte le frequenze teoriche degli altri armonici e se andate avanti vedrete che molte si discostano anche di molto per valori positivi (crescenti) o per valori negativi (calanti) dalle frequenze calcolate sulla base del sistema temperato equabile. Nel caso reale comunque gli armonici diventano via via sempre più imprecisi ma anche meno udibili (per fortuna) per il fattore di attenuazione di cui parlavamo prima perché è un sistema dove non si conserva l'energia che viene dissipata in parte con le forze elastiche dissipative interne, ed in parte la corda viene attenuata dall'aria. (Principio di azione e reazione: la corda comprime l'aria che risponde con una forza uguale e contraria). Tralasciando l'attenuazione delle forze interne l'energia ad ogni passo di n deve dividersi, e dunque ad ogni divisione l'energia in un certo istante dt viene divisa per n, ecco perché in un generico istante noi "sentiremo" gli armonici successivi via via sempre più deboli. LEGENDA: n = passo l(n) = lunghezza della corda al passo n f(f) = Frequenza della fondamentale che consiste nel primo armonico
  4. Il suono fondamentale è il suono fondamentale che corrisponde al primo armonico, nel secondo c'è l'ottava. Se si parla di armonici allora dobbiamo considerare tutto nella teoria degli armonici ed il primo non fa eccezione solo perché è fondamentale. Il primo do è il do 1 perché il do 0 non è contemplato, questo perché se chiamiamo il do 1, do 0 allora poi scendendo il si, si b e la come li devo chiamare ? Si -1, sib-1, la-1 ? All'interno della tastiera... Il do 0 esiste nel linguaggio MIDI dove c'è anche il do -1 addirittura per questioni legate alle funzioni nascoste. Ad esempio facendo suonare un'istruzione do -1 si ascolta un accordo già pronto e campionato.
  5. Certo che la troverai ! Benvenuto !!
  6. Perché il video è caricato su youtube e l'utente che lo ha creato ha deciso di renderlo privato, quindi non condivisibile. Io credo che chiedendolo a pianoaccordatore farà in modo di renderlo di nuovo visibile... James ? Ci sei ?
  7. Ci sono molti insegnanti di conservatorio qui sul forum che non tarderanno a risponderti. In ogni caso per entrare in conservatorio è necessario fare un esame di ammissione, pertanto devi richiedere il programma dell'esame di ammissione e studiarlo per poterlo eseguire. Zedef sono sicuro che ti chiarirà ogni tuo dubbio...
  8. Ma si, ultimamente anche io sto leggendo tantissimo...
  9. PS. Ma perché non mettiamo su un po' di gente per fare un bel cd, anche con cose del genere (magari anche meglio)... Un bel CD di pianoconcerto. Dai sono aperte le iscrizioni per partecipare alla band.
  10. Tra la pazzia del mixer non poteva mancare anche quella di un buon microfono valvolare a condensatore. Sto parlando del CAD Trion 8000. Non so quanti di voi lo conoscono, il costo si aggira intorno ai 500 euro, che non sono molti per un valvolare ed è un microfono eccezionale. Si adatta bene a tutte le situazioni, dal vocal alla registrazione di strumenti acustici. Per il momento ne ho preso uno, ma sono curioso e tentenno per prendere anche un secondo per registrare il piano. Probabilmente non si addice a tutti i pianoforti dal momento che la valvola colora un pochino il suono, ma per pianoforti particolamente spenti e spigolosi potrebbe essere interessante valutare l'uso di un valvolare. Vedremo... Ha tre polar pattern selezionabili (cardioide, omni, figura 8). Non posso dirvi di più perché non ce l'ho ancora tra le mani, probabilmente mi arriverà insieme al mixer. Per il momento vi lascio con questo video interamente registrato in multitraccia solo con il CAD Trion 8000.
