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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. Il 27 novembre 1867 nasceva a Parigi Charles Koechlin Charles Koechlin: Le Livre de la Jungle - I. Trois Poèmes, Op.18 (1899-1901) 1/2
  2. Sir Charles Chaplin: The Composer (Rare Footage of Charlie Conducting) http://www.youtube.com/watch?v=-SiJ8ribG74&feature=youtu.be Molto bello, condivido
  3. E' venuto a mancare Bernard Parmeggiani; verrà sepolto dopo la cremazione presso il cimitero Père Lachaise. http://www.musicaddi...ard-parmegiani/
  4. Gli 80 anni di Penderecki, il grande compositore polacco tra avanguardia e classicismo Intervista esclusiva al Maestro Krzysztof Penderecki in occasione dei suoi 80 anni. Una vita dedicata alla musica, tra fede, sperimentazione e amore per la natura. http://www.fanpage.i...smo-intervista/
  5. Cromatismo, ho trovato questo articolo... ''La viola organista di Leonardo? E' una bufala'' http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/11/20/foto/la_viola_organista_di_leonardo_ricreata_da_un_pianista_polacco-71455779/1/#1
  6. MUSICA DELLE SFERE Nel 1916 Rued Langgaard sbalordisce e qui e la si rintracciano sonorità alla Sibelius ma anche molto di quanti si troverà in Nørgård, Ligeti, Castiglioni, Pärt, il minimalismo, etc. Rued Langgaard: Sfærernes musik (BVN 128) (1916)
  7. Sono incappato in questo articolo http://www.spaziosac...piante-soffrono Le piante e la musica Per quanto riguarda l’emissione di suoni le piante hanno dimostrato di poter emettere alcuni accordi che formano una sorta di melodia, ritmica e costante. Si tratta di melodie formate da tetracordi, successione di quattro suoni, che possono essere percepite da un convertitore di impulsi collegato alla pianta e che rileva le variazioni di movimento. Qualcuno avrà già pensato di scriverci dei brani
  8. Esatto, come scrivendo con carta è penna (una cosa che dimentichiamo spesso, io per primo), vale quello che scrivi in prima battuta...se lo curi da subito, eviti di perdere tempo dopo...alla fine Finale non è che fa niente di più, se non con moltissime (ma proprio tante) facilitazioni.
  9. ...ok bianca...ma sono 2 ambiti completamente diversi, non si può pensare che il MIDI trasmetta in automatico anche informazioni di notazione...che nella sua logica sono nota per nota e non correlabili. Imagina solo un crescendo per la dinamica. Per finale in senso grafico è ua forcella, nel MIDI non esiste, esiste un itnensià per ogni nota...poi ascoltando tutto di fila si capisce che c'era un crescendo. La notazione centra ben poco e finale non può compensare... e come farebbe? Al massimo, nel caso della dinamica ti metterebbe sotto ogni nota il corrispettivo grafico di intenstà (velocity per il MIDI)...figuriamoci per polifonia/orchestrazione.... Ripeto, non potrebbe anche volendo, non è questione di algoritmo ....
  10. In effetti se parli del MIDI si entra in un altro campo, il midi non è orientato a una scrittura musicale ma alla rappresentazione simbolica di altezza, durata, etc...se ne infischia della polifonia e del resto, gli interessa trvoare un simbolo per quella determianta nota...poi il resto è lavoro di gomito
  11. Mi viene in mente che puoi creare una nuova partitura, adatarre l'impostazione e copiarci dentro tutto il contenuto già scritto in un'altra partitura
  12. Io in partiture orchestrali al massimo ho visto 3 srumenti su un rigo...se la scrittura è intricata solitamente si opta per 2 righi...persino per il vibrafono, che generalmente si nota ad un rigo, per evitare i problemi che descrivi spesso viene scritto su 2. Alla fine la partitura è per l'interprete, se ti servono molti più layer...sdoppia i righi... Posso fare una domanda indiscreta? Qual'è l'organico del brano? Senza strumenti e senza note non si riesce a trovare una soluzione concreta ma si spazia troppo nel teorico...che è difficilmente condensabile in un default di un programma usato da mezzo mondo ...
  13. Non è che non si devono incrociare, se lo fai necessitano dei ragionamenti e un default di un programma accontenta solo una parte dei musicisti...nel bene e nel male. Io non dico ce non si passa fare, è che c'è dietro una scelta al servizio di un senso...che non può scegliere in una soluzione unica per tutti un programma. Per cui il suo ragionamento è quello un po' descritto ...
  14. Ma infatti, se non c'è differenza...se ne vuoi usare 2 di layer, scrivi già le note giuste per ognuno di esso ...per capirci la parte grave rossa e quella nera acuta...
  15. Stavo pensando, ma in documento, opzioni del documento, gambi ... non c'è niente che può venire utile per cambiare i default?
