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Piano Concerto - Forum pianoforte

BackSpace

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  1. Per il piano digitale proverei a dare un occhiata al Kawai MP6 http://www.kawai.de/mp6_en.htm
  2. http://gallica.bnf.f...tv1b8435911b/f1 E' la prima volta che riesco a vederlo...non so voi, ma proprio non riuscivo ad immaginare come poteva essere.
  3. Dal mio punto di vista, per ora, non devi fonoassorbire nulla, aspetta di avere un arredamento più o meno definitivo e poi lavora a miglirare l'acustica della stanza. Intanto una delle prime cose che si vanno a sistemare sono gli angoli, l'acustica ideale si ottiene in una stanza circolare. Secondo me dovrai anche valutare i materiali con la quale la stanza è costruita, materiali tipo marmo postano appunto al rimbombo, tu dovresti cercare la risonza. In assenza di materiali ideali, il legno può essere semplice, economico, esteticamente accettabile per agevolare questi aspetti. Ovviamente molto in generale
  4. Io aprirei un topic ad hoc, come hai capito questo è tutto un altro capitolo
  5. Se mastichi l'inglese è molto bello "The great pianists" di Harold Schoenberg http://www.goodreads..._Great_Pianists E poi non posso fare a meno di suggerirti "Pianosophia", di Paolo Spagnolo, edito da Pagano, Napoli. Oltre ad essere ben fatto, contiene una bibliografia estesa e aggiornatissima.
  6. Non so se mi ero spiegato bene, intendevo che difficilmente si riesce a isolare parzialmente...o isoli completamente oppure ottieni benefici prossimi allo 0. Il suono si propaga tramite un milione di cose (che si vedono e non si vedono) che sono in una stanza. Dal metallo contenuto in un muro in cemento armato, alle tubature che portano l'acqua ai caloriferi, etc. ... Per cui il classico tappeto sotto e dietro il pf non serve praticamente a nulla. Le soluzioni a problemi di questo tipo di solito sono abbastanza radicali... per cui non mi riferivo ad un problema meramente terminologico
  7. Premesso che la parola isolamento con quella parziale non va a bracacetto In generale un po' di spunti in questo topic http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1791-isolare-una-stanza Per rispondere alla tua richiesta, userei alcuni strati di Linoleum tagliati ad hoc da ubicare sotto i piedi del pianoforte, coprire con un tappetto e appoggiare su lo strumento...ma ripeto, isolamento prossimo allo 0.
  8. A parte il traffico, potresti valutare il costo dei lavori a casa tua e tirare le prime conclusioni a livello economico. C'è da dire che dove c'è gusto non c'è "perdenza", intendo che un amico voleva un oggetto d'arredo è ha comprato un baionetta in radica a 2.000 euro, io non li avrei mai spesi per un pf del genere...eppure. Se ti piace come suona, come mobile e non hai voglia di trafficare...prendilo
  9. BackSpace