  11. Ma come ho potuto dimenticare di aprire una sezione sul mondo della registrazione digitale ?? Grave errore da parte mia, anche perché a breve darò vita ad un video corso sulle tecniche di registrazione del pianoforte, non solo quello a coda ma anche il pianoforte verticale, ammesso che riesca a trovarne uno in buono stato. Per fare questo corso volevo aspettare di costruire il mio studio ma qui tra geometri, permessi ma soprattutto mio padre che non si decide, le cose stanno andando proprio alla lunga, quindi, intanto daremo questo piccolo assaggio prendendo in esame solamente il pianoforte. Quando lo studio non sarà più solo su carta, avremo modo di trattare gli argomenti come si deve ed analizzeremo le tecniche per ogni strumento acustico, ripassando anche per il pianoforte così da poter ascoltare come le cose cambiano quando si va ad effettuare una registrazione in un luogo acusticamente trattato. Vedremo poi come applicare effetti in modo opportuno ad ogni strumento, a cosa fare attenzione in fase di cattura e parleremo del mixing finale (quando andremo a registrare tutti gli strumenti). Per il momento ci occuperemo quindi di vedere tutti i processi di registrazione e tutte le tecniche finalizzate alla sola cattura del pianoforte. Un saluto a tutti e spero che questa sezione incominci presto a fare fiamme.
  12. Troppo forti ! Io in particolare sono molto legato a Bramieri. Mi è dispiaciuto molto quando è morto, l'ho sempre visto come una persona molto onesta e seria oltre al fatto che praticamente mi ha accompagnato per ogni sera nella mia infanzia con il suo telefilm "nonno felice", avevo 10 anni. Bellissima la scena truccato a metà ! Geniale !! I comici di una volta... Riuscivano a far ridere senza dire una parolaccia !
  13. Io prenderei come già detto l'MP10... A buon intenditor poche parole...
  14. Guarda, con tutta la buona volontà mettiti nei miei panni e cerca di capire che io non posso prendermi la responsabilità di dirti "compra questo modello" così ad occhi chiusi per diverse motivazioni... In primis perché non sono valutazioni di natura oggettiva, ma soggettiva ed in secundis perché se fossero di natura oggettiva allora rischierei la querela da parte di tutte le altre marche. È ovvio che queste sono opinioni personali. I pianoforti vanno provati prima di essere acquistati, quelli digitali come, a maggior ragione, quelli acustici, devi trovare il tuo pianoforte. Un altro motivo che non mi permette di dire "fatti questo" è che non ho la più pallida idea di quale sia la tua idea di tastiera digitale. È praticamente ovvio che i digitali non hanno tastiere come quelle dell'acustico se dunque ti aspetti di trovarti come su un gran coda allora ne rimarresti deluso. D'altra parte peró se l'unica tastiera che hai provato è quella del tuo pianoforte acustico che mi sembra di capire non sia molto performante, bè allora qualsiasi tastiera di un pianoforte digitale la troverai una manna dal cielo. Il mio consiglio è sempre lo stesso, chiamare i negozi di musica per farsi dire se in quel posto si trova quel particolare modello e andarli a provare. FP7-F, MP6, MP10, sono tutti ottimi pianoforti digitali. Tra i 3 personalmente preferisco l'MP10 per diversi motivi... Tastiera, feeling al tatto con la tastiera, qualità dei campioni ecc. ecc., c'è da dire che non a caso è anche il più costoso dei tre. Non avere fretta e gira per provarli, non provarne solo uno per poi comprarlo accontentandoti di quello che hai preso, con gli stessi soldi avresti potuto prendere una tastiera per te migliore. Il grosso l'hai già fatto orientandoti su questi tre modelli e scartando la miriade restante. Si tratta solo di sceglierne uno.
  15. Seee scarso... Come si dice qui a Roma... "Sei scarso quanno te pare a te". Cmq... Fatto.
  16. Mi fa piacere che tu abbia così riscoperto una nuova "Primavera Chopiniana", cosa dire ? Non conosco quale sia il tuo livello e dunque è assai difficile consigliarti anche perché hai accorpato due brani completamente diversi per ciò che concerne i requisiti tecnici. Gli studi di Chopin, sia quelli dell'op. 10 che dell'op. 25, sono assai complessi sotto diversi punti di vista, e non solo tecnico ! Il numero 3 è forse quello tecnicamente più "facile" ma è molto difficile per ciò che concerne le scelte di fraseggio e del legato. Canta molto la mano destra alla parte estrema. Chopin è stato infatti un grande "ricercatore" dell'espressività e del canto sul pianoforte. Forse sarebbe il caso di fossilizzare l'attenzione su qualcosa di più abordabile per incominciare (poi ripeto che non conosco il tuo livello di studi pianistici quindi magari sto dicendo cose prive di fondamento). Tuttavia se invece, come mi sembra di aver capito, è il tuo primo approccio a Chopin allora puoi basarti su questo topic in cui si discute proprio con cosa cominciare. Alla polacca prima o poi ci si arriva senz'altro con lo studio...
