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Piano Concerto - Forum pianoforte

DrJellyfish

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Tutto postato da DrJellyfish

  1. Ciao Raffaele! Ho visto adesso il post. Il fatto che non ci siano i nomi degli strumenti è una scelta?
  2. Un compositore jazz è uno che sa scrivere usando quel linguaggio, un esecutore uno che sa suonare usando quel linguaggio. Come per tutti i generi musicali.
  3. Un compositore che sa scrivere e decifrare un basso numerato è un clavicembalista o comunque un esecutore di musica barocca?
  4. non più di quanto io, che so leggere un brano di Bach, sia uno specialista della musica barocca.
  5. Quello che intendo dire è che il Jazz è un genere musicale come un altro, ci sono compositori ed esecutori. Certo, nel Jazz si pratica l'improvvisazione più che altrove e questo fa sì che spesso i due ruoli appaiano, anche se in modo diverso da altre musiche, nella stessa persona, ma questa non è una prerogativa del Jazz. Mi piacerebbe poter dire che il jazzista è il musicista completo, ma...
  6. Parlo di chi la musica la esegue. Anche un direttore. In altre parole, se distinguiamo tra compositore ed esecutore, il direttore lo metterei nella seconda categoria.
  7. Mi spiego: se dico che sono un interprete di musica barocca, a prescindere dal mio ruolo, tu cosa ti aspetti da me?
  8. Qui bisognerebbe chiarire la definizione di jazzista. Che non deve essere necessariamente un improvvisatore. E' uno che conosce quel linguaggio.
  9. Nel Jazz la figura del direttore è un po' particolare: spesso è il titolare della band, o uno strumentista o il compositore. Attualmente ci sono big band con direttori che si limitano a fare il direttore, ma nella quasi totalità dei casi si tratta di strumentisti che comunque il Jazz lo sanno suonare. Tieni presente che in questo contesto il direttore fa un lavoro un po' diverso da quello della sinfonica: la big band suona tranquillamente da sola, il direttore fa la maggior parte del lavoro in prova, quindi deve conoscere alla perfezione il linguaggio jazzistico.
  10. Condivido in buona parte anche quello che dice Carlos riguardo la profondità nello scavo del testo musicale; leggendo questi post mi viene in mente una considerazione che ho fatto parecchio tempo fa: per qualche bizzarro motivo soprattutto i musicisti di estrazione classica vedono il Jazz come un'oggetto misterioso e parecchio distante dal loro modo di fare musica (anche nel post di Carlos quando parla dell'aspetto naturale del far musica etc.). In realtà è una delle musiche del '900, penso più vicina alla musica "classica" del secolo scorso di quanto non lo sia un canto gregoriano. Eppure un musicista classico spazia tranquillamente in un arco di parecchi secoli ma mostra una certa perplessità di fronte a un brano jazz, a prescindere dalle parti improvvisate. Nemmeno tanto tempo fa i grandi esecutori improvvisavano le cadenze dei concerti e tutt'ora gli organisti improvvisano su dei bassi numerati abbastanza affini ai siglati usati nel Jazz. La pratica dell'improvvisazione non presuppone una particolare predisposizione: è solo frutto dello studio. Certo da qui a improvvisare come Keith Jarrett ci passa, ma lui lo invidiano anche gran parte dei jazzisti ;-)
  11. Questo è parzialmente vero (ad alto livello ci sono molti pianisti jazz che hanno una lettura pazzesca e dubito che i grandi interpreti classici siano digiuni di armonia), comunque dal punto di vista strettamente musicale non comporta grandi differenze.
  12. Alcuni scritti di Wagner paiono avere un carattere decisamente antisemita e, partendo da questo presupposto, è possibile ritrovare questa visione anche in alcune sue musiche. Il che spiegherebbe l'amore di Hitler per la musica del compositore tedesco.
  13. Parlando di musica "classica" il collegamento più efficace lo vedo con Wagner; se parliamo di musica nata durante gli anni della guerra o quasi, forse il Jazz è una delle più rappresentative. Lo Swing ha fatto un po' da colonna sonora (almeno per gli americani) di quel periodo.
  14. http://www.lafeltrinelli.it/products/2026253.html
  15. In qualche modo potresti citare il film "Il pianista" di Roman Polanski. http://it.wikipedia.org/wiki/Il_pianista_(film)
  16. vedi se questo ti dà qualche idea: http://www.edt.it/libri/musica-degenerata/
  17. Io non vedo grandi differenze di base, diciamo che chi suona Jazz (ma non solo) ha un maggiore margine di interpretazione, potendo improvvisare o comunque manipolare il brano più di un pianista "classico". Questo sicuramente comporta un approccio differente, ma non dimentichiamo che gran parte dei musicisti della tradizione europea erano degli ottimi improvvisatori. E' solo di recente che questa prassi si è persa nel mondo accademico. Forse la "colpa" è dell'impostazione delle scuole, che tendono (anche quelle di Jazz) a "cristallizzare" la musica imponendo dei cliché. Trovo che recentemente anche in ambiente jazzistico vi siano molti più virtuosi che compositori di spessore. Un nuovo Ellington o un nuovo Monk sono di là da venire...
  18. Be' è una cosa diversa, lì state proprio armonizzando la melodia con accordi scelti da voi. E' un lavoro altrettanto interessante.
  19. Giusto! Ascoltavo a occhi chiusi per essere più concentrato
  20. Un pochino sì, ma intendi un'altro standard da armonizzare?
  21. - devo dire che Micamahler è bel nickname... -
  22. penso che si trovino su youtube, poi guardo
  23. Thanx! Cavolo, non farmi sgamare che non l'ho ascoltato fino in fondo!
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