tgdigit Postato Marzo 9, 2012 Report Share Postato Marzo 9, 2012 Come spiegato chiaramente dal bravissimo maestro Ferrarelli e per rimarcare che non ci possono essere dubbi su quanto egli afferma, invito a leggere il topic già aperto in questo Forum sulla lezione di un grande maestro: http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/434-lezione-di-un-grande-maestro/ Permettetemi di aggiungere, ecco svelato e chiarito un argomento, incredibilmente, tuttora dibattuto, uno dei tanti che, purtroppo, contribuiscono a rendere, aggiungo, di proposito, il pianismo, un tema confuso e ostico e che perciò si presta alle più contraddittorie e, a volte, bizzarre teorie. Perché? Qualcuno teme di perdere i sudati precetti, acquisiti grazie a faticose e costose lezioni prese da maestri arroccati nella loro classe di Conservatorio o post-diploma? Io consiglierei loro di non preoccuparsi, per il semplice fatto che tra la teoria (quella spiegata, aggiungo, doverosamente spiegata, dal maestro all’allievo) e la pratica (il pianista), direi, c’è un mare di musicalità, non so se mi spiego… Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 9, 2012 Report Share Postato Marzo 9, 2012 Ti spieghi benissimo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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