Lowseling Postato Dicembre 22, 2013 Report Share Postato Dicembre 22, 2013 Ciao a tutti, Studio pianoforte da molti anni e, poiché è la carriera che voglio intraprendere, vorrei fare un salto di qualità prendendo un pianoforte a coda sostituendolo al mio vecchio verticale che ormai mi sta un po' stretto. Ho adocchiato un bellissimo Coblenz di metà/fine 900 con i tasti in avorio, il suono è fantastico anche se la meccanica mi verrà sistemata prima della spedizione. Ora alcuni mi hanno sconsigliato il Coblenz come meccanica (non so per quale motivo), voi che ne pensate? Grazie in anticipo, Buon proseguimento! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ettore Postato Dicembre 22, 2013 Report Share Postato Dicembre 22, 2013 Che tu sappia ha il doppio scappamento? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lowseling Postato Dicembre 22, 2013 Autore Report Share Postato Dicembre 22, 2013 Che tu sappia ha il doppio scappamento? Non ne sono sicuro, mi sembra di si. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Dicembre 28, 2013 Report Share Postato Dicembre 28, 2013 Mi sento di metterti un po' in guardia sui pianoforti così datati. Questo anche in considerazione del fatto che tu vuoi intraprendere la carriera. Devi trovare un pianoforte che risponda alle esigenze professionali ...e che non costi molto. Forse siamo di nuovo ad uno Yamaha , magari un C3 che va abbastanza bene. E' evidente che le condizioni della meccanica e l'età dello strumento devono "pesare" su questa scelta. Poi sarà la perfetta messa a punto a farti godere delle sue qualità. Naturalmente un pianoforte europeo è da preferire. Se poi uno Steinway, anche da ricondizionare, sarebbe il massimo. Bisogna che tu visioni bene la tavola di risonanza che non abbia fenditure o rigonfiamenti. Lo stato delle corde e la carica dei ponticelli. In seguito si valuta la martelliera e il resto della meccanica, se da ricondizionare o sostituire. Il suono deve avere una certa durata prima dell'estinzione. Quindi un test da fare subito è suonare forte un accordo nelle varie zone della tastiera e verificarne la durata e l'uniformità della durata. Naturalmente, come già osservato da Ettore, è opportuno, per gli strumenti molto datati, assicurarsi che la meccanica non sia "a spillo", cioè senza leva di ripetizione ( Meccanica impropriamente chiamata "doppio scappamento"). Facci sapere Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lowseling Postato Gennaio 1, 2014 Autore Report Share Postato Gennaio 1, 2014 Mi sento di metterti un po' in guardia sui pianoforti così datati. Questo anche in considerazione del fatto che tu vuoi intraprendere la carriera. Devi trovare un pianoforte che risponda alle esigenze professionali ...e che non costi molto. Forse siamo di nuovo ad uno Yamaha , magari un C3 che va abbastanza bene. E' evidente che le condizioni della meccanica e l'età dello strumento devono "pesare" su questa scelta. Poi sarà la perfetta messa a punto a farti godere delle sue qualità. Naturalmente un pianoforte europeo è da preferire. Se poi uno Steinway, anche da ricondizionare, sarebbe il massimo. Bisogna che tu visioni bene la tavola di risonanza che non abbia fenditure o rigonfiamenti. Lo stato delle corde e la carica dei ponticelli. In seguito si valuta la martelliera e il resto della meccanica, se da ricondizionare o sostituire. Il suono deve avere una certa durata prima dell'estinzione. Quindi un test da fare subito è suonare forte un accordo nelle varie zone della tastiera e verificarne la durata e l'uniformità della durata. Naturalmente, come già osservato da Ettore, è opportuno, per gli strumenti molto datati, assicurarsi che la meccanica non sia "a spillo", cioè senza leva di ripetizione ( Meccanica impropriamente chiamata "doppio scappamento"). Facci sapere Grazie della risposta. Controllando bene la meccanica non è a spillo, per quanto riguarda la tavola di risonanza è del tutto intatta. Il suono è di durata perfetta, le corde non danno segni di ruggine. Tutti questi controlli li ho fatti con il mio tecnico di fiducia, così sono sicuro. Andrebbe solo rivisto qualche dettaglio, ad esempio lo sbiancare i tasti della tastiera perché i tasti in avorio si ingialliscono piuttosto facilmente. Secondo il mio tecnico (e anche secondo le mie orecchie) il pianoforte è perfetto nonostante l'età, poiché non è stato suonato moltissimo. Andrebbe solo sistemato qualche graffietto nel mobile, che purtroppo in alcuni punti ha perso un po' di vernice (nulla di grosso), ma credo sia l'ultimo problema Vi terrò aggiornati nei prossimi giorni, grazie ancora! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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