gianni22 Postato Aprile 21, 2012 Report Share Postato Aprile 21, 2012 Sarà un'invenzione del film che Beethoven, sordo, dirigeva l'orchestra avendo sotto davanti a sè quella donna che gli ripeteva le mosse da fare...nella realtà è possibile una cosa del genere? Beethoven 9na-Sinfonia Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Carlos Postato Aprile 21, 2012 Report Share Postato Aprile 21, 2012 La persona che nel film sta lì sotto a fare i gesti a Beethoven è un'invenzione (pessima, mi sia permesso dirlo) del regista, che probabilmente si riferiva alla famosa «amata immortale» e ce la voleva piazzare per forza... Ciò detto, è vero: Beethoven diresse la sua IX. Sinfonia quando oramai era già completamente sordo. Ma, attenzione, va specificata una cosa molto importante: all'epoca di Beethoven si stava solo iniziando a sviluppare la figura del direttore sul podio (e Beethoven fu di fatto proprio il primo compositore a dirigere senza suonare il clavicembalo, come invece faceva Mozart, ad esempio). A quell'epoca il «vero» direttore era ancora il primo violino (che veniva chiamato, per l'appunto, «primo violino direttore») e quindi Beethoven, che comunque dirigeva musica sua, era coadiuvato da un musicista cui senz'altro l'orchestra faceva molto più riferimento che non al Compositore. Altro dettaglio discutibile: nel video che hai postato Beethoven dirige con la bacchetta. Non è possibile. Quello è un oggetto che salterà fuori decisamente dopo (non moltissimo, ma diciamo una cinquantina d'anni su per giù). A quell'epoca e proprio per il fatto che non esisteva ancora la figura del direttore come noi la conosciamo, la bacchetta non era ancora stata introdotta. D'accordo che è un film e che deve accattivare il pubblico, ma insomma... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Aprile 21, 2012 Report Share Postato Aprile 21, 2012 Sarei curioso di conoscere l'opinione di Carlos sullo sviluppo della direzione come riassunto da Wiki, anche se so che non la ama: http://it.wikipedia.org/wiki/Direttore_d'orchestra Per quel poco che ne so, però, sarebbe interessante ricordare almeno la figura tradizionale di direzione alla tastiera (perché d'uno stile non più tradizionale però, e anzi già pienamente romantico), svolta da Haydn per i concerti Salomon. E, non da meno, il ruolo di direttore dei primi concerti per piano e orchestra di Beethoven sostenuti da Antonio Salieri (tra i suoi primi maestri, come è noto), che mi risulta essere tra i precursori del ruolo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ettore Postato Aprile 21, 2012 Report Share Postato Aprile 21, 2012 Non so perchè, ma ho questo ricordo che qualcuno potrà smentire. La prima fu diretta da Beethoven, che gesticolava ma senza sentire che cosa usciva dall'orchestra, con il Kapellmeister Umlauf che aveva istruito tutti i musicisti a seguire lui ignorando del tutto Beethoven. Al termine Beethoven non si era reso conto di essere rimasto indietro di parecchie battute ed il soprano, Carolina Unger, lo interruppe facendolo voltare perché vedesse il pubblico che applaudiva. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Carlos Postato Aprile 22, 2012 Report Share Postato Aprile 22, 2012 Sarei curioso di conoscere l'opinione di Carlos sullo sviluppo della direzione come riassunto da Wiki, anche se so che non la ama: http://it.wikipedia.org/wiki/Direttore_d'orchestra No, perché?, non è vero: è un ottimo strumento ma non amo che ci si limiti a quello (a cosa ti riferisci in particolare? non dirmi che ti ho fatto osservazione e non me ne ricordo, perché potrei avere seri problemi di autostima... ). In merito al breve sunto sull'evoluzione della direzione d'orchestra, l'errore sta nell'individuare in Bülow il primo «direttore» che si sia dedicato esclusivamente a quello, perché non è così. Il primo direttore è stato FRANCOIS HABENECK (1781-1849) che lavorò all'Opéra de Paris dal 1824 al 1846 e che fonderà la Società des Concerts. A lui si deve l'introduzione in Francia del repertorio classico (soprattutto Beethoven); a lui, pare, si deve l’introduzione delle arcate uniformi e di un metodo di lavoro che arriva fino a noi, con incessanti prove prima dell'esecuzione pubblica (la IX. di Beethoven per 3 anni, la Quinta per due e comunque mai per meno di 5/6 mesi). Berlioz conoscerà Beethoven attraverso le esecuzioni di Habeneck e Mendelssohn ne loderà la «perfettissima esecuzione». Paganini vorrà seguire l’esempio di H. per la ricostruzione dell’Orchestra Ducale a Parma e Wagner nel suo über das dirigieren, parlando del melos, si riferirà all’esecuzione della IX. di Habeneck. Durante l'esecuzione del Comte Ory all’Opéra (1828) Habeneck per la prima volta si dispone con le spalle al pubblico e a ridosso della platea mentre fino a quel momento i direttori si erano messi sotto il palco per dirigere i cantanti, lasciando al primo violino il compito di dirigere l'orchestra. Un altro grande direttore che, in Italia, dà inizio a una cronologia interessante, è MICHAEL COSTA (1808-1884) direttore Napoletano che succede a Spohr a Londra. Costa alla Philharmonic Society modifica la disposizione dell’orchestra che prima era disposta in maniera estremamente ripida con gli ottoni molto in alto, mentre dopo la sua modifica verrà messa in maniera più convenzionale, con i rialzi, ma disposti in modo più simile a quello moderno. Costa sarà sostituito niente meno che da Wagner, nel 1854. Di fatto HABENECK e COSTA sono i due primi «direttori-direttori», anche se di loro ci si ricorda meno, perché non hanno scritto nemmeno una nota. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
GoffredoLIguri Postato Aprile 24, 2012 Report Share Postato Aprile 24, 2012 Non so se è vero, qualcuno confermerà o smentirà , quando Beethoven stava per diventare sordo e aveva le sue prime difficoltà si serviva di specchi per controllare i flauti, verificandone le posizioni. (… forse dirigendo la quinta?) In generale, a parte Beethoven che è diventato sordo, mi chiedo che gusto ci sarebbe a dirigere un orchestra da sordi. In generale vale per tutti gli interpreti, se posso sentire solo quello che c’è nel mio orecchio interno … tanto vale tenersi questo; posso invece capire un compositore che può avere l’esigenza di mettere su carta quello che sente dentro. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Carlos Postato Aprile 24, 2012 Report Share Postato Aprile 24, 2012 In generale, a parte Beethoven che è diventato sordo, mi chiedo che gusto ci sarebbe a dirigere un orchestra da sordi. In generale vale per tutti gli interpreti, se posso sentire solo quello che c’è nel mio orecchio interno … tanto vale tenersi questo; posso invece capire un compositore che può avere l’esigenza di mettere su carta quello che sente dentro. A parte «che gusto ci sarebbe», sarebbe impossibile. Infatti non ci sono direttori sordi. Si dirige con le orecchie più che con le braccia Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Organista94 Postato Aprile 24, 2012 Report Share Postato Aprile 24, 2012 si serviva di specchi per controllare i flauti, verificandone le posizioni. ...gli specchi aiutano sempre Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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