  17. Bellissima iniziativa Frank !!
  18. Dipende... Qual'è il tuo livello ? Intendo, se devi farci pianobar va bene anche una farfisa, se devi suonarci brani da concerto è benedetto ogni euro in più che riesci a mettere da parte per fare qualcosa di meglio.
  19. Libro molto bello quello che stai leggendo Gilda in cui Liszt analizza molto bene Chopin sia in veste professionale sia nell'amore... Leggi anche Chopin racconta Chopin di Piero Rattalino che nel libro che stai leggendo mi sembra abbia scritto la sola prefazione... Ti assicuro che è un valore aggiunto. Con il libro che stai leggendo hai una visione esospettiva di Chopin, con quello di Rattalino introspettiva. Ti meraviglierai dei pensieri di Chopin nei suoi quaderni, scoprirai una persona infinitamente fragile ed umile, il suo legame con la famiglia che letteralmente adorava. Liszt racconta bene l'ultimo Chopin, quello già affermato e stimato. È interessante vedere la strada che ha fatto, come l'ha fatta ed anche i pensieri delle persone dopo la morte di Chopin nelle lettere recuperate. Insomma soldi ben spesi... Te lo consiglio caldamente.
  20. Ok ma allora forse le differenze sono non tanto negli argomenti quanto nei metodi, nel come vengono espresse, ed in musica come nelle altre arti, relative all'altezza del linguaggio con cui questi argomenti vengono espressi. Certo, Verdi vuole dire qualcosa, come lo vogliono dire anche i Lunapop ma andrebbe forse analizzato lo spessore dell'idea che si cerca di comunicare e l'altezza del linguaggio che descrive questa idea. Per fare un parallelo anche io posso dire cose giuste ma bisognerebbe vedere cosa dico e come lo dico. Dante argomentava in versi un'idea di grande spessore e per questo si è guadagnato il posto di "sommo poeta" ed è , in aggiunta, per questo che Dante è Dante ed io non sono un cavolo di nessuno... . Insomma quello che voglio dire è: va bene che è impossibile comparare stili diversi però cerchiamo anche di essere mentalmente malleabili... "Love Generation" : due pattern di batteria, un fischio, tre accordi, il testo che è quello che è; il tutto preso messo insieme per 4 battute e ripetuto per 4:30 non può essere all'altezza di una sinfonia di Beethoven ma neanche di un minuetto di Bach ma neanche della Toccata di Paradisi. E non ho preso neanche un esempio troppo screditante altrimenti, se avessi proprio voluto infierire, avrei preso quella vecchia canzone di Disco Commerciale (di circa 15 anni fa) di cui ricordo bene il testo perché era a dir poco allucinante: "Domanda.. Sai quella cosa che si usa prima di far l'amore babe lo sai no ? Ma non lo sai cos'è ? Allora hai sbagliato persona per me amore !" ed il ritornello esaltava le doti artistiche della canzone così... "if you wanna cum, put on a condom". Questo era tutto il testo del brano. La musica che lo accompagnava poi secondo me era ben più ridicola delle parole.
  21. I pianoforti digitali vanno provati. La tastiera dei Kawai a me piace molto. E' in legno, ha uno strato di copertura che simula l'avorio, infatti la tastiera si chiama Ivory Touch. La simulazione doppio scappamento è molto bella. Insomma una tastiera che va provata. Provala vedrai che capisci subito. Spiegare delle sensazioni è molto difficile.
