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Piano Concerto - Forum pianoforte

Xenakis

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Tutto postato da Xenakis

  1. Non so se un "aggravante", ma nel registro acutissimo del pianoforte sicuramente la quantità degli armonici è molto ridotta, insomma, la risonanza nelle ultime note è pari a 0.
  2. Scusa Alfredo, non avevo letto la tua domanda. Si, scrivo musica
  3. Secondo me la questione è semplice, si tratta di inventare i timbri...non c'è un manuale di "orchestrazione" che ti spiega come fare cosa o sterminati esempi di repertorio...è un divenire di sprazzi di fantasia come l'esempio postato da Ludovica. L'unica è provare, secondo me farlo in modo credibile richiede comunque investimento di denaro e di musicisti...non è che adesso chiunque si può mettere li ed eseguire Mozart , a parte arrangiare il tutto ...è ovvio che quelli sono tutti musicisti ... Probabilmente nessuno li ha pagati, si saranno pure divertiti, ma non è una persona sola...ai voglia a "mezzi" ... che servirebbero
  4. Oggi (10 gennaio) nel 1986 diedero la prima di The Desert Music di Steve Reich ...successe a Richmond Steve Reich - The Desert Music http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=PBebb3ae4tE
  5. Ma io non ho mai detto che è un problema...anzi non li ho neanche citati io. Bach, etc. Ti faccio presente che Mozart a 4 anni aveva già scrittto qualcosa di serio e a 17 aveva già raggiunto una grande vetta sinfonica...purtroppo Bertrand è deceduto, ma ricordiamoci che fra Schubert, Chopin, etc ... non so chi sia vissuto di più e non avevano internet e i nostri mezzi tecnologici che ti fanno risparmiare tempo, passavano 8 ore al giorno a trascrivere a mano e altrettante ore dai Nobili a procaccairsi lavoro. Anche a me il pezzo piace, ma facciamo fare alla storia il suo corso...Il sound di un compositore, come l'hai definito nel topic di apertura della sezione, corrisponde grossomodo al voicing dei jazzisti ... capisci che è poco per essere automaticamente Oscar Peterson... ... diciamo che per ora potremmo essere di fronte a un bravo compositore come poteva essere Salieri. E se posso permettermi, bisogna avere questa consapevolezza...non stabiliamo noi chi resterà e chi meno...e la storia ci insegna che non sempre gli osannati del proprio tempo, poi vengano ricordati...
  6. Potrebbe non bastare nel senso che dipende dall'intensità degli eventi e dalla sua distribuzione nel tempo...quando non funziona è perchè non si sono dosate bene le risorsse...o il metodo è fallato in se. Questo non lo sappiamo fino in fondo...tutto è legato alla propria sensibilità musicale Beh, non mi sembra che in Bach non ci sia molto di innaturale, semplicemente aveva un metodo di riferimento e preparava le cadenze in modo adeguato...ma è così per tutti i grandi compositori. Francamente non so quanto gli under 30 possano già definirsi grandi compositori, è gente che nel proprio stile scrive musica decente...da qui a dire che siamo dinanzi a un nuovo Bach...o Grisey, ne passa....
  7. Un odei vantaggi di non avere problemi di location, anche se poi la musica va sentita dal vivo...
  8. Quello che mi chiedo sempre io è perchè soggetti tipo questo non insegnino nei conservatori più importanti d'Italia... Conoscevo questo compositore ma non questo brano...anche una bella performance
  9. Mi piace molto, il fatto che duri molto di più rispetto a Simon Steen-Andersen in questo caso l'ascolto non pesa....
  10. Uno degli esempi di musica anni '60 che non ha sentito l'erosione del tempo, a sentirla oggi non sembra così datata...
  11. Lassù, dalle parti degli Iperborei, si fa della musica parecchio interessante Per Nørgård - Iris Non ho capito l'anno di pubblicazione
  12. Io invece apprezzo maggiormente gli ultimi 2' ... la cosa che conta seocndo me che risultano naturali.
  13. L'avevo già segnalato in qualche altro topic, ma meglio uno spazio dedicato Andrea Di Paolo - L'AZUR for Soprano and Piano (Radio France) - 2008
  14. Non mi risulta che ci sia qualcosa di specifico, in alcune pubblicazioni si può trovare un capitolo dedicato agli effetti speciali usati nella musica contemporanea. Comunque il termine sperimentale va in contrasto con il termine trattato....se ci fosse un trattato non saremmo più nel campo della sperimentazione. Quello che può servire è tanta ricerca lavorando in contatto con bravi strumentisti.
  15. Gli ho dato una bella ascoltata e guardata: A parte la presentazione del materiale che avviene fra 09''-32'' e 33''-39'', ovviamente contrastanti per tanti aspetti a 46'' inizia lo sviluppo annunciato dal suono flautante a 46'' e dove gli elementi sonori fra 09''-32'' e 33''-39''vengono mischiati in modo sempre più breve e ravvicinato. Elaboraizone che dura circa un minuto. Notare che le pause fra 1'33''-1'39'' e 2'17''-2'23''durano quanto l'esposizione del seocndo materiale Carina la sonorità che da 2'06'' finisce, con una serie di gesti armoniosi al glissando a 2'12'' Però devo dire che praticamente parliamo di 3'30'' di brano; nonostante la durata molto breve io ad un certo punto soffro un po' perchè mi sembra che tirino alla lunga. Il brano ricade in quei casi dove la musica da sola non basta (musica a programma, musica per immagini, etc) e in effetti osservare la perfetta sincronia gestuale dei 2 interpreti qui è fondamentale. Non è una cosa in assoluto negativa ma "vincolante" nella misura in cui si voglia uscire dalla sala da concerto...già un video su youtube secondo me non gli da reale giustizia. Ho gradito molto la presentazione di Red e anche aver conosciuto questo brano.
  16. Onestamente non lo conosco, ho notato il link nell'altro topic, ascolterò con calma e ti farò sapere le mie impressioni
  17. Qualcuno conosce il libro di Markus Bandur "Estetica del serialismo integrale. La ricerca contemporanea dalla musica all'architettura" http://www.libreriau...o/9788883820885 Da un lato mi attira e dall'altro non vorrei sprecare questi pochi euro
  18. Bisogna riconoscere che il buon Messiaen ha in qualche modo "autorizzato" le sperimentazioni sul serialismo integrale, il brano proposto da Bianca è un chiaro esempio...anche se lui stesso diceva che l'aveva scritto per scherzo. Diciamo che poi ha subito cambiato strada....se non è stata avanguardia il serialismo integrale cosa lo sarebbe? Ovvio, parliamo di mezzo secolo fa...oggi ci sono altri ambiti.
  19. ...e aggiungiamo carne al fuoco, ad esempio in Finlandia è normale che una cittadina di 8.000 abitanti abbia una sala da concerti arricchita da un pianoforte Steinway gran coda. C'è da dire che in Finlandia è normale ma da noi sarebbe "uno spreco"...forse è normale che un musicista italiano spesso si chieda se sia nato nel paese sbagliato...
  20. Sotto un certo punto di vista condivido RedScharlach, però non trovi che il motore sia prettamente timbrico. Certo, alla fine sviluppa un armonia, tutto ciò che è verticale è armonia. Ma se però ci arrivi con "altri" procedimenti, non trovo che un manuale di armonia possa aiutare...tant'è che le tecniche usate dagli spettralisti lavorano nella "dimensione" del suono. Cosa ne dici a tal proposito?
  21. Secondo me XX° secolo è troppo vasto e potrebbe in diversi casi non avere senso parlare di armonia in quanto il motore della composizione è altro, pensate solo allo spettralismo.... ... chiaro, l'armonia è ancora vivo come ambito, però non è rappresentativa di tutta la musica del XX° secolo...
  22. ... "Quel giorno sulla luna" http://books.google.it/books?id=FzQ0dsMflOsC&pg=PT24&lpg=PT24&dq=Neil+Armstrong+incontr%C3%B2+Beethoven&source=bl&ots=2NcCFwoJ-b&sig=0rbCV-o5mmEypG9zASWEHopex2w&hl=it&sa=X&ei=KRdxUs2KAaTt0gWbsYG4Ag&ved=0CEYQ6AEwAw#v=onepage&q=Neil%20Armstrong%20incontr%C3%B2%20Beethoven&f=false
  23. Segnalo questo interessante documento http://www.xlibro.com/Edoardo_Sanguineti.html A parte approfittare per citare appunto l'opera di Berio
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