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Piano Concerto - Forum pianoforte

geppino12575

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Tutto postato da geppino12575

  1. I pedali li ho scritti, c'è una library in Finale sull'harp pedaling che bisogna caricare, parte da due linee perpendicolari e poi si aggiungono manualmente altre linee verticali in corrispondenza delle note re do si, a sinistra della linea verticale già data, e mi fa sol la, a destra di essa. Il mio problema era il glissato; non ho avuto ancora modo di provare a nascondere le pause, vi farò sapere....
  2. Serve solo per la grafica, perchè è una partitura che devo presentare per un concorso, quindi vorrei che graficamente fosse più corretta possibile. Grazie per le risposte.
  3. Ho un problema a scrivere correttamente un glissato di arpa su Finale 2014. Per scriverlo correttamente dovrei mettere una nota breve, ad esempio una semiminima, poi la linea del glissato e l'altra nota. Il problema è che siccome il glissato prende tutta la battuta, se metto all'inizio di essa una semiminima, il software in automatico mi riempie il resto della battuta con le pause, cosa che non vorrei in questo caso. Come posso fare per ovviare a questo problema? Allego un'immagine per capire ciò che vorrei riuscire a fare.
  4. Tu dici come se il software quantizzasse in automatico ciò che suono?
  5. Ho notato che quando registro in tempo reale su Cubase, anche se cerco di andare rigorosamente a tempo, il playback viene spostato all'indietro, cioè le note che suono vengono eseguite leggermente prima di quando le avevo suonate in fase di registrazione. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Penso che possa dipendere da un problema di latenza, però è il suo esatto contrario, in base alla latenza i suoni vengono riprodotti leggermente dopo, ma a me capita il contrario. Non credo di essere io a suonare sempre così in anticipo. Mi trovo quindi a dover sempre quantizzare, perchè alle volte lo sfasamento è esagerato. Avete qualche suggerimento per ovviare a questo inconveniente? La scheda audio è una Tascam US-1800, la latenza in ingresso è impostata a 5,896 ms, quella in uscita a 24,104 ms; ho notato che cambiando le impostazioni di latenza il risultato è lo stesso per quanto riguarda il mio problema...
  6. Vi ringrazio per l'apprezzamento, il vostro incoraggiamento mi è di grande supporto, anch'io latito colpevolmente dai laboratori anche se vi seguo in modo silenzioso. Gli impegni sono tanti (come per tutti del resto...), la salute non sempre purtroppo mi sostiene e alle volte mi manca quella serenità e quella disponibilità mentale tale da cimentarmi con le belle iniziative del forum. Inoltre negli ultimi mesi ho preso questa fissa per l'audio più che per gli aspetti compositivi veri e propri....
  7. Pubblico questo vecchio brano, che faceva parte di un laboratorio, a cui ho fatto recentemente il "restyling"....., librerie usate: Vienna chamber strings doppiato da LASS. Fuga in la minore1.mp3
  8. Nella penultima battuta, dove c'è il mi all'unisono, uno è diesis e uno è bequadro?
  9. Nell'ultima battuta del terzo rigo c'è un V grado armonizzato in 4,6, poi un IV grado armonizzato in 3,5; non condivido molto questa scelta, il V(4,6) lo puoi nella cadenza composta consonante, ma lì la cadenza di fatto non c'è. Avrei armonizzato il do come III riv dell'acc. di settima di dominante (do - fa# - la -re) che risolve su III(3,6), come effettivamente è. Per il resto non ci sono errori. Il II riv nei passaggi I-II-III e viceversa va benissimo...
  10. Mi piacerebbe ricevere un commento tecnico da parte di Simone, è possibile? Grazie.
  11. Grazie Videoclip, ci provo, era proprio quello che speravo si percepisse....ringrazio anche Frank e Piccinesco per i loro commenti.
