marcy63 Postato Marzo 2, 2017 Report Share Postato Marzo 2, 2017 Giovanni devi imparare a cantare prima di suonare... Tutto qui. Se dovessi cantare quello che hai suonato, in alcuni punti resterei senza fiato. Questo non può essere. Ricordiamoci che Chopin è il principe del cantabile, nessuno come lui ha fatto del canto un elemento così importante nel pianoforte. Impara a cantare la musica di Chopin ancor prima di mettere mano sul pianoforte. Non immagini quello che ne potrai tirar fuori. Le note ci stanno, alcuni punti devono essere ancora puliti a dovere ma sono piccolezze. Alzare il tiro!! Concordo pienamente su quanto dice Simone, mancano i respiri e il fraseggio. Occorre una piu' attenta analisi della partitura, del resto è tutto scritto dall'autore. Poi il tocco, la dinamica, il rubato vengono di conseguenza. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 2, 2017 Report Share Postato Marzo 2, 2017 Qualche parola per l'esecuzione di Giovanni. Mi piace il carattere chopiniano, hai fatto una buona lettura, però, se posso permettermi, proprio in relazione a quello che è stato detto sul cantabile, inizierei a rieseguire il brano anche un tantino più lento per fare maggiore attenzione, cantare,..... e togliere il pedale. Il brano deve essere legato senza pedale, rispettando anche i valori della sinistra. Studiando la sinistra un po' separatamente si può cercare di fare un leggero e morbido portamento del braccio quando la prima nota del basso è lontana dall'accordo. Cercare di aiutarsi col movimento anticipato della spalla. Il pezzo risulta tutto un po' forte ( ma forse anche a causa dell'appiattimento dell'incisione). Comunque, il basso, sempre sorvegliato al massimo, deve essere suonato, per esercizio, molto piano e quando unito alla destra deve essere rispetto a questa in buona percentuale molto più basso di dinamica. Così, anche suonando la destra un poco forte ( ricordo che non è mia sola convinzione che per legare bisogna suonare con una certa forza cfr. Casella- "il pianoforte") le frasi appariranno "non forti". E' proprio quando destra e sinistra saranno entrambi marcati che si otterrà l'effetto del "forte". Sembra strano, ma è così. Proprio Rubnistein metteva in atto questo "trucco" e faceva sentire sulla spalla la gravitazione della sua mano destra: il peso era enorme. Lo ricorda anche Pollini su di un video che potrai facilmente trovare su you tube. Un suono così "ben cavato" non avrà bisogno di pedalazione per risultare legato. Il pedale deve essere messo rispettando le indicazioni dello stesso Chopin. Lui lo scriveva sempre e pochi pianisti lo rispettano...ma ha una logica. Il pedale deve essere cambiato, come indicato, rigorosamente in battere, cioè abbassandolo sulla prima nota del basso( quando segnato). Come si può osservare, il pedale viene tolto sul terzo tempo e qualche volta viene messo tra parentesi ( almeno sulla edizione della copia dell'amico copista di Chopin, Fontana) Alcune battute sono addirittura prive di pedale (31-32;63-64 ecc). Attenzione alle doppie note della destra che iniziano alla batt.113. Sarà necessaria una maggiore leggera pressione, portando il peso della mano all'esterno per avere maggiore chiarezza.Attenzione anche alla battuta 117 dove sembra, nella tua incisione,( dico sembra) che anche il basso ribatta la figura puntata...ma forse è solo una sensazione acustica. Questo è un valzer che molte scuole fanno studiare ai principianti perché, essendo ripetitivo, si pensa di risolvere le soluzioni una volta per tutte. Secondo me non è così. Proprio nei passi ripetitivi chopiniani, il rubato non deve essere "simmetrico", simmetrie che non piacevano sicuramente a Chopin: ne possiamo avere conferma nel secondo tema della terza ballata, dove il pedale non asseconda la monotonia della figura della mano destra (motivo dell'ondina). Bene, Giovanni, il pezzo, però, già ce lo hai. Prova a riflettere e ripercorrere questo "affettuoso" valzer, sperimenta...... e faccelo riascoltare. Bravo. Ciao Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
giovannip Postato Marzo 3, 2017 Autore Report Share Postato Marzo 3, 2017 Gazie Paolo per aver analizzato a fondo la mia esecuzione.Non mi resta che rimettermi a studiare il brano, avendo cura di seguire i consigli di voi tutti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 4, 2017 Report Share Postato Marzo 4, 2017 Comunque, Giovanni, hai già fatto un ottimo lavoro che non va perso. Io stesso ho risuonato nella mia vita alcune composizioni riguardandole e ...scoprendo sempre qualcosa di nuovo. Senza paragoni W. Bachaus ha inciso l'integrale delle sonate di Beethoven 3 volte nella sua vita. e così anche per altri insigni pianisti. Quindi buon lavoro. Le cose che scoprirai sul legato e sul pedale, sul fraseggio ecc...in rapporto al legato ti saranno utili per la lettura del prossimo pezzo che studierai. Ciao Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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