Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

rstrauss

Membro
  • Posts

    432
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    14

Tutto postato da rstrauss

  1. Non riesco a quotare ... Batt. 5 hai ragione ed è successa la stessa cosa anche a batt 8 con il fa#-re# che mi hanno dato da pensare un pò. il fa# a dire la verità ci ho pensato sopra e so che armonicamente non sarebbe proprio corretto, però senza il # mi piace di più. il pedale a 29 sinceramente avevo pensato di mettere al pedale la testa del soggetto combinata con il frammento del controsoggetto dei manuali ma mi sembrava di mettere "troppo" e ho optato per un semplice sostegno armonico con ritardo. Magari una pausa prima del soggetto migliorerebbe l'entrata. Pedale a 63 Questo a dire la verità non l'avevo pensato come pedale, ma semplicemente come episodio di collegamento e forse proprio per questo è una delle cose che funzionano meno. Batt. 68 Ho fatto la variazione per restare in armonia, quindi tu dici di mantenere il soggetto. Questa era una cosa su cui avevo un dubbio di carattere tecnico su quale delle due soluzioni usare. Batt. 83 tempi 1 e 2 : II grado 1* riv. della scala minore melodica. Tempi 3 e 4 : settima di dominante. La battuta precedente usa la scala minore naturale A forza di scrivere e facendo tesoro dei consigli del forum i risultati arrivano. Grazie come sempre dell'analisi.
  2. Praticamente era in stato confusionale ... ammesso che fosse un organista vero !!!!
  3. Ho esaminato la fuga di CristianK e devo dire che il lavoro è sicuramente solido e ben scritto. Quello che manca è un controsoggetto che dia un pò di varietà. Così com'è è troppo statico e crea un pò di monotonia. Del resto il soggetto è fatto di semiminime e crome e il controsoggetto per le prime 6 battute ha solamente semiminime e minime e poi crome. Troppo uguale e questo purtroppo compromette un pò il carattere della fuga che comunque tecnicamente è scritta bene. L'unico passaggio che non mi convince è quello citato da Frank batt. 57-62 con T e B. che si scornano. Altra cosa gli stretti io li avrei voluti più "stretti" ... le entrate dovrebbero partire larghe e poi stringersi fino ad arrivare a un'entrata per ogni battuta. Così si crea la tensione. In ogni caso una buona fuga.
  4. Sul pedale sono d'accordo. Eseguito al computer magari funziona, ma dal vivo certi passaggi sono al limite dell'ineseguibile, più che altro per problemi fisici di spazio per le gambe. In merito al ritardo delle canne più grosse anche qui confermo. Ho provato a suonarla al pianoforte (solo il manuale) : mi sorge un dubbio ... è veramente scritta così ? I due righi del manuale sono entrambi in chiave di violino e se così fosse praticamente le mani sarebbero sempre attaccate o peggio una sopra l'altra. Non potrebbe essere chiave di basso, in quanto batt. 15 e 16 le note non ci sarebbero. Bianca ci chiarisci la cosa ?
  5. Impagabile !!!!! Per tutto il resto c'è sempre la famosa carta di credito !!!!!!!!!!!!!!!
  6. Nonostante non sia la mia forma preferita, sto imparando.
  7. Nonostante io sia un pianista che suona anche l'organo, ho imparato anche un pò di pedale ... giusto il minimo indispensabile e trovo comunque che sia un risorsa da sfruttare anche questa. La modulazione a la magg. è fatta apposta pere dare un pò di luce a due tonalità che di luce né hanno poca cioè la min e mi min .
  8. Ecco la mia. Per continuare il ciclo è anche questa per grand'organo. Questa volta ho volutamente lasciato tutto in bianco a parte l'indicazione metronomica : starà all'esecutore cogliere le giuste dinamiche. fuga in la minore.pdf fuga in la minore.mp3
