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Piano Concerto - Forum pianoforte

Influenze sull'accordatura


Gigio85
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Lo sto facendo io... Ho sia il microfono di misura che l'analizzatore di spettro. No problem.

Non ci interessa se il pianoforte è ben accordato e intonato perché non stiamo facendo una misura sul singolo ma sulla variazione in due misure separate, pertanto se l'orientamento delle rotelle ha effetto su un pianoforte accordato ce l'ha anche su uno scordato. In ogni caso il mio è sufficientemente accordato...

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Administrator: "TEST NON VERITIERO A CAUSA DELLE CONDIZIONI DI SVOLGIMENTO E RUMORI D'AMBIENTE, LEGGERE QUALCHE POST PIÙ AVANTI PER TROVARE I RISULTATI DEL TEST DEFINITIVO E CORRETTO".

 

 

Ragazzi, qui c'è poco da ridere e discutere, la cosa è vera, di conseguenza abbiamo fatto bene a verificarla sperimentalmente e ne dobbiamo prendere atto quando muoviamo uno strumento senza curarci della posizione delle rotelle. Evidentemente anche la leggera flessione prodotta dal fuori asse dei punti di appoggio ha il suo effetto sull'accordatura, in realtà quello che ho misurato è la frequenza media, che può essere inficiata da rumori d'ambiente e rumore rosa, comunque la differenza c'è (ma mi riprometto di ripetere questa cosa non appena avrò a disposizione una stanza abbastanza isolata acusticamente in modo da ridurre al minimo i fenomeni legati al rumore, pertanto non prendete questa prova come oro colato, da comunque qualche indicazione ! La cosa paradossale, e spero che qualcuno mi aiuti a capire, è che la frequenza risulta più alta quando le ruote sono in posizione esterna. E' un paradosso perché questo dovrebbe far flettere lo strumento maggiormente e di conseguenza essendo le corde l'ultimo strato superficiale, i capicorda dovrebbero avvicinarsi anziché allontanarsi e dunque l'accordatura dovrebbe essere più calante, invece è più crescente ! Mah...

 

Vi allego i risultati del test basati sul LA 442

 

Ruote verso l'interno

 

schermata_interne.jpg

 

Già da questo spettro si evince che la frequenza complessiva è di: 441,80 Hz (La frequenza complessiva essendo basata sulla media pesata delle frequenze in gioco tiene conto anche dei rumori)

 

 

 

Ruote verso l'esterno

 

schermata_esterne.jpg

 

Vedete che con le ruote verso l'esterno abbiamo una frequenza complessiva di: 442,37 Hz ovvero una differenza di 2 Cents !

 

 

 

Allego anche gli spettri di frequenza sovrapposti

 

analisi_spettro_confronto.jpg

 

Qui la differenza è appena visibile (Curva rossa: ruote poste internamente, Curva Blu: ruote poste esternamente).

 

 

 

Ecco uno zoom sul picco della fondamentale (primo armonico)

 

analisi_spettro_confronto_zoom.jpg

 

In questo caso le differenze sono più distinguibili.

 

La cosa comunque non mi convince molto pertanto come ne avrò possibilità svolgero test più accurati prendendo diversi campioni sulla stessa nota e facendo una media sulla frequenza del primo armonico. In un ambiente molto silenzioso e schermato da fonti di rumore esterno.

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Va bene cambia lo spettro e ci sta ma non che questo sia dovuto a tenuta di accordatura.

 

Anche se lo sposti nella stanza sempre con ruote verso l'interno lo spettro cambia. Dovresti verificare se ad una posizione delle ruote corrisponde lo stesso spettro oppure se nello spostarle e riportarle in posizione si hanno perdite.... In questo caso si potrebbe dire che la accordatura si è modificata, non lo spettro che dipende anche dalla posizione degli oggetti intorno al piano.