  22. Mi ha fatto piacere leggere la tua risposta punto per punto. Non per difendere Thallo, anche perché non è affatto il tipo che necessita di essere difeso , credo che la sua critica mossa nei riguardi di Bach abbia un senso diverso da quello che può emergere da una prima lettura. Lo riposto per chiarezza: Non vedo come non dargli ragione in questo primo esordio, avrei forse qualcosa da obiettare sul fatto che i significati cambiano rispetto al tempo. Mi viene in mente tanto per citare un esempio l'op. 110 di Beethoven dove il significato di grande speranza per l'umanità, con la quale si conclude non dovrebbe essere determinata dal tempo in cui siamo e dalla storia in cui viviamo, o forse ho capito male lo spirito dell'idea di Claudio ed in caso mi correggerà. Certe opere, anzi molte opere, sono, per certi versi, dei simbolismi... Qualcosa che non lasci solamente un buon ricordo delle armonie nelle orecchie ma anche una "morale". Penso che alla fine ogni artista, nelle varie espressioni dell'arte, che sia la pittura, la poesia, la musica, la scultura; crei la sua opera ispirato e mosso da un motivo. A volte questi motivi possono essere di tipo politico e l'artista può plasmare la sua opera per beffarsi di un regime o più in generale dei potenti (vedi ad esempio Mozart), oppure può portare con sé un pensiero rivolto alle sorti dell'umanità (vedi ad esempio Beethoven); sono esempi così, prendeteli per quello che sono, non che Mozart o Beethoven abbiano fatto solo questo ! Dire che la musica cambia con il tempo mi sembra giusto, dire che i significati cambino con il tempo no. O forse sto capendo male io l'intervento di Thallo. Bé su questo mi trovo d'accordo, se ho capito bene... Penso di aver capito che Thallo non stia affatto infangando e/o sminuendo la musica di Bach, ed anzi sminuisce gli ascoltatori di oggi che probabilmente non riescono ad estrarre il massimo dalla sua musica, senza colpevolizzarli ma giustificandoli per via dei tempi diversi. Mi trovo infatti particolarmente d'accordo quando dice che chi ascolta oggi Bach lo fa con orecchie, metodi e aspettative diverse dagli auditori dell'epoca. E ci mancherebbe... Di differenze ce ne sono un miliardo a dir poco, di entità: fisica, umana, psicologica, cognitiva, personale, caratteriale (che forse è lo stesso), ecc. ecc. Già solo parlare dell'udito è argomento immediato. Gli uomini del '600/'700 avevano un udito molto più preciso e potente del nostro, che è abituato ai rumori del traffico, dei clacson, degli aerei, delle macchine da corsa. Anche a livello cognitivo noi, con la nostra vita veloce e frenetica, non possiamo paragonarci agli uomini dei tempi di Bach. Il concetto di velocità (ne abbiamo parlato 1000 volte anche con Pianoexpert) è qualcosa che è accelerato nel tempo e continua ad accelerare... Guardate ad esempio l'esigenza di produrre computer sempre più veloci, oppure macchine sempre più performanti, o ancora mezzi di trasporto più veloci (vedi la TAV). Servirà poi veramente tutta questa velocità? Va be' non sconfiniamo questo è un altro argomento che richiederebbe un altro topic... Esistono poi altre motivazioni anche di tipo culturale, di tipo acustico. Basti pensare che la musica di Bach non nasce per pianoforte, nonostante sia Fur Klavier, ai tempi di Bach il pianoforte non esisteva o meglio Bach conobbe un abbozzo di pianoforte che lo deluse moltissimo ! Insomma di motivazioni ce ne sono un mare, ed elencarle tutte sarebbe veramente impossibile. Su questo non sono d'accordo... Ok, probabilmente ognuno resterà della propria idea ma argomentare il più possibile i propri credo è innanzitutto un modo di arricchirsi con punti di vista diversi ed è soprattutto molto utile per chi segue la discussione ma magari non ha argomenti per dire la sua. Insomma la cultura si trasmette anche in questi modi... Non dimentichiamoci che ogni volta che vogliamo rafforzare un ragionamento già esaustivamente argomentato tendiamo a semplificare e diamo modo anche a chi non aveva ben chiaro il nostro punto di vista di apprendere cose nuove e poterle riutilizzare nella vita. Non volendo, o forse sì, citi anche tu nel tuo messaggio l'importanza di questo trasmettere cultura: In definitiva sono io che ringrazio te, per i bei spunti di riflessione... A presto
  23. Allora aspetta un pochino e metti altri soldi da parte. Se devi spendere 1800, puoi attendere un poco e spendere 2000. Non credo siano le 200 euro di differenza. Questo è il mio consiglio.
×
×
  • Crea nuovo...