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Piano Concerto - Forum pianoforte

Dubbi meccanica


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Sono personalmente contrario a tali meccaniche, sia per aumento delle vibrazioni sia per la cattiva risposta delle guarnizione dei perni. La meccanica in legno + guarnizione cachemire facilita la gestione dei perni( sostituzione e alesaggio) e "suddivide" l'eventuale eccessivo assorbimento di umidità tra il legno e il panno.

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1 minuto fa, pianoexpert ha detto:

Sono personalmente contrario a tali meccaniche, sia per aumento delle vibrazioni sia per la cattiva risposta delle guarnizione dei perni. La meccanica in legno + guarnizione cachemire facilita la gestione dei perni( sostituzione e alesaggio) e "suddivide" l'eventuale eccessivo assorbimento di umidità tra il legno e il panno.

Quindi non mi consigli questo acquisto nemmeno in presenza di un tecnico fidato?

Il pianoforte è quello che mi ha dato la migliore sensazione in senso di tastiera e suono tra le decine che ho provato.

La meccanica mi è sembrata perfetta e vorrei tornare con un tecnico… ma quando ho visto che è tutta plastica mi è crollato il mondo addosso!!!

(Yamaha della stessa epoca pessimo stato e suono troppo brillante)

 

 

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naturalmente. La massa è più leggera e quindi è tutto più scorrevole, ma bisogna sapere che tutto ciò che è plastica o carbonio, per la mia opinione, è un'altra cosa.nella mia vita ho visto sostituire le racchette da tennis con la plastica e con il carbonio(più leggere ma con  minor assorbimento del colpo), gli sci con il metallo ( più leggeri ma con maggiore vibrazione e minor tenuta sul ghiaccio. Il legno, con peso specifico diverso, costringe ad una maggiore inerzia e quindi, apparentemente a maggior fatica del movimento. Steinway, però, seguita a montare il legno e le sue forcole sagomate ( brevetto Steinway) vogliono proprio minimizzare la vibrazione delle parti meccaniche durante il colpo del martello sulla corda, vibrazioni che   producono una certa perdita di energia. Questo penso. Naturalmente è una mia opinione da uomo del '900....

Io consiglierei o meglio suggerirei di trovare un pianoforte in buono stato che sia "vecchia maniera". Del resto se vogliamo le cose "virtuali" possiamo suonare un digitale che risponde alla perfezione, forse troppo, e ha un suono "confezionato". Io ci studio molto spesso , anche se possiedo uno Steinway B.

 Non dico che quello che hai provato non sia un buon pianoforte... ma può essere un po' diverso gestire la manutenzione nel tempo ( incolllaggio feltri, sostituzione perni, martelli ecc.)

P.S. Il suono troppo brillante dello Yamaha che hai provato può essere proporzionato con una buona intonazione dei martelli( sempre che non siano stati rasati eccessivamente e/o malamente). La meccanica si può restaurare.( Dai una occhiata anche allo stato delle corde). Guarda il mio video tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato

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Grazie! Mi hai dato la risposta che temevo, ma che speravo anche un po’ di avere perché nonostante l’inesperienza in materia in qualche modo la meccanica non in legno qualche dubbio me lo ha dato.

Il tuo video sui consigli per l’acquisto di un pianoforte usato l’ho visto tante volte, è per questo che ho voluto iscrivermi al tuo forum perché finalmente ho trovato una persona puntigliosa (in senso buono) come me. 
 

Tra gli U1 provati, quello che più mi avrebbe convinto è uno strumento di fine anni 70, non di quelli ricondizionati ma usato in Italia e venduto da un tecnico privatamente.
Eppure la martelliera mi ha dato qualche dubbio: diversamente da tutte quelle viste in cui la parte in superficie appare bella compatta e compressa (parlo con termini poco professionali) questa mi è sembrata lievemente sfilacciata, come quando lavi una maglia di lana e non torna più bella come era in negozio, ma la superficie si ammorbidisce. Ho fatto presente la cosa, ma mi ha risposto che tutte le martelliere sono diverse. Dei martelli segnati (non tantissimo) mi ha invece detto che è una cosa positiva perché significa che non è mai stata rasata.
Poi ho notato un po’ di ruggine su una corda dei bassi, ma in quel caso la risposta data è stata: un po’ di ruggine la troverai facilmente in tutti i pianoforti di 40 anni.

Insomma… l’acquisto non è facile e anche i negozi, sull’usato, a volte tendono ad omettere molti dettagli.

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Ciao Paolo, 

ho provato vari pianoforti in questi giorni, ben 3 Yamaha U3, uno Schimmel 112.

Il mio pensiero torna sempre a quel Kawai BL 61, come ne fossi innamorata.

Può davvero questo mio pregiudizio verso la meccanica in ABS (strumento del 1974) frenare il mio acquisto?

 

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Questo puoi saperlo solo tu. Io ho manifestato le mie perplessità. Ritengo lo Schimmell un "principe" dei pianoforti verticali. Anche gli Yamaha possono essere dei buoni strumenti. Ripeto, per riflessione di tutti noi, che la prima impressione che si può avere ci può affascinare, ma naturalmente il pianoforte ben preparato può essere diverso dal pianoforte di primo ascolto, magari trascurato. Molti Steinway si trovano in questa condizione e molti altri pianoforti creano un confronto negativo perché hanno bisogno di essere riportati in efficienza. Il raffronto quindi è molto difficile e ingannevole. Non sempre diminuire l'inerzia all'eccesso può essere reale e positivo 

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