  9. Non avevo colto nemmeno io che fosse di Mozart. Ho i miei dubbi ... l'ultima battuta che risolve senza l'appoggiatura mi ha fatto propendere per un'altro autore sempre del periodo. Avrei detto Hummel o Haydn, ma Mozart proprio no. Però mi è piaciuto molto e l'ho scritta per organo (tanto per continuare il ciclo) con registri abbastanza sostanziosi e un pedale che ha una sua vita.
  10. Zazzi ... una proposta azzardata ... e sempre che tu sia d'accordo propopni un tema e ci facciamo un bel laboratorio, magari una bella elaborazione per un organico che non abbiamo mai usato nei vecchi laboratori. Ti assicuro che nè vedrai delle belle. Facci sapere.
  11. magari !!! Da dove abito io è un pò lunga e la disponibiità è poca. Spritualmente sarò con voi.
  12. A livello di coro di solito l'impatto visivo aiuta, ma non è una regola e non saprei dirti quando mettere 2 crome legate o una semiminima. Quindi una semiminima creerà meno confusione di 2 crome legate.
  13. @Piccinesco. Intendi sul "te", quindi dovrei scrivere 2 crome legate anzichè una semiminima? Puoi anche scrivere una semiminima, che a livello visivo è meglio. In generale le voci si stancano cantando in alto, ma si stancano anche cantando in basso con un'aggravante : se fai cantare un T. o un S. in basso per lunghi periodi, poi avranno delle difficoltà a fare subito le note alte, quindi dovresti prevedere un episodio di transizione per riportare "su" la voce. Per i Tenori andare in alto è quasi meglio che in basso, perchè oltre al registro normale cosiddetto "di petto" (Thallo passami il termine) hanno anche il "falsettino" che è una specie di voce di testa che gli permette di cantare piano in alto. Certo si perde in rotondità di timbro, ma è garantito l'effetto del 'P' Ma in realtà la cosa peggiore è che le voci alte T. e S. quando raggiungono il loro massimo volume fisico, se gli si chiede di più tendono a "spingere" di gola per aumentare il volume, che in realtà non c'è. L'effetto di questa spinta è che la voce perde armonici e cala di tono, cosa che in ogni caso succede anche con gli stumenti. Un Fl. in registro basso non ce la farà mai con un Cl. in registro medio. Quindi se proprio vuoi scrivere le parti come nella tua Ave Maria, devi assolutamente diversificare le dinamiche per evitare quanto sopra, indicando, in questo caso, 'PP' ai B. e T. e almeno 'P' ai C.
  14. Versione di Piccinesco. Sono d'accordo con Abate, sull'Amen. Ci voleva un pò di più. Testo : ci sono molte sillabe fuori accento. Batt. 3 se vuoi allungare la vocale, devi legare le due note. Batt. 4-5 L'accento è su mu-li-é-ribus Batt. 5 ripeti le sillabe "ri-bus". Sarebbe stato meglio anticipare l'et, che avendo la "e" va molto meglio per il coro. batt. 6 non è benedictum ma benedictus batt. 9 L'accento è su Ma-rì-a batt. 11 come la 9 batt. 15 non puoi troncare la parola "peccatoribus" così come hai fatto. piuttosto era meglio ripetere "ora pro nobis". batt. 17 l'accento sarebbe su in hò-ra Parte musicale/corale A livello di esecuzione funziona : ho cantato le parti e non ho trovato niente di troppo difficile. Parte vocale A parte il re di batt. 1-2 i soprano non vanno mai sopra di questo limite, ma piuttosto cantano sempre nel loro registro basso, il che non va molto bene, in quanto li sotto i S. non hanno molte possibilità dinamiche. Per contro avrai i C. nel loro registro migliore che copriranno i S. e ad aggravare la situazione ci saranno poi i T. nel loro registro megliore e i B. in registro medio alto. Il direttore dovrà fare i salti mortali per bilanciare le voci, sopratutto per non coprire i S. In linea generale trovo anche qui un carattere troppo "strumentale" che non tiene conto delle peculiarità e esigenze della voce. Un esempio su tutti : da batt. 2 a 8 il T. canta praticamente sempre dentro una terza nel registro medio-alto, che se va bene per uno strumento, per la voce non va proprio e si "spacca" ... termine per dire che si affatica, in quanto le corde vibrano sempre alla stessa altezza o quasi per lungo tempo ... 8 battute i 4/4 a metronomo 50 sono una vita. Peccato, perchè con le soluzioni armoniche che hai adottato si poteva fare molto di più.
  15. Si il fa dei tenori sembra teso, ma in realtà non lo è, in quanto B. e S. danno il supporto necessario per l'attacco. Io sono un Tenore e non ho avuto problemi ad attaccarlo. Le legature sono solamente quelle dei vocalizzi del coro in base al testo. Stavolta ho lasciato libertà all'interprete. La scelta del testo vuole essere proprio quello che hai detto tu. A 22 forse è un pò tirato ma era solo per richiamare l'inizio. Mentre alla fine ho voluto richiamare l'Ave Maria e confermare con amen per chiudere il cerchio. Il concetto è solo teologico, hai ragione, infatti la logica che avevo in testa era proprio di carattere religioso. Grazie per l'analisi.
  16. Ecco la mia, stavolta corretta. RStrauss Ave Maria op. 54.pdf RStrauss Ave Maria op. 54.mp3
  17. i bassi cantano sol# sol# solbeq solbeq e i soprani cantano solbeq fa. Purtroppo non ho avuto tempo di ascoltare e rivedere. Metto a posto e riposto i due files.
  18. Concordo. Aneddoto : in un mio quartetto, ligio alla tecnica che ho studiato, ho indicato fa doppio # perché ero in tonalità di Re# magg. Mi sono sentito dire da uno dei musicisti : ma perché FA doppio # ... non era meglio sol ? Impagabile, per tutto il resto c'è Mastercard !!!!
  19. proprio così. Volendo potresti a livello visivo mettere la stanghetta corta dove finisce la sillaba. Io sono convinto che così funzionerebbe.
  20. Intanto per non mostrare il tempo, vai con la funzione "chiave di violino" e tra le scelte "non mostrare" ci dovrebbe essere il tempo in chiave. per le stanghette delle battute, devi modificare il tipo di pentagramma e lo trovi sempre nella stessa funzione sopra se hai finale dal 2009 indietro, mentre nei nuovi finale la trovi in gestione partitura.
  21. Le misure che hai postato qui ok, ma a questo punto devi rivedere un pò tutto il testo. Dirigendo e accompagnando cori da tanti anni ho imparato che spesso si ottiene lo stesso effetto semplificando le cose. Se la metrica mista che hai scelto è voluta e ha lo scopo di dare un certo carattere al brano, devo dirti che ho ottenuto lo stesso effetto usando il metodo antico. Dirigere all'antica significa dare il battere per ogni accento tonico della parola e segnare i movimenti deboli con altri gesti che spesso seguono le sillabe e le dinamiche. Ho provato a dirigere con la tua metrica, poi ho provato a dirigere seguendo il testo all'antica e il risultato è stato lo stesso. Allora perchè complicare le cose ?
  22. Mi sono fatto un'idea, che poi si è rivelata essere la prima che avevo avuto. Le soluzioni che hai messo in realtà andrebbero tutte bene, ma c'è il vincolo degli accenti tonici, che devono essere rispettati, altrimenti chi canta non capisce più nulla. In realtà ho la sensazione ch tu ti stia un pò incastrando in questi cambi di tempo, per il semplice fatto che c'è il testo a complicare le cose. La cosa principale che tu hai tentato di fare è di mettere le sillabe A e Ma sui tempi in teoria forti, per conservere gli accenti. Ok, ma in questo modo qualsiasi tempo tu indichi, se non rispetti gli accenti del testo, quello che il coro canterà sarà sempre diverso da quello che scrivi musicalmente, perchè il coro canterà seguendo il direttore e quando il direttore farà il gesto in battere il coro farà di conseguenza anche con le sillabe scorrette. Azzardo e ti faccio una proposta : Perchè non scrivere senza tempo indicando gli accenti sulle sillabe dove li vuoi e indicando solamente il riferimento del tactus ? Così facendo il direttore dirigerà seguendo gli accenti, come succedeva con il gregoriano o il rinascimento, il coro farà uguale.
×
×
  • Crea nuovo...