Organista94 Postato Ottobre 3, 2013 Report Share Postato Ottobre 3, 2013 Grazie Pasquale per questo immenso, dettagliato e interessante topic. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pasquale Postato Ottobre 7, 2013 Autore Report Share Postato Ottobre 7, 2013 Pasquale, le Tue spiegazioni sono davvero un esempio di chiarezza estremo. Mi rimangono (PER ADESSO!) solo un paio di curiosità, che riguardano tutte quest'aria che viene pompata. 1) Che cosa succede quando nessun tasto è premuto e l'aria si accumula? Come viene smaltita, per garantire che una nota dopo una pausa suoni come la stessa preceduta da altre? 2) Come si garantisce che non passi aria nelle intercapedini fra i canali e le stecche? E come si concilia la tenuta stagna con gli attriti che si generano? 3) L'attacco di una nota dipende dalla velocità con cui si preme il tasto ? In generale, se vuoi, la mia domanda è : Come controlli il volume ? Grazie e a presto Chiedo scusa se non ho risposto. Provvedo per quello che posso 1 - Il vento, come viene chiamato, generato oggi da un'elettroventilatore ( in passato da uno o poi mantici azionati a mano), viene inviato ed accumulato in un mantice che la distribuisce poi al somiere o ai vari somieri, se l'organo è piu grande. Su questo mantice sono posizionati dei pesi che servono a regolare la pressione dell'aria nel " circuito" L'aria in eccesso viene smaltita tramite una valvola di sfiato sul mantice stesso che si apre progressivamente mentre questo arriva alla massima capacità. Oppure c'e una valvola a tendina sull'ingresso del mantice che chiude progressivamente il vento che viene dal motore. Quando il mantice va giu la valvola si apre e fa affluire aria, quando il mantice si riempie la valvola chiude il flusso. 2 - L'aria nelle intercapedini non passa o ci sono micro perdite del tutto trascurabili. Il sistema in se garantisce tenuta, tieni conto che la pressione è molto bassa, simile al soffio che ci vuole per suonare un comune flauto dolce. 3 - Nell'organo teoricamente non c'è nessun tipo di controllo sull'emissione della nota. Alla fine è una valvola che si apre o non si apre. Quindi un ON-OFF In pratica pero, e questo lo fa preferire agli organisti, l'organo a trasmissione meccanica permette un leggero feeling, poichè è il musicista stesso che, attraverso una serie di leveraggi, apre e chiude la valvola meccanicamente con le proprie dita, un po come il pianoforte. Cosa che non può avvenire nei sistemi elettrici dove è un magnete, a distanza, che apre e chiude alla pressione del tasto PS: Controllo del volume. Visto che un controllo dell'espressione non è possibile, nei secoli scorsi si escogitò un metodo efficace. Le canne vengono chiuse in una cassa di legno con delle griglie a mò di persiane che, collegate ad un pedale in consolle, vengono aperte e chiuse dell'organista. Questo da una sorta di vicinanza o lontananza del suono. Le tastiere collegate ai corpi d'organo con queste caratteristiche vengono chiamate appunto "espressive" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Francesco Postato Febbraio 4, 2014 Report Share Postato Febbraio 4, 2014 Pasquale, sei con noi? Mi mancano le tue spiegazioni Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Febbraio 6, 2014 Report Share Postato Febbraio 6, 2014 Anch'io mi sto appassionando molto all'organo; ma, siccome i miei interessi musicali sono nella scrittura, sono particolarmente interessato ai temperamenti adottati via via nel tempo. Per esempio, mi sono reso conto che in parte sono nati e si sono evoluti con la tecnica costruttiva delle canne e la loro relativa difficoltà di accordatura... E' un grosso peccato che questo spazio sia "spento", spero proprio che qualche altro maestro come Pasquale possa e voglia riprenderlo. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pasquale Postato Marzo 14, 2014 Autore Report Share Postato Marzo 14, 2014 Parlare di Temperamento (o, per meglio dire, di Temperamenti) dell'organo è assai difficoltoso.Diciamo che si è evoluta con la musica, gli strumenti e le mode/esigenze dei secoli.Il problema canne non ha mai influito in maniera significativa.Appena ho un po di tempo cerco di sviscerare qualcosa. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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