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Piano Concerto - Forum pianoforte

Fra

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  1. Non si tratta di lanciare la pietra e nascondere la mano, mi trovo costretto a precisare la mia posizione di continuo, perché è da tempo che mi si accusa di comportamenti inadeguati, probabilmente per arrivare ad estromettermi dal forum pur non avendo violato alcun regolamento. Questo tuo atteggiamento dimostra che le opinioni altrui non sono bene accette se non in accordo al pensiero degli amministratori, quindi ben venga anche il BAN se questo vi fa sentire più sicuri di voi stessi, io partecipo ad altri forum, forse più democratici di questo, dove da anni esprimo le mie opinioni e porto le mie esperienze (documentate) per ciò che riguarda il pianoforte e non ho mai avuto di questi problemi, seppure esistano delle diversità di opinione con altri utenti. Non ho ricevuto nessun messaggio privato, lo leggerò volentieri quando arriverà. chiarisco che se siamo andati OT non è certo per causa mia. Non credo neppure che ci sia nessuna disputa da risolvere tra me e Pianoexpert, solo diversità di opinioni. Saluti
  2. La mia non era una provocazione o una sfida, ma solo un invito a far vedere qualcosa anche sulle meccaniche o strumenti assemblati, lo avete fatto una volta in occasione del tutorial sulla accordatura e qualche tecnico ha commentato esprimendo più di una perplessità anche sull'utilizzo della chiave se non ricordo male...perché è normale che quando ci si espone, soprattutto sul web, ci sia qualcuno che la pensa in altro modo.... bisogna accettare le opinioni di tutti senza elevarsi alla casta dei Bramini.
  3. Adesso mi si vuol far passare per provocatore, però non sono stato io a citare la spazzola per le scarpe in camoscio, basta leggere poco sopra! Quella che ho mostrato io di fatto lo è, la produce una ditta che si chiama Class, leader di accessori per calzature, quindi è curioso che dopo averla vista si dica che non è idonea neppure sulle scarpe.... Ho espresso solo una mia opinione sul fatto che io la spazzola con setole in ottone, di qualunque genere, non la utilizzerei sui rullini dei miei pianoforti e in quelli degli amici, ed è scoppiato il finimondo. Forse perché le opinioni degli utenti qui non sono bene accette. C'è chi sale in cattedra e fa le sue lezioni, senza contraddizioni... ma non è mica un forum questo? Bisogna argomentare, circostanziare ed eventualmente dichiarare la propria identità? In un forum dove tutti scrivono di tutto su un mestiere che si impara solo in laboratorio sotto la guida di persone esperte, dove tutti si improvvisano tecnici e riparatori andando ad operare su una meccanica di pianoforte dopo aver visto dei video fatti su dei modellini? Su queste basi cosa si dovrebbe argomentare? Si esprime ognuno la propria opinione come accade in tutti i forum senza che nessuno si offenda, non ho mai mancato di rispetto nessuno o detto che quel che scrive Pianoexpert sia sbagliato, inoltre ognuno è libero di fare dei propri strumenti ciò che vuole.
  4. La spazzola per le scarpe in camoscio è proprio quella! Comunque aspetto il videotutorial, magari sui rullini del tuo SS Così vediamo come vengono!
  5. È proprio quel tipo di spazzola che avevo provato su dei vecchi stiletti, A me pare troppo aggressiva. La carta abrasiva finissima invece da buoni risultati
  6. Ok va bene, però se un utente dice cose diverse dalle vostre non ve la dovete prendere, a me sembra addirittura pericoloso usare la spazzola di ottone sulle pelli dei rullini, quindi ero curioso di sapere da dove arrivava questa pratica... Comunque non mi pare di essere aggressivo, esprimo solo le mie opinioni liberamente.
  7. E aggiungo che non voglio contraddire nessuno, c'è sempre da imparare da tutti...
  8. Anzi se mi dici in quale testo viene detto di spazzolare i rullini con setole di ottone me lo leggo pure io, tra quelli che ho non mi risulta
  9. Vengono dal fatto che conosco di persona e ho visto lavorare diversi tecnici sui pianoforti e non ho mai visto nessuno spazzolare i rullini con la spazzola di ottone quindi ero curioso di sapere se ci fosse qualche riferimento in letteratura... Tutto qui.
  10. 15 cent? Mi sembra normale, comunque quelle caviglie molli si possono sistemare. Prova la via di mezzo, 438.... Per suonare a casa da soli va benissimo e spariscono anche certe imperfezioni
  11. No, come i pianoforti di oggi reggono il 444 anche il tuo tiene a 440 .... Se poi non ti si sono rotte delle corde (soprattutto sull'incrocio) direi che la cordiera non è molto tirata. Prova a stabilizzarlo a 440, sugli acuti le corde sono corte quindi è normale che scenda un pochino di più .... Le caviglie le senti molto molli? Direi che se non hai la sensazione che ti ritorni indietro troppo facilmente e se è calato uniformemente dovrebbe anche tenere...c'è spazio per picchiare dentro le caviglie un pochino ancora?
