yamashita Posted May 29, 2014 Report Share Posted May 29, 2014 Ciao a tutti,ultimamente ho ripreso lo studio dell'armonia e mi sto interessando anche di analizzare dei brani sia dal punto di vista armonico che da quello melodico,sto provando ad analizzare questo brano di schumann-in Memorian,ma trovo parecchie difficolta ad individuare il tipo di accordi che usa,in particolare quelli modulanti.Quindi vi chiedo un piccolo aiuto.grazie! schumann-in Memorian.pdf 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eagle Posted May 29, 2014 Report Share Posted May 29, 2014 Dal punto di vista armonico siamo chiaramente in la maggiore, vedi prime battute e ultime, per cui io etichetterei gli accordi tenendo conto appunto di questo centro tonale. Analizzando il primo ritornello hai: battuta 1: La maggiore, I II battuta 2: V7 battuta 3: I6 che però poi diventa una settima di dominante per via del sol bequadro allude a una tonicizzazione di re maggiore, prima che si formi il II con il si al basso battuta 4: V7 battuta 5: I II (V/V) battuta 6: V=I di mi maggiore. Qui il re# al basso forma un I24 ma è ininfluente, è un appoggiatura. battuta 7: V46/V V battuta 8: V/VI VI battuta 9: II V battuta 10: I Per cui armonicamente hai una prima sezione di 10 battute che parte nella tonalità d’impianto per chiudere in mi maggiore, appunto la tonalità del quinto grado modulando praticamente a battuta 5 usando apparentemente una tonicizzazione di mi maggiore che poi diventa la nuova tonalità a 6. Lo capisci per bene a battuta 7 quanto arriva il V/V dei mi maggiore. Dal punto di vista melodico, si tratta del classico modello 4+4 più coda di 2 battute (a+a’)dove a battuta 5 a’ riprende l’inizio di a. Notare quanto è preciso Schumann, c’è scritto tutto in partitura. Per la seconda parte lascerei a te la palla, se non provi non impari...per cui un tentativo lo farei 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gerardo Posted May 29, 2014 Report Share Posted May 29, 2014 A batttua 3 non indica il pedale, come noti Schumann è precisissimo. Per cui a battuta 3 direi I V24(con appoggiatura)/IV IV6 II56. Darei forma all'allusione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yamashita Posted May 29, 2014 Author Report Share Posted May 29, 2014 grazie mille per le risposte! tutto chiaro,ma avrei qualche domanda:battuta 7: v46 (di che tonalità?di siM?) inizio battuta vedo un do e un mi.osservando il primo quarto della battuta essendoci fa#-la#-do#-mi - in secondo rivolto,considerato il do al basso,avevo pensato a un II6+ ,dominante secondariadi si V grado,ma probabilmete è errato perchè tengo in considerazione note di passaggio su tempo debole della battuta.battuta 8 : v(di do#-) / VI (di mi+) che tipo di passaggio è? cadenza d'inganno modulante?io avrei detto: v (di do#-) che va al I (do#-)con la modulazione alla battuta 9 : / II Vbattuta 9: la# sul II indica il carattere di dominante secondaria dell'accordo?,creando una momentania tonicizzazione? per Gerardo,non indica il pedale perchè abbiamo un passaggio modulante? per il resto non sono riuscito ad individuare il V24 con appoggiatura. Grazie mille ad entrambi per l'aiuto e la pazienza a breve posto il resto dell'analisi fatta da me, e ne vedremo delle belle! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gerardo Posted May 30, 2014 Report Share Posted May 30, 2014 Anche se spesso contribuiscono a rendere più interessante le composizioni, le note di passaggio non vengono prese in considerazione durante l'individuazione delle strutture armoniche portanti. In passaggi dove l’armonia cambia ad ogni ottavo il pedale può portare confusione, sicuramente il pianista potrà usarlo come espediente tecnico per cambiare il suono e renderlo più morbido, ma sicuramente in quella battuta lo cambierà 4 volte, tanto più c'è l’indicazione di tempo da una mano in questo senso, non veloce (e quasi vocale). Per cui non centra il fatto che sia o meno modulante, ma proprio il passo armonico. Fra l’altro abusi un po’ troppo del termine modulazione. Quelle passeggere che durano un accordo al massimo sono tonicizzazioni; come hai potuto vedere quando arriva la modulazione, poi passa per i gradi fondamentali IV II V, etc. Questo chiarisce la natura di alcune tue domande ma vediamo: Battuta 7: mettendo le note del primo quarto in ordine di terza hai: fa# la# do# mi, siamo chiaramente su una settima di dominante di si, che è il V° grado di mi maggiore. Ecco che siamo su un V/V, appunto una tonicizzazione. Un II di mi non avrebbe avuto il la#, le alterazioni in chiave di mi maggiore sarebbero fa# do# sol# re#. Non c’è il la# Battuta 8: Ho capito, ma do#- è il sesto grado di mi maggiore, per cui non è una modulazione, semplicemente la tonicizzazione (in questo caso V/VI) de sesto grado. Non è che in 10 battute Schumann modula a 4 tonalità diverse. Come ti aveva premesso Eagle nella musica tonale ci sono dei centri, in questa parte del brano si parte dalla tonalità d’impianto per arrivare a quella del quinto grado. Il resto è una conseguenza. Se Schumann avesse voluto andare in do# minore l’avrebbe potuto sicuramente fare, ma non ha poi toccato ne il II, ne il V…per cui non fa sentire il centro tonale di do#-, ergo, non è una modulazione. Battuta 9: concordo, la presenza del la# chiaramente indica che quello è un V/V, vedi battuta 7. Per cui qui Eagle ha toppato. Non mi ero accorto, bravo. Vedo che capisci al volo 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Aspirante Posted May 30, 2014 Report Share Posted May 30, 2014 Grazie per queste lezioni di armonia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yamashita Posted May 30, 2014 Author Report Share Posted May 30, 2014 chiarissimo grazie,posto il resto dell'analisi fatta da me,in alcuni casi ho anche considerato le note di passaggio giusto per chiarirmi qualche dubbio,magari non dovrei considerarle ma mi incuriosiscono troppo battuta 11: I (mi-) anche se direi che siamo ancora in miM guardando il resto del brano. II(che intendo anche come v del si di battuta 12,quindi per essere corretto scrivo:battuta 11: I(mi-?)/vbattuta 12: V(di miM) I6battuta 13: IV Vbattuta 14: I46 I35/V (di re M) (il do bequadro è una nota di passaggio?battuta 15: I(reM) / V (di miM)battuta 16: I(miM) / V7 (di laM)battuta 17: I6/V24(di reM) I(reM) / II7(di laM)battuta 18: V - I (di laM ma proposto come settima di dominante di reM quindi una tonicizzazione)battuta 19: IV(di laM) IIbattuta 20: direi un V - I7 ..ma mi arrendo battuta 21: II (fa# la# do# mi lo intendo come V del II si re fa?) ... II V37battuta 22: Ibattuta 23: I Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AbateFaria Posted May 30, 2014 Report Share Posted May 30, 2014 In effetti fa un cambio di modo in mi minore, ma non persevera in questa tonalità, per cui per me il B parte sul quinto minore di La maggiore, inoltre non trovo un secondo di re maggiore, per cui ritengo sia più chiaro parlare di grande tonicizzaizone del quarto grado di la maggiore. Detto questo: battuta 11: V minore V/II battuta 12: II V6battuta 13: I II6 V6/V battuta 14: V (stainquinato, sciccheria di Schumann) V6/IVbattuta 15: IV I46 V/V battuta 16: V7battuta 17: V/IV/IV6 II6 battuta 18: V V/IV battuta 19: IV V/II IIbattuta 20: settima diminuita (accordo ipotetico, sciccheria di Schumann), VII34/II battuta 21: II/6 V34/II II V7 battuta 22: I battuta 23: I Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
RedScharlach Posted May 30, 2014 Report Share Posted May 30, 2014 A b. 11 c'è il Do#, quindi è impossibile che siamo in Mi minore. Il "quinto minore di una tonalità maggiore" di cui parla Faria è una regione armonica che non ricordo di aver mai visto in Schumann. Ma potrei sbagliarmi. In ogni caso, non è questa l'interpretazione corretta. In sé, b. 11 può riferirsi a Si minore: IV - V7. Oppure, per essere più precisi, II56 - V7 (Re e Si della melodia sono note di passaggio). A un livello superiore, il Si minore di bb. 11-12 è semplicemente II di La Maggiore. In questo brano è presente infatti una sola modulazione: a Mi maggiore (bb. 6-10). Il resto è tutto in La maggiore, con abbondante impiego di dominanti secondarie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gerardo Posted May 30, 2014 Report Share Posted May 30, 2014 In effetti per battuta 11 non mi sembra male l'idea IV e poi V del II. Non sottovaluterei il fatto che nella parte finale di 11 Schumann toglie il pedale di risonanza. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yamashita Posted May 31, 2014 Author Report Share Posted May 31, 2014 Grazie a tutti per l'aiuto! Ho sbagliato ad interpretare battuta 11 e da li tutto il brano. ne ho di strada da fare. Esistono delle linee guida basilari da seguire durante l'analisi armonica di un brano? Magari avendo qualche punto di riferimento mi verrà piu' facile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frank Posted May 31, 2014 Report Share Posted May 31, 2014 Grazie a tutti per l'aiuto! Ho sbagliato ad interpretare battuta 11 e da li tutto il brano. ne ho di strada da fare. Esistono delle linee guida basilari da seguire durante l'analisi armonica di un brano? Magari avendo qualche punto di riferimento mi verrà piu' facile. Serve esperienza e pratica, ma in generale in base al periodo nel quale il brano è stato scritto alcuni percorsi diventano più o meno plausibili. Ad esempio, persino riferendoci alla musica romantica, rispetto alla tonalità d'impianto è veramente difficile trovare modulazioni ai toni lontani. Ad esempio Scriabin si è avventurato in questo, ma poi sappiamo tutti cosa è successo (pantonalità ed "evoluzioni") ma tornando a noi, se pensi al rapporto fra mi minore e la maggiore, ti rendi subito conto che ci sono 2 circoli delle quinte....per cui è poco plausibile in un autore come Schumann (o coevi) un comportamento del genere. L'accordo si può trovare, ma contestualizzato come ben descritto dai colleghi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yamashita Posted June 13, 2014 Author Report Share Posted June 13, 2014 Serve esperienza e pratica, ma in generale in base al periodo nel quale il brano è stato scritto alcuni percorsi diventano più o meno plausibili. Ad esempio, persino riferendoci alla musica romantica, rispetto alla tonalità d'impianto è veramente difficile trovare modulazioni ai toni lontani. Ad esempio Scriabin si è avventurato in questo, ma poi sappiamo tutti cosa è successo (pantonalità ed "evoluzioni") ma tornando a noi, se pensi al rapporto fra mi minore e la maggiore, ti rendi subito conto che ci sono 2 circoli delle quinte....per cui è poco plausibile in un autore come Schumann (o coevi) un comportamento del genere. L'accordo si può trovare, ma contestualizzato come ben descritto dai colleghi. Grazie Frank,a breve postero' un altro esercizio di analisi,sperando di vedere dei progressi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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