 

Conosco un accordatore che pretende di avere le piante e le cose intorno al piano nella posizione abituale per accordare :)

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No aspetta, lo spettro cambia ma quello che interessa me è sapere se cambia il primo armonico e qui cambiava... Poi le misurazioni sono state effettuate con lo stessa posizione del microfono e la stessa posizione del pianoforte, non è che me ne sono andato in giro per casa con il piano a misurare prima da una parte e poi dall'altra. Questa cosa l'ho fatta con un microfono di misura e con un analizzatore FFT a 65000 punti che forse è meglio dell'analizzatore di Tunelab ma se vuoi domani posso postare anche foto di TuneLab

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Ok, domani faccio anche questa di prova. Può essere un altro termine di confronto. Vediamo se anche tunelab conferma le misurazioni che ho fatto oggi. Se anche lui conferma credo che dobbiamo prenderla per buono altrimenti dovrò ripetere lo stesso test di oggi in un luogo più adatto.

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Dipende da quale coda e se riuscito bene.

 

Comunque a concerto la regola è orientare le ruote verso il pianista, più che sulla accordatura incide anche se di pochissimo sulla inclinazione del tavolaccio ed effettivamente si possono avere variazioni sullo scappamento....

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Beh allora tutto sommato vedendo i risultati di Simone nn mi hanno detto una cosa cosi' strampalata..Simone,ad orecchio,cosi per parlare,hai sentito differenze con le posizioni prima in un modo poi nell'altro?intendo di risonanza o altro,percettibile all'orecchio umano,tralasciando gli strumenti di rilevamento frequenze..e come mai lo tieni a 442?suoni con qualche bella violinista? =D

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Ti ho cancellato un post perchè l'ho visto duplicato... Venendo a noi.

Ero sicuro che il pianoforte fosse accordato a 440 Hz quindi anche per me questa cosa è stata una sorpresa. In ogni caso questo test non mi convince molto. Oggi non ho avuto il tempo di rifarlo, e comunque la frequenza ottenuta è una media pesata di tutti i contributi frequenziali quindi è di per sé poco indicativa, perchè ne fanno contributo anche tutti i rumori dell'ambiente. Pertanto mi riprometto di ripetere il test come consigliatomi da Fra con il tunelab che esclude a priori qualsiasi altro contributo frequenziale concentrandosi sulla fondamentale. Oltretutto il campionamento non permetteva neanche una sensibilità tale da poter giudicare effettivamente il valore puro della prima armonica. Graficamente comunque una differenza c'era. Come ripeto peró è stato un test fatto veramente all'acqua di rose dove per girare le rotelle ho dovuto alzare il pianoforte permettendo così a mia madre di girare agevolmente le rotelle. La cosa andrebbe fatta senza alzare il piano perchè alzandolo sicuramente si produce un momento flettente maggiore di quello che viene generato dalle rotelle, e quindi potrebbe essere questo il maggiore responsabile del cambiamento di frequenza insieme agli altri fattori che ho appena elencato. In ogni caso mi riprometto di ripetere il test senza alzare il pianoforte e ruotando le rotelle per mezzo di un pappagallo ricoperto di carta al fine di non creare graffi o danni alle rotelle stesse. In questo modo non dovró alzare il piano e dunque elimineró il problema della flessione dello strumento andando a considerare solamente il momento flettente imposto dalle rotelle. Domani con calma vi faró conoscere ulteriori sviluppi documentati da foto e screen captare di tunelab.

Riguardo il fatto di accorgermi di cambiamenti. Sinceramente non mi sono accorto di nulla anche perchè diventerebbe veramente difficile riconoscere in due momenti separati appena due cent di differenza anche per chi ha orecchio assoluto.

 

Vi terrò aggiornati...

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Administrator: "TEST DEFINITIVO"

 

Ripetuto l'esperimento, questa volta seriamente... Allego anche tutte le foto del caso.