  16. L'algoritmo finale ce l'ha ed è corretto, se uno sceglie 2 layer sta scrivendo nell'ambito contrappuntistico. Per convenzione il senso dei gambi descrive l'appartenenza di una nota all'una o all'altra voce e per me è ben diverso il contenuto musicale di battuta 1 da battuta 2...anche se le note sono le stesse. La differenza la farà la carta una volta stampata la patitura, cosa intendo, che spariti i colori resteranno i gambi e dal mio puno di vista il senso delle 2 battute è ben diverso...nella seconda salterà fuori la ripetizione di re do si la, che in caso di contarppunto elimina una potenziale imitazione fra le 2 voci o comunque mostra un procedimento di ripetizione...che deve avere senso nel discorso musicale (il prima e il dopo). Per cui la grafia è al serivizio della musica e di un senso musicale. Per capirci: no polifonia... no 2 layer...altrimenti la "L" è la soluzione designata a queste esigenze Comuque puoi programmare fino al bit con LilyPond un linguaggio molto potente che ti permette di fare tutto in senso grafico...li si che devi spegare al programma anche l'ovvio...ho avuto anche modo di provare qualcosa... http://www.pianoconc.../2076-lilypond/
  17. Ciao Orlando, ti sono state segnalate già diverse cose utili. Come sosteneva il buon Messiaen, Chopin con il suo rubato è come se avesse reintrodotto nella musica quella libertà propria del canto gregoriano ... che era affidata alla notazione neumatica. ... non so quanto siamo capaci di essere da subito veramente liberi; didatticamente parlando per avere un buon governo dell'agogica bisogna prima aver maturato un senso ritmico. Chiaramente le difficoltà intrinseche dell'esecuzione non ti lasciano le energie sufficienti per trasmettere appieno questo senso e Chopin è uno degli autori che maggiormente gioca su questi aspetti. Per cui, visto che ti hanno segnalato anche delle difficoltà a livello di gestione della dinamica, ti suggerirei di avvicinarti al repertorio barocco in quanto pone minori difficoltà ritmiche (più "regolare") e dinamiche (a "terrazze"). Una raccolta da possedere e conoscere è: "Pezzi facili per pianoforte dei secoli XVII e XVIII secolo di "Violeta Hemsy de Gainza" edito in due volumi. I brani sono disposti in ordine progressivo di difficoltà e, oltre ad essere molto carini (tutti brani d'autore), didatticamente si prestano anche ad un approccio improvvisativo. Contiene anche nozioni di analisi formale ed i brani sono categorizzati, grazie ad indici, oltre all'aspetto formale anche sotto altri aspetti (es. il fatto o meno che contengano modulazioni, etc.).
  18. Grazie Foster, era in elenco come Petrucci (IMSLP)...ho spostato qui il tuo post, così vedi anche le segnalazioni degli altri forumisti
  19. E' un po' che curo questa interprete, per avere altri termini di paragone propongo questi ascolti...consapevole di essere OT...ma Liszt mi perdonerà...
  20. Azio Corghi - "Intermedi e canzoni" per trombone solo ...che ne dite?
  21. Interessante articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera di oggi, a proposito dei Conservatori http://www.corriere.it/scuola/13_novembre_14/conservatori-6mila-docenti-otto-studenti-l-uno-ca9bc03a-4d03-11e3-9a7d-4e5fc30b1355.shtml?fr=box_primopiano Conservatori, 6mila docenti con otto studenti l’uno Pochi i nuovi licei, formazione musicale nel caos. Per gli aspiranti musicisti una scuola a Milano e Roma, 16 in Campania
  22. Premesso che non ti conosco e non ho mai sentito nulla…provo a darti un punto diverso sulla questione Mi colpisce che tu dica “Tutto bene” nel senso che i notturni sono brani da diploma, per cui riuscire a proporre questi brani in modo credibile solo dopo 3 anni di studio non è da tutti ma non è detto che tu non possa essre in grado di fare ciò. Per cui mi piacerebbe a tal proposito sapere a cosa è riferito il “Tutto bene”: aspetto emotivo, alla battitura delle note, musicalmente, in relazione alla cifra della tua chiave di lettura del brano, etc. Mi spiace molto tu abbia smesso e soprattutto il fatto che magari possa aver inciso un cambio di linea didattica. A mia esperienza, la maggior parte dei problemi di molti allievi è il “solfeggio”, fra virgolette in quanto mi riferisco al temine in senso lato e a tutto quello che circonda la lettura e interpretazione: lettura note, ritmo, agogica, dinamica, etc. Ovvio, non so se sia il tuo caso…per cui mi posso basare sul “giudizio” da te riportato fra le righe dei 2 tuoi ex-maestri. Il secondo riscontra problemi di solfeggio e di “impostazione” della mano. Ad esempio Hanon spesso viene usato all’inizio per infondere “regolarità” ritmica e un certo livello di agilità delle dita in quanto in quel caso specifico si toglie la difficoltà di lettura e ci si può concentrare solo sui gesti pianistici. Hanon si, hanon no, io sono da sempre combattuto nonostante me lo fecero adottare in gioventù…dal mio punto di vista dipende dall’allievo. Puoi postare un video dove possiamo osservarti all’opera? Basta anche una videocamera digitale, giusto per vedere…se proprio non riusciamo a sentire perfettamente, non ti chiedo uno studio recording…eh Se per esercizi intendi tecnica o studi, dubito che nessuno ne faccia…il punto è il come, non se farli o meno. In questo stadio non so se è un problema di autostima o altro, sicuramente ci sono brani tecnicamente più facili o più complessi nel repertorio di Mozart e Chopin; uno spunto possono essere le raccolte “Il mio primo …..”. Se è una questione di gusto è un conto, se è un ripiego è un altro. In definitiva, se fossi in te mi appoggerei ad un nuovo maestro in modo tale da ricevere un terzo parere. Se un altro evidenzierà le stesse carenze del precedente, allora può essere che la prima sia stata troppo “comprensiva”… se invece non riscontra problemi, il precedente maestro potrebbe essere uno dei tanti poveri frustrati che c’è in giro. Di dove sei?…anche privatamente, giusto per eventualmente indirizzarti verso qualcuno di fiducia.
  23. Frank

    mi presento

    ... si può proseguire qui http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2904-esercizi-si-o-esercizi-no/
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