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Piano Concerto - Forum pianoforte

Guida all'approccio della musica classica


Sengu
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Ci sono generi musicali alla quale è, se non difficile, "strano" approcciarsi: la musica classica in questo senso mi è sempre parsa così vasta da risultare troppo facile da banalizzare in questo approccio. Quel che voglio dire è: a parte le classiche sinfonie di Beethoven, la toccata di Bach, le valchirie di Wagner, le stagioni di Vivaldi, Debussy, Mozart, sapreste consigliare un percorso formativo all'ascolto della classica? Artisti da cui partire, brani di riferimento, imprescindibili per ogni musicista, brani che hanno avuto grande influenza, insomma una vera e propria guida da lasciare anche per futuri utenti, che si spera non siano tanto sprovveduti quanto il sottoscritto.

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Caspita Tiger.... il diario musicale di Frank-Daniele :ph34r: non mi pare proprio il massimo per ... approcciare.

 

Sengu . . . è il vasto problema della formazione e dell'Educazione musicale ciò che tu chiedi.

 

Si può pensare di seguire cronologicamente la storia della musica, ma potrebbe risultare pedante e anche un po' noioso.

 

Si potrebbe andare 'per generi'. Ad esempio il concerto per piano e orchestra e seguirne l'evoluzione tra i vari compositori.

 

Fossi in te farei così: parti da un autore, o gli autori, che ti "prendono" di più e ascolta anche le loro opere meno note.... poi passerai ad altro. Tanto di "imprescindibili" ognuno ha i suoi :Whistle:. . . . . .

 

P.S. scusate ma... le opere "meno note" di un musicista sono quelle più brevi? (con meno note :D )

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Ci sono tanti possibili approcci e tipologie di stili che variano a seconda del periodo storico e dei cambiamenti culturali. Esistono addirittura sottogeneri di tipologie.

Cerco di riassumere brevemente a braccio e grossolanamente:

 

Barocco che intercorre tra il secolo del '600 e la prima metà del '700. Una musica che conserva ancora una grande influenza rinascimentale nelle proprie melodie, che mette in mostra la doti virtuose dei musicisti con continui cambi compositivi, e volta a sfoggiare i primi intenti di improvvisazione strumentale come ancora nessuno aveva fatto. Compositori: Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi, Henry Purcell, Friedrich Handel, Claudio Monteverdi, etc.

 

Classicismo viennese, ovvero che va dalla seconda metà del '700 fino alla sua fine. Precisamente il nome si riferisce alla prima ondata di compositori viennesi, come Mozart, Beethoven, Haydn,  dai quali provengono molte delle composizioni più famose, apprezzate e importanti di sempre.

 

Romanticismo che è il periodo dell'800 fino ai primi anni del '900. I compositori cambiano completamente modo di comporre, concentrandosi prima di tutto sull'espressione dei propri sentimenti, mettendo da parte regole standard e forme armoniche prestabilite pur di riuscire in tale scopo. L'enfasi dell'emotività, delle melodie talvolta malinconiche e 'autocommiseranti' prende il sopravvento. Nasce la forma musicale del notturno, della romanza e del “lied”. La romantica è divisa in due periodi, del primo ne fanno parte compositori come Giuseppe Verdi, Franz Liszt, Niccolò Paganini, Schumann e tanti altri. Del secondo periodo, quello “tardo”, ne fanno parte Tchaikovsky, Johann Strauss, Edvard Grieg, Gustav Mahler, Debussy, e così via. Il pianoforte è lo strumento su cui sono incentrate gran parte delle composizioni, difatti provengono da questo periodo alcuni dei pianisti più grandi della storia, come Frederic.

 

Impressionismo - Esattamente come la romantica, la classica impressionista trasferisce i caratteri del movimento artistico impressionista nella musica, ma si tratta di un sottogenere molto più ristretto. Nelle sue composizioni c'è una sorta di ricerca astratta, talvolta indefinita della struttura, in cui i compositori vogliono imprimere le sensazioni più fugaci, le “impressioni” di alcuni momenti. Per questo i brani sono caratterizzati spesso da una durata breve. Il più noto è Erik Satie, poi ci sono Alexander Scriabin, Paul Dukas, e Arnold Bax.