  12. Vuol dire che la cordiera è stata calcolata per A=435, come per tutti i pianoforti dell'epoca. Quando si restaurano si può riverificare il calcolo della cordiera per avere una tensione inferiore sulla caviglia quando lo si accorda a 440. Ovviamente a parità di tipo di acciaio il peso specifico del materiale rimane il medesimo, per cui se il pianoforte ha corde più lunghe del normale e quindi troppo tese (come per esempio i vecchi ibach che avevano il la4 lungo 44 cm) si potrà alleggerire la tensione ricalcolandone lo spessore, ma la corda rimarrà sempre al limite di rottura.
  13. Benissimo! Il teflon spray imbratta tutto e va in giro ovunque. La graffite la vendono un bacchette grosse... Con la matita da muratore non la finisci più
  14. Per curiosità, esiste qualche riferimento nella letteratura tecnica riguardo a queste procedure di lubrificazione e spazzolamento pelli con setole in ottone?
  15. Spazzolare i rullini con la spazzola di ottone mi sembra eccessivo, io su un mio strumento non lo farei mai. Nemmeno su quello di un amico!
  16. Io ho sempre visto ripassare la grafite con le bacchette sulla leva di ripetizione e sullo spingitore, dove poggia il rullino e mai direttamente sul rullino che poi la riceve per contatto.
  17. Ci sono i tecnici di pianoforte che montano i silent, per uno che sa mettere le mani su una meccanica non è poi una cosa così difficile... Io ai digitali e ai silent preferisco le tastiere con meccanica reale, ovvero dei digitali che hanno dentro una meccanica di coda o verticale...ma costano http://mobile.nytimes.com/2013/09/05/technology/personaltech/a-stringless-piano-from-yamaha-even-van-cliburn-could-love.html?pagewanted=all&_r=0 Me li ha fatti provare Gessica Piatino in negozio e sono fantastici....il più sofisticato simula anche la vibrazione per simpatia delle corde .... Anche gli ultimi sistemi silent Yamaha non sono male ma sento sempre un ritardo..
  18. Digitale+acustico sembra anche a me l'opzione più ragionevole di tutte per chi non può studiare liberamente in tutte le ore del giorno. Il Silent è più un ripiego per chi non ha possibilità di suonare mai nella modalità acustica, anche se non è vero che non disturba affatto! Inoltre la riposta viene parecchio alterata nel rapporto meccanica suono, nei ritardi di elaborazione, nella meccanica per via del compromesso sulle regolazioni (soprattutto nel caso in cui si installi il sistema a posteriori su un piano nato come acustico puro). Certo, sono piccole differenze di cui però uno abituato a suonare il pianoforte acustico si accorge.
  19. Ho dato per scontato che si tratti di pianoforte a coda, se invece si tratta di verticale dopo aver verificato le forcole delle noci si può eventualmente aggiungere un piombino nella parte posteriore del tasto. In questo caso contribuiscono alla resistenza totale alla discesa del tasto anche le mollette degli smorzi anche a seconda del loro punto di intervento, più o meno in ritardo, quindi è chiaro che dove mancano si può sente una leggera differenza, anche se il valore assoluto del peso di discesa è il medesimo non si riuscirà mai ad ottenere una risposta uniforme in quanto la forza peso è diversa dalla forza elastica, sul pianoforte a coda ci sono solamente pesi da tirare su, sul verticale anche delle molle da comprimere oltre all'incontrollabilità di un martello lanciato verso le corde e non accompagnato...
  20. Sarebbe preferibile una piastrina di impiallacciatura di acero, da tagliare a filo una volta inserita la caviglia....
  21. È normale che sia più leggero verso gli acuti, magari non in senso assoluto (grammi forza) ma come sensazione, vista la minore inerzia. Comunque verifica se sul tasto ci sono dei piombini nella parte anteriore (verso il pianista intendo); se ci sono si può eventualmente togliere qualche grammo davanti per guadagnare peso sulla discesa del tasto, sempre che la troppa leggerezza non sia dovuta anche al fatto che i perni si sono col tempo allentati, soprattutto quelli della forcola del martello. A tal proposito verifica che, facendo oscillare leggermente con un dito il martello lateralmente, lo stiletto sia ben stabile e che, svitandone qualcuno, le forcole rimangano in sospensione quando tieni in mano il martello, senza cadere giù col loro peso.
  22. Vorrei vedere chi è il tecnico (di professione) che va a smontare la meccanica a casa di un altro tecnico....
  23. Ecco una lezione importante è questa: se il pianoforte ha le caviglie segnate sugli spigoli significa che lo ha accordato un dilettante che non sa usare la chiave di accordatura, oppure che qualcuno ci ha fatto sopra degli esercizi di accordatura.... prima cosa da vedere quando si valuta un nuovo e un usato, senza andare nemmeno oltre.....anche in negozio!
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