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Piano Concerto - Forum pianoforte

Criteri per determinare la modulazione del soggetto


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Prendo spunto da questa richiesta di Cristian83 per aprire una discussione ad hoc, mi sembra un ambito troppo interessante per perdere lo spunto fra i commenti del laboratorio sulla fuga.

 

Fra l'altro colgo l'occasione per chiedere un po' a tutti (visto che sto trattando la fuga al conservatorio) con quali criteri determinate la modulazione del soggetto e quali limiti vi ponete al fine della conservazione del tema soggetto di base.

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Ho rispolverato questa discussione

 

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1756-risposta-a-questo-soggetto/

 

Nei primi post c'è uno schemino proposto da Frank che magari può fare al caso tuo, Cristian

 

 

Per stabilire scolasticamente il tipo di risposta basta seguire il seguente schema dove T sta per tonica e D sta per dominante:

 

soggetto con inizio in T e chiusura in T: soggetto reale

soggetto con inizio in D e chiusura in T: soggetto tonale

soggetto con inizio in T e chiusura in D (o settima): soggetto tonale

 

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Intanto spieghiamo bene anche per chi si avventura nella fuga che quando parliamo di tonica o dominante non intendiamo una semplice armonizzazione del soggetto.

Si conviente che se un soggetto inizia con il quinto grado della scala (es. Sol in do maggiore) il soggetto è già modulante alla dominante.

Anche il settimo grado nella scala maggiore viene considerato dominante anche se alcuni lo considerano dominante solo se poi si scende sul quinto grado. Diverso è nel modo minore dove il settimo deve essere naturale per considerarsi modulazione al quinto grado.

Cavolo sono già stanco di spiegare tutte le possibilità e c'è ancora una sacco da dire...

... voglio solo capire se i vostri termini di ragionamento sono gli stessi dei miei, poi affronteremo tutte le possibilità.

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Ok cristiank, io ero partita dall'esempio del laboratorio, che può includere delle piccole modulazioni, appunto tonicizzazioni. Su inizio e fine del S., certo...se un soggetto è tonale automaticamente è perchè inizia sulla dominante è sta modulando alla tonica e viceversa per la fine.

 

Spero di esser stata più chiara :)

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Anche il settimo grado nella scala maggiore viene considerato dominante

Mi sembra di leggerlo nello specchietto in cima

 

Diverso è nel modo minore dove il settimo deve essere naturale per considerarsi modulazione al quinto grado.

Cosa intendi?

 

Poi fare in entrambi i casi (maggiore/minore) degli esempi?

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Sul settimo naturale o meno.

 

Nel Gedalge c'è un soggetto in re minore che inizia con << re do# re mi la sib la fa mi re do# re >> : in questo caso il do# non è da considerarsi appartenente alla dominante in quanto nel tono della dominante (la minore) ci sarebbe il do naturale per cui si risponde con << la sol# la si (naturale) mi fa mi do si (naturale) la sol# la >>

 

Se il soggetto fosse, sempre in re minore, << re do (naturale) re mi la si (naturale) la >> il do naturale apparterrebbe al tono della dominante e quindi si risponderebbe con << la fa sol la re mi re >>

 

La cosa strana è che se fossimo in re maggiore e quindi il soggetto fosse << re do# re mi la si la fa# mi re do# re >> ... ;)

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