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Piano Concerto - Forum pianoforte

Rotore

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Tutto postato da Rotore

  1. Commosso e impressionato, grazie ancora a tutti
  2. Ho notato che non c'è una sezione nel forum dedicata ai suggerimenti, uso questa sperando di aver fatto la scelta giusta. A proposito degli smile sento la mancanza di 3 famiglie di faccine: - la faccina "arrossata" relativa ad una situazione di "vergogna" - la faccina "indiavolata" relativa ad una situazione di arrabbiatura più o meno sadica o dispiaciuta - la faccina "super ridente" (con la bocca che va su e giù) relativa ad una situazione di estrema allegria o una bella risata in faccia....dipende dai punti di vista ... ah, il mister green non può mancare, con il suo sorriso a 32 denti. Si può fare qualcosa e mi scusino in anticipo per aver "osato". Grazie per l'attenzione Rotore
  3. Grazie Natan, a pag. 93 c'è quello che mi interessa Adesso devo solo capire la "F." per cosa sta ... ... ok per Joachim
  4. Chi era costui? Non ho trovato molte tracce in giro per la rete, ci sono delle correlazioni con Johann Rudolf Ahle...però nello specifico niente più ... Idee?
  5. Ma l'oboe barocco non è molto vicino al timbro del flauto? Se così fosse, forse ha inciso sulle scelte dell'epoca
  6. Io stavo pensando inceve alla voce e alle infinite differenze di colore, effettivamente l'orchestrazione è un ambito molto vasto e penso che valga l'esperienza...come sempre.
  7. Passo qualche proposta che mi fu girata tempo addietro, come dicevo a qualcuno è un percorso d'ascolto ed è giusto essere aiutati. Io ho trovato molto piacevole brani tipo questi: DONATONI Franco Donatoni: LEM - Daniele Roccato double bass http://www.youtube.com/watch?v=hY-NE2ByOos Oppure LIGETI: studi per pianoforte Ligeti, "Lento intenso", dal Concerto per violino e lux aeterna Di questi non trovo il link Di Xenakis magari Xenakis Mélanges http://www.youtube.com/watch?v=7oLQtR-Yzos
  8. Evidentemente all'epoca avevano un'alta considerazione dei telespettatori
  9. ...e secondo me creato ad hoc per uno scopo preciso
  10. Probabilmente c'è qualcuno che è stato escluso da qualche concorso perchè i propri due diplomi, vecchio ordinamento, risultavano lauree di primo livello. Feriti nell'orgoglio, qualcuno ha fatto il biennio ... magari 20 anni dopo la prima laurea, con lavoro e figlio piccolo a carico...e magari laureandosi con il massimo dei voti tutto per avere tre lauree magistrali ...di cui una, a quanto pare, doppia. Se ci penso, a quante cose potevo fare coi soldini delle tasse universitarie...e il tempo...altro che ingiustizia, è proprio una truffa.
  11. ... è un annetto che ci do dentro grazie ai tanti stimoli di diversi forumisti, la parola emozione o è troppo specifica o è troppo vaga o è troppo poco. Io sono concorde con coloro che dicono che il fatto che ti lasci indifferente non può essere un parametro di valutazione...c'è chi non sopporta Mozart, chi Chopin ... per cui siamo nella soggettività più estrema. Ascolta...ascolta e ascolta...è musica che alla fine scava dentro, magari no nel modo come credi tu o vuoi cercare tu
  12. Questa non fa parte del repertorio di musica elettronica?
  13. ...prova con: Karlheinz Stockhausen - Tierkreis, for piano
  14. Importante...piace o non piace non vuol dire nulla, ad esempio il brano del topic non lo conoscevi...adesso puoi dire che non ti piace. Prima non potevi dire nulla, se non riconoscere che hai grosse lacune...soprattutto come pianista. Probabilmente è un problema che devi affrontare, come dicevo, facendo un percorso d'ascolto ... magari guidato.
  15. Praticamente, a parte 3 secoli, ti manca tutto...in particolare gli ultimi 100 anni Come se a te piacesse leggere fino a Verga...poi basta.... Montale, Calvino, etc. ... niente (e neppure Dante pensando al prima)
  16. Beh, c'è gente alla quale non piace Chopin, questo è il meno Atonale può volere dire tutto e niente, sicuramente non è tonale Per questo servirebbe fare un percorso d'ascolto...dove è fermo il tuo orecchio?
  17. ..scusa Modale, ma questa è fanta-storia. Meglio tornare alla modalità jazz ... anzi, potresti fare un illustrazione di base dei diversi modi e le relazioni fra gli stessi e agli 8 modi gregoriani?
  18. ...pensa i vecchi diplomati che si sono fatti pure il biennio...chi ti ripaga quegli anni e quei soldi?
  19. Eppure Sandor è molto convincente Pace all'anima del buon Casella, ma sono convinto che una minima infarinatura sull'anatomia della mano e del braccio non faccia proprio per niente male al pianista di qualunque livello: sapere quali muscoli entrano in gioco nei gesti pianistici contribuisce a rendere più comprensibili e replicabili le indicazioni degli insegnanti che spesso (non sempre, dipende dall'insegnante ovviamente) sfiorano l'esoterico
  20. Quoto Ttw e il video tratta considerazioni condivisibili, ma con una serie di precisazioni, una delle quali è che suonando il pianoforte la muscolatura delle dita (e della mano) non si sviluppa perchè essa già esiste. C'è poco d'aggiungere. Infatti in una mano normale di un non pianista i muscoli per "premerei tasti" ci sono già tutti; la "forza" c'è già (ricordiamo che per far scendere completamente un tasto di uno strumento moderno occorre applicare un peso non superiore ai 60 grammi... un'inezia!). Quello che manca, e che costituisce lo scopo dell'addestramento del pianista, è la capacità di utilizzarli al meglio e di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo. In termini tecnici si dice "dissociazione muscolare", cioè la capacità di attivare solo i muscoli necessari per eseguire un certo movimento, senza cioè attivare nel contempo altri muscoli contigui che producono un effetto di contrasto all'azione dei primi (caso tipico: la contrazione dell'avambraccio nei passaggi veloci). Questi concetti sono spiegati molto bene nel libro di Sandor, come si suona il pianoforte.
  21. La TV è come la nutella, sta agli educatori farla "mangiare" a piccole dosi
  22. Grazie a tutti, sono convinto che la grammatica è solo un pretesto...ma me lo procurerò lo stesso
  23. Qualcuno conosce il libro di Baroni, Dalmonte e Jacoboni: "Le regole della musica"?
  24. ...se lo dice Ligeti, potrebbe essere che ci sia da crederci. Io penso che ci si accorga, però dipende sempre da come ha usato il materiale il compositore
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