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Piano Concerto - Forum pianoforte

Piccinesco

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Tutto postato da Piccinesco

  1. Se ne parlava qui, il bando scade a gennaio 2016, per cui non penso di aver fatto confusione. http://concorsocomposizione.weebly.com/regolamento.html
  2. Sono quelli che intendevo, ma è proprio Corghi quello che mi è stato presentato come troppo influente, almeno questo è quello che ricordo.
  3. Senza compromettervi (se non volete fare nomi in pubblico, io lo farei tanto non ho nulla da perdere visto che non ho neanche acquisito) uno dei cognomi inizia con C e finisce con i e l'altro (che ipotizzo) inizia per F e finisce con e? Una mia amica docente/compositrice anni fa mi disse che aveva fatto parte di alcune giurie in concorsi di composizione, ma decise di lasciar stare proprio per l'influenza del "primo" cognome.
  4. Frank, sono d'accordo ma in parte, ma quello che intendevo e intendo dire è che, per me, nessuno escluso, prescinde dalle proprie aspettative e dal proprio gusto, è come l'inconscio, ognuno può dire di segnare la propria vita con scelte razionali e ben definite, ma non può prescindere dal contesto e dall'interazione con gli altri (che anche in minima parte, condizionano il proprio vissuto). Parli di credibilità e su questo non puoi che trovarmi d'accordo, si tratta di un qualcosa (per me ma non penso sia il solo) di estremamente "strano" perché oggettivo ma al tempo stesso non definibile al 100%, funziona o almeno sembra funzionare abbastanza e questo conta. Quando parlo di gusto non intendo mica due o tre note messe lì e uno dei componenti della giuria che si fa incantare, al contrario per gusto intendo quello che in un certo senso una persona si aspetta (oltre al rispetto di determinati aspetti: musicalità, forma, sviluppo, funzionalità, non per ultima l'originalità), da una composizione, non credo che un componente di una giuria metta da parte se stesso per distaccarsi totalmente e scegliere in base a parametri che non tengono conto dell'aspetto più naturale. Il fatto che io non creda o non voglia crederci non significa che questo non avvenga, sicuramente è il contrario, però non è detto che sia questo ciò che determina il giusto e il merito.
  5. Per me bisognerebbe essere solo se stessi, è ovvio che i componenti di una giuria rispondono per se stessi secondo i propri gusti.
  6. Per sound design immagino che Simone intenda colui (o colei) che si occupa di "sonorizzare" il video per ricreare dove è necessario, i rumori ambientali propri di uno specifico soggetto e/o contesto.
  7. Mi trovi d'accordo, in effetti pensandoci bene al contrario sarebbe rischioso per gli esecutori andare doppiamente in sincrono tra loro e con le immagini, il risultato potrebbe non essere soddisfacente. Poi facendo in questa maniera li agevoli non poco.
  8. Complimenti, molto ben fatto, sia a livello di orchestrazione che per il sincronismo (probabilmente l'aspetto più complesso quando si compone un pezzo del genere). Apprezzo soprattutto l'uso degli ottoni, solitamente esclusi (a favore degli archi) dalle colonne sonore dei vari format italiani.
  9. Porca, se lo avessi saputo per tempo avrei (forse) provato. Ascoltando questo pezzo torna un pò di "speranza" perché è l'antitesi rispetto al "sound" che spesso (ma senza generalizzare) viene scelto nei concorsi di composizione. Non lo so, non mi convince molto, sarà per il soprano che ha un vibrato che a me non piace (preferisco quelle voci che eseguono meno velocemente il vibrato e riescono anche ad aumentare e diminuire la frequenza dello stesso in modo graduale, anche di poco; oltretutto non mi è sembrata intonare molto bene le note e non essendoci un testo da cantare, ha avuto, per certi versi, più "facilità", ma non mi sento di essere definito in questo senso, non è detto, perché la pronuncia di alcune parole potrebbe al contrario rivelarsi più semplice e meno stressante per chi le esegue); per l'organico ridotto, queste sono le sensazioni avute ad un primo ascolto. Il tema non è malvagio, ma il monento in cui soprano e violoncello eseguono le stesse note per me non rende, il soprano avrebbe potuto interpretare un'altra melodia.
  10. Poi lo ascolto ed esprimo la mia opinione, per il momento dico che qualche anno da mi sono imbattuto per caso in un altro tutorial di questa ragazza e quello che più mi è piaciuto, è stata la sua voce (mentre parla). Premetto comunque che la mia idea di "epico" è un pò diversa, perché sono un pò stanco dei soliti pezzi da cinema (soprattutto i trailer) dove il coro esegue la solita parte imperiosa assieme agli archi, alcuni dei quali eseguono come al solito un glissando sul registro acuto e i corni (ripeto il termine proprio per dare l'idea della nausea) eseguono una parte super potente ma molto scontata, che agonia.
  11. Leggendo la parola "senso" dopo la parola "attesa", ho pensato ad una conferenza (ma non solo in quell'occasione, parla costantemente di questa "connessione") in cui Galimberti (per chi non lo conosce, si tratta di un filosofo) parla di quanto la scienza, secondo lui, sia in realtà molto più legata alla religione di quanto si pensi, perché le tre fasi che nel cristianesimo sono denominate peccato, redenzione e vita eterna, nella scienza possono essere riassunte in ignoranza, ricerca e progresso. In effetti molte delle cose che si fanno e si dicono, trovano un riscontro in questa configurazione ( che mi trova d'accordo). Ho voluto fare questa premessa (molto più lunga del prosieguo) perché in musica è di estrema importanza il senso, molto superficialmente la ricerca a volte di un "appiglio" (il tipico punto di riferimento), per cui nel momento in cui una composizione risulta essere funzionale (oltre che piacevole) e dotata (secondo alcuni, ma non è legge) di senso, oltre a non lasciare perplessi, va così costituendo quel percorso a cui ho poco accennato, ma musicalmente parlando: idea, sviluppo e senso compiuto.
  12. Intendo dire (ironicamente) che oggi abbiamo (quasi) tutti libertà di parola, anche questo in alcuni contesti (sempre ironicamente parlando) è "cantare", da questo il perché della parola "retorica".
  13. Anche l'articolo che segue quello postato non è male.
  14. Oggi "cantano" un pò tutti, ma si tratta del genere retorico.
  15. Sarà un caso il fatto che se la mattina presto avverto numerosi versi di uccelli, non vengo svegliato o comunque disturbato da questi (è anche vero che dormo poco e neanche bene, per cui non è proprio dormire), mentre guarda caso i rumori artificiali causano uno stress incredibile?!
  16. Io direi senza forse (Y) Diciamo che, anche se alcuni aspetti possono comunque risultare oggettivi (con tutte le limitazioni del caso), rimane il fatto che oggi come allora, da sempre, è sufficiente il giudizio negativo di un personaggio pubblico con un certo potere di persuasione (ma soprattutto per meriti conseguiti), per far si che un potenziale nuovo compositore (in questo caso) veda infrangersi non la speranza, ma più precisamente la "certezza" o quasi di poter dire la sua o almeno non essere ricordato per le parole di qualcuno anziché per i fatti.
  17. Prima o poi scriverò una breve considerazione su "pezzi di questo tipo", perché questo in particolare l'ho ascoltato tempo fa ma avevo dimenticato di commentarlo. A me comunque piacciono queste composizioni per (diciamo) strumento solista, proprio perché mi rimandano ad una percezione più introspettiva e meno volta alla ricerca di qualcosa di nuovo a tutti i costi, oppure a qualcosa di "sensazionale". Ho costantemente una sensazione dentro di me che in parte va di pari passo a quella che hai espresso RedScharlach, ma che contrasta anche (ma non so se per te sia la stessa cosa, ovvero lo stesso motivo per cui dici che non riusciresti a scrivere un pezzo come questo) con questa affermazione: non mi sembrano pezzi impossibili da scrivere, ma possono (per me) essere concepiti e scritti da chi (ipotizzo ma non è detto) ha un certo rapporto con la musica (che non è detto ovviamente che sia a senso unico), in pratica riesce a trasporre da se stesso alla partitura quello che è, sempre ipoizzando: una persona pacata, riflessiva, non impulsiva. I motivi per cui sento che non riuscirei a scriverne uno simile non hanno a che fare con gli studi che non ho proseguito, ma proprio con la necessità (che deve comunque rispondere ad un minimo di gusto musicale) di dover esporre il proprio temperamento, che per quanto mi riguarda è impulsivo seppur affascinato dalla riflessione, nervoso anche se necessito di un senso di pace che non riesco a trovare. Pezzi come questo, estratti i loro punti più tenui, pacati e a mio avviso promotori della riflessione, hanno su di me (ma non sempre) quell'effetto di pace di cui ho bisogno.
  18. Ci sono diversi programmi per farlo, 4k downloader; 4k youtube to mp3 ed altri ancora, ma adesso mi sfugge in particolare un nome.
  19. Sera, sarei curioso di sapere quanti utilizzano servizi come Safecreative e simili per il "deposito" dei propri pezzi. Sono circa due anni che mi sono cancellato dalla Siae e trovo l'utilizzo di Safecreative molto comodo.
  20. Per il momento (visto che non ricordo di aver ascoltato demo, vedrò di farlo, della libreria Bml della Spitfire, anche se questo nome non mi suona come nuovo) "andrei sul sicuro" puntando su Dimension Brass (nonostante ti capisca quando parli di programmazione e gestione non proprio semplice), quasi senza pensarci due volte. Però (premettendo che il budget non penso che basterebbe) avere librerie differenti di uno stesso strumento o più strumenti, sarebbe la "scelta" migliore per avere quella variazione di "timbro" che dona ad un pezzo una sensazione di maggiore realismo.
  21. Anche io la penso come te, ovvero che il compositore scrive anche per se stesso, per il piacere e per un certo senso del "dovere", ma la relazione con gli altri e quello che percepiscono è estremamente importante, non penso che una sola persona al mondo possa scrivere musica pensando di esserne l'unico fruitore, in fondo ognuno si aspetta dagli altri un qualche parere, non necessariamente positivo, perché è implicito che (sotto sotto) la creazione di qualcosa, presuppone sempre (anche solo per l'1%) l'ascolto, la visione, la lettura ecc...da parte di altri individui. Non esisterebbero le aspettative (presenti già prima del momento in cui verrà pubblicato un pezzo), e le aspettative sono strettamente legate al processo compositivo. Per farti un esempio, questo periodo mi sono buttato in contest di vario tipo, tra cui l'ultimo (per il quale ho appena due settimane di tempo per preparare un pezzo) molto importante e difficile, ma nel campo della musica elettronica mi sento più sicuro di me e partecipo per rientrare nei 6 che verranno scelti per una pubblicazione come si deve. L'ho scoperto per caso e devo provare, sono anni che mi do da fare e ho ricevuto moltissimi no ma anche zero risposte, ma ho "affinato" lo stile (in questo contesto) e insisto nel proporre quello che sono, ma sempre rendendo i pezzi gradevoli al tempo stesso alternativi (per quanto possibile), prima o poi sbloccherò qualcuno.
  22. So di cosa stai parlando, penso che comunque molti abbandonino a prescindere l'idea di fare pezzi del genere, perché sanno che anche se in parte piacevoli, ormai il panorama ne è saturo.
  23. Al "sondaggio" è ammesso anche chi non ha compiuto questi studi:) Se la risposta è si, da parte mia più che dare un'etichetta, posso dire che un pezzo del genere (attenzione al paradosso) possono scriverlo quasi tutti, ma perché quel "quasi"? Perché ci sono certamente persone che non hanno minimamente un gusto musicale ed oltre a questo non saprebbero mettere due note in fila; ma esiste anche l'inverso, ovvero persone a cui rimane facile scrivere pezzi più elaborati (ma non privi di scorrevolezza e funzionalità) comunque accessibili, ma hanno "difficoltà" nell'approccio a pezzi che vanno a stabilirsi tra il semplice e lo scontato (oltre a questi c'è il banale, ovviamente per chi lo ritiene tale). Per me sono pezzi che in determinati momenti possono avere una certa funzione, ma che non raggiungeranno mai quel fascino che solo lavori di un certo tipo trasmettono. Ricordo anni fa un amico che mi fece ascoltare un pezzo, in realtà si trattava di un estratto di una canzone, di un suono fisso e, sempre se ricordo bene, di un altro suono aggiunto, la domanda fu: "secondo te una cosa del genere può farla chiunque?", risposi di si, suscitando riprovazione, ma per me era così e direi la stessa cosa oggi.
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