 

Il XX secolo in cui c'è stato il passaggio dal movimento “classico” a quello “contemporaneo”. Gli avvenimenti storici, le rivoluzioni culturali, le innovazioni, portano a modi del tutto nuovi di concepire la musica, si riversa in essa anche il concetto di futurismo. Vengono messi in risalto altri elementi stilistici che prima non erano per nulla concepiti, ovvero la dodecafonia, l'atonalità, le prime dissonanze. La semplice bellezza e l'armonia che secoli fa tanto si cercavano, qui non sono più necessariamente considerati come gli obbiettivi primari della musica. Alcuni dei compositori più importanti di questo passaggio sono Richard Wagner, il cosiddetto “padre del modernismo”, Igor Stravinsky, Dmitri Shostakovich, che ebbe numerosi problemi con il governo sovietico a causa delle sue composizioni fuori dai ranghi canonici, Maurice Ravel, con il suo famoso 'Bolero', Bèla Bartok, Arnold Schonberg, Anton Webern e Oliver Messiaen.

 

Contemporanea - Tutta la classica che percorre il secolo del '900 a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino all'inizio del 21esimo secolo. Gli stessi criteri che sono apparsi in risalto nel passaggio al moderno vengono presi e continuati nella musica contemporanea. Si afferma la corrente del minimalismo, di cui Philip Glass, Arvo Part (minimalismo sacro) e Steve Reich (minimalismo moderno) ne sono i capostipiti. Inoltre, le nuove possibilità tecnologiche danno origine allo sperimentalismo musicale, da cui vengono proposti i primissimi esperimenti elettro-acustici / elettronici. A tal proposito si propende a lavorare più sul ragionamento anzichè sull'aspetto musicale, i compositori di questo periodo non sono infatti soltanto musicisti, ma bensì anche teorici. Perciò, la contemporanea si ramifica anche nel sottogenere della classica d'avanguardia, una musica determinata a sperimentare, studiare, inventare nuovi criteri mai realizzati prima. In questo ambito, Karlheinz Stockhausen è riconosciuto come uno dei compositori/teorici più importanti del secolo, poichè si deve a lui l'invenzione dell'elettronica. È stato il primo ad essere riuscito a creare musica tramite procedimenti di elettronica analogica. Altri nomi importanti sono John Cage, l'ideatore del 'prepared piano', e Iannis Xenakis, un teorico che applicò alla musica criteri matematici, anche architettonici. Poi ci sono Pierre Boulez, Bruno Maderna, Luigi Nono ed Edgard Varèse.

 

Per il XXI secolo c’è una bella sezione proprio in questo forum.

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Grazie a entrambi, e a Tiger per la veloce carrellata sociale e storica. Vedo un punto di incontro tra i vostri post: credo che andrò in ordine cronologico (ovvero in quello illustrato da Tiger) ma focalizzandomi su un autore in particolare prima di procedere. Nel frattempo chiunque voglia aggiungere qualcosa è sempre il benvenuto.

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Un bel po' di anni fa affrontai la questione dei primi ascolti, ne venne fuori un elenco di brani adatti per piccoli ascoltatori. Il punto secondo me è proprio questo, non conta a che età uno si avvicina alla classica ma in che modo e con quali brani. Secondo me un Pierino e il lupo (la versione in DVD con Benigni) fa bene ai piccini ma anche agli adulti di primo pelo; in un CD trovi sia Pierino e il lupo con voce narrante di Eduardo de Filippi sia Guida del Giovane all'orchestra di Britten (bello e utile):

 

http://www.discogs.com/Serge-Prokofiev-Benjamin-Britten-Pierino-E-Il-Lupo-Guida-Del-Giovane-AllOrchestra/release/4868783#./4868783?&_suid=143950014675406006812848240396

 

Questo è uno degli esempi di quella lista che se ritrovo ripubblico.

 

Sono utili le classificazioni, è indispensabile conoscere le tappe storiche, etc. ... ma quando uno si deve innamorare di una cosa deve mettere da parte per un attimo i criteri razionali :D

 

Per me non è assolutamente detto che i brani più importanti della storia della musica ci facciano innamorare della musica; nessuno può negare il valore e l'importanza di

 

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/623-karlheinz-stockhausen-kontakte/

 

ma nessuno consiglierebbe di partire da qui :), per cui (contrariamente a quello che sono) sarei molto irrazionale

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