    Tunelab

    Per me il punto non è accordare ma far durare l'accordatura...per la prima parte, un mezzo può (più o meno) valere l'altro, ma per il resto serve il "manico" ...
  10. Strano, se il problema è di natura meccanica il problema è sempre risolvibile...hai fatto bene a richiedere un altro tecnico. Però detta così non saprei cosa possa essere.
  11. Anche una lettura a questo topic non guasta www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1470-silent-kit Magari usando i kit si può risparmiare qualcosa o spaziare in più possibilità....
  12. Il 23 agosto 1937 a Royan si spense Albert Roussel http://www.youtube.com/watch?v=jbuTLKhD-Qc&feature=youtube_gdata_player
  13. Non mi sembra altissimo, per cui se intuisco la domanda di Frank, probabilmente non ha una grande cassa di risonanza che fa salire il pf di livello. I migliori verticali sono alti 145 cm, fra 135 e 130 diciamo che siamo messi bene. Se è intorno ai 110...purtroppo temo che tu non possa chiedere più di 1.200 euro...parere personalissmo, io non spenderei di più anche se fosse perfetto.
  14. ...e Domenico Zipoli? Ho trovato questa
  15. Perchè non opti per un noleggio a riscatto? Così, fra un annetto, se il piano ti convince ti scalano pure il valore del noleggio
  16. Un magnifico musicista francese da riscoprire, Albéric Magnard (1865-1914) Albéric Magnard - Quintet in D Minor for piano and winds, Op. 8 - I. Sombre http://www.youtube.com/watch?v=_MZe-LotyHY&feature=youtube_gdata_player Quintet in D Minor for flute, oboe, clarinet, bassoon and piano, Op. 8 (1894) I. Sombre II. Tendre III. Léger IV. Joyeux Aura Ensemble Magnard is less well known than his music deserves. His legacy of barely twenty completed works is so small for three reasons: First, he did not begin studying composition until after he completed a law degree, and studied in two different schools, the Paris Conservatory and the Schola Cantorum. Second, he died early, at the age of 49, defending his house against advancing German troops in 1914. Finally, on that occasion they burned his house, and along with it most of his manuscripts. This [Quintet Op. 8] is an early example of French wind chamber music, written in a late Romantic style. The first movement is in a standard sonata form, with the refinement that the second theme has a rhythm derived from the first theme. The development is a fugue in four voices. The second movement is marked "tender," but has a contrasting central section in a fast section. The third movement, a scherzo with a prominent and sparkling part for flute, yields to a trio with an oboe solo of sensual, Near Eastern quality. The final movement is a rondo-sonata with a village dance flavor. ~ All Music Guide
  17. Chiaramente Isaac Asimov non è un musicista...ognuno può dire (non so se sostenere) quello che vuole
  18. Non conosco l'opera ma il preludio è indicato da Tenore è fantastagorico...Verdi come previsto ancora una volta ha mostrato di essere un grande artista, Quoto l'utente youtube "Nellouffa": "Un brano del genere meriterebbe maggiore fama"
  19. Sembrano introvabili sul web, forse bisogna contattare un rivenditore specializzato. Speriamo saltino fuori
  20. Non molti conoscono il compositore ungherese Karl Goldmark, nato appunto il 18 maggio 1830 http://it.wikipedia.org/wiki/Karl_Goldmark Karl Goldmark - Sakuntala Overture, Op. 13 (1865) Sakuntala - Overture for Orchestra, Op. 13 (1865) A concert overture by Hungarian composer Karl Goldmark (1830-1915), based on the story of Shakuntala from the Indian epic Mahabharata. In this episode of the tale, Shakuntala is the daughter of Vishwamitra and the apsara Menaka, but she is abandoned and reared by the wise sage Kanva, who lives in a secluded hermitage. She grows up to be a lovely, though naive young woman. One day, while Kanva is away on a pilgrimage with the sages of the hermitage, Dushyanta, king of Hastinapura, happens upon the hermitage while out hunting, and he falls in love with Shakuntala. He gives her a signet ring and asks her to come to see him at his court. When the irritable sage Durvasa returns with Kanva from the pilgrimage and discovers what had passed, he curses Shakuntala and casts a spell that causes Dushyanta to forget about her existence. The only way for Shakuntala to reverse the curse is to go directly to the King and show him the signet ring. On her way to the palace, Shakuntala loses the ring while crossing a river. When she arrives at the King's court, he has no recollection of her and orders her to leave. Alone and disconsolate, Shakuntala returns to the hermitage. Meanwhile, the ring had been swallowed by a fish, and by coincidence, a fisherman caught the fish and brought the ring to the King. He realizes his mistake, but it is too late - he must go to war with the Titans. Many years later, after returning from the war, Dushyanta passes through the same forest; he recognizes Shakuntala playing with their son. Conductor: András Korodi Budapest Philharmonic Orchestra
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