Lowseling Postato Gennaio 28, 2015 Report Share Postato Gennaio 28, 2015 Ciao a tutti, Da un po' ho iniziato a studiare il preludio op23 n5 "Alla Marcia" di Rachmaninoff. I primi 3 eventi sono riuscito a cavarmela abbastanza bene, devo solo perfezionare la precisione in un paio di passaggi, ma il problema è sorto arrivando al 4° evento, dove mi sono ritrovato in difficoltà con un arpeggio abbastanza intricato alla mano sinistra. Mi sono permesso di prendere il link di una partitura online per farvi vedere: http://petrucci.mus.auth.gr/imglnks/usimg/e/ea/IMSLP309262-PMLP02017-Op.23_10_Preludes_No.5_Alla_marcia_in_g_minor.pdf L'inizio è alla 5° battuta della 3° pagina. La tecnica che ho adottato fin'ora è stata quella di eseguire le prime 3 note di ogni arpeggio con 5, 2 e 1 dito e poi saltare alla 4° nota con il 5 dito, non so se mi sono spiegato abbastanza bene, ma l'ho trovato come l'unico modo per evitare di fare movimenti assurdi con il polso e la mano che mi impedivano di eseguire il tutto con fluidità. Voi avete qualche altro consiglio per eseguirli al meglio? E magari qualche esercizietto da fare per "addestrare" la mia mano sinistra a fare questi arpeggi al meglio? Grazie mille Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Gennaio 28, 2015 Report Share Postato Gennaio 28, 2015 Stai, secondo me, enunciando dei principi che denotano un cimentarsi in una tecnica superiore. Alcuni passaggi di arpeggi in posizione "lata" sono molto difficili se pensati "una nota dopo l'altra". Diventano eseguibili con na certa "fluidità " e "facilità" se si pensano invece come "accordi sciolti" cercando di pensare ed essere sulla posizione dei "gruppi di note. Imparare a spostarsi con una certa abilità e sicurezza sulle "posizioni", facilita l'esecuzione e l'esclusione di inutili movimenti del polso denota che stai spostando la mano senza "accavallamenti". Questo è stato già da me illustrato in un tutorial quando ho affrontato la differenza "pollice sotto- pollice sopra" ovvero non passare "sopra e sotto il pollice", ma "a fianco". Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lowseling Postato Gennaio 28, 2015 Autore Report Share Postato Gennaio 28, 2015 Stai, secondo me, enunciando dei principi che denotano un cimentarsi in una tecnica superiore. Alcuni passaggi di arpeggi in posizione "lata" sono molto difficili se pensati "una nota dopo l'altra". Diventano eseguibili con na certa "fluidità " e "facilità" se si pensano invece come "accordi sciolti" cercando di pensare ed essere sulla posizione dei "gruppi di note. Imparare a spostarsi con una certa abilità e sicurezza sulle "posizioni", facilita l'esecuzione e l'esclusione di inutili movimenti del polso denota che stai spostando la mano senza "accavallamenti". Questo è stato già da me illustrato in un tutorial quando ho affrontato la differenza "pollice sotto- pollice sopra" ovvero non passare "sopra e sotto il pollice", ma "a fianco". Si, decisamente questo preludio ha una tecnica che in parte sto affrontando per la prima volta, e in effetti il mio (a volte) difetto è quello di amare le sfide e di voler puntare sempre più in alto, ovviamente sempre con certi limiti. In questo caso se ho capito bene quello che vuole dire è di affrontare questi arpeggi senza scavalcare il pollice e quindi dividendo l'arpeggio in gruppi di note, in questo caso penso che tranne un paio di eccezioni si possano dividere gli arpeggi in 2 gruppi di note. Ho inteso bene? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Gennaio 28, 2015 Report Share Postato Gennaio 28, 2015 In genere sì! Conviene seguire la divisione che impegna meno mentalmente e che quindi "appare" chiara e facile". Buon lavoro. Il preludio non è comunque " facile" 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Gennaio 28, 2015 Report Share Postato Gennaio 28, 2015 Soprattutto cerca di valorizzare molto le note "in evidenza" del canto della mano sinistra. E' molto bello e prezioso che vengano messe in evidenza con grande eloquenza. Buono studio 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lowseling Postato Gennaio 29, 2015 Autore Report Share Postato Gennaio 29, 2015 In genere sì! Conviene seguire la divisione che impegna meno mentalmente e che quindi "appare" chiara e facile". Buon lavoro. Il preludio non è comunque " facile" Si il preludio é complesso ma mi sono voluto cimentare in questo per affrontare qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda le linee melodiche sono d'accordo, avevo giá dato una prima sbirciatina alle varie linee melodice e ad una possibile interpretazione, una volta risolti i problemi tecnici potrò approfondire Grazie mille dei consigli! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Febbraio 3, 2016 Report Share Postato Febbraio 3, 2016 Rachmaninoff plays Prelude in G Minor Op. 23 No. 5 Registrazione storica, non fa male sentire come lo suona Lui Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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