GnazzJazz Postato Marzo 3, 2012 Report Share Postato Marzo 3, 2012 Allego qualche foto, vorrei sapere cosa ne pensate e ne sapete, grazie! Non ho smontato la meccanica che quindi poco si vede, ma ho notato alcune cose: - spingendo i tasti lentamente, questi tendono a non "scappare" agevolmente, cosa che non succede con una spinta normale; - l'accordatura è abbastanza uniformemente calante di circa un quarto di tono - si riconoscono 4 o 5 corde sostituite di cui due "molto" nuove, doppie sui gruppi di tre, che in entrambe le note sono decisamente calanti rispetto alla terza più vecchia. - il sostegno dei pedali è un po' scollato - Il suono di una nota centrale ottenuto con una pressione medio bassa muore dopo 10 secondi. - la tavola armoinica non sembra fessurata. Ho letto dei pareri decisamente molto in contrasto con quello negativo che segue (?!?): In his autobiography "My Young Years", Artur Rubinstein recounts how he was contracted to play Gaveau pianos in concert. He writes of their "Stiff unresponsive action" and "Coldness of tone". che ne pensate voi? ciao Ignazio Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 3, 2012 Report Share Postato Marzo 3, 2012 Se il numero di matricola è quello, il pianoforte è del 1924. Ora bisogna vedere lo stato e lo sprofondamento del ponticello...le corde mi sembrano con ruggine e non credo siano state sostituite di recente. Bisogna vedere l'effettiva carica della tavola di risonanza. Poi cosa è stato fatto ai martelli? Rasati?..Bisogna vedere, insomma, la resa complessiva del funzionamento, ma soprattutto del suono. Può essere considerato uno strumento storico. Bisogna valutare se convenga un secondo step di restauro e a quale finalità. Va bene il nome! Ma mi sembra un po' datato. Prova a farci ascoltare la resa sonora attuale. Fallo comunque esaminare da un esperto che comprenda attraverso domande a te rivolte, cosa ti aspetti da questo strumento. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Andry Postato Febbraio 25, 2013 Report Share Postato Febbraio 25, 2013 Posssiedi uno strumento di rara raffinatezza sonora e costruttiva lontano anni luce dagli odierni e affidabilissimi giapponesi ; se hai la possibilità restauralo sennò vendilo! anche se siamo in periodo sfavorevole qualche intenditore ti chiamerà subito . Inutile dirti che data l'età un restauro richiede un restauratore esperto,non il primo che trovi a negozio!, e un esborso relativamente alto(3000 anche 4000E) alto rispetto a 0 ma se consideri che un mediocrissimo pianoforte verticale può costare 5000 euro e durare 10 anni capisci quanto sia tutto relativo complimenti Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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