Rotore Postato Aprile 2, 2012 Report Share Postato Aprile 2, 2012 Qualcuno conosce il libro di Baroni, Dalmonte e Jacoboni: "Le regole della musica"? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ettore Postato Aprile 2, 2012 Report Share Postato Aprile 2, 2012 Rotore, è disponibile su Google books http://books.google.it/books?id=OtF5viL38foC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Aprile 2, 2012 Report Share Postato Aprile 2, 2012 Non l'ho mai letto ma viene considerato IL libro della grammatica musicale generativa. Almeno in italiano. La grammatica musicale generativa è un indirizzo di studi multidisciplinare, tra musicologia e neuroscienze, che cerca di trovare una serie di regole base per la percezione e l'attività musicale insite nel nostro cervello. Queste regole dovrebbero configurarsi, appunto, come una grammatica 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Aprile 2, 2012 Report Share Postato Aprile 2, 2012 Molto interessante! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Aprile 3, 2012 Report Share Postato Aprile 3, 2012 Non l'ho mai letto ma viene considerato IL libro della grammatica musicale generativa. Almeno in italiano. La grammatica musicale generativa è un indirizzo di studi multidisciplinare, tra musicologia e neuroscienze, che cerca di trovare una serie di regole base per la percezione e l'attività musicale insite nel nostro cervello. Queste regole dovrebbero configurarsi, appunto, come una grammatica Anche io non l'ho letto ed è nella lista di quelli che leggero a breve (spero) - ovviamente dopo quelli segnalati da Paola - ma un amico che l'ha letto mi ha raccontato una cosa curiosa. Per "collaudare" le regole è stato utilizzato un software creato appositamente per generare falsi storici tramite le regole stesse pensate e definite. Il fulcro però non era il software in se, ma l’usare uno “pseudo-individuo” non pensante che prendesse in pasto una serie di regole pensate per fare quella determinata ricostruzione e valutarne i risultati. Maggiore fedeltà dell’elaborato … migliori regole. L’idea di usare un elaboratore secondo me rende la cosa interessante, perché un individuo, un essere pensante, ci può mettere sempre di proprio (anche in termini di gusto)… provare le regole così vuol dire, nella perversione dell’esperimento, realmente capire se sono o meno efficaci. Non so se qualcuno però può validare o smentire tale informazioni Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Rotore Postato Aprile 4, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 4, 2012 Grazie a tutti, sono convinto che la grammatica è solo un pretesto...ma me lo procurerò lo stesso Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
ttw Postato Aprile 4, 2012 Report Share Postato Aprile 4, 2012 la grammatica è solo un pretesto... Concordo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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