  12. Volevo condividere con voi quest'altro mio brano, scritto qualche anno fa per un balletto, ho aggiunto delle parti in corso d'opera, inizialmente durava 3', ora circa 4' e 20", ho rifatto l'audio tramite Cubase, suonando tutte le parti. Librerie utilizzate: Lass per gli archi, Berlin woodwinds per i legni, Cinebrass e Samplemodeling per gli ottoni, Vienna Opus 1 per l'arpa, East west per le percussioni, 2C - Audio e Ozone come riverberi, waves come plugin per il mastering. Stranamente, rispetto al solito, sono molto soddisfatto del risultato. Ringrazio ancora Simone per i preziosi consigli, molti dei quali ho messo in pratica, non tutti però.... Ingresso dei fiori.mp3
  13. Effettivamente risentendo noto che la maggior parte suona sol, non si, ricordavo male....
  14. Rispondo al post iniziale di Frank: premesso che il real book non è per niente un libro ufficiale, anzi non è nemmeno un libro vero e proprio, infatti la prima versione si chiamava Fake book, da cui per contrappasso le versioni successive sono diventate "Real book", premesso anche che trovo "azzardata" la scelta di armonizzare per block chords un tema così veloce e complesso, col rischio di creare una successione di intervalli che finiscono per mascherare la melodia e creare "rumore"..., premesso tutto ciò, le domande di Frank trovano una risposta abbastanza semplice. 1) In genere l'armonizzazione tramite block chords è a 4 voci con raddoppio della lead, nel caso dei sax immagino siano 2 contralti, due tenori e un baritono o, vista la particolarità del brano, potrebbero essere anche 3 tenori senza baritono, si perde qualcosa in termini di pienezza delle frequenze ma si guadagna in termini di effettiva possibilità di eseguire un tema del genere. Le note da armonizzare nell'armonia di D7 sono mi naturale e do. Il mi naturale è una tensione, sia se consideriamo come armonia lab (sarebbe un #11) sia un re (nona maggiore), per cui va armonizzata con le note accordali (dall'alto verso il basso avremo mi (lead) - do - la (o sib) - fa# - mi (raddoppio della lead in basso)), sul do avremo do (lead) - la (sconsiglierei sib per evitare l'intervallo di seconda in alto) - fa# - mib (o re) - do (raddoppio lead)). Questa armonizzazione va bene sia che si consideri l'accordo D7 che Ab7. Non ho capito il discorso degli unisoni da evitare, chiedo a Frank di esplicitarlo. 2) Non necessariamente manca Gb7, lì è un IV (Db) - IVm (Dbm) I (Ab), sequenza armonica ben nota, volendo il bassista può prendere Gb senza che il pianista cambi armonia. Consideriamo che il brano è molto veloce quindi non lo inflazionerei con troppi inserimenti armonici. Inoltre c'è un'altra considerazione: il sol b della melodia (III mov batt. 10) se l'accordo fosse Gb7 sarebbe una banale 8a, mentre su Dbm è un'11a, quindi una nota più interessante. 3) batt. 5 della B: il la è bemolle, stiamo andando in fam, perchè dovrebbe essere bequadro? 4) anch'io preferisco il si ed è pure più giustificato sia armonicamente che stilisticamente, per inciso nessuno suona sol lì, tutti si.... Per riconoscere le tensioni il discorso è molto semplice: I, III, V, VI Maggiore e in genere VII sono considerate note cordali, dalla IX in poi sono tensioni, le tensioni si armonizzano con le note dell'accordo. La VII in alcuni contesti è considerata una tensione, ma solitamente è considerata nota cordale.
  15. Beh, ovviamente Hiromi è un altro pianeta proprio rispetto a questa ragazzina, non scherziamo, se vogliamo fare dei confronti per sottolineare le "immaturità" di Hiromi bisogna far i paragoni con i grandi. https://www.youtube.com/watch?v=kgmnlwjTRRw
  16. Voglio condividere questo brano di Pino Daniele, dal titolo "Viento", riarmonizzato e arrangiato in chiave jazzistica da me per solo piano. E' una registrazione acustica, il pianoforte è uno Yamaha C3, il brano è contenuto in un mio lavoro del 2008, "Pianoforte napoletano". Viento.mp3
  17. Ho partecipato agli altri seminari online di Chick Corea, li ho trovati molto interessanti, ma io sono di parte, essendo un grandissimo fan di Corea....
  18. Sì era lei, aveva la lacrima a comando....è interessante notare come in rete ci siano dei video di lei molto giovane, intorno ai 12-13-14 anni, che suona brani simili ma in modo più "umano" e mi piace di più. Probabilmente le logiche di mercato l'hanno portata ad estremizzare determinate situazioni, sia tecniche che emozionali, arrivando in alcuni casi all'esagerazione....
