Dilettante Postato Novembre 21, 2013 Report Share Postato Novembre 21, 2013 Condivido questa lezione rintracciata su RAI Scuola e dedicata a Velocità e tempo. http://www.raiscuola.rai.it/articoli/velocit%C3%A0-e-tempo/5287/default.aspx Il direttore d’orchestra Raffaele Napoli spiega i concetti di tempo e di velocità in musica, sottolineando il fatto che è generalmente scorretto parlare di “velocità” di esecuzione di una composizione musicale. Nella storia della musica sono pochissimi i compositori che hanno dato istruzioni precise, per esempio attraverso l’indicazione del numero di battiti di metronomo al minuto, sulla velocità che l’esecuzione di un brano deve seguire. Generalmente, infatti, il virtuosismo di un musicista si esprime anche nella scelta di una velocità d’esecuzione che permetta all’ascoltatore di cogliere tutte le peculiarità dell’armonia nella forma in cui l’autore l’ha concepita. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Novembre 29, 2013 Report Share Postato Novembre 29, 2013 Sono d'accordo con il Direttore, che ben spiega questi concetti, dannazione di molti studenti ed interpreti consumati. Bach, infatti è una ottima scuola per sviluppare il concetto di "tempo giusto". Diciamo che anche gli abbellimenti ci suggeriscono la velocità del brano. Poi ci può essere una visione più personale della scelta dei tempi. Ascoltando Michelangeli in Scarlatti , noteremo che alcune sonate sono abbastanza più lente della velocità di esecuzione tradizionale . Altra indicazione ce la suggerisce l'Epoca. Il Presto di Mozart non è sicuramente il presto di Prokofiev. Infatti, penso che cambino i riferimenti nel mondo della velocità, in differenti epoche. Si pensi al "presto" di una carrozza che corre rispetto al "presto" di una moto che corre! Che ne dite? 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Chopin Postato Novembre 29, 2013 Report Share Postato Novembre 29, 2013 Intervento meraviglioso PianoExpert! Se non fosse come dici, Mozart sarebbe come Prokofiev e via discorrendo...non si può appiattire tutto, bisogna rispettare l'essenza di quella musica nella sua determinata epoca...evviva la filologia... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Novembre 29, 2013 Report Share Postato Novembre 29, 2013 Merito dei miei Maestri e dei Maestri dei miei Maestri, uomini e donne del '900 ..e dell' '800 . Io anche, uomo del novecento, ho ascoltato dalla voce di alcuni di loro queste affermazioni e le reputo preziose. La riflessione, prima di affrontare un'opera, ci conduce lontano e ci risparmia lavoro. Tutto è contenuto nella Musica, come del resto afferma con forza il Direttore Napoli. Credo che bisogna arrivare ad una interpretazione cosciente delle emozioni e delle motivazioni che hanno mosso l'Autore a scrivere. Scoprire. Questo meraviglioso linguaggio non verbale è forte, intenso...e pericoloso. Possiamo spesso "annacquare" tutto o addirittura allontanarci, all'opposto, dal vero significato. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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