 

Per prima cosa, dopo aver tolto i piattini, ho orientato le rotelle tutte verso l'esterno usando una pinza a pappagallo, inserendo tra le ganasce uno strato di scottex per evitare di rovinarle. Ho dunque eliminato il problema di eventuali flessioni indotte dal dover sollevare il pianoforte su uno dei tre angoli.

 

rotazione.jpg

 

 

Per questo test ho in effetti fatto due test paralleli. Uno basato sul campionamento come nella precedente esperienza ed un altro con il software TuneLab per osservare se i risultati fossero se non concordi, quantomeno vicini.

 

ruote-esterne.jpg

 

Ho catturato il suono dello strumento ed ho effettuato uno screen capture di TuneLab in versione iPad. In TuneLab ho impostato un offset sulla frequenza finché il display di fase non risultasse immobile. Ovviamente mi riproponevo di non variare più l'offset nella seconda misurazione per osservare se il risultato prodotto fosse lo stesso.

 

Questi sono i dati ottenuti...

 

Analisi di spettro

 

spettro-esterne.jpg

 

 

TuneLab

 

esterne-tunelab.jpg

 

 

Come potete vedere in TuneLab la frequenza associata alla fondamentale del LA risulta essere 442,52 Hz

Nell'analisi di spettro la media pesata di tutte le frequenze si aggira nell'ordine dei 442,43 Hz

Questa differenza di 0,09 Hz è sicuramente giustificata (questa volta sì) dal rumore d'ambiente. (E' comunque impercettibile anche al più fino degli orecchi).

 

 

Fatto questo ho girato le ruote verso l'interno del pianoforte sempre con lo stesso metodo, senza sollevare lo strumento.

 

ruote-interne.jpg

 

Ho quindi ripetuto le misurazioni.

 

Eccone i dati sperimentali...

 

Analisi di spettro

 

spettro-interne.jpg

 

 

TuneLab

 

interne-tunelab.jpg

 

Come potete vedere nel caso del test per campionamento nell'analisi di spettro questa volta la frequenza media pesata è di 442,35 (0,07 Hz inferiore alla misurazione che avevamo fatto prima ma flessioni di così poco conto sono ancora imputabili a rumori d'ambiente che non sono costanti nel tempo (per esempio la pioggia all'esterno dell'appartamento che cambia di intensità, macchine in transito, ecc. ecc.).

Per quanto riguarda TuneLab che, come ripeto, si concentra sull'analisi dello spettro nella zona della fondamentale nella nota che stiamo misurando, il risultato è perfettamente identico a quello misurato in precedenza.

 

 

Allego anche gli spettri a confronto.

Linea Rossa (Ruote Interne), Linea Celeste (Ruote Esterne)

 

spettro-interne-esterne-confronto.jpg

 

 

Lo zoom sul particolare della frequenza fondamentale

 

spettro-interne-esterne-confronto-zoom.jpg

 

Come vedete anche a livello di spettro la differenza è praticamente impercettibile.

 

Per saziare le perplessità, ho poi provveduto ad alzare il pianoforte per ruotare le rotelle ripetendo tutti i test e la differenza, come nell'esperimento precedente, era più apprezzabile. Pertanto direi che abbiamo sfatato questo mito.

 

In conclusione l'accordatura del pianoforte, non risente del diverso posizionamento delle rotelle di appoggio e dunque possiamo assumere lo strumento, in questo caso, come un corpo rigido.

Pertanto caro Gigio85, quando ti diranno nuovamente questa cosa, puoi fornire il link di questa discussione agli interessati e sostenitori di questa teoria, in quanto teorizzare è una cosa, verificare sperimentalmente è ben altra cosa.

rotazione.jpg

ruote-esterne.jpg

spettro-esterne.jpg

esterne-tunelab.jpg

ruote-interne.jpg

spettro-interne.jpg

interne-tunelab.jpg

spettro-interne-esterne-confronto.jpg

spettro-interne-esterne-confronto-zoom.jpg

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