  19. Ma guarda, secondo me è un paragone che non bisogna fare, qui non si sta dicendo chi è più o meno bravo tecnicamente, anche perchè i generi sono diversi, nel jazz (e Hiromi è una jazzista) l'ipertecnicismo può essere addirittura deleterio, a un jazzista è richiesto di saper "sporcare" nel modo giusto e di essere sempre RILASSATO, soprattutto nei passaggi veloci. Basta ascoltare Oscar Peterson o Stefano Bollani o Chick Corea per verificare che questo senso di mancanza di respiro non c'è, Peterson è molto più sporco di Hiromi, ma è sporco nel modo giusto, è sempre NELLA musica, non rincorre la musica, Hiromi la trovo esagerata anche nei brani melodici, in cui la sua espressività diventa eccessiva anche nel gesto, nella mimica; questo difetto lo trovo un po' anche in Al Jarreau mentre non lo trovo ad esempio in Bob McFerrin, tanto per fare un paragone con i cantanti. Gli altri musicisti che suonano con lei sono dei turnisti, Anthony Jackson (probabilmente il miglior bassista turnista che c'è in giro, che ha suonato praticamente con tutti), un treno che qualsiasi cosa gli metti avanti te la suona senza difficoltà alcuna all'istante e Simon Phillips, che guarda caso, non è un batterista di jazz, ma più per situazioni contaminate, tipo jazz-rock, rock progressivo e cose simili. Cmq per renderci conto di ciò che dico basta postare una versione in piano solo di un brano qualsiasi di Oscar Peterson o di Maple Leaf Rag eseguita da Bollani e verificare che la musica scorre senza "ansia da prestazione".....
  20. Hiromi è bravissima, è un mostro di tecnica, però c'è qualcosa che non mi convince di lei, il suo ipertecnicismo lo trovo a volte fine a se stesso, ad esempio qui non sono riuscito ad ascoltare oltre i 4 minuti, mi stanca, mi "stressa". Penso che non reggerei un suo concerto per intero, nè un suo disco, infatti ho ascoltato sempre solo brani singoli e nella maggior parte dei casi ho avuto sempre questa sensazione di "ansia"......
  21. Visto che Piccinesco è entrato prepotentemente (si scherza...) nella discussione, mi va di dire la mia sulle varie librerie, attenendomi agli archi per il momento. Ho avuto modo di provare e usare le seguenti librerie: Garritan Personal Orchestra 4 (GPO4), East West Quantum Leap Symphonic Orchestra (EW), su motore kompakt, non la versione successiva su motore Play, Cinestrings, 8Dio Adagio Strings, Vienna Chamber Strings (archi singoli), Vienna Horizon Opus 1, LASS 2.0, Berlin Strings, Embertone Friedlander Violin e Blakus Cello (tra l'altro sono in contatto con la persona che lo ha sviluppato), Symphobia 1, 2 e 3 (Lumina), Cinematic Strings (da non confondere con Cinestrings). Mi manca purtroppo la serie Hollywood della East West, che non ho avuto modo di provare e sulla quale quindi non posso esprimermi. Premesso che esprimersi su tutte queste librerie sarebbe molto lungo e forse noioso, cercherò di essere conciso evidenziando pregi e difetti in base al mio gusto personale e a qualche elemento oggettivo, quindi prendete quello che dico con le molle. Attualmente tra tutte queste la mia scelta ricade su LASS 2.0 per quanto riguarda le sezioni, mentre per gli archi singoli i Vienna Chamber strings sono sicuramente notevoli pur essendo un po' datati, ma anche 8Dio come archi singoli è una buona scelta. LASS ha il pregio di avere un legato molto fluido, che va bene anche per passaggi relativamente rapidi, inoltre il controllo della dinamica con la mod wheel è molto buono e volendo è editabile a piacimento. C'è la possibilità di realizzare i divisi in modo reale, caricando tre campioni diversi per ogni singola articolazione (ad es. leg A (4 esecutori), leg B (4 esecutori), leg C (8 esecutori) totale: sezione di 16 violini I) e se si suona un accordo di tre suoni il software distribuisce automaticamente ad ogni campione una delle tre note; il risultato finale è molto buono. I tre campioni sono leggermente diversi quanto a intonazione, colore e risposta ai controller, per cui ne giova tanto il realismo. Il suono dei LASS secondo alcuni è un po' "ruvido", "rozzo", non morbido e rotondo come gli EW, ma per me è più realistico. LASS è dry, per cui bisogna applicargli un buon riverbero. I campioni sono già posizionati stereofonicamente, ma ciò non toglie che si possano modificare queste impostazioni. Ci sono anche campioni FULL MIX, che sono già un missaggio dei tre campioni singoli, ma, avendo spazio a disposizione, è preferibile usare i tre campioni separati per ogni articolazione. Non altrettanto buoni sono gli archi singoli di LASS. Ultimamente va molto di moda Berlin Strings, l'ultima nata come libreria di archi. E' ottima, ma non mi convince al 100%. Ha un sample "spiccatissimo" unico, veramente notevole, ma il legato è un po' artificiale, con un taglio delle code del suono alquanto innaturale nella transizione da una nota all'altra. Inoltre il campione legato da solo pesa 4 Gb, il che lo rende utilizzabile solo con software potentissimi. Ha tantissime articolazioni, forse troppe, alcune mi sembrano delle ripetizioni o cmq inutilizzabili. berlin strings è registrata nella sala Teldex di Berlino, quindi è già abbastanza wet. 8Dio Adagio si fonda su un concetto diverso: hanno puntato molto sui vari tipi di legato per rendere la libreria "emozionante" più che realistica. Nella versione che ho io in alcuni campioni ci sono evidenti errori di campionatura, artefatti sonori e rumori strani che rendono i campioni inutilizzabili (sicuramente negli update successivi avranno risolto questo problema che era evidentissimo), inoltre la cosa brutta è che è l'utente a doversi adeguare a quello che la libreria può fare meglio, se provi a fare altro il risultato non è buono. Se sentite le demo, probabilmente sembreranno le migliori che ci siano in giro, ma suonare davvero una frase con quei campioni non è agevole. LASS sarà meno "emotivamente coinvolgente" ma puoi farci la frase che vuoi, poi sta a te renderla musicale. Stranamente nella 8Dio sono meglio gli archi soli che le sezioni, sono molto più suonabili e il timbro non è niente male. A mio giudizio, e non solo mio, il top in fatto di realismo si raggiunge con la Vienna. Premesso che le librerie della Vienna che ho sono un po' datate, ma hanno un fascino particolarissimo, una "serietà" che ti permette di sentirti al sicuro, non devi preoccuparti che quella certa frase con quella libreria possa non funzionare, se usi la Vienna e una frase non funziona è perchè la frase non è buona, perchè esisterà senz'altro un'articolazione che ti permette di far uscire la frase che hai in mente. Vienna è una garanzia in fatto di realismo, anche se ultimamente la moda è che del realismo si può fare anche a meno in virtù dell'"epicità" del brano. Ultimamente le demo devono avere 24 (!) corni che suonano all'unisono, cori che fanno cose che nella realtà nessun coro potrebbe fare, ecc.....beh, Vienna rifugge da tutto questo, Vienna è per il realismo e a me piace moltissimo questa cosa, perchè è inutile sviluppare librerie credibili se poi si realizzano cose "incredibili" (nel senso negativo del termine). Per il momento mi fermo qui per non appesantire troppo il post, mi riprometto in un post successivo di completare parlando di Cinematic strings (più che buona), Cinestrings (non mi convince molto), Embertone (la sconsiglio per vari motivi), EW (onesta ma ormai superata), Garritan (un giocattolo in confronto alle altre, buona per Finale e nient'altro).....
  22. Volevo chiedere una cosa: in questa sezione dedicata alle librerie chi vuole può postare una personale recensione di una certa libreria indicandone chiaramente la marca oppure bisogna mantenersi sul generico? Penso che il confronto diretto tra utenti che usano le librerie di campioni potrebbe essere molto utile per chi intende effettuare un acquisto, molto più delle demo che, essendo nè più nè meno che spot pubblicitari, sono tese a massimizzare i pregi e minimizzare i difetti di ogni libreria.
  23. Ottima tecnica, complimenti in particolare a Simone, veramente impeccabile. Il repertorio non è molto nelle mie corde (a parte la Danza Macabra di Saint Saens che adoro, come tutti i brani del compositore francese), ma davvero un'esecuzione convincente. Bravi.
  24. Il suffisso 17 sta ad indicare proprio il fatto che trovandosi così lontano dalla tonica, la terza può perdere la sua connotazione di modale ed assumere quasi il ruolo di una tensione. La quarta invece, il mib, in questa disposizione si trova vicina alla tonica a rafforzare il concetto che l'accordo nelle intenzioni dell'autore potrebbe essere inteso come sus.
  25. La disposizione l'ha data Dr Jellyfish: Sib Mib Lab Fa (a distanza di sesta dal Lab) e Re (a distanza di sesta dal fa e quindi di 17esima dal sib).
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