Dante Postato Settembre 24, 2012 Report Share Postato Settembre 24, 2012 Vorrei mostrarvi un esempio di ciò che la musica classica attualmente rappresenta nella cultura "globale". Quello che trent'anni fa era ancora, per alcuni aspetti, d'elite, oggi è mercificazione allo stato più squallido. http://www.youtube.com/watch?v=ngDA9eSo84s Ora, non entro nel merito dell'esecuzione e di Dudamel: voglio solo evidenziare che oggi, con tutti i mezzi di informazione e conoscenza che abbiamo, pensare alla "musica classica" come al solito tritume ottoocentesco - con un po' di Mozart, Haydn e Bach di contorno - qualche opera italiana (sempre ottocentesca) per dessert che si alterna magari ad un concerto di Ravel - è davvero mortificante. Questa gente come Dudamel, che sta lì a prender parte ad eventi che non hanno alcun senso culturale, mi chiedo quale piacere provi a fare il proprio mestiere. Tu guarda solo il risultato di queste operazioni: centinaia di migliaia di visualizzazioni e commenti come "Beethoven is God, Rossini is Jesus..." oppure "...and Roger Waters is "The Holy Spirit" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Carlos Postato Settembre 25, 2012 Report Share Postato Settembre 25, 2012 Dudamel, lui stesso, è un prodotto del villaggio globale. Io non mi stupisco più di certe cose... Ma dategli una camomilla!!! :D Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Dante Postato Settembre 25, 2012 Autore Report Share Postato Settembre 25, 2012 Dudamel, lui stesso, è un prodotto del villaggio globale. Io non mi stupisco più di certe cose... Vero, però ..... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pestatasti Postato Ottobre 1, 2012 Report Share Postato Ottobre 1, 2012 Qualche giorno fa sentivo Uto ughi a rai 3 che osservava come, a differenza che in passato, oggi l'esecutore sta davanti e non dietro il compositore. L'esecutore, oggi, è molto più importante della musica che suona. Ogni produzione "classica" è costruita attorno all'ultimo virtuoso di turno che poi, il più delle volte, "piega" il brano alla smania di dare un'interpretazione per forza diversa da quelle (magari eccellenti e filologicamente corrette) che si sono già sentite in passato (tanto per fare un esempio questa è l'impressione che mi fanno i concerti di Bach registrati da Rahmin con Chailly). E' sempre la solita banale vertià: quello che non si vende non esiste, e per vendere bisogna costruire dei "miti" (commerciali)... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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