Sergio Postato Aprile 20, 2012 Report Share Postato Aprile 20, 2012 Certo il pf deve essere "sempre a punto", spesso, però ci preoccupiamo poco della collocazione dello strumento ovvero delle risonanze provocate dall'ambiente. A volte siamo obbligati nella scelta del posto, in una stanza a forma di parallelepipedo dove il lato maggiore risulta essere un multiplo del minore, (o 1,5 volte) o peggio ancora in una stanza a forma di cubo. Nel mio caso il pf a coda è sistemato in un ambiente morfologicamente articolato con pavimento di legno grezzo di circa 110 mq: tanto eco che disturba! Da un'analisi fatta con alcuni microfoni (non professionali) e un generatore di rumore bianco e uno rosa, ho rilevato una risposta a "montagne russe" e un notevole picco intorno ai 120 Hz intuibile anche ad orecchio con un generatore di frequenze selezionabili. Ho risolto abbastanza soprattutto nell'ascolto HI-FI mettendo in un angolo una trappola per i bassi. Cosa pensate di tutto questo? Avete qualche idea in merito o esperienze personali? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lupino Postato Aprile 20, 2012 Report Share Postato Aprile 20, 2012 ...dettagli sul rumore rosa? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Sergio Postato Aprile 20, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 20, 2012 Il rumore rosa è simile al rumore bianco ma potenziato alle basse frequenze. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lupino Postato Aprile 20, 2012 Report Share Postato Aprile 20, 2012 A proposito del rumore bianco, sample interessanti http://fisicaondemusica.unimore.it/Suono_o_rumore.html Video storico ...come si incastra il rumore rosa in questo discorso? Fammi fare il passo ...magari con adeguati supporti Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Sergio Postato Aprile 20, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 20, 2012 Il rumore rosa ha più volume nella parte dei bassi per compensare la fisiologica minor sensibilità dell'orecchio a queste frequenze. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lupino Postato Aprile 20, 2012 Report Share Postato Aprile 20, 2012 Ok Sergio, mi arrendo ... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Aprile 22, 2012 Report Share Postato Aprile 22, 2012 Mi esonero dalle analisi del suono attraverso i microfoni, che mi sembra tener conto del "campo " di ripresa. Secondo me la posizione del pianoforte è sbagliata sia visivamente che acusticamente. Prima di tutto, direi, hai un vero "palcoscenico a disposizione". Bellissimo. Non si mette mai l'apertura del piano orientata verso una parete. Il suono sbatte, specialmente quello degli acuti. Dobbiamo invece proiettare il suono nell'ambiente. Visivamente non si gode della parte migliore dello strumento: la curva della coda. Io vedo questo piano posizionato in fondo, vicino alla vetrata ( opportunamente arredata con una tenda e oculatamente aprerta, nei momenti buoni della giornata) Naturalmente con la coda rivolta verso la parte lunga della stanza. Il divano sarà un ottimo punto di ascolto. qualche altra tenda e qualche tappeto assorbirà la reverberazione eccessiva, che sarà già più moderata in quella posizione. Ne guadagnerà anche l'arredamento: quel pavimento sembra fatto a posta!!!! Attenzione al pedale: la pedana di legno fa sentire di più il "cambio" dello stesso. Cambiarlo quindi "non di colpo", ma lentamente. Tutto qui. Prova, proponendo agli altri componenti della Famiglia, in caso siano scettici, di visionare ed ascoltare i risultati della nuova disposizione. Non dimenticare i tappeti e le tende. Anche qui prove graduali, per non sopprimere troppo le frequenze alte. Lo strumento non è di grande misura e soffrirà un poco all'incrocio e sui bassi. L'importante è rispettare il "cantabile" che deve emergere su questi ultimi. Spero che questi consigli "pratici" possano esserti utili, anche se non suffragati da prove scientifiche. Certo, essere sul posto cambierebbe le cose. Il risultato dipende dalla porenza sonora dello strumento, dalla sua preparazione, dalla sua posizione, dalla "forma" dell'amnbiente di ascolto, dalla posizione dell'ascoltatore, cose già da te ben osservate e valutate. Ciao Paolo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Guest Pianoaccordatore Postato Maggio 21, 2012 Report Share Postato Maggio 21, 2012 . . . scusami Paolo; se mettendo il pianoforte in fondo vicino alla vetrata si ha un miglioramento acustico, non è poi rischioso che lo strumento risenta maggiormente dei cambiamenti di umidità trovandosi su una parete esterna con vetrata? Grazie Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Maggio 21, 2012 Report Share Postato Maggio 21, 2012 Certamente.E non credo che quella vetrata resti sempre chiusa. Si deve, ovviamente, avere l'accortezza di aprire nelle ore calde e non quando piove. Lo strumento sarà un poco scostato dalla vetrata, ma acusticamente sarà posizionato in un buon punto. Avere uno strumento, significa avere delle attenzioni sulle correnti d'aria, sul grado di umidità relativa e sulla temperatura. Si avrà l'attenzione dovuta. Una così bella casa avrà anche i vetri termici e il vetro camera non favorisce molto la dispersione di calore proveniente dell'interno. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Sergio Postato Maggio 22, 2012 Autore Report Share Postato Maggio 22, 2012 Pianoexpert, Pianoaccordatore, avete ripreso a considerare la posizione del mio pf, vi ringrazio! Si i vetri termici naturalmente ci sono e la casa è termicamente molto isolata, ma quella vetrata è esposta a nord: è la zona più fredda, certo che come vantaggio non avrei il sole diretto sul pf